13/02/2023
0 recensioniTartarughe mutanti a New York? Sembrava quasi il titolo di un libro di fantascienza per ragazzini.
Eppure, ora che ci rifletteva, non avrebbe dovuto stupirsi più di tanto visto le sue precedenti esperienze...
Prese un altro sorso dall'ennesimo cocktail della serata, decidendo di distrarre la sua mente da quell'argomento; il suo sguardò si posò sul tavolino di fronte al divano, e dopo qualche momento di riflessione, si allungò con un movimento fluido dal divano per prendere uno dei 3 cellulari che possedeva appoggiati lì sopra, specificatamente quello color nero nel quale vi era memorizzato un solo numero.
Fece partire la chiamata e attese; sapeva di trovarla sveglia nonostante l'ora tarda.
"Che cosa vuoi??". Diretta e cortse come sempre...
"Buonasera anche a te sorellina. Come te la stai passando?"
"Piantala di chiamarmi a quest'ora stupido, lo sai che sono impegnata con gli allenamenti".
Il sorriso che il giovane aveva fino a quel momento sul suo viso prese una piega amara: "Il vecchio non ti molla 5 secondi, non è così?".
"Diciamo che ultimamente sta diventando molto più critico e paranoico", la mancanza dell'usuale nota sarcastica nella voce di lei fece scattare un campanello d'allarme nel suo cervello.
"In che senso?"
"Ha intenzione di partire per venire in America".
A quelle parole il campanello d'allarme mutò immediatamente in un'assordante sirena annunciatrice di catastrofi.
D'un tratto fece fatica a respirare, il cuore iniziò a martellargli impazzito, i battiti che gli rimbombavano nelle orecchie, cancellando qualsiasi suono che non fosse quello delle urla che sentiva crescere e premere contro le sue corde vocali per essere liberate, mentre la vista gli si annebbiava, le pupille dei suoi occhi ristrette come quelle di un animale in trappola.
Non può essere... Non deve succedere... Non può avermi trovato...
Dall'altra parte del mondo, troppo lontana per poter capire cosa le sue parole avessero scatenato, sua sorella gli stava dicendo qualcosa che lui non capì. Lasciò andare il cellulare, la chiamata ancora in corso, fermo in mezzo alla stanza, paralizzato sul posto dal peso di un qualcosa che non aveva ancora la certezza fosse successo, ma che come una lama di Damocle gli pendeva ora sulla testa, pronta a cadere.
Non voglio... Non deve... Lui non può...
...
...
MALEDIZIONE!!!
mentre Michelangelo ha i suoi problemi nella storia Giovane tartaruga in fuga, direi che potevamo anche dare uno sguardo a che stava
facendo il nostro caro amico Richard. che ruolo avrà nella storia? vedremo di scoprirlo presto ;)