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Autore: Mikarchangel74    28/12/2022    0 recensioni
Ritrovarsi in un mondo estraneo di cui se ne ignora l'esistenza. Scoprire che di colpo molti degli amici intorno a te sono licantropi. Cercare di adattarsi a questo mondo perché non si ha altra scelta. Questo è ciò che dovrà affrontare Liam Dunbar quando, dopo esser stato morso da un lupo, si ritroverà a dover affrontare la cattiveria di un essere umano avido e perfido che vorrà sfruttare con ogni mezzo il suo stato di Omega e sarà costretto a fare un'irreversibile scelta pur di salvarsi.
Genere: Drammatico, Hurt/Comfort, Omegaverse | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Chris Argent, Derek Hale, Liam Dunbar
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg, Tematiche delicate
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#TheConception2022
Prompt: "A è un omega che non ha trovato un alpha entro l'età stabilita dalla legge, viene arrestato e portato in una clinica per la concezione."
(Nel racconto ho sviato un po' quest'ultima frase, ma spero venga ugualmente apprezzato.)
Fandom: Teen Wolf
Personaggi: Liam Dunbar (Omega), Derek Hale (Alpha) e Christopher Argent (dottore/scienziato)
Scritto per il gruppo H/C di Facebook
Warnings: Omegaverse. H/C. Cenni ad abuso e violenza. Rating arancione/rosso
 
Liam si guardò allo specchio sistemandosi un po' i capelli con le dita.
Poi abbassò lo sguardo osservando il riflesso del suo corpo tonico e liscio
Da quando era stato 'morso' il suo corpo era cambiato, indubbiamente in meglio, dall'essere mingherlino adesso aveva una buona muscolatura affatto eccessiva, ma per lo meno anche quando giocavano a Lacrosse non lo travolgevano buttandolo a terra alla prima spallata e non gli passavano sopra come fosse un tappeto.
Non aveva mai voluto quel morso, "Regalo" lo chiamavano... Forse lo era per chi dopo il morso diventava un Alpha, ma non per quelli come lui che diventavano Omega.
Quando si era informato su tutto quello che avrebbe comportato la sua nuova condizione ne era rimasto allibito; Il suo corpo in determinati periodi e stagioni sarebbe diventato fertile ed avrebbe prodotto dei feromoni in grado di attirare Alpha, cioé altri lupi che però erano dominanti.
Grazie anche ai suoi sensi che si erano acuiti ed amplificati si era accorto che nella scuola che frequentava c'erano altri tre o quattro ragazzi con sangue di lupo nelle vene proprio come lui, ma erano tutti Beta al di fuori di Scott McCall che era un Alpha, lo sentiva quando gli passava accanto, ne aveva quasi un timore reverenziale.
Scott però era un tipo tranquillo ed a parte guardarlo con curiosità e tenerlo d'occhio o anche difenderlo all'occorrenza, era talmente discreto da non infastidirlo.
Comunque Liam per non creare problemi di qualsiasi tipo quando arrivavano i giorni del calore e vedeva i ragazzi farsi irrequieti e gironzolare intorno a lui, si dava malato a scuola e si rinchiudeva in casa.
Aveva comprato anche dei soppressori dopo aver provato appieno gli effetti stravolgenti del suo primo calore. Le pasticche almeno rendevano il momento un po' più leggero.
A dirla tutta se ne stava quasi sempre steso nel letto perché quei periodi non erano belli e se insoddisfatti erano fastidiosi e dolorosi, ma con i soppressori li passava decentemente ed era in grado di alzarsi da letto almeno per andare in bagno.
Tuttavia piuttosto che essere assalito da qualche lupo arrapato e fuori controllo per i feromoni rilasciati, preferiva soffrire un pó.
Era ignaro del fatto che per la legge dei lupi gli Omega avevano determinati 'obblighi e doveri' da adempiere entro un'etá stabitita.
Una volta pronto per andare a scuola nel liceo di Beacon Hills dove studiava aprendo la porta di casa, si trovò davanti due giovani uomini che sembravano agenti segreti da come erano vestiti; Camicia bianca, completo nero, cravatta ed occhiali scuri.
“Liam .. Liam Dunbar?”
Il ragazzo li guardò, spostando lo sguardo dall'uno all'altro preoccupato e rispose con un "sì" incerto.
I due dovevano essere Beta dal loro odore e continuarono con le loro domande.
“Sei un Omega giusto? Dov'è il tuo Alpha?”
Liam deglutì.
“Io veramente non ... sono solo”
“Conosci la legge no?
C'è un limite di età entro il quale gli Omega possono trovare il loro Alpha e fare il loro dovere....”
Il ragazzo spalancò gli occhi.
“Ma che significa...? Cosa intendete con il 'loro dovere'?!”
I due si guardarono e poi si rivolsero di nuovo a lui con fare quasi divertito.
“Hai compiuto 21 anni ieri, giusto? Secondo la legge dei lupi, ogni Omega che sarà rimasto solo, perchè rifiutato dall'Alpha o dal branco o per qualsiasi altro motivo entro il compimento del ventunesimo, anno dovrà essere arrestato e  sottoposto ad inseminazione artificiale.”
Spiegò uno dei due mentre l'altro aggiunse ridacchiando
“... O magari qualche Alpha vorrà divertirsi un pò.”
“Cosa?!?” Chiese Liam sbigottito ed impaurito facendo un passo indietro ed iniziando a vagliare con frenesia possibili vie di fuga.
“Ma non é possibile! Cioè dovrei essere scopato e usato come incubatrice "sforna-bambini" contro la mia volontà?!”
“È la legge.”
“E se mi rifiutassi?”
“Potrebbe finire male e sarebbe un peccato, siete così rari voi Omega.”
Spiegò uno dei due con aria di sufficienza ed iniziando ad essere un po' infastidito. Tentò di fargli una carezza sulla guancia alla quale Liam si sottrasse.
“Adesso se vuoi seguirci.”
Tagliò corto il Beta a quel punto ed il ragazzo annuì rassegnato abbassando leggermente la testa, ma non appena ebbe varcato la soglia di casa, prima che i due 'agenti' si posizionassero ai lati, si lanciò per scappare. Ovviamente i due si aspettavano una mossa del genere e lo afferrarono prontamente per le braccia costringendolo ad andare con loro.
“Lasciatemi!! Non potete costringermi! Vi prego!”
“È la legge!”
Gli fu ripetuto, per poi esser spinto all'interno di un auto.
Arrivati davanti ad un alto cancello, il conducente suonò ad un interfono e si annunciò.
Il cancello automatico si aprì e l'auto procedette lungo un viale alberato alla fine del quale, circondata da una fitta boscaglia si stagliava una struttura dall'intonaco mezzo rovinato, in alcuni punti c'erano proprio i mattoni a vista, dando l'impressione di una struttura fatiscente e questa cosa insospettì Liam. Ma non fu solo questo a non convincerlo, non appena fù all'interno di questa fantomatica clinica si accorse che non c'era odore di lupo... a parte i due Beta, c'era solo odore di medicinali ed esseri umani.
Tra l'altro, camminando attraverso i lunghi corridoi dell'edificio si accorse che era pressoché deserta, molte stanze o reparti erano chiusi o al buio.
Ma che posto era quello?!
In fine uno dei suoi 'accompagnatori' si fermò davanti ad una porta e bussò per annunciarsi.
All'interno di questa, quando gli fu dato il permesso di entrare, c'era un uomo seduto dietro una scrivania intento a scrivere qualcosa su alcuni fogli e non alzò la testa finchè uno dei Beta non disse <>
Allora l'uomo sollevò la testa immediatamente puntando lo sguardo subito su Liam.
