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Autore: NotARunner    23/01/2023    0 recensioni
Questa è una fan fiction Glee che racconta la storia dei nostri personaggi preferiti della famosa serie TV dalla seconda stagione fino all'avverarsi di tutti i propri sogni.
Sophia è una studentessa di scambio italiana che attraverso un viaggio in America conoscerà coloro che saranno i suoi migliori amici per tutta la vita. E sarà solo insieme che capiranno il valore dell'amicizia e comprenderanno finalmente cosa il professore del Glee Club tenta di dirgli da anni: Glee vuol dire aprire il tuo cuore alla gioia e cantarci su.
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Dal testo:
"Alla mia scuola ero sempre stata la perdente della situazione.
Ero la Secchiona, Nerd, quella che ha tutti 10 in pagella, quella che non conosce nessuno perché non è popolare.
Di amici non ne avevo...
Loser.
Una perdente come me.
A loser like me"
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Ciao a tutti! Ecco la mia prima fan fiction Glee!! Qui c'è un personaggio di mia invenzione (Sophia) mentre tutti gli altri personaggi sono esistenti e fanno parte della serie TV "GLEE".
Spero vi piaccia.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel, Sue Sylvester, Will Schuester | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 6
-Britney/Brittany-

 

Devo dire che io non sono mai stata una grande fan di Britney Spears, ma ciò non toglie che l'ho sempre stimata e credo che sia comunque una grande artista.

Ma mai avrei pensato che Britney potesse essere la causa di una specie di rivoluzione al Glee.

Tutto è iniziato alla mia prima riunione del Glee club.

«Qualcuno sa dirmi chi è Christopher Cross?»

«Ha scoperto l'America» guardai da dove proveniva quell'assurda affermazione. Brittany.

Ah allora va bene.

«Bhe ci sei andata vicino. Ha scritto una canzone che si chiama 'Sailing' che parla di un viaggio nel tempo»

Kurt si sporse indietro per dire qualcosa a Mercedes "Ho un brutto presentimento su questa cosa"

«Mai sentito e non lo voglio sentire» disse la ragazza asiatica, Tina, incrociando le braccia.

Francamente essendo la mia prima lezione di Glee club ero eccitata per qualunque cosa quindi non m'importava molto cosa si facesse.

«Allora, c'è gente che critica la musica leggera, ma lascerò che questa parli da sé— il professore sembrava eccitato mentre distribuiva gli spartiti —...a voi piacciono Lady Gaga e i Rolling Stones e voi ragazzi siete bravissimi a buttare tutte quelle emozioni fuori. Ma la musica davvero bella può anche essere controllata. Non deve per forza aggredire un pubblico. Può far venire il pubblico verso di voi»

Kurt interruppe il professore «Mr Schue, se posso permettermi...credo di parlare al nome di tutti quando dico che non è che non amiamo l'idea di passare una settimana su questo artista Umm...quasi contemporaneo... è solo che come teenager non è facile per noi apprezzare questa musica perché non ci rispecchia...COMUNQUE SIA...c'è una possente campagna su FaceBook, che conta ormai cinque membri...— cosa? Solo cinque membri? E quella doveva essere una campagna possente? Vabbè lasciamo stare i dettagli —...che cosa vogliono? Che all'assemblea degli ex-studenti il McKinley High School Glee club canti una canzone di...preparatevi— Kurt sembrava eccitato e sorridente —la signorina Britney Spears!»

Il glee club iniziò a fare urletti felici e di approvazione. 

«Britney Spears is a fear!»

«Yeah!»

Tina applaudiva.

Iniziarono già tutti a parlottare su quale canzone, costumi, coreografia fare che ...

«Ehi ehi ragazzi...mi dispiace Kurt ma no»

Silenzio.

Potevo sentire la delusione di Kurt e degli altri membri da chilometri.

Ouch.

«Non mi pare un buon modello per i ragazzi»

«MA! Mr Schue! Noi siamo tipo cresciuti con lei!» Disse Rachel con fare ovvio.

«Lei è letteralmente la ragione per cui ho deciso di fare la cantante» intervenì Tina.

«Non voglio fare Britney» disse con una voce triste Brittany.

«Perché non vuoi fare Britney, Brittany?» Chiese Kurt.

«Perché anche il mio nome è Britney Spears»

CHE?!

Si voltarono tutti in contemporanea verso di lei.

«C-cosa?!» Mr. Schue era assurdamente sorpreso.

«What the hell is she talking about?!» Disse sconvolta Mercedes.

Con una vocina Britney spiegò quell'assurdo discorso sul fatto che si chiama Susan di secondo nome e Pierce è il suo cognome e la pronuncia viene Brittany S. Pierce, Britney Spierce.

Questa non me l'aspettavo.

Dopo il trauma iniziale Mr. Schue sorrise, contento di aver trovato una scusa in più per non fare Britney.

