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Autore: KurryKaira    14/01/2023    0 recensioni
La storia narra degli avvenimenti che avvengono dopo che Ash ha vinto la Lega. Ogni protagonista ha ormai la sua vita e ognuno è preso dalla propria storia d'amore. Ash spera di incontrare Serena al più presto, Misty lavora con Tracey a Celestopoli, Vera è coordinatrice con Drew, Lucinda con Kenny, Spighetto insegna a Burgundy l'arte degli intenditori e Jessie e James se la dovranno vedere con il Team Rocket stesso!
Il resto dei compagni di viaggio di Ash sarà sempre presente all'interno della storia a far compagnia a questi innamorati. Ps. I nomi nel racconto (a parte quelli dei pokémon e delle città) saranno quelli originali (Es. Satoshi, Musashi, Kojiro ecc) Ps2. La fic non tiene conto degli eventi dopo xyz, Ash infatti vince la Lega di Kanto all'interno della fic.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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- E così tuo fratello dopodomani riceverà il suo primo pokémon- con quella voce sempre così distaccata ma estremamente calda.
- Il suo primo Treecko vorrai dire!- Ridacchiò pensando a quanto erano anni che suo fratello non faceva che ripetere quanto lo volesse, se non fosse sempre così serio si potevano definire quasi dei capricci, come un bambino normale!
La principessa di Hoen se ne stava seduta sul proscenio di quel palco ancora in allestimento, la gambe penzoloni si dondolavano avanti e dietro un po' nervose, accanto a lei a riposare dal lavoro il suo più caro amico Shuu.
Hari e Saori andavano avanti e dietro con travi e tende in mano, non si fermavano un attimo.
Haruka guardò il ragazzo dai capelli lucidi come seta avvicinando così tanto il viso a quello di lui da sembrare indiscreta, lui sussultò quasi infastidito.
Haruka:- Ansioso per lo spettacolo?-
Shuu sbuffò:- Figurati. Sono un professionista, siamo professionisti, tutti e quattro. Perché dovrei essere ansioso?-
Haruka ridacchiò:- E' ansiosa anche Saori, figurati noi!-
Il ragazzo dovette cedere in un sorriso:- Non hai torto- si voltarono a guardare quei due lavorare come pazzi sull'allestimento. - Deve essere per/fet/to!!- Urlava ogni tanto il folle ragazzo longilineo.
Shuu inarcò un sopracciglio:- Hari poi non aiuta. Che tipo!-
Haruka annuì divertita.
- Piccioncini laggiù!!- Urlò ancora il tipo:- Questa pausa un po' lunga, non credete?! Alzate le vostre fragili chiappette e venite a darci un mano!- I due sbuffarono, Saori li difese:- Dai, hanno lavorato tanto, possono permettersi un po' di riposo!-
Hari:- Qui nessuno lavora come te Saori, sei l'unica che dovrebbe davvero fare una pausa!-
Saori:- Oh, questo è vero- lasciò le sue pesanti tende tra le braccia del ragazzo che già teneva scatoloni, quasi gli cedette tutto, ma era più forte di quanto sembrava:- Ehi! Non dovevi fare pausa proprio adesso!!-
Saori ridacchiò salutandolo con un cenno della mano.
Haruka e Shuu lo raggiunsero aiutandolo con gli scatoli:- Allora che dobbiamo fare?- La giovane coordinatrice.
Hari scontroso ma sempre ironico:- Se volete tornate a riposare, ma parlerò in copisteria e farò in modo che i vostri nomi non appaiano nel poster dello spettacolo!-
Haruka stando al gioco:- Ah, perché? Pensavo che il mio nome non fosse presente a prescindere.-
Hari rise di gusto soddisfatto:- Magari! Il piccoletto qui non me lo perdonerebbe!- Continuò a lavorare.
Shuu borbottò vedendolo andare via:- Che io ti perdoni o no, ci sono un bel po' di cose che sarà Dio a non perdonarti- Haruka rise compiaciuta, guardò il suo salvatore con occhi innamorati, lui la notò e distolse lo sguardo arrossendo appena.
Quanto li amava, pensò lei, tutti, nessuno escluso.
