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Autore: Ciuffettina    20/01/2023    3 recensioni
Gabriel e Lucifer decidono di esplorare la Terra per la prima volta.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Gabriel, Lucifero
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
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«Ma non potevi esplorarla da solo?» domandò Lucifer con aria fintamente seccata.
«Non sarebbe stata la stessa cosa» rispose Gabriel con gli occhi che gli brillavano.
Dopo millenni la Terra non era più coperta dalle nubi e a Gabriel era venuta la curiosità di guardare il cielo dal basso ma non voleva farlo da solo, perciò aveva supplicato Lucifer di accompagnarlo(1).
Il suo fratellone si era fatto pregare un po’ ma poi l’aveva accontentato.
Appena atterrati i due arcangeli si guardarono in giro.
Il terreno era spoglio, solo qualche pietra spuntava qua e là, alcune di esse erano chiazzate di verde.
«Che squallore!» esclamò Lucifer. «Non mi piace! Era molto meglio prima!»
«Scherzi? Con le montagne che lanciavano lapilli? Naaah, troppo caldo, poi t’immagini se uno di quelli ci avesse colpito in testa? Non sono sicuro che siamo a prova di lapilli».
«Beh, almeno c’era del movimento…»
«Certo che la Terra è diversa dalle nuvole, più solida…» disse Gabriel chinandosi a tastare il terreno. «Ma è questo che dobbiamo vigilare e custodire?»
«Finché Papà non ci ordina qualcosa, preferisco non chiedere».
Gabriel raccolse una delle pietre chiazzate e la esaminò attentamente. «Hai visto che questa pietra è vestita(2)
«Vestita?»
«Sì guarda!» Gliela passò entusiasta. «Pensavo che fosse macchiata invece ha sopra una specie di vestito, senti com’è morbido! Attento a non spogliarla».
«Chissà che cosa aveva in mente nostro Padre? Non ne capisco lo scopo, mi sembra così assurdo!» disse Lucifer, ributtandola a terra.
«Quando torneremo in Paradiso glielo chiederemo…»
Camminando arrivarono nei pressi di un terreno che scintillava sotto il Sole e che si muoveva con piccole onde.
«Guarda come brilla!» Gabriel corse a toccarlo con una mano ma, con sua sorpresa, essa penetrò come gli succedeva con le nuvole però poteva ancora vederla, la estrasse e vide che era avvolta da una patina lucente, provò a scrollarla e partirono delle goccioline. «Lucy, credo di aver scoperto dove si raccoglie l’acqua!» esclamò entusiasta.
«Eccitante, hai scoperto l’acqua raccolta» replicò Lucifer con aria annoiata ma in realtà si divertiva molto a guardare il suo fratellino che correva qua e là per scoprire il mondo, il suo entusiasmo era talmente contagioso che gli faceva sembrare bello anche quel paesaggio desolato.
Gabriel avanzò nell’acqua fino ai fianchi, notando che essa si muoveva intorno a lui, la raccolse con le mani a coppa facendola poi ricadere, fu così che gli venne un’idea. Si voltò verso Lucifer che era rimasto a riva, cominciò a far muovere l’acqua con le ali superiori poi la lanciò contro il suo fratellone dirigendo il getto coi suoi poteri.
Lucifer fu talmente stupito che non pensò a spostarsi e fu completamente innaffiato. Dopo il primo momento di sconcerto gli scappò da ridere: ma guarda un po’ quel piccoletto! «Brutto impertinente! Adesso ti faccio vedere io!»
«Ah sì? E cosa mi farai?» lo sfidò Gabriel.
«Questo!» Lucifer toccò la superficie dell’acqua, facendola congelare. «Eccoti imprigionato, ora dovrai supplicarmi perché ti liberi!»
Gabriel si ritrovò circondato dal ghiaccio e si mise a ridacchiare: «Dovrai fare di meglio, dimentichi che Papà mi ha creato principe del fuoco(3)». Appoggiò le mani sulla superficie gelata facendola sciogliere, poi lanciò altra acqua contro Lucifer che stavolta si scansò in tempo. «Se sei il principe del fuoco, perché continui a giocare con l’acqua?»
«Perché non vieni qui a farmi smettere?»
«L’hai voluto tu!» Lucifer si precipitò in acqua e cominciò a lanciarla con le ali contro il suo fratellino. «Ti sei dimenticato che ho le ali più grandi delle tue?»
Cominciò una battaglia acquatica punteggiata di innaffiature e risate in cui i due arcangeli si spostavano cercando di colpire l’altro, evitando gli schizzi avversari finché…
CRACK!
«Devo aver pestato qualcosa» disse Lucifer fermandosi.
Gabriel gli si avvicinò per vedere che cosa fosse successo.
Misero entrambi la testa sott’acqua e videro che ciò che Lucifer aveva calpestato spappolandolo sul fondale fangoso era un qualcosa lungo due palmi che aveva il corpo diviso in tre per il lungo(4).
Che pochi minuti prima fosse una creatura vivente lo testimoniava il fatto che lì intorno c’erano degli esseri simili che si muovevano agitando qualcosa che sembravano minuscole dita, due sulla testa e dieci intorno al corpo(5).
Inoltre scoprirono che c’erano tante altre creature: esseri con cinque braccia disposte intorno al corpo(6), nastri verdi che si agitavano(7), esseri che strisciavano sul fondale con un qualcosa sul dorso(8)
«Oh Lucy! Papà ha creato degli altri esseri!» disse Gabriel eccitato. «Sono questi che dobbiamo vigilare e custodire?»
«Non credo proprio, prima di tutto, se fosse così, Papà ce l’avrebbe detto, poi sono talmente infimi che non meritano un miliardesimo del nostro tempo infine, se fosse davvero questa la nostra missione, tu l’hai fallita alla grande!»
«Guarda che l’hai calpestato tu, non io» si difese Gabriel.
«Ma solo perché tu mi hai schizzato, costringendomi a entrare in acqua, altrimenti sarei ancora bello tranquillo fuori e quest’essere sarebbe ancora integro».
«Beh… sarà meglio rientrare, non vorrei schiacciarne qualcuno anch’io».
Uscirono e scrollarono le ali per asciugarle.
Mentre volavano verso il Paradiso, Gabriel disse: «Grazie Lucy, mi sono divertito tantissimo. Senza di te non sarebbe stata la stessa cosa. Spero solo che Michi non ci abbia visto, chissà che cosa direbbe».
«Già me l’immagino!» sbuffò Lucifer. «“Gli arcangeli non si schizzano con l’acqua e voi due siete la vergogna della Corte Celeste!”»
Gabriel ridacchiò, rifletté per qualche attimo poi chiese: «Lucy, perché noi due siamo differenti da tutti gli altri?»
«Che cosa intendi dire, Gabe?»
«Beh… ci siamo lanciati l’acqua contro, l’abbiamo trovato normale e ci siamo divertiti… mentre gli altri, non solo non l’avrebbero fatto, ma avrebbero ritenuto che, siccome Papà non l’ha espressamente permesso, fosse vietato».
«Semplice: siamo diversi perché io sono il più intelligente di tutti loro messi insieme» rispose Lucifer con noncuranza, «e tu hai imparato da me a ragionare con la tua testa e a prendere le tue decisioni autonomamente».
Gabriel pensò che non era proprio così: lui sapeva decidere autonomamente fin da quando era stato creato ma indubbiamente Lucifer aveva il merito di farlo sentire meno “sbagliato” e se al suo fratellone piaceva pensare di avergli insegnato proprio tutto, non c’era niente di male a lasciarglielo credere. «Peccato per quell’essere, spero solo che Papà non si arrabbi».
«Ma va! Ce n’erano centinaia! Che conseguenze vuoi che abbia?»
 