«Allora è deciso. No Britney»

«Grazie Britt. Grazie mille» disse sarcastico Kurt a Britney.

Santana difese Brittany con uno sguardo omicida.

Tornò a consolare Brittany e lì notai qualcosa di strano.

Santana sorrideva.

Ma quello non era strano.

Era il modo in cui sorrideva.

Sembrava quasi sprizzare amore da ogni poro.

Che fosse...? NO VABBEH NON CI CREDO

NO! No, non ti impicciare... sua come va a finire...

Lasciai perdere e prestai di nuovo attenzione al professore per vedere se diceva qualcosa di interessante.

«Iniziamo a parlare di Micheal Bolton»

Come non detto.


 

Ero all'armadietto per prendere i libri di scienze quando vidi una scena orribile.

«Dammi quel giacchetto!»

«EHI RIDAMMELO! ME LO SONO GUADAGNATO!»

«Questo è per persone che sono veramente nella squadra Hudson!» Fece una pausa «ma sai cosa? Dovremmo rappresentare la dualità della tua sessualità»

Un brivido freddo sulla mia schiena. Lo ignorai.

I due armadi che si spacciavano per persone strapparono il giacchetto di Finn in due.

Finn provò a tirargli un pugno, ma i giocatori lo sfotterono e basta.

Stavo per prendere il coraggio per mettermi in mezzo, quando Artie mi precedette.

Menomale che c'era lui.

«Scusate se interrompo» i giocatori erano a disagio. Che genio Artie!

«Sono felice che siate qui perché in realtà dovevo scusarmi con te Finn per averti fatto cacciare dalla squadra di football. Spero che tu non ce l'abbia con me"»AHAHHA avercela con te! Gli hai praticamente salvato la vita!

Gli offrì la mano e Finn gliela strinse.

«Di cosa stavate parlando?»

"Dude, dagliele di santa ragione!" Inveì Karofsky.

Bastardo. Nemmeno una settimana di scuola che già l'odiavo.

«E se rovescio quello in carrozzella?!»

«Acc- non si può picchiare uno in carrozzella-...»

Finn aveva lo sguardo di uno di quei cervi che guardano i fari poco prima di morire o fare lo scatto più veloce della loro vita.

Il giocatore scuro disse qualcosa sul codice morale.

Certo pensai. Il codice morale ce l'hai infilato su per il culo. Codice morale sto cazzo, proprio.


 

«Kurt raggiungimi dal preside»

Mai mi sarei immaginata questa scena quando ho visto Kurt per la prima volta che potesse parlare così ad un professore.

Ok lo conoscevo da tipo 10 giorni, ma lo stesso...

Era strano. Molto strano.

E non so perché, ma tutto quel nervosismo e tutta quella rabbia, le ho collegate subito a come veniva trattato dai compagni di scuola.

Quel Karofsky e quell'Azimio (mi era sembrato di capire che il giocatore di football scuro si chiamasse così) trattavano Kurt come uno straccio.

Posso giurare di aver visto qualcuno gettato nel bidone della spazzatura da quei due (tradizione che a quanto pare aveva iniziato quel Puckerman).

Insomma, Kurt a scuola, aveva una vita abbastanza di merda. Se era nervoso come biasimarlo. Io avrei ucciso qualcuno probabilmente. E il più bello è che non sto nemmeno scherzando.

Fatto sta che non vi ho ancora raccontato cosa è successo.

Praticamente Kurt si era preso piuttosto a cuore la ''Causa Britney Spears'' e voleva a tutti i costi convincere il prof che, per tante di quelle volte, ha detto «NO».

In quest'ultima volta Kurt ha reagito male e gli ha detto cose tra cui «...perché deve sempre essere così rigido e che ...» insomma il prof si è incazzato e così siamo arrivati qui. Oltretutto è tutta la settimana che il Glee ha delle ''Allucinazioni da Britney Spears'' per via di questo nuovo fidanzato del grande amore di Mr. Schue: Miss Pillsbury.

Insomma questo Carl fa il dentista e ha offerto a tutti una vista per la pulizia dei denti. Qui, una volta giunta l'anestesia, tutti hanno sognato Britney. 

Vabbeh lasciamo stare i dettagli.

E così eccoci qui, alla fine di ogni cosa. Scherzavo Frodo e Sam in questo momento rispecchiavano troppo i mie feels. Penso che lo avete capito da un po'...ma io non sono normale. Sono troppo nerd. Ah che che ci vuoi fare. È la vita.

«Ehi Kurt» mi sedetti accanto a lui sugli scalini della gradinata che distava sul campo dove si allenavano le Cheerios.

«Ciao» disse lui senza guardarmi.

«Va tutto bene?»

«Certo va tutto a meraviglia. Ho solo un richiamo dal prof e due giocatori di football che mi aspettano all'uscita da scuola per spaventarmi. Non potrebbe andare meglio di così» disse sarcastico.

