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Autore: dragun95    31/12/2022    2 recensioni
Sono passati sei mesi dagli eventi della città di Nidolan in cui gli Inquisitori hanno trionfato. Nonostante ciò il lavoro degli Inquisitori non è ancora finito.
Havel un membro dei Consiglieri dell'ordine con il secondo potere decisionale più forte. Decide di riprendere le sue armi è mettersi alla ricerca di una reliquia che forse, potrebbe aiutarli. Ma trovarla non sarà semplice nemmeno per lui e l'epidemia della piaga, potrebbe complicare le cose.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'The Thorn Cronicles'
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CAPITOLO 1 


Il calore emesso dalle fiamme e il suono di metallo che veniva battuto, era un mix che si addiceva benissimo ad una fucina. In disparte Havel osservava il Forgiatore, che stava lavorando il metallo Ignis.
Il fabbro che stava lavorando sulla sua arma, era piuttosto basso se paragonato all’uomo, ma comunque muscoloso. Da dietro la maschera da saldatore a forma di becco ricurvo, si poteva vedere una massa di capelli grigi annodati in una coda bassa.
 
-È da un bel po' che non lavoravo su quest’arma- ammise prendendo a levigare la lama per affilarla al meglio.
Orsten era una persona meticolosa, una di quelle che se doveva dare una sua opera. Voleva che fosse al cento per cento della sua forma e affilatura.
 
-Già, non vado in missione da parecchio- ammise il Lupo degli Inquisitori. Nonostante il caldo prodotto dalle fornaci, l’uomo non sembrava sentirlo, dato che si stava ancora tenendo la sua maschera in volto. Era famoso per non togliersela quasi mai in presenza di altri e molte storie erano nate, dietro a questo fatto.
Alcuni dicevano che fosse un mezzo sangue, che fosse sfigurato o anche maledetto.
 
-Ecco a lei, provi pure l’affilatura- gli porse la sua arma, composta da una lama a mezzaluna lunga più di un metro in Ignis, con un bastone nero verso il centro che univa i due lati e fungeva da manico. L’uomo si portò la mano dentro al cappuccio e dopo essersi staccato un capello lo mise a contatto con la lama. Questo venne tagliato di netto in due.
Strinse il manico iniziando a muovere l’arma su e giù, per poi farla ruotare intorno al suo corpo, sentendola tagliare l’aria.
 
-Un lavoro eccellente. Non potevo aspettarmi niente di diverso, dalla vostra Unità- si congratulò il Consigliere. Orsten si tolse la maschera, dietro di essa c’era il volto di un elfo oscuro come si evinceva dalla pelle nerastra e le lunghe orecchie che gli spuntavano dai capelli. Aveva uno sguardo fiero di colore azzurro con una cicatrice da ustione sul mento e collo, dovuta ad un’incidente in gioventù.
 
-Troppo buono Consigliere Havel. Ho solo fatto il mio lavoro- l’altro annuì sorridendo sotto alla maschera. Ora che aveva di nuovo la sua fidata compagna, gli serviva un mezzo di trasporto.
 
-Visto che state andando in missione, avrei una cosa da mostrarvi-
 
-Cosa sarebbe?-
 
-Venga con me- gli fece cenno di seguirlo. Il Lupo seguì il Forgiatore lungo i forni della fucina, salutando gli altri membri che incontrava. Arrivati in un’ampia stanza adibita a sala di progettazione. Orsten si avvicinò ad una cassa, mentre l’altro guardava i progetti appesi alle pareti.
 
-Progetti scartati?- l’altro scosse la testa.
 
-Idee per prototipi, alcuni ancora da sistemare. Eccolo qui- esultò tirando fuori quello che sembrava il manico di un fucile a leva con la canna lunga cinque centimetri e sopra ad essa altre tre parti della stessa lunghezza, una sopra l’altra come una torre.
 
-Particolare- ammise non capendo il senso di disposizione delle canne.
 
