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Autore: Abby_da_Edoras    15/02/2023    3 recensioni
Dopo circa cinque anni ritorno a scrivere su questo fandom e, in effetti, questa long fic si può considerare il sequel delle mie raccolte di storie su Elijah e Tristan con la mia versione dei fatti. Se ricordate, era rimasta in sospeso la quinta stagione, che non avevo visto e che racconto in questa long fic a modo mio. I protagonisti, però, non saranno più Elijah e Tristan (che comunque sono sempre insieme e fanno parte della storia), bensì la mia nuova OTP di questo fandom... vedrete. Dunque, sono passati cinque anni dagli avvenimenti della mia ultima OS e finalmente Kol è riuscito a scoprire chi minaccia Hope, solo che... ha scoperto anche un'altra cosa molto importante sulla sua identità e questo cambierà la sua vita e quella di chi gli sta accanto.
Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni appartengono a autori, registi e produttori della serie TV "The Originals".
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Elijah, Klaus, Kol Mikaelson, Tristan
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 6: Frozen

 

Needles sting me when you look away
And your silence
Sounds like deafening screams to me
I've been waiting
Won't you open your heart?
And let me in, please let me in

Answer me till the day that you do

I’ll be one step behind you

Answer me till the day that you do

I’ll be waiting here for you

Free your mind from doubt
All you have, is now
Free your mind from shame
It will only bring you pain…

(“Frozen” – Delain)

 

Le parole amareggiate di Kol risuonavano ancora nella testa di Klaus mentre scendeva le scale per far ritorno nel patio di Villa Mikaelson, dove erano appena arrivati anche Elijah, Tristan e Marcel. Sembrava che i tre avessero qualcosa di molto importante da dire, ma non era il caso che lo sentisse anche Declan, così Cami intervenne con molto tatto.

“Declan, se ti senti un po’ meglio io e Keelin ti accompagneremo a casa e, anzi, Keelin ti visiterà per verificare che non ci sia una commozione cerebrale o qualcosa del genere” disse. “Sai, quegli ubriachi che ti hanno aggredito ti hanno spinto contro la parete e sei rimasto svenuto a lungo. O forse sarebbe meglio portarti direttamente al Pronto Soccorso?”

“No, Cami, sto bene adesso, non preoccuparti” rispose il giovane, alzandosi a fatica con l’aiuto della cugina e di Keelin. “Mi fido della tua ragazza, se lei mi controlla e mi dice che me la caverò non ho bisogno di altro.”

“Va bene, allora noi andiamo” tagliò corto Cami. “Hayley, mi dispiace tanto che la serata sia andata così male, ma ci rifaremo un’altra volta, ok?”

“Sicuramente, ci vediamo presto. Ciao. Buonanotte, Declan, mi raccomando, riguardati” disse Hayley, anche lei piuttosto ansiosa di allontanare il fidanzato per ascoltare quello che i tre vampiri erano venuti a riferire. Forse finalmente Greta e i suoi erano stati sconfitti?

Quando le due ragazze e Declan furono usciti da Villa Mikaelson, Elijah riferì come stavano le cose.

“Per fortuna siamo riusciti a fermare i Notturni prima che potessero fare del male a qualcuno, ma Greta in qualche modo è riuscita a fuggire mentre noi eliminavamo i suoi uomini, quindi il pericolo che rappresenta non è sventato.”

“Sicuramente sarà tornata al suo quartier generale con gli altri selvaggi razzisti e pianificherà nuovi attacchi” soggiunse Tristan, con una smorfia di disprezzo, “tuttavia siamo perlomeno riusciti ad uccidere Emmett, uno dei suoi uomini di fiducia, e la strega traditrice, Marie.”

“E dobbiamo ringraziare prima di tutto Kol se siamo sani e salvi” specificò Hayley, “perché voi siete intervenuti appena in tempo, ma lui ha bloccato la strega e Emmett quando stavano per colpire Keelin e ci ha fatte fuggire, era da solo contro Greta e il suo gruppo e, se non foste arrivati voi, non so come sarebbe finita.”