Amava anche Satoshi e Takeshi sì, e a loro doveva tutto il suo iniziò e tutto l'affetto che aveva provato per i suoi pokémon. Ma doveva ammettere che nonostante tutto staccarsi da loro non era stato così doloroso, perché una nuova vita la stava aspettando. Una vita con Shuu, Hari e Saori. Quanto li amava. Non poteva fare a meno di sorridere. Stimava la professionalità e le amorevoli cure di Saori, sembrava quasi una mamma a volte. Sopportava e aspettava con ansia ogni volta la cattiveria del giorno di Hari, lo aveva imparato a conoscere e sembrava incredibile ma senza di lui le giornate quasi le sembravano vuote. Amava anche lui, non era mai riuscita a capire quando fosse successo ma amava anche lui, già dai tempi del viaggio con Satoshi e Takeshi. Ma, "piccioncini", più di tutti amava quel ragazzino anche più scorbutico di Hari, che sembrava a volte privo di sentimenti, eppure lo vedeva arrossire spesso, soprattutto se si parlava di lei.
Pensava di piacergli. Sperava di piacergli in realtà, e Hari (che voltandosi guardò entrambi e poi le fece l'occhiolino) le dava motivo di sperare, anche lui credeva nel loro amore, che pazzo matto folle Cupido!
Quello che cercavano di organizzare invece era uno spettacolo di coordinatori, solo loro quattro per l'esattezza, non era una gara ma solo un pubblicizzare il loro talento e far divertire la gente. Lo spettacolo non era gratuito, d'altronde i loro nomi, soprattutto quello di Saori erano già molto conosciuti, ma il prezzo era basso e una buona parte dei posti era già prenotata.
Era orgogliosa di sé stessa e dei suoi compagni, e soprattutto era felice, come solo una principessa poteva sentirsi!
- Ti muovi, scema?!- Le urlarono poi sia Hari che Shuu riportandola alla realtà, c'era ancora tanto lavoro da fare e lo spettacolo sarebbe stato tra soli cinque giorni.
La mattina del giorno della prima scelta di Masato Haruka era a discutere ancora coi tre coordinatori dei ruoli che avrebbero dovuto avere il giorno del debutto.
Saori:- Tu apparirai vestita di quell'abito blu di diamanti, ti faremo entrare io e Hari dall'alto con le corde. Sarai tu ad accendere lo spettacolo, sarai bellissima!-
Haruka arrossì sbattendo gli occhioni.
Hari:- Vedi di non mettere su chili nel frattempo, o il vestito non ti entrerà! Che già "bellissima" è un parolone.-
Haruka:- Gne gne- non si offendeva nemmeno più.
Haruka:- E tu Shuu? Pensi che starò bene??- Le venne spontaneo chiedere ma quasi se ne pentì, non era quello il fulcro del discorso.
Shuu:- Io penso che sarò concentrato a guidare Petalodanza di Roserade durante la tua entrata, non a guardare te- difatti rispose freddamente, per lui i compiti venivano prima di ogni cosa, non voleva restarci male, infatti ridacchiò amareggiata, ma in realtà venne ferita.
Saori lo guardò e Hari diede lui un colpo sulla nuca continuando poi a discutere dello spettacolo.
Diversi minuti dopo Haruka interruppe:- Devo andare, Satoshi e Takeshi arriveranno a breve e poi dobbiamo andare insieme a prendere il Treecko di Masato!- Saltellò euforica. Saori sorrise:- Vai e goditi la giornata- avvolse il cartellone degli appunti e sospirò:- Possiamo prenderci il resto della giornata anche noi, che dite?- Hari assecondò e Shuu non disse nulla, chi tace acconsente. Haruka allora li salutò e pimpante salì sulla sua bicicletta. Hari tirò Shuu per il colletto salutando Saori col solo cenno della mano (forse erano soliti fare così).
- Ehi, si può sapere che vuoi?!- Gli disse quando furono lontani da orecchie indiscrete alle spalle del palco.
- Sei davvero uno sci/oc/co!- Lo colpì con dei fogli che gli erano rimasti in mano infastidendolo non poco.
- E per quale motivo scusa? Con quale pazzia te ne stai venendo fuori adesso? Santa pazienza.-
- Santa pazienza con me?!- Quasi si offese:- Io ho fatto del male a quella piccina, ma nemmeno tu scherzi!-
Attirò la sua attenzione:- Ti riferisci... a...- non sicuro.
