Un'illuminazione di uno scrittore
(Non sforzavo per niente la mente. La penna aveva libero sfogo. Lasciavo, che i movimenti delle mie dita, diventassero la mia storia).
Mi sono svegliata una mattina
carica di forza ed energia.
Non ho fatto in tempo a sospirare,
che gią mi sono sentita trasportare
da qualcosa di molto particolare
e non ci stetti molto a pensare.
La mia penna scriveva e scriveva,
grata di condividere con me un' idea,
che rompeva con l'abituale vita quotidiana.
La mia penna scriveva e scriveva
e non si faceva troppe domande
su cosa doveva scrivere,
come doveva comportarsi
e del ceto sociale a cui apparteneva.
Evadeva dalla realtą
per portarmi in un'altra dimensione.
Il tutto diventava un sogno,
in cui io guardavo e partecipavo,
mentre i personaggi andavano e venivano.