Le parole di Hayley furono una coltellata al cuore per Klaus: e lui che lo aveva accusato di essere quello che scappava sempre e che se ne fregava della famiglia… invece Kol aveva rischiato la vita per combattere Greta e i suoi, senza sapere che poi sarebbero arrivati Elijah, Tristan, Marcel e i loro vampiri ad aiutarlo. Kol sarebbe potuto morire e lui lo aveva insultato definendolo un codardo e un egoista. Non c’era da stupirsi che fosse stato tanto freddo nei suoi confronti. E, oltre a questo, il pensiero che Kol sarebbe potuto morire raggelò Klaus con tanta veemenza da farlo quasi venire meno, aveva provato un terrore così devastante solo quando aveva temuto di perdere Hope… Quanto era diventato importante Kol per lui in quel poco tempo? E perché non gli aveva detto quello che provava veramente invece di offenderlo e ferirlo?

Hayley, intanto, aveva qualcosa da aggiungere e si rivolse proprio a Klaus.

“Greta ha dato il suo ultimatum e ha detto a me e a Hope che avrei dovuto riferirtelo, Klaus” disse. “Io speravo che anche lei fosse rimasta uccisa nel massacro, ma purtroppo è riuscita a fuggire e quindi immagino che il suo ultimatum sia ancora valido: ha detto che tu devi consegnarti a lei e ai suoi Notturni entro domani a mezzanotte.”

“E perché dovrei fare una cosa tanto sciocca?” replicò l’ibrido.

“Ha detto che, se tu non ti consegnerai, Greta farà in modo di venire a prenderti e a quel punto potranno esserci altre vittime, ha minacciato Freya e Rebekah” spiegò Hayley.

“Quella pazza non lo sa che i vampiri non possono entrare a Villa Mikaelson senza essere invitati? E di certo non ho alcuna intenzione di farlo” fece Klaus, caustico.

“Ha detto che troverà il modo e credo che parlasse sul serio” ribatté la donna, preoccupata.

“È così. Sappiamo che alcune streghe sono passate dalla sua parte e potrebbero fare qualche incantesimo, oppure semplicemente entrare loro stesse e colpire, lo hanno già fatto” intervenne Marcel. “Oppure potrebbe soggiogare qualche lupo mannaro… Sì, Greta avrebbe la possibilità di mandare i suoi a Villa Mikaelson.”

“Con questo cosa vuoi dire, Marcel? Forse che Nik dovrebbe consegnarsi?” lo aggredì Rebekah. “Non glielo permetteremo mai, io non ho paura delle minacce di quella pazza razzista, sarò felice di combattere lei, le sue streghe e i suoi lupi se solo oseranno mettere piede qui. Non lasceremo che Nik si sacrifichi!”

“Non intendevo questo…” cercò di rispondere Marcel, sorpreso da tanta veemenza, ma a quel punto anche altri intervennero.

“Posso fare un incantesimo di protezione per la casa, con l’aiuto di Hope e anche di Kol saremo più forti di qualsiasi strega possa aver scelto la fazione di Greta. Klaus non si muove da qui” ribadì Freya.

“Non è neanche pensabile che Niklaus accetti questo assurdo ultimatum” confermò Elijah. “Greta vuole venire qui con i suoi Notturni? Lo faccia pure, troverà tutti noi ad attendere lei e i suoi folli seguaci, e contando i membri della Strix e i vampiri di Marcel credo proprio che saremo in superiorità numerica.”

“Non mi avete lasciato spiegare” protestò Marcel. “Io volevo solo far presente che, se Greta ha dato un ultimatum così insensato, forse c’è qualcosa sotto e dovremo prepararci bene. Era ovvio che nessuno di noi avrebbe permesso a Klaus di sacrificarsi, e per che cosa, poi?”

“Se servisse davvero a salvare la vita di Hope non avrei problemi a consegnarmi a Greta” dichiarò a sorpresa Klaus, “ma so già che il mio nobile gesto non servirebbe a niente: Greta mi vuole catturare per primo per poi imprigionarmi e mostrarmi mia figlia e le persone che amo mentre muoiono in modo atroce, è questa la sua vendetta.”

“Ne sono sicura anch’io” disse Hayley.

“Tuttavia anche Marcel non ha torto” soggiunse Elijah. “Perché Greta ha mandato questo messaggio sapendo già che Niklaus non si sarebbe consegnato? Forse le streghe sue alleate sono più potenti di quanto sappiamo e potrebbero effettivamente fare del male a Hope, Rebekah e chiunque altro?”

“Magari non sa che noi possiamo contare anche sui membri della Strix e pensa di poter convincere, o magari soggiogare, i vampiri di Marcel in modo che si rivoltino contro di noi” suggerì Rebekah.