- Haruka sciocchino- lo colpì di nuovo coi fogli, Shuu li fermò al volo e glieli strappò di mano, Hari se li riprese, e Shuu glieli ritolse continuarono per un po' distraendosi dal concetto. Hari tornò in sé, stropicciò i fogli e li lanciò via in barba all'inquinamento, tra l'altro erano anche appunti dei loro lavori.
Shuu:- Che c'entra Haruka?!- Chiese allora nervoso tornando al punto.
- Oooohooo- emise "l'adulto" dei due facendo moine:- come se lei non c'entrasse con tutto nel tuo mondo- tornò d'improvviso scontroso:- E tu la tratti così! Come se fosse una befana! Beh, bello...- tirò lui un ceffone, non poteva afferrargli mica anche la mano:- ...quello è il mio compito. Non il tuo!-
Shuu si prese quello schiaffo trattenendo la voglia di dargliene indietro altri dieci, Hari doveva solo ringraziare che lui era un principe (al che per un attimo pensò a chi fosse la principessa e riprese colore):- Dove vuoi arrivare?-
Hari:- Haruka è una befana, ma se tu hai gusti terribili non è colpa di nessuno!-
Shuu:- Non credo che il concetto fosse questo.-
Hari:- No infatti, ma è uno sproloquio così divertente che dovremmo rifarlo pure sul palco il giorno dello spettacolo.-
Shuu:- Preferirei morissi.-
Hari:- "Preferirei morire" semmai.-
Shuu:- No no, preferirei morissi tu.-
Hari sogghignò quasi eccitato:- Che cattivo ragazzo- diede di nuovo lui due colpetti e poi tornò sulla questione:- Il punto è che lei ti piace e dovresti dirglielo! Da quanti anni vi conoscete eh? E ancora niente??-
Shuu questa volta arrossì più del previsto spalancando gli occhi per un attimo, perdendo il suo charme, quel tanto che bastò a quel malizioso e insidioso essere di capire:- Uuuuuuh. Ma tra voi è già successo qualcosa! E perché io non lo so?! Racconta!!- Si avvinghiò al collo del ragazzo con l'intenzione di non lasciarlo fino a quando non si fosse ritenuto soddisfatto.
Nel frattempo Haruka, accompagnata da Masato e i suoi fidati pokémon aveva raggiunto il luogo d'incontro con Satoshi e Takeshi.
Che emozione rincontrare i suoi vecchi compagni di viaggio, quelli che amava un po' di meno ma che amava comunque tantissimo!
Corse con l'intenzione di abbracciarli forte ma poi all'ultimo si imbarazzò e diede loro solo due pacche sulle spalle con entusiasmo smorzato.
" Ridicola" avrebbe detto Hari e avrebbe avuto ragione, probabilmente "ridicola" è ciò che pensarono involontariamente anche Satoshi e Takeshi.
- Ehi! Come vi siete fatti alti!!- Disse con entusiasmo la ragazza, si soffermò soprattutto sull'ex capopalestra ora medico, aveva dei bei muscoli, non era niente male!
Haruka:- Le ragazze ti andrebbero dietro, se non fossi tu!- Disse con una spontaneità disarmante e lo uccise.
Satoshi si chinò per guardare meglio Masato negli occhi, oltre i grandi occhiali:- Allora! Sei pronto a ricevere il tuo primo pokémon?? Un emozione irripetibile!- Lui parlava sempre e solo delle questioni davvero importanti, chissene le ragazze!
Masato, che cercava sempre di rimanere serio, era visibilmente emozionato, annuì non stando più nella pelle.
Masato:- Grazie di essere qui ragazzi!- Satoshi e Takeshi gli sorrisero.
Satoshi:- Non potevamo perdercelo!- E si misero in cammino.
Takeshi:- Sono certo che sarai un grande allenatore, quasi sei stato tu ad insegnare a noi durante il nostro viaggio!- Il laboratorio non era lontano.
Haruka:- "Quasi"- ribadì capricciosa facendo una linguaccia al fratello che nervoso le tirò un calcio su una caviglia, lasciandola lì, morente.