-Non si lasci ingannare- così dicendo, l’elfo oscuro mosse l’arma con un colpo di polso e le canne si allinearono per formarne una molto più lunga.
 
-Un fucile dalla canna pieghevole-
 
-È più facile da trasportare, inoltre la canna singola può essere utile a distanza ravvicinata- gli occhi del Forgiatore sembrarono brillare, mentre elencava i pregi di quell’arma.
 
-Posso?- la porse nelle mani del Consigliere. Che prese a guardarne i particolari per poi far ripiegare la canna con un movimento del braccio ed annuire.
 
-Penso, che la porterò con me. Grazie mille- ringraziò l’elfo facendo per andare la forgia, quando ad un tratto gli chiese: -A proposito, come sta vostro figlio? Ho sentito che era presente ai fatti di Nidolan e che ne era uscito con ferite serie- Orsten annuì ricordando di quando era tornato con delle ustioni sulla parte destra del torace, braccio e volto senza più l’occhio destro.
 
-Si, ma nonostante questo è già fuori a combattere. Valtur è forte!- anche se era sicuro della forza di suo figlio, da quando l’aveva visto tornare ferito in quel modo. Si sentiva inqueto ogni volta che lui era in missione a combattere in prima linea con la Piaga.
 
-Ne sono certo, Orsten- lo salutò con un gesto della mano, prima di lasciarlo al suo lavoro, per andare da tutt’altra parte.
 
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Quando uscì all’aria aperta, dietro di lui trovò a troneggiare un’alta torre ormai quasi distrutta e in rovina. Si trattava di una parte del vecchio e imponente castello che ospitava la loro base
A quanto ne sapeva il castello era in precedenza la dimora di un tiranno, che troneggiava sui villaggi vicini, guardando il tutto proprio dalla torre. Si diceva che fosse un mago che venerava Loki il dio degli inganni, finché non ci fù una rivolta e la divinità che venerava lo abbandonò. Dopo l’esecuzione del tiranno mediante il rogo, il luogo era stato totalmente abbandonato. Finché l’ordine non lo aveva requisito e reso una loro fortezza.
 
I giardini fortificati era il luogo dove si trovavano le stalle, che gli Inquisitori potevano visitare per avere una cavalcatura, in base alle loro necessità. Prese le maniglie delle porte aprendole e sentendo subito un ringhio minaccioso.
Davanti a lui si parò un mastino dalla pelliccia folta e vaporosa come fumo, gli occhi erano di un rosso acceso così come le grosse zanne che mostrava in segno di minaccia. Restò totalmente immobile incrociando lo sguardo con l’animale e mantenendo il contatto visivo. Se ti trovavi davanti un Mastino Infernale non dovevi mostrare paura e soprattutto mai dargli le spalle, o lo avrebbe sbranato vivo.
 
Il suono di un fischietto fece rizzare le orecchie triangolari del cane da guardia, che subito smise di ringhiare e si mise seduto.
 
-Benvenuto Consigliere Havel- lo accolse Ezekiel, un Fiers dalle spalle larghe con carnagione colora arancio e dai capelli nero pece da cui spuntavano delle corna dello stesso colore. L’allevatore che si occupava delle stalle fece un inchino in segno di saluto.
 
-Deve scusare il mio Lucky, ringhia sempre con chi non vede venire qui spesso- dispiaciuto per ciò che il suo compagno aveva fatto. Il Lupo degli Inquisitori, scosse il capo senza alcun rancore.
 
-Non c’è bisogno di scusarsi. Se mi ritiene un intruso, vuol dire che è stato addestrato bene a fare la guardia- si piegò sulle gambe per guardare il Mastino negli occhi allungando la mano verso di lui, ma questi ringhiò appena mostrando i denti. Non aveva voglia di fare amicizia.
 
-Immagino che se mi onorate con la vostra presenza, vogliate una cavalcatura?!- l’uomo annuì rimettendosi in piedi.
 
-Esatto, devo partire per una missione e me ne serve una resistente-
 
-Lasciate, che vi faccia strada, abbiamo un’ampia scelta- gli disse invitandolo a seguirlo. Nelle varie scuderie c’erano oltre ai soliti cavalli, anche altre creature. Come draghi terrestri di piccola taglia, Tigri da guerra e molti altri.
Havel si fermò davanti alla stalla di uno Sleipnir dal manto bianco come la neve. Il cavallo ad otto zampe si avvicinò a lui annusandolo, incuriosito.
 
-Tenuto in maniera magnifica- ammise accarezzando il muso dell’animale. Questi era in perfetta forma e non presentava segni di malattie o mal nutrizione. Il volto di Ezekiel divenne più scuro arrossendo per il complimento, mentre Lucky gli girava in cerchio.
 
-Tuttavia, visto il percorso non breve e che dovrei raggiungere la mia destinazione il prima possibile. Credo sarebbe meglio una cavalcatura che sappia volare-
 
-In questo caso, dobbiamo andare nell’altra sezione della stalla- lo portò nell’ala per le cavalcature volanti, trovando ad attenderli una figura femminile. Questa appena vide i due si nascose dentro ad una delle scuderie per non farsi vedere.
 
-Meena, vieni fuori. C’è il Consigliere Havel che richiede il tuo aiuto- la donna uscì dal suo nascondiglio rossa come un peperone. Aveva lunghi capelli marrone nocciola che incorniciavano un viso rotondo, con alcuni tatuaggi all’henné rossi, sulla guancia e vicino all’occhio destro. Presentava ben due paia di braccia, segno che si trattava di una Vearii.
 
-C..consigliere Havel…non l’aspetta..vamo…signore- balbettò lei imbarazzata per essersi nascosta. Ma era sempre andata più d’accordo con gli animali, che con le persone.
 
-Sono venuto a richiedere una cavalcatura per il mio viaggio- rispose con tono tranquillo, per non mettere in agitazione la donna. Lei annuì invitandolo a dare uno sguardo agli animali nelle stalle, tutti capaci di volare. Tra di loro vide anche una Manticora.
 
-Mi dica…il suo viaggio sarà, lungo?- gli chiese la domatrice, così da farsi un’idea di quale cavalcatura affidargli. Non poteva certo dargliene una a caso.
 
-Abbastanza lungo, quindi me ne serve uno veloce e che sia resistente-
 
-Allora…se posso permettermi, gli consiglierei…una Viverna piuma nera o un Hippogrifo- propose, sapendo che si trattavano di animali resistenti, ma allo stesso tempo silenziosi quando volavano. Ottimi per passare inosservato e colpire di sorpresa.
Il Lupo degli Inquisitori, però si fermo davanti ad una stalla, attratto da ciò che c’era dentro: un grosso sasso squamato di colore rosso e nero. Improvvisamente però quest’ultimo si mosse, rivelando che si trattava del corpo di un serpente attorcigliato su sé stesso. Aveva una coppia di grosse ali membranose e un altro paio più piccole verso la coda, la cosa insolita però erano le due zampe robuste e munite di artigli affilati verso la metà del corpo.
 
Quest’ultimo mosse la coda rivelando all’estremità di essa un’altra testa di colore nero, in contrasto con quella davanti che era rossa.
 
-Oh…quella è un’Anfisbena- spiegò la Vearii, mentre si piegava a coccolare Lucky che voleva le sue attenzioni. Nel mentre Havel continuava a tenere lo sguardo sui quattro occhi del rettile. Il quale sembrava incuriosito da quell’uomo mascherato, invece di esserne intimorito o spaventato.
 
-Con tutto il rispetto, ma gli Anfisbena sono piuttosto difficili da controllare- viste le due teste che pensavano autonomamente, non erano una delle cavalcature più facili da controllare e di certo non per i novizi.
Lui però allungò la mano lasciando le teste si avvicinassero per annusarlo con le lingue biforcute, per poi accarezzarle allo stesso tempo. Si vedeva che in quel momento sembravano a proprio agio con lui.
 
-Ne sono consapevole, ma credo che lui sarà perfetto-
 
-Allora, vado subito a preparare la sellatura per l’Anfisbena. Consigliere- Meena si rimise dritta facendo un veloce inchino e andando a prendere il necessario.
 
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Il sole era quasi prossimo al tramonto quando la cavalcatura del Consigliere fu finalmente pronta. Nel cortile della fortezza, l’uomo era in attesa aspettando qualcuno. Vicino a lui anche l’Anfisbena aspettava muovendo le ali ansioso di prendere il volo.
L’uomo lo capiva, ma avrebbe dovuto aspettare ancora un pochino.
 
Si portò la mano nella giacca tirandone fuori un orologio da taschino in argento, per vedere che ore fossero.
 
“Ci sta mettendo molto!” a quel ritmo sicuramente ci avrebbe messo forse mezza giornata o un giorno ad arrivare. Ma sperava di partire prima del calare delle tenebre. Mentre metteva via l’orologio, vide qualcuno che si avvicinava. Finalmente il Consigliere Greed era arrivato.
 
-Sei in ritardo-
 
-Scusa, mi ci è voluto più del previsto per avere tutto ciò che mi hai chiesto- grugnì passandogli una bisaccia in pelle nere e rinforzata.
L’altro l’aprì per vedere che ci fosse tutto, il contenuto erano attrezzature mediche come: bende, anestetici, un kit di medicazione e sutura e alcune fialette con dei liquidi colorati.
 
-Che mi dici di quella cosa?- a quella domanda, il Suiham si guardò in giro un po' agitato. Per poi passargli una scatoletta in Ignis, tenuta legata con delle piccole catene e un lucchetto a scatto. Come se il contenuto fosse molto pericoloso.
 
-Nonostante, le mie conoscenze. Mi ci è voluto un po' per ottenerle. Richiederle non è esattamente facile- ammise. Il contenuto che c’era all’interno di quel piccolo oggetto era così pericoloso e prezioso, che solo gli Scribi più anziani e le cariche più alte potevano richiederlo.
 
-Quante?-
 
-Cinque- rispose grattandosi il collo per poi assumere un’aria davvero seria.
 
-Ma ascoltami bene! Devi prenderne solo una, al massimo e sottolineo al MASSIMO DUE! Che non ti venga in mente di prenderle tutte…sarebbe un suicidio!- lo mise in guardia, anche se sperava che non utilizzasse per niente il contenuto. Havel annuì mettendo il contenitore nella sua uniforme, per poi montare in sella all’Anfisbena stringendo le redini.
 
-Di agli altri, di iniziare a contare da ora per il mio ritorno- ironizzò lui.
 
-Fa attenzione. Secondo le nostre fonti, la Piaga delle spine si sta diffondendo anche lì- gli comunicò Greed.
 
-Farò attenzione- gli disse per tranquillizzarlo. Per poi dare un colpo di talloni leggero. Le due teste mossero in sincronia le ali per alzarsi in volo e librarsi in cielo. Il Suiham vide il suo compagno allontanarsi, sperando che il suo intuito avesse fatto centro.
 
 
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Ecco il primo capitolo e facciamo la conoscenza di alcuni nuovi personaggi. Primo fra tutti Orsten membro dei Forgiatori e già citato in “The white crow”.
Dopo che il Consigliere ha ripreso la sua arma ed eventuali armamenti di riserva, si affretta a prendere una delle tante cavalcature messe a disposizione dall’Ordine. La sua scelta ricade su un esemplare di Anfisbena.
 
Così la sua missione di ricerca ha inizio. Ma cosa gli ha dato Greed e da cui l’ha messo in guardia di non abusarne.
Questo verrà scoperto più avanti, per ora ringrazio chi ha letto il capitolo e ci vediamo al prossimo.
A presto.
  
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