“Proprio per questo, mentre stavamo venendo qui, ho chiamato Vincent” spiegò Tristan, mentre lo sciamano entrava a Villa Mikaelson. “Lui sicuramente sa la situazione delle Congreghe delle streghe di New Orleans, quante di loro si sono piegate a Greta e quanto siano potenti. E credo che abbia anche pensato a delle soluzioni.”

Vincent Griffith salutò velocemente i presenti e poi iniziò a parlare di ciò che veramente era importante.

“Le streghe hanno paura, la maggior parte di loro è contraria alle ideologie aberranti di Greta e dei suoi Notturni, ma ciò che è accaduto due anni fa a Ivy, Davina e alle altre proprio mentre eseguivano un rituale per la pace e l’armonia nella città le ha sconvolte” disse. “Alcune sono partite per altre città, altre si nascondono, però so per certo che almeno altre quattro o cinque, oltre Marie, si sono schierate con i Sienna. Non sono più potenti di altre e… scusate, ma dov’è Kol?”

“Sono qui” rispose il giovane. In realtà tutti credevano che, dopo aver speso tanta energia per proteggere Hope e gli altri al Rousseau’s, fosse andato a dormire, invece si era lavato e cambiato e subito dopo era tornato verso il patio della villa, rimanendo ad ascoltare sulla scala. Aveva sentito tutto quello che era stato detto, ma non aveva aperto bocca e nessuno si era accorto di lui fino a quel momento.

“Kol, non dovevi riposarti? Stai bene?” gli chiese Rebekah, preoccupata, mentre Klaus lo guardava sentendo un desiderio fortissimo di correre a prenderlo tra le braccia e stringerlo forte, domandargli mille e mille volte perdono e tenerlo in un abbraccio caldo e protettivo contro ogni male.

“Ora sto molto meglio, sono qui da un pezzo e ho ascoltato tutto quello che vi siete detti” rispose Kol. “Dovevi dirmi qualcosa, Vincent?”

“Sì, dovevo parlare con voi e quindi volevo che ci fossi anche tu” rispose l’uomo. “Ho avuto un altro colloquio con Ivy e con gli Antenati e tutti loro sono molto arrabbiati con Greta e i suoi Notturni per il massacro di due anni fa e i vari attentati e aggressioni. Non tollereranno oltre la presenza di simili mostri che oltraggiano la pace e la convivenza tra diverse razze e per questo chiedono l’aiuto e la collaborazione di tutti voi.”

“Per una volta almeno mi trovo in perfetto accordo con gli Antenati” rispose Klaus, beffardo, “e sono ansioso di distruggere quei mostri razzisti come e più di loro.”

“C’è un’altra cosa, però” iniziò a dire Vincent, venendo subito interrotto da Klaus.

“Ovviamente c’è un però, come sempre. Questi tuoi Antenati non fanno mai niente per niente, vero?”

“Loro non vogliono niente da voi, vogliono solo aiutarvi” replicò Vincent, asciutto. “Tuttavia ritengono che Greta possa avere delle armi segrete, delle risorse che non conosciamo, come degli Oggetti Oscuri che tutti credevamo scomparsi o distrutti.”

“Ma gli Antenati non dovrebbero sapere tutto? Allora come mai non conoscono le forze effettive di Greta e dei Nazisti Depressi?” domandò sardonico l’ibrido.

Vincent preferì soprassedere. Klaus aveva il potere di irritarlo sempre, ma lui doveva comunque sopportarlo perché, almeno in quel caso, sarebbe stato un suo alleato.

“Voi dovete essere più forti di loro, dovete possedere anche voi delle risorse che loro non si aspettano” riprese lo sciamano. “Greta porterà qui i suoi seguaci pensando di potervi distruggere e voi risponderete eliminando lei e tutti i suoi aberranti accoliti.”

“L’idea era questa, in effetti, anche prima che venissi qui a dircelo” ribatté Klaus.

Vincent, ancora una volta, lo ignorò.

“Ricorderete tutti che, anni fa, per salvare la vita di Elijah e combattere contro Inadu, gli Antenati scelsero Tristan De Martel perché diventasse la Bestia e la cosa funzionò perfettamente. Adesso è la stessa cosa. I poteri della Bestia, e la sua immortalità, dovranno essere usati per preservare il Bene, proteggere Hope che deve essere guidata sulla strada giusta dalla sua famiglia e quindi iniziare una nuova fase di pace e prosperità per New Orleans e tutti gli esseri che la abitano” spiegò.