Nascosti in un vicolo i soliti tre delinquenti che no, non avevano smesso di seguire il bamboccio campione di Kanto.
Kojiro:- Guardate un po', il mocciosetto occhialuto va a prendere il suo primo pokémon!-
Musashi contava con le dita:- Ma quando è passato tutto questo tempo?-
Nyasu:- E' passato, si vede perché sei invecchiata.-
Musashi tirò lui un calcio.
Kojiro:- Smettetela di litigare. Perché non andiamo ad accalappiare un po' di starter di Hoen??- Sghignazzò maligno e a ruota lo fecero anche gli altri due.

A Kanto intanto il sole era alto e l'affaticato Kenji aveva raggiunto Celestopoli, Kasumi gli aprì la porta nel solito sorriso e nei soliti shorts. Indossava sempre pantaloncini super attillati ma aveva delle bellissime gambe lunghe e affusolate, chi più di lei se lo poteva permettere? Quando si accorse che si era soffermato a guardare quelle gambe un po' troppo a lungo era tardi, perché se n'era accorta da un pezzo anche lei e il sorriso le era sparito dalla faccia.
- Buongiorno alla mia capopalestra preferita!- Cercò di rimediare.
- Ruffiano!- Gli rispose lei facendolo entrare.
Si accomodarono a un tavolino davanti al grande acquario, lei offrì un po' di tè e qualche biscotto e poi gli si sedette di fronte.
Kenji:- Allora? Di che tipo di mano hai bisogno?-
Kasumi:- Ti va di prenderti cura della palestra insieme a me?-
Kenji:- Una cosa da niente- rispose d'istinto, poi:- Ma sei pazza?! Ho una vita!-
Kasumi:- Bene. Adesso la tua vita è mia- gli porse altri biscotti:- Io ti sto dando tanti pasticcini!- Come se la cosa bastasse.
Kenji sbuffò mangiandoli:- Spiegati meglio ti prego.-
Kasumi lasciò scivolare la schiena oltre il limite della sedia così che Kenji poté notare ancora quanto fosse longilinea, una vera nuotatrice.
Kasumi:- Le altre tre capopalestra, quelle brutte e antipatiche, e per nulla brave, ce le hai presente?-
Kenji:- Le tue sorelle.-
Kasumi:- Esatto!- Continuò:- Si vogliono proprio trasferire e vogliono lasciare tutto a me!-
Kenji beveva il tè:- E quindi tu vuoi lasciare tutto a me.-
Kasumi, con disappunto:- Ahha- continuò:- Tutto a noi!- Sorrise chinandosi adesso sul tavolino e lasciando intravedere appena il piccolo seno, Kenji pensò che sapeva essere molto convincente.
Kasumi:- Pensaci. Vuoi passare la vita con un vecchio scienziato...- accavallò le gambe:- ...o in una splendida piscina?-
Kenji deglutì:- Non è la piscina che mi stai vendendo- si alterò alzandosi di scatto e sbattendo le mani sul tavolo:- Stai flirtando forse con me?!-
Kasumi:- Se questo serve a convincerti sì- rispose con tutta tranquillità.
Kenji:- Non sono così sempliciotto- si offese:- Le tue sorelle mi avrebbero convinto di più- la prese in giro.
Kasumi:- Ho ucciso Takeshi per molto meno- seria da fargli davvero venire il dubbio:- Takeshi è morto?...-
La ragazza sbuffò smettendo di scherzare:- Promettimi che ci penserai- si alzò anche lei portando un braccio attorno al collo dell'amico:- Se non tu almeno fallo presente a qualcuno di fidato. Ho davvero bisogno di una mano, sorelle ingrate.-
Kenji non rispose subito, pensò a chi poteva chiedere e non riuscì a pensare che ad altri uomini soli con quelle gambe mozzafiato e alla fine sputò sconfitto:- Chiederò al Professore un altro po' di tempo, per adesso rimango con te.-
Kasumi gli saltò al collo felice, aveva un ottimo amico che forse però sperava in qualcosa di più di pochi biscottini.
Nel laboratorio di Albanova, mentre Masato riceveva il suo bel Treecko, Satoshi ricevette un messaggio.
- Oh- disse con tono triste e Haruka, anche se presa dall'entusiasmo del fratello, lo notò.
- Qualcosa non va?- Gli chiese. Takeshi nel frattempo insieme a Masato controllava lo stato di salute del pokémon e di intuire il suo carattere, sembrava scontroso proprio come il figlio minore del capopalestra di Petalipoli, sarebbero andati sicuramente d'accordo, Takeshi sorrise vedendoli già così legati.
Satoshi:- Una mia amica è adesso a Kanto.-
Haruka:- Ma tu non sei lì!-
Satoshi:- Direi di no- "ridicola ovvia Haruka".
Haruka:- Beh, questo messaggio ti ha tolto il sorriso nonostante stiamo in un laboratorio pokémon! Direi che è importante!-
Satoshi le sorrise di nuovo:- Niente è più importante del primo pokémon di Masato!- Guardò il suo Pikachu nel pieno dei ricordi.
Haruka sospirò contenta dell'amicizia che Satoshi provava per suo fratello:- Va bene. Ma se vuoi correre a Kanto fallo pure, non mi offendo se non rimani a vedere lo spettacolo domenica- saltellò verso Takeshi prendendolo sottobraccio:- Rimarrà a vederci il muscoloso Takeshi!- Il ragazzo la guardò come a dire "tutta questa confidenza?" come se non fossero stati compagni di viaggio per un sacco di tempo.
Satoshi la ignorò perché stava rispondendo al telefono, e non riusciva a fare due cose contemporaneamente.

" Mi dispiace, non sono a Kanto adesso!"
" Cosa?! Non sei proprio a Kanto?! Che disdetta! ç_ç Ci tenevo tanto a vederti! Ho convinto anche mia madre a comprare un vestito nuovo apposta per mostrarlo a te!"
Il ragazzo sorrise ebete, Haruka se lo gustava intuendo tutto.
" Sono a Hoen, al momento ad Albanova ma poi mi sposterò a Petalipoli. Conosci Haruka vero? Devo guardare un suo spettacolo domenica!"
Haruka che fregandosene della privacy leggeva:- Ti ho detto che puoi andare se vuoi! Soprattutto per Serena! Quella ragazza è adorabile!-
Satoshi si accorse solo adesso della sua presenza e nascose il telefono imbarazzato:- Ehi, ma che fai?!-
La principessa di Hoen sghignazzò:- Ha comprato un vestito solo per te, sai che significa??-
Satoshi alterato:- No, non lo so!-
Haruka tornò verso Takeshi:- Una ragazza ha comprato un vestito con l'unico scopo di farlo vedere a Satoshi!-
Takeshi si incupì all'istante, si lasciò cadere e si paralizzò.
Haruka spinse via il corpo senza vita di quest'ultimo:- Ecco, lui lo sa.-
Satoshi distolse lo sguardo imbarazzato e tornò a leggere i messaggi.
" Uno spettacolo di Haruka? Uaoh! *u* Magari convinco mia madre a venire! Devo vedere il budget!" Poco dopo un altro messaggio " Sempre che tu mi voglia! :,("
Satoshi sorrise di nuovo come un ebete " Sarebbe fantastico" le rispose tra le risate maliziose di Haruka.
Masato:- Io ho un Treecko, se a qualcuno interessa- riportò l'attenzione su di lui scavalcando il corpo senza vita di Takeshi.
Poi un boato, il Team Rocket alla riscossa! Non durò troppo, il Treecko di Masato era formidabile e anche se alle prime armi annientò quel patetico trio. E anche Masato si ritrovò a ringraziarli:- Grazie di questa prima lotta, Team Rocket!!- Mentre volavano via alla velocità della luce.

- Quanto sei noioso!- Sbottò Shuu dopo ore che Hari lo assillava.
- E' una sciocchezza, ma va bene, te la racconto!- Hari emozionato si mise ad ascoltare steso su una panchina con Shuu seduto accanto.
- E' stato un po' di tempo fa, prima che Haruka partisse per fare quell'esperienza a Kalos, hai presente?-
Hari annuì attendendo i particolari piccanti.
E Shuu raccontò di quando quel giorno, al tramonto, prima che lei partisse su quella nave, lui la raggiunse con in mano un pacco di provviste.
