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Autore: gt26    20/02/2023    0 recensioni
Claude Frollo mette Esmeralda in una situazione compromettente. L'arcidiacono di Notre Dame ordinerà ai due una soluzione per risolvere il problema: sposarsi. Come si adatterà Esmeralda alla sua nuova vita?
Note: questa storia è una traduzione in italiano di una fanfiction presente su AO3, "For Her Honor". Tutti i diritti appartengono all'autrice originale.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Claude Frollo, La Esmeralda, Nuovo Personaggio, Pierre Gringoire
Note: Traduzione | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza
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Esmeralda si sentiva ancora male la mattina dopo. Quando cercò di alzarsi, fu travolta da un'ondata di vertigini. Si rassegnò a sdraiarsi di nuovo. Aveva la sensazione che qualcos'altro non andasse. Poi si ricordò. Le mestruazioni, non le erano ancora arrivate questo mese. Questo spiegava le vertigini e la nausea...
Deve essere lo stress della scorsa notte, pensò. E comunque il mio ciclo è infrequente. Non è niente se sono in ritardo di una settimana. Si rifiutò di prendere in considerazione qualsiasi altra possibilità.
 
***
Pochi giorni dopo la fuga di Esmeralda, tutta Parigi era in fiamme. Frollo appiccava incendi e arrestava zingari a destra e a manca. “Tutto a causa mia. Non posso farmi scoprire. Ma se continuo a nascondermi, Frollo continuerà a perseguitare la mia gente". Esmeralda decise di girare per Parigi avvertendo il maggior numero di zingari possibile, rimanendo allo stesso tempo fuori dalla vista di Frollo e delle sue guardie.
Arrivò alla casa del mugnaio appena in tempo per vedere Frollo sbarrare la porta d'ingresso e porgere una torcia a Febo. Il suo stomaco si contorceva. Febo avrebbe bruciato davvero la casa? C’erano dei bambini dentro! Con suo sollievo, Febo spense la torcia in un barile d'acqua.
Frollo, disgustato, prese un'altra torcia e diede fuoco all'edificio. Nonostante l'incendio che scoppiò rapidamente, Febo si tuffò all’interno della dimora per un audace salvataggio. Grazie a lui, il mugnaio e la sua famiglia ora erano vivi e illesi. Che eroe.
All'improvviso, Febo fu costretto a inginocchiarsi. Un altro soldato alzò una spada sopra la sua testa, aspettando l'ordine di Frollo di colpire.
Esmeralda sapeva che doveva agire in fretta. Raccolse una pietra da terra e la mise nella sua fionda. Facendola roteare, sperò di non rovinare questa possibilità di salvare la vita di Febo. Rilasciò la pietra, che atterrò direttamente sul groppone del cavallo di Frollo. Questo mandò Frollo a ruzzolare a terra. Febo balzò in piedi, afferrò le redini del cavallo e salì su. Galoppò lontano da Frollo, indignato.
"Prendetelo! E non colpite il mio cavallo!" Frollo urlava ai suoi soldati.
Febo era arrivato al ponte quando una freccia lo colpì da dietro. Lo shock improvviso gli fece perdere l'equilibrio. Scivolò giù dal cavallo di Frollo, oltre il lato del ponte, e nell'acqua sottostante.
Esmeralda corse giù verso la riva del fiume. Si nascose contro un muro di pietra dopo aver sentito la voce di Frollo. "Lascia che il traditore marcisca nella sua tomba d’acqua. Trova la ragazza! Se devi bruciare la città, così sia!"
Non appena Frollo e i suoi soldati furono fuori dalla vista, Esmeralda si tuffò in acqua. Faceva così freddo che tornò immediatamente in superficie ansimando. Si tuffò una seconda volta. L'armatura d'oro lucido di Febo era facile da individuare. La staccò. Afferrò Febo sotto le braccia e iniziò a sollevarlo in superficie, continuando a nuotare verso l'alto. Il corpo dell’uomo scivolava dalle sue mani. Riemerse in superficie, e vide un uomo che passava. Era un altro zingaro che viveva alla Corte dei Miracoli. "Ernest! C'è un uomo in fondo al fiume! Ho bisogno del tuo aiuto per tirarlo fuori!"
Ernest non esitò. Lui ed Esmeralda si tuffarono e, assieme, riuscirono a portare Febo sulla riva del fiume. Giaceva completamente immobile, senza nemmeno respirare. Ernest lo girò e gli schiaffeggiò la schiena tra le scapole per cercare di espellