«Ti salutano tutti. Troppa gente per elencarli ma lo sai.»
«E immagino che le buste piene di roba siano sempre da parte dei tutti.»
«Si sa che a Tokyo non esistono supermercati…»
Per la prima volta entrambe risero, spezzando un pochino l’imbarazzo del ritrovarsi dopo mesi con così tante cose da dire che le parole ti si affollano in pancia e, sgomitando tra loro, non escono. Specie se si tratta di certe cose.
Alla fine delle telefonate c’erano state delle pause lunghe, molto simili a quella che si stava creando in quel momento. Nobiko avrebbe voluto infilare lo spinotto delle cuffie nell’ombelico e lasciare che Saeka ascoltasse così quello che aveva da dire.