“Bel lavoro ragazzi, dopo vi darò il vostro compenso.”
L'uomo si alzò per andare ad esaminare l'Omega più da vicino.
“E così tu non sei stato reclamato da nessun Alpha? Eppure sembri anche carino. Hai avuto i periodi di Calore?”
Liam non rispose, si limitò a guardare serio l'uomo, ma uno dei Beta gli tirò una gomitata.
“Li ho avuti sì, ma mi sono sempre nascosto perchè non volevo essere....non volevo rapporti occasionali con chi non conoscevo... Che vuol dire che avrei dovuto 'essere reclamato da un Alpha'?”
L'uomo guardò i due Beta con un espressione pensierosa e perplessa ed uno prese la parola
“A quanto pare questo giovane lupo non è stato indottrinato. Deve essere un lupo solitario e non facendo parte di un branco, nessuno gli ha mai spiegato a cosa sarebbe andato incontro.”
L'uomo sembrò riflettere su questo fatto e poi si apprestò a spiegare “Lo sai almeno che adesso hai un utero e che sei in grado di partorire come le donne?”
Liam annuì, sapeva questa sua nuova condizione, anche se sentirsela dire così schietta in viso da uno sconosciuto, lo fece arrossire un po' per la vergogna. Gli sembrava ancora surreale poter rimanere incinta come le creature femminili.
L'uomo proseguì “Nei periodi del calore come avrai potuto notare, ti si avvicinano alcuni lupi, come Beta ed Alpha soprattutto.
Gli Alpha di solito durante il rapporto possono decidere di marchiare l'Omega, con un morso creando un legame. Ovviamente se entrambi sono liberi. Da quel momento l'Omega apparterrà esclusivamente a quell'Alpha e quest'ultimo lo proteggerà a costo della vita.
L'Omega in cambio gli darà eredi per accrescere il proprio branco.”
Fece una piccola pausa per accertarsi che il ragazzo avesse capito e proseguì.
“Ma c'è un limite di età per voi Omega per esser presi, dopodiché secondo la legge di 'voi' lupi, il vostro raro 'dono' non deve comunque andare sprecato ed io...”
Fece un mezzo sorriso furbo e soddisfatto
“... Ho trovato il modo di sfruttare quest'opportunità per guadagnare ed effettuare uno studio scientifico per capire come può essere che un uomo possa avere un apparato riproduttivo femminile dentro di sè.
Sono uno scienziato dopotutto e questa é una grande opportunità per me. Mi chiamo Chris.”
Gli afferrò la mano per stringerla ma Liam la tirò indietro. Era confuso... Quella non sembrava affatto una clinica per l'inseminazione come volevano fagli credere.
“Quindi adesso cosa mi succederà? Sarò usato come cavia da laboratorio? Ed ingravidato contro il mio volere?!”
Protestò arrabbiato.
“Non è il caso di essere così tragico, dopotutto è una cosa normale per voi Omega, vedrai che ti piacerà. E sarai tu a gettarti tra le braccia degli Alpha. Usavi i soppressori del calore a casa?”
Liam trasalì ricordandosi di colpo dei soppressori. Erano rimasti a casa e senza quelli era impossibile resistere al calore! Tentò di nuovo di scappare ma non riuscì nemmeno ad arrivare a metà del primo corridoio che i due Beta lo riacchiapparono.
Si dimenò e cercò di morderli, ma non ci fu niente da fare, fu riaccompagnato al cospetto dello scienziato che, dopo aver cercato di fargli una carezza sul viso alla quale Liam si sottrasse di nuovo, terminò
“Farai impazzire gli Alpha! A loro piacciono gli Omega un po' ribelli...anche se diventerai docile come un  agnellino.. Portatelo nella sua stanza.” Decretò.
 
Da quel momento per Liam iniziò una vita d'inferno. Fu tenuto rinchiuso e prigioniero di quella stanza e di quella falsa clinica.
Lo scienziato Christopher Argent iniziò a fargli tests e prelievi del sangue aspettando il momento che sarebbe arrivato il calore.
Liam aveva tentato la fuga continuamente, aspettando ogni occasione, ma i due Beta che si alternavano a sorvegliarlo si erano talmente infastiditi ed irritati che alla fine lo avevano anche picchiato per indurlo a rinunciare.
 
Una notte l'omega si svegliò sudato e tremante.
Il calore stava iniziando e stavolta non aveva nemmeno modo di contrastare l'ondata di eccitazione e dolore che lo stava per travolgere di lì a poco.
Come avrebbe fatto per non farlo notare? Anche perché c'erano i due sorveglianti che erano lupi e lo avrebbero sentito subito.
Si abbracciò lo stomaco e si raggomitolò nel letto singhiozzando, non c'era modo di scampare a ciò che avrebbe dovuto affrontare in quella settimana o poco più.
Infatti al mattino quando i Beta si presentarono per portargli la colazione, uno annusò l'aria.
“Oh... senti, senti.. qualcuno é pronto per l'accoppiamento.”
Liam non si mosse mentre ormai le ondate di calore arrivavano potenti facendolo mugolare, tremare ed ansimare.
Aveva bisogno di sesso, voleva esser scopato, solo così avrebbe trovato un po' di sollievo e senza i soppressori tra poco non avrebbe capito più niente, non sarebbe più stato capace di rifiutarsi.
I due lupi andarono ad avvertire immediatamente il dottor Argent della novità e lui, che nei giorni passati già aveva contattato alcuni Alpha che erano venuti lì altre volte in passato e che gli avevano sborsato diversi soldini per poter stare una giornata con un Omega nella discrezione più completa, inviò subito dei messaggi per avvertire che il calore era iniziato.
Liam sarebbe stato costretto a giacere con un Alpha diverso ogni giorno e l'uomo ci avrebbe guadagnato.
Inoltre avrebbe potuto seguire tutta la gravidanza, sempre che non avesse abortito spontaneamente come l'ultimo Omega che avevano preso.
Aveva anche una mezza idea di ricattare il ragazzo: gli avrebbe concesso la libertà subito dopo la nascita del bambino, solamente se avesse lasciato il nascitoro lì a lui... Se nasceva un bambino con i geni da lupo ovvio.
Così Liam fu portato in una nuova stanza adibita all'accoppiamento, affinché non tentasse la fuga gli fu messa una catena attorno ad una caviglia ed ogni giorno per quasi una settimana l'Omega ebbe rapporti sessuali con Alpha diversi.
Nessuno di loro lo marchiò perchè avevano già i loro Omega ad aspettarli, volevano solo avere l'opportunità di divertirsi con un Omega diverso.
 
Un giorno si presentò un nuovo Alpha di nome Derek Hale. Spiegò di essere in città solo di passaggio, per affari, aveva saputo da un suo amico di quel posto e voleva usufruirne.
Questo almeno fu ciò che riferì allo scienziato, ma in realtà era andato per
capire cosa veniva fatto esattamente lì.
Pagò la cifra che gli venne chiesta e fu accompagnato alla stanza dove si trovava l'Omega.
Quando varcò la soglia fu investito dalla gran quantità di feromoni che quasi gli fecero girare la testa e gli ci volle un grande auto controllo per non lasciare che il suo lato primordiale e selvaggio prendesse il sopravvento e non saltasse subito addosso al ragazzo che era raggomitolato sul letto nudo ed ansimante, i pugni stretti al tessuto che copriva il materasso sul quale era steso e con il viso rigato di lacrime.
Notò subito che quell'Omega era tenuto in condizioni orribili, non lo stavano nutrendo ed accudendo appropriatamente.
Durante il calore un Omega andava persino imboccato perchè da solo non riusciva ad alzarsi ed a fare anche il più semplice movimento.
E senza aver un marchio lui stava male, stava soffrendo.
Era esausto e sfinito. Le palpebre restavano quasi sempre chiuse, si sollevavano di rado e lasciavano intravedere uno spicchio azzurro delle iridi.
Sentendo l'odore dell'Alpha non riusciva a stare fermo, come se il materasso gli facesse prurito e si contorceva debolmente, strusciandosi contro la fodera del materasso.
Aveva la pelle arrossata, perchè durante il calore il corpo diventava più sensibile e la pelle si arrossava subito anche solo sfiorandola.
Nemmeno voleva sapere se veniva lavato e come. E per quale motivo era legato a catena?! Dove avrebbe potuto andare in quelle condizioni?!
Era una cosa indecente ed orribile.
Doveva aiutarlo.
Quel posto era un'offesa alla loro legge! Ed alla dignità dei lupi.
Agli Omega veniva detto di essere accompagnati in una clinica per la fecondazione assistita ed invece finivano in una specie di bordello per Alpha.
Ringhiò per il disgusto e sentì il ragazzo emettere un gemito più acuto e di paura.
Derek lo guardó, cercando di calmarsi, non era il caso di terrorizzarlo più di quanto già non fosse e gli Alpha erano potenti, potevano far abbassare la testa a chiunque con un solo  sguardo, quindi Liam aveva percepito subito la sua rabbia anche se non era rivolta a lui.
Gli si avvicinò accoccolandosi di fianco al letto.
“Ciao, io sono Derek, tranquillo non ti farò del male.”
Gli accarezzò la testa e gli asciugò una lacrima che si era affacciata all'angolo di uno dei suoi occhi, unico segno di gratitudine che era riuscito a manifestare per quella frase.
L'Alpha pensò a come poter aiutare quel ragazzo ma gli venne in mente solo un modo per aiutarlo: morderlo e marchiarlo.
Nessun Alpha si sarebbe più avvicinato, ma sarebbe stata un imposizione anche quella.
Cercò di riflettere su altre possibilità, demolire quel posto? Da solo sarebbe stata dura anche se era forte.
“Come ti chiami?”
Chiese accarezzandogli di nuovo i capelli.
“L-Liam”
“Hai un bel nome, sai.”
Cercò di parlarci per tranquillizzarlo e rendersi conto se fosse abbastanza in sè.
“Liam ho bisogno che tu mi ascolti attentamente adesso.”
Il ragazzo annuì pur tenendo gli occhi chiusi.
“Bravo piccolo.”
Gli fece ancora delle carezze ed anche se non riusciva a darlo a vedere a Liam piacevano molto dopo tutta la violenza che aveva provato in quei giorni.
“Voglio aiutarti, ma per farlo l'unico modo che ho è ... marchiarti.”
L'Omega tremò leggermente e Derek continuó subito per cercare di fargli comprendere il motivo di quel gesto.
“Lo so, non mi conosci e adesso il tuo corpo reagisce anche solo alla mia presenza, al suono della mia voce desiderandomi ardentemente, anche se la tua mente vorrebbe allontanarsi e scappare.
Ma se ti marchio stai pur certo che qualsiasi altro Alpha non oserà più toccarti.
Non farò niente che tu non voglia però.
Se deciderai di essere mio sappi che ti tratterò con rispetto e non mi approfitterò di te.. pur costandomi un certo sforzo starti vicino come in questo momento.”
Ammise con sincerità facendo un piccolo sorriso
“Vivo ormai da lupo da qualche anno e riesco a controllare certi impulsi.
Riesci a capirmi?”
Fece una pausa posando lo sguardo sul bellissimo profilo di quella creatura così preziosa alla loro specie seppur bisfrattata ed umiliata.
Il ragazzo annuì di nuovo con un cenno della testa mentre Derek continuava ad accarezzarlo perchè  aveva visto i suoi muscoli tesi e contratti, rilassarsi piano piano e questo lo indusse a continuare.
Liam quasi stentava a credere che veramente quel tipo davanti a lui fosse un Alpha, quelli che aveva incontrato in quei giorni, lo avevano solo usato come un giocattolo sessuale. Nessuno gli aveva mai chiesto il nome o se provasse dolore o se gli piacesse quel trattamento. Non solo, Derek gli stava dando una possibilità di salvezza.
Allungò una mano per sfiorare la sua e richiamare l'attenzione e quando l'Alpha tornò ad incrociare i suoi occhi azzurri e tormentati, Liam disse con voce incerta
“Io... potrei già essere...”
Era quasi un pigolio che però si interruppe, ma terminò ciò che intendeva toccandosi la pancia che adesso era piatta ed inesistente. Era così strano per lui pronunciare parole come 'incinta' o 'gravidanza' riferito a se stesso.
“Capisco.”
Rispose Derek tranquillo, e Liam temette che non lo avrebbe più voluto, che si sarebbe tirato indietro, ma l'Alpha gli accarezzò una guancia.
“Mi prenderò cura di te e del piccolo come fosse mio figlio non temere. Ti starò vicino e ti assisterò durante tutto il periodo della tua gravidanza, se è questo che ti preoccupa.
Un Alpha dovrebbe essere più di uno che scopa un Omega per divertimento. Dovrebbe essere un capo ed una guida, dovrebbe essere saggio e prendersi cura del branco .. E non usare la sua forza ed il suo potere per...”
Ma non lo lasciò nemmeno finire.
“Vá bene. ... Fallo. .. Portami via da qui ti prego.”
Abbassò la testa verso il petto offrendo la parte posteriore del suo collo.
Voleva fidarsi e non subire mai più quel che aveva dovuto sopportare in quei giorni.
“Sarà un po' doloroso, ma passerà subito, ok?”
Lo avvisò e Liam annuì aggrappandosi di nuovo alla fodera del materasso rimanendo più fermo possibile anche se era ancora un po' scosso da un leggero tremore.
Gli occhi di Derek si fecero rossi ed i canini sia superiori che inferiori si allungarono; Poco dopo erano affondati nella carne dell'Omega che lanciò un gemito acuto soffocandolo contro il materasso. Boccheggiò e qualche lacrima scivolò via.
Se l'Alpha lo avesse morso durante l'atto Liam avrebbe sentito meno male, ma l'aveva sopportato stoicamente.
Con calma Derek riaprì le fauci riprendendo aspetto umano. Asciugò una piccola goccia di sangue e tamponò con un fazzoletto il segno del morso che ora risaltava distinto dietro il collo dell'Omega, il quale lo sfiorò con le dita e poi guardò il suo Alpha.
“E adesso?”
Derek si tolse la giacca di pelle e la mise attorno alle spalle del suo compagno.
“Adesso ce ne andiamo.”
Lo guardò sorridente e determinato ed iniziò a chiamare le guardie. Adesso iniziava il bello, ci voleva un po' di casìno!
I due Beta aprirono la porta e si accorsero subito che qualcosa era cambiato. Liam aveva sollevato un pò il busto e li guardava stretto nel giubbino.
Derek guardó i due lupi con sguardo furbo e trionfante.
“Cari miei, desidero che il MIO compagno venga liberato.”
I due spalancarono gli occhi.
“Lui ha.... L'hai marchiato!! Chris non ne sarà affatto felice.”
“Togliete subito le catene o lo farò io.”
Ripetè Derek iniziando a perdere la pazienza.
I due Beta preferirono filarsela. In realtà andarono a chiamare lo scienziato, ma pur essendo in due non erano così coraggiosi da sfidare un Alpha come quello.
La porta era aperta ed una catena non era certo difficile da spezzare.
Derek si trasformó e ruggì, un suono forte e gutturale che faceva tintinnare persino i vetri, anche questa volta Liam lo sentì vibrare dentro di sé, come fosse un brivido intenso, ma non gli incuté terrore, bensì forza. Come se l'Alpha volesse passargli la propria energia vitale.
Ormai c'era un legame tra loro ed il ragazzo sapeva che l'altro lo avrebbe protetto a costo della vita. Era come una certezza anche se non avrebbe saputo spiegare come faceva a saperlo.
Derek afferrò la catena è la spezzò a metà.
Da lupo era una stazza e mezzo più grosso e quando prese Liam tra le braccia, il ragazzo sembrava ancora più piccolo.
Gli si appoggiò al petto allacciando le braccia al collo dell'Alpha, mentre questo si apprestava ad uscire dalla struttura.
Trovarono il dottor Argent davanti all'uscita con un fucile puntato su di loro. Ormai sapeva bene che anche se avesse recuperato l'Omega non lo avrebbe più potuto "usare" e prima di venir travolto o peggio da un Alpha arrabbiato, provò a sparare, ma lo prese di striscio.
Una volta usciti Derek corse con il suo compagno tra le braccia attraverso il bosco fino a casa sua instancabilmente.
Liam non si era mai sentito più al sicuro e crolló addormentato.
 
Si risvegliò in un letto morbido, la catena era stata rimossa del tutto dalla sua caviglia. Era coperto da un telo leggero che quasi non sentiva sulla pelle.
“Buongiorno.”
Salutò Derek portando un vassoio pieno di ogni sorta di cibo: c'era dello stufato, delle costolette al sangue, salsicce, carote stufate, piselli, pane e tre o quattro dolci con un bicchierone di latte.
“Non vorrai che mangi tutta quella roba.”
Obiettò preoccupato il ragazzo mettendosi a sedere.
Il calore era ancora in corso ma meno forte dei giorni passati, forse il marchio adesso aveva placato un po' la sua smania o forse ormai era a fine periodo.
Si sentiva ancora stanco e scombussolato, le guance erano arrossate ed anche il corpo mostrava ancora tutti i segni di un'eccitazione persistente, ma almeno riusciva ad essere più tranquillo.
“Quanto ho dormito?”
“Due giorni e ... sì devi nutrirti. Con molta probabilità hai già un esserino dentro di te, quindi devi mangiare per due.”
Liam si guardò il ventre serio. Questa non era una sua scelta.. non si sentiva pronto nè per tutto quello che una gravidanza avrebbe portato, nè per essere padre.
Derek notò la sua perplessità e gli lasciò una carezza.
“Non è un obbligo sai? Puoi sempre decidere di ... abortire.”
Liam alzò di scatto la testa, quel termine era veramente brutto.
“Io ti rimarrò comunque accanto pur se sceglierai questa opzione... Certo mi dispiacerebbe, ma ti capirei.”
Liam tornò a guardarsi la pancia stavolta ponendovi sopra una mano. Si rese conto che non era una decisione facile da prendere.
“Io... non ...”
Derek lo interruppe
“Non devi decidere subito, c'è tempo, non siamo nemmeno sicuri che tu sia gravido. Adesso non pensare a questo.”
Prese un pezzetto di stufato con la forchetta e lo avvicinò alla sua bocca.
“Ti piace lo stufato?”
Al cenno positivo dell'Omega, Derek si mise ad imboccarlo.
Iniziarono a conoscersi, parlando del più e del meno.
____*____
 
Il tempo iniziò a trascorrere per la coppia novella. Quando a Liam passó anche il calore la vita risultò più leggera e semplice. Derek fu di parola rispettando la sua promessa, standogli accanto, mostrando aspetti di quella nuova vita di coppia che adesso Liam adorava.
Prese la sua decisione con serenità e convinzione, con il supporto dell'Alpha.
Presto il nuovo piccolo branco avrebbe avuto un prezioso elemento in più.
 
FINE
   
 
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