Luci e flash accompagnati da urla e ammonizioni riempirono la prigione della CIA. Era raro che un criminale scappasse, ma quello che stava fuggendo non era un fuorilegge come tutti gli altri. Daniel Shaw: lo stesso che si era guadagnato l’appellativo di super spia, un uomo totalmente controllato, che avrebbe dovuto sconfiggere l’Anello per poi finire a lavorarci. E ultimo ma non per importanza, era ancora l’Intersect 3.0, sarebbe stato difficile fermarlo.

Era la terza volta che Chuck vedeva quel video, ancora sorpreso da quanto a lungo l’Intersect avesse vissuto all’interno del cervello di Daniel. Ma non era l’unica ragione per la quale stava riguardando il video che, in ogni caso, era stato inviato dalla Generale Beckman una volta che era stata informata; quel pomeriggio, la Carmichael Industries era in compagnia di nientemeno che Kouichi Zenigata e Gorou Yatagarasu dell’Interpol che, anche loro informati sul caso, decisero di acquisire più indizi da coloro che avevano avuto a che fare con Daniel Shaw personalmente.

L’Ispettore Zenigata era già oberato con il caso di Lupin, ma dato che il famoso ladro sembrava essere in una così chiamata pausa per il momento, non poteva di certo lasciare a piede libero un soggetto apparentemente più pericoloso di lui.

«Dunque, stavate dicendo che aveva lavorato con voi prima di unirsi con l’Anello» disse Zenigata, sorseggiando il tè precedentemente offerto da Sarah.

Chuck annuì lentamente, «Non avevamo ancora aperto le Industrie Carmichael all’epoca, Daniel lo si poteva considerare il nostro Superman,» ironizzò, «Ma l’Anello gli fece vedere—»

«Il mio test rosso.» Sarah finì per lui, alzando lo sguardo verso l’ispettore. Aveva ancora rimorso nel suo tono, non sapeva ben descrivere quella sensazione neanche lei stessa, «…Non sapevo che fosse sua moglie. Non meritavo il suo perdono, non lo merito tutt’ora. Ma non capisco perché sia successo. È accaduto tutto così in fretta…» spiegò, abbassando lo sguardo.

«Sarah…» mormorò Chuck.

Zenigata serrò le labbra pensieroso, ascoltandola, «L’Anello l’ha praticamente manipolato, facendo leva sui suoi sentimenti» affermò per riassumere, «E da lì, cominciò a volere vendetta»

«La sua posizione è ancora sconosciuta» annunciò la Beckman, «A quanto pare Daniel ha trovato un modo per eludere i localizzatori»

Yatagarasu sussultò dalla sorpresa, vedendo Zenigata alzarsi di fretta dal divano, per poi appoggiare la tazza vuota sul tavolo davanti a loro.

«Beh, non ho ancora conosciuto un criminale che può eludere me! Ho localizzato Lupin un sacco di volte. Questo Shaw sarà un gioco da ragazzi.»

«Non sottovaluti Daniel Shaw, ispettore.» intervenne infine Casey a seguito del suo lungo silenzio, incrociando le braccia, «È sempre riuscito a localizzare Lupin III perché segue il suo caso da molti anni, ma sarà la sua prima volta con Shaw, quindi direi di non paragonarli troppo per ora.»

«Casey ha ragione, peraltro Daniel ha ancora l’Intersect dalla sua parte» commentò Chuck, «Lupin è un ladro dall’estrema intelligenza, sempre pronto ai piani più inaspettati, ma Daniel è anormalmente abile per via dell’Intersect 3.0, che supera terribilmente l’intelligenza umana» corrucciò le sopracciglia, «L’ho avuto anche io, ispettore, le parlo per esperienza.»

Intersect. Zenigata doveva ancora ben comprendere di che cosa si trattasse.

Una cosa di cui era certo era che se Lupin avesse avuto anche la più piccola informazione, avrebbe saputo già tutto prima di lui.