Anime & Manga > Cells at Work - Lavori in corpo
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Autore: Moriko_    02/02/2023    0 recensioni
[#7ValentinesCaW]
Sette prompt per sette coppie.
Una raccolta di brevi storie collegate tra loro da un unico sentimento: l’amore.
“C’è solo una felicità nella vita: amare ed essere amati.” (George Sand)

[Attenzione: le storie seguenti contengono spoiler per il manga di Cells at Work! BLACK, per la presenza di personaggi che non sono ancora comparsi nell’anime.]
Day 1 | Friendship [U-8787 / NC8429]
Day 2 | Love confession [QJ0076 / Glomerulus]
Day 3 | Third wheel [SS1104 / J-1178’s unnamed companion]
Day 4 | Kiss [BD7599 / U-1212]
Day 5 | Romantic gift [AA2153 / U-1196]
Day 6 | Date [DA4901 / J-1178]
Day 7 | Valentine’s Day [AC1677 / Normal Cell (anime)]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Fanfiction

Sommario.
Sette prompt per sette coppie. Una raccolta di brevi storie collegate tra loro da un unico sentimento: l’amore.

“C’è solo una felicità nella vita: amare ed essere amati.” (George Sand)

[Attenzione: le storie seguenti contengono spoiler per il manga di Cells at Work! BLACK, per la presenza di personaggi che non sono ancora comparsi nell’anime.]


Piccola nota iniziale: l’iniziativa del Seven Valentine’s challenge, che riguarda tutto il fandom di CaW, è stata promossa da EliNari e ha come scopo quello di pubblicare qualunque cosa (che siano fanart o fanfiction, oppure anche altro) dal 2 al 14 febbraio sulla scia dei sette prompt in elenco.

Per questa occasione ho deciso di assegnare un tema a ciascuna coppia, canon o no.

Buona lettura :)

2YwkD7N

Seven days of love.

(#7ValentinesCaW | Cells at Work! BLACK)


1 | Friendship

(8787 / NC8429)


Quando aveva visto da lontano quella cellula dalle guance rosse come la divisa che indossava, 8787 pensò che sarebbe stato interessante scambiare due chiacchiere con lui. Era un globulo rosso inesperto, non aveva nulla delle caratteristiche ideali della cellula con la quale avrebbe voluto trascorrere il resto dei suoi giorni: come aveva fatto capire alla sua senpai quando avevano incontrato Occhialetti, solo le cellule grandi e muscolose, coraggiose e con un pizzico di furbizia, attiravano la sua attenzione.

Eppure, in quel globulo rosso più mingherlino del suo senpai, cʼera qualcosa che non le stava impedendo di staccargli gli occhi di dosso. Forse erano quelle guance rosse, quei lineamenti delicati del volto ancora privi della fatica che vivevano tutte le cellule di quel mondo devastato, e che lasciavano trasparire un lato che non aveva visto in nessun altro: innocenza, quellʼincorruttibilità tipica delle cellule che erano appena state generate e ancora non conoscevano la crudeltà e le sofferenze che, invece, loro pativano ogni giorno.

8787 non sapeva spiegarsi il motivo di tale attenzione nei suoi confronti, ma nel profondo del suo cuore era certa che sarebbe andata dʼaccordo con quell’eritrocita così atipico. Ne era certa: quel tipo non le avrebbe causato alcun tipo di problema.

Il legame d’amicizia che era nato tra Occhialetti - dal codice AA2153 - e la sua senpai aveva fatto in modo di far avvicinare fisicamente 8787 a quel globulo rosso che, nonostante le difficoltà alle quali era andato incontro insieme ai suoi compagni, non aveva subito evidenti cambiamenti fisici.

Era come se egli fosse stato rinchiuso in una capsula nel quale il tempo si era fermato e avesse viaggiato all’interno di essa, vivendo le giornate ma allo stesso tempo senza invecchiare mai. Era diventato più alto, il suo corpo si era irrobustito, ma quei lineamenti delicati del volto che erano oggetto della sua attrazione erano rimasti sempre gli stessi, al contrario di lei che invece aveva iniziato a notare la presenza di occhiaie sotto gli occhi che erano sempre più stanchi.