“Devo assumere di nuovo il siero che trasforma nella Bestia?” domandò Tristan. “Credevo che gli Antenati lo avessero distrutto.”

Sembrava particolarmente tranquillo al pensiero di affrontare di nuovo quella prova e Elijah lo guardò a lungo, ricordando come lo aveva ferito lasciandogli capire che era quasi spaventato da lui, così Tristan era scappato e lui aveva dovuto cercarlo per un lungo tempo… *

“No, il siero non fu distrutto, gli Antenati lo tolsero completamente dal tuo sangue e da quello di tua sorella Aurora, ma da allora lo hanno conservato gelosamente, ritenendo che prima o poi sarebbe potuto servire… e avevano ragione. Questa volta, tuttavia, gli Antenati non hanno fatto alcun nome, vi lasciano liberi di scegliere chi tra voi assumerà il siero, ovviamente valutando bene tutti i pro e i contro. Non tutti sono adatti a gestire il potere della Bestia, che può essere usato per il bene, ma anche infettare la mente e portarla a usare violenza, brutalità e crudeltà” replicò Vincent. “Tristan mostrò forza nel dominare la furia della Bestia, ma dovette sostenerla solo per poco tempo, necessario per salvare Elijah. Questa volta, invece, colui che diventerà la Bestia dovrà restarlo per sempre per poter garantire la sicurezza di Hope.”

“Non penso di farcela, stavolta, mi dispiace, Vincent” mormorò Tristan. Ricordava come fosse stato arduo per lui combattere la collera e l’odio che sentiva nel cuore contro i Mikaelson per tutto ciò che avevano fatto a lui e ad Aurora, quanto aveva desiderato vendicarsi e quanto fosse stato difficile, invece, dominarsi e lottare contro Inadu. Solo l’amore che provava per Elijah e la consapevolezza di essere l’unico che potesse salvargli la vita lo aveva aiutato a fare la cosa giusta, ma non credeva di riuscire a fare lo stesso per Hope e la famiglia che aveva odiato per secoli.

“Non deve toccare sempre a te, infatti” disse Elijah, circondandogli la vita con un braccio e attirandolo a sé. “Del resto neanche io mi sento pronto per una simile prova. Temo che la furia della Bestia scatenerebbe tutto ciò che ho sempre cercato di reprimere…”

“Già, la tua famosa Porta Rossa” fece Klaus. “No, non vorremmo mai che il nobile Elijah diventasse una Bestia e scatenasse tutti i suoi veri istinti.”

“Vincent, prima hai chiesto espressamente di me” intervenne Kol. “Pensi che debba essere io ad assumere quel siero?”

Klaus fino a quel momento era apparso piuttosto scettico, come sempre quando nelle loro vicende interveniva Vincent. Le parole di Kol, tuttavia, lo riscossero, impallidì e si voltò verso il giovane con una strana luce negli occhi.

“Assolutamente no” esclamò, sconvolto. “Non dovrà essere Kol a correre un rischio del genere, non lo permetterò, non sarebbe giusto! E poi Kol è stato il più selvaggio e scatenato di noi per secoli, ha imparato in questi ultimi anni a dominare i suoi istinti e a controllarsi, essere la Bestia potrebbe distruggerlo e io… io non voglio! Lo farò io, se proprio devo, in fondo Hope è mia figlia ed è mia responsabilità prendermi cura di lei.”

Diverse paia di occhi si puntarono su Klaus dopo la sua esternazione così plateale in difesa di Kol. Le cose tra quei due erano strane da quando si era scoperto che Kol non era un Mikaelson, cosa stava accadendo, dunque?

“Oh, per carità. Sul serio, Nik? È vero che io sono stato una specie di psicopatico per buona parte della mia esistenza di vampiro, ma tu pensi di poter controllare la furia della Bestia? Ci mancherebbe, non riesci a controllare te stesso nemmeno in condizioni normali, sarebbe la catastrofe!” replicò Kol, cercando di buttarla sullo scherzo.

“No, non consegnerei il siero a nessuno di voi due. Klaus è escluso per… beh, per ovvi motivi, e Kol perché gli Antenati mi hanno rivelato che è già abbastanza potente senza bisogno di diventare la Bestia, deve solo imparare a conoscere, gestire e usare le sue risorse” intervenne nuovamente Vincent. “Nella visione che Ivy ci ha mostrato abbiamo scoperto che Kol era figlio di una strega e che fu adottato dai Mikaelson per salvarlo dalla distruzione del suo villaggio, ma gli Antenati hanno detto anche che sua madre Kaira era una delle streghe più potenti di Mystic Falls. ** Kol è il primogenito e l’unico discendente della famiglia degli sciamani Warren ***, che sono tra le famiglie magiche più potenti insieme ai Mikaelson stessi, ai Del Robles e alle Bennett.”

“Ops… ecco perché ultimamente sono riuscito a praticare la magia pur essendo un vampiro, per quanto sia ancora molto faticoso per me” minimizzò il giovane, imbarazzato nel sentirsi tutti gli occhi addosso e, in particolare, lo sguardo indagatore e penetrante di Klaus che, per qualche motivo, gli accese nel ventre una tensione particolare, una sorta di pesantezza calda…

“Imparerai a conoscere e ad usare tutti i tuoi poteri, Kol, e il fatto di essere un vampiro non bloccherà più la tua magia, però la renderà più estenuante, meno naturale rispetto a ciò che accade alle streghe” spiegò lo sciamano. “Non hai bisogno del siero della Bestia, perciò…”

“Lo farò io. Assumerò io il siero” dichiarò Marcel. “Anzi, diciamo pure che la sento come una mia precisa responsabilità: sono il Re di New Orleans e, come tale, devo proteggere tutte le creature e devo fare quello che posso per far prosperare la città in pace. Se c’è un prezzo da pagare lo pagherò, altrimenti… beh, essere immortale e invincibile e strappare il cuore a quei cani razzisti di Greta Sienna e dei suoi non mi dispiacerà affatto. Sarò perfettamente in grado di rivolgere la furia della Bestia solo contro di loro.” ****

“Beh, speriamo che ad un certo punto non ti venga in mente di rivolgerla anche contro di me, come hai fatto fin troppo spesso” commentò Klaus, che proprio non riuscì a trattenere la frecciata.

“È capitato solo quando te lo meritavi” sottolineò Marcel. “In realtà sono fiero di diventare il protettore di Hope e di… beh, anche della famiglia Mikaelson, dei lupi mannari e delle streghe di New Orleans.”

Lanciò uno sguardo veloce verso Rebekah che però non sfuggì a nessuno.

“Credo che questa sia la scelta più saggia” approvò Vincent. “Marcel, vieni con me alla Città dei Morti. Tristan mi ha parlato dell’ultimatum di Greta e immagino che già domani notte, quando avrà visto che Klaus non ha alcuna intenzione di arrendersi a lei, organizzerà un attacco a Villa Mikaelson. Devi assumere il siero il prima possibile, ci sarà bisogno molto presto della forza della Bestia.”

Così Marcel e Vincent se ne andarono e, poco dopo, anche Elijah e Tristan lasciarono Villa Mikaelson per tornare a Davilla Estate e preparare i membri della Strix, organizzando le difese per la notte successiva nell’eventualità più che probabile di un assalto dei Notturni.

Gli abitanti di Villa Mikaelson si prepararono per andare a riposare, visto che la notte successiva sarebbe stata quasi sicuramente molto impegnativa.

Fine capitolo sesto

 

 

* Un’altra delle mie famose autocitazioni. Nella mia versione è Tristan a diventare la Bestia per salvare Elijah quando viene aggredito da Inadu nel corpo di Sofya Voronova, la storia fa parte della mia prima raccolta su “The Originals”: Blanc ou Noir. Nella mia versione, quindi, Elijah non viene ucciso, anche perché altrimenti con lui sarebbe morta tutta la sua discendenza e quindi anche Tristan…

** Quando Esther e Mikael Mikaelson si trasferirono dalla Norvegia agli USA, si stabilirono nei villaggi della foresta che adesso formano la cittadina inventata di Mystic Falls e tutti gli Originali sono nati lì, si sono stabiliti a New Orleans solo molti secoli dopo.

*** Famiglia di streghe che non esiste affatto nell’universo di The Originals, mi sono ispirata invece a Melinda Warren, l’antenata strega delle Halliwell! XD

**** Nella mia versione Marcel non diventa la Bestia come avviene nella stagione 3 della serie TV, così lo faccio accadere ora ma per un motivo buono, non per vendetta. J

   
 
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