 
Qualche millennio dopo…
Nell’estate del 1968, William J. Meister andò nei pressi di Antelope Spring, nello Utah per cercare fossili per la sua collezione privata. Durante gli scavi scoprì diversi fossili di trilobiti, era piuttosto soddisfatto quando, aprendo una spessa lastra di circa due pollici di roccia, col suo martello, trovò l’impronta di un piede umano, che calzava un sandalo. Guardando meglio gli sembrò di vedere un trilobite schiacciato.
Scrollò la testa ma non c’era da sbagliarsi: era un sandalo che sembrava proprio aver schiacciato un trilobite vivente! “Non può essere!” pensò. “I trilobiti si sono estinti nel Permiano e nel Cambriano non c’erano nemmeno i pesci, figurarsi un umano coi sandali! È impossibile!
 
O forse no?
 
*****
 
  1. Benvenuti nel Paleozoico, era Cambriana.
  2. Ovviamente la pietra non è vestita, è solo coperta dal muschio.
  3. Stranamente nella mitologia ebraica Gabriel è considerato il principe del fuoco (lo dice espressamente lui nel Talmud babilonese quando va a salvare i tre ragazzi nella fornace ardente, purtroppo questo retroscena nella nostra Bibbia non esiste), mentre nell’angelologia è legato all’elemento Acqua.
  4. È un trilobite
  5. Antenne e zampe
  6. Stelle marine
  7. Alghe
  8. Chiocciole marine
 
Storia vera!
Vi chiederete perché non ho usato i termini giusti (muschio, trilobiti, antenne…) semplice: Lucifer e Gabriel non li conoscono ancora e ho tentato di rendere al massimo il loro senso di scoperta.
   
 
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