Eppure ne era certa: anche quel globulo rosso si spaccava la schiena ogni giorno, proprio come lei.

8787 non aveva mai avuto modo di parlare con quell’eritrocita da sola.

Loro due, soli.

La prima volta che era successa era stata del tutto inaspettata: in quel locale dove i leucociti si erano radunati per festeggiare la vittoria nel pancreas sui batteri, AA2153 era entrato insieme al suo compagno per un giro di consegne. 

Quando la sua senpai li avevano invitati ad accomodarsi e a prendere qualcosa da bere, mentre AA2153 aveva iniziato a chiacchierare con lei, quel globulo rosso era rimasto in disparte vicino al bancone, con la scatola di ossigeno in mano, e aveva declinato qualsiasi offerta di qualsiasi genere di bevanda.

Forse è astemio… oppure non regge l’alcool…

8787 aveva notato che nessuno si stava avvicinando a lui, e quasi si dispiacque nel vederlo fermo in quella posizione: non era da solo, però si era limitato ad ascoltare la conversazione che il suo senpai stava avendo con la sua senpai.

Nella leucocita era nato uno strano pensiero. Chissà cosa sta provando, chissà se si sente a disagio in mezzo a noi. Forse vorrebbe andare via, ma non vuole dirlo per educazione…

Si accorse che le sue guance erano diventate più rosse, e corse a guardarsi in uno degli specchi del locale. Merda, sono diventate rosse come le sue!

… come “come le sue”? Che cosa ho appena pensato?!

Si sedette, tenendosi la fronte e rimuginando sull’ultima cosa che aveva detto a se stessa. Si sentì lo stomaco stringersi, ma quella sensazione non sembrava per nulla fastidiosa: di solito aveva questa sensazione di fronte a un cadavere di una cellula che non era riuscita a salvare o alla violenta distruzione di un feroce nemico che aveva raso tutto al suolo. Immagini terribili, che però non avevano nulla a che fare con ciò che stava provando in quel momento.

8787 si sentì stranamente felice, e un po’ in imbarazzo. Rivolse di nuovo lo sguardo verso quel globulo rosso: non si era mosso di un millimetro - com’era prevedibile - e quella scena fece scaturire in lei una sincera risata.

Guarda che tra un po’ ti faranno male le braccia, scemo. Forse qualcuno… qualcuno dovrebbe dirglielo… e forse quel qualcuno sono io!

Si alzò dalla sedia, e in quel momento le si avvicinò la sua migliore amica: con fare allegro 1212 le stava offrendo un bicchiere di Bacquila, il suo cocktail preferito fatto di resti di tre batteri rari.

«Oggi è il tuo giorno fortunato, ecco qui!»

In un’altra situazione, 8787 non avrebbe rinunciato a quel cocktail delizioso e sarebbe stata disposta a berne un sacco, ma quella non era affatto “un’altra situazione”: la leucocita voleva conoscere meglio quel globulo rosso e, forse, diventare una sua cara amica, proprio come i loro senpai.

«No, grazie. Ho altro da fare.»

Con un gesto della mano declinò l’offerta e, con un raggiante sorriso, si allontanò dalla sua compagna per raggiungere quel globulo rosso. Quando gli fu abbastanza vicino, gli diede una gomitata per attirare la sua attenzione: l’eritrocita sobbalzò e le sue guance divennero ancora più rosse del solito, ma 8787 non ci diede troppo peso.

La prima mossa era stata fatta. Tutto il resto dipendeva da loro.

«Ehi, ti andrebbe di bere… anche solo un bicchiere d’acqua? Tranquillo, oggi offro io!»

 


[Angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]

Questa volta non ho molto da aggiungere: da oggi inizierà una breve raccolta che ci accompagnerà fino al 14 febbraio e che riguarderà personaggi provenienti dall’universo di Cells at Work! BLACK. In queste storie troverete personaggi che già conoscete, alcuni con dinamiche che sono ben note (come i protagonisti :3) e altri con dinamiche inedite: in fondo, lo scopo di questa raccolta è quello di scrivere divertendosi… che è il succo del significato di ciò che creiamo. :)

Alla prossima!

--- Moriko

   
 
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