Era affannato, doveva aver corso tanto, forse temeva di non arrivare in tempo.
- Provviste?- Disse lei stupita nel vederlo lì:- Ne ho tante, mia madre me ne ha date per un bastimento.-
Shuu imbarazzato nemmeno la guardava:- Che vuoi farci? Hari ha insistito.- (- Sapevo che quel giorno era successo qualcosa! Merito mio!!- Hari nel presente ascoltando la storia.)
Haruka sorrise prendendo il pacco:- Grazie!- Poi si voltò a guardare la nave attraccata.
Shuu:- Tra quanto salpa?-
Haruka:- Pochi minuti. E' meglio che non mi allontani.-
Il via vai attorno a quella nave aumentava infatti.
Shuu:- Sei sicura di voler partire?- Le disse poi dopo attimi di esitazione, guardandola finalmente negli occhi, quegli occhi da bimba così ingenua, e non riusciva a non chiedersi che cosa ci trovasse di così magnifico? Perché non riusciva a non cascarci dentro ogni volta che incrociavano i suoi?! Il suo orgoglio ne risentiva.
Haruka:- Certo che ne sono sicura!- Le rispose lei con quella voce pacata e vogliosa di nuove avventure.
Shuu:- Ma sei da sola. Nemmeno Masato è con te.-
Haruka sorrise, il vento si alzava sfiorandole i capelli:- Mi servirà anche questo. E poi una volta a Kalos ci sarà Serena ad attendermi. E' un'amica di Satoshi!-
Shuu:- Sì, ma tu avevi lasciato Satoshi per stare con me. Che cos'ha questa Serena di così speciale?-
- Cosa?- Disse allora lei con estrema meraviglia e lui si pentì subito di quello che aveva detto. Era geloso di una ragazza, bene, dove sarebbe arrivata la sua ossessione per la principessa di Hoen?
Haruka:- Io non vi sto lasciando. Adoro il nostro gruppo, sono solo pochi mesi di nuove esperienze! Mi serviranno per migliorare come coordinatrice, chi meglio di te può capirmi?-
- E allora perché non mi hai chiesto di venire con te?-
Le mani della ragazza strinsero quel pacco ancora più forte, tremando appena. Le sue gote leggermente paffute si colorarono come una pesca e le labbra si spalancarono appena.
Pensò che era il momento di chiederglielo " Io ti piaccio?" ma la nave suonò, era ora di salire a bordo.
Haruka con voce spezzata:- Shuu... io devo andare- anche se l'unica cosa che adesso voleva era restare lì, in quel porto, sola con lui, abbandonando sogni e avventure. Perché non gliel'aveva detto prima? Partire insieme per Kalos? Sì, non c'era Serena che teneva testa, nemmeno Satoshi e Takeshi avevano mai tenuto testa a lui.
- Devo andare- ripeté trattenendo le lacrime e forzando un sorriso dolcissimo sul suo volto infantile.
Fece un passo indietro, come a raggiungere la nave senza però voler distogliere lo sguardo da lui, ma lui ne fece altrettanti in avanti e la baciò.
- La prossima volta ricordati di portarmi con te- le disse con fare importante ma poi fuggì via veloce come un fulmine, doveva essersi vergognato tantissimo.
Il terzo richiamo della nave la riportò alla realtà, gambe in spalla o avrebbe perduto questo viaggio! L'idea quasi non le dispiaceva. Ma doveva affrontare quest'avventura e al ritorno avrebbero parlato per bene.
In realtà, orgoglioso com'era lui a malapena le scrisse in quel periodo e lei accantonò l'idea di parlargli. E quando poi tornò si limitarono ad uscite di gruppo dimenticando quasi l'accaduto. Stupido orgoglio.
Hari, nel presente urlò:- Voi siete pazzi!!- Quasi sputava fuoco:- Quel giorno speravo accadesse qualcosa e infatti la mia freccia aveva funzionato!- Prese il ragazzino per il colletto:- Devi rimediare! Domenica!-
- Scherzi?! Non sei tu a decidere la mia vita!- Sentenziò il damerino.
- Oh lo so, ma sono io a decidere la vita di Haruka!- Pazzo matto folle Cupido.
  
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