«Sai...a volte lo apprezzo questo tuo sarcasmo schietto. Mi dispiace comunque»

«Non ti devi dispiacere di nulla. Mica è colpa tua» stavolta mi guardò. Aveva gli occhi lucidi.

«Già ma anche se è solo 10 giorni che ci conosciamo mi sento molto legata a te. Io non ho mai avuto amici»

«Anch'io prima del Glee sono sempre stato solo. Nessuno voleva essere amico di quello che veniva gettato nel cassonetto dai giocatori di football tutte le mattine»

«Ora non ti buttano più nel cassonetto. È un miglioramento...?» Chiesi titubante.

«Beh prima a gettarmi erano Puck e Finn» sorrise un po' triste, ma lo consideravo una vittoria.

«COOSA?!» Lo guardai con gli occhi spalancati.

«Oh erano molto diversi da come sono ora— rise — ma anche io ero molto diverso»

«Com'eri?»

«Innanzitutto non avevo ancora fatto coming out. Anche se tutta la scuola in un certo senso lo sapeva e basta. O almeno lo assumeva da come mi vestivo, beh vesto, poi la mia voce non aiutava. L'unico a doverlo accettare, a parte i bulli, ero io»

«Wow»

«Mi sono anche fatto trovare a pomiciare con una ragazza da mio padre e mi iniziai a vestire in modo diverso. Prima sono anche entrato nella squadra di football come kicker e ironia della sorte io e "Beyoncé" siamo stagli gli unici a far vincere una partita alla squadra»

Ero rimasta tipo SENZA PAROLE. Ma chi se lo immaginava Kurt—ripeto, KURT— a giocare a football??!?!??

Mi veniva da ridere ma cercai di nasconderlo. A quanto pare male.

«Ah-ah-ah molto divertente»

E a quel punto scoppiai. Mi misi a ridere senza ritegno e forse fu quasi un bene perchè vidi Kurt sorridere un poco, rincuorato.

Quando mi ripresi lo invitai a pranzare con me alla mensa.

«Dai su, andiamoci a prendere una Diet coke e dei cibi disgustosamente salutari.

Scoppiò a ridere

«Se la metti così ci sto»

Prese la sua tracolla e ci avviammo a mensa.

 

L'indomani Rachel era vestita particolarmente...bene.

Ed era strano, perché da quello che mi era stato raccontato (e da quello che avevo visto) Rachel di solito riusciva a vestirsi come una bambina di 4 anni e una vecchia di 80, in contemporanea.

Effettivamente era vestita come...Britney Spears.

 

 

Dato che non vorrei annoiarvi tutti con i fatti avvenuti successivamente andrò al sodo: alla fine il prof per dimostrare alla Pillsbury che poteva lasciarsi andare ci ha fatto fare Britney. Con lui.

Che imbarazzo!

Francamente io non sono mai stata una che arrossisce per parlare di sesso o simile. Sono molto a mia agio perché so che non c'è nulla da vergognarsi. Ma cantare Toxic all'assemblea degli ex-studenti con un prof era...strano. Ed anche un po' imbarazzante. Alla fine la Sylvester-che a quanto pare considera Britney Spears una da orge- ha fatto scattare l'allarme antincendio scatenando il putiferio. E ha dato la colpa alla canzone. Da quello che mi raccontava Kurt il suo ufficio era il luogo dove avvenivano le peggiori macchinazioni contro il Glee club. E francamente non faticavo a crederlo.

Fatto sta che alla fine cantammo Britney-anche se una volta sola, con grande disappunto di Kurt- e io riuscii a fare anche amicizia con i membri del glee club con cui trovai molte passioni condivise.

Come quella per i musical-che in Italia non si fanno, al contrario delle scuole americane-oppure per il teatro e il cinema in generale.

Scoprii che ad Artie sarebbe piaciuto diventare un regista, che Rachel sarebbe sicuramente diventata una diva di Broadway e che Quinn per ora aspirava solo a diventare Prom Queen al ballo Juniores del terzo anno.

Era bello avere degli amici con interessi comuni. Non ne avevo mai avuti. 

Al mio convitto a Roma i maschi si interessavano solo al calcio e le femmine a farsi selfie sexy da mettere su Instagram o a quale twitter geniale mettere il giorno successivo. 

Nessuno si interessava di musica, di storie ne tantomeno di libri, letteratura o musical, che erano le mie passioni principali.

Io mi ero iscritta al classico europeo per passione. Loro perché i loro padri erano importanti politici che non li volevano sempre tra i piedi.

Era bello solo avere degli amici. Persone che quando hai bisogno sono lì, per te. Senza nulla in cambio. E fu allora in quel momento che capii a fondo il vero significato d'amicizia.

 





 

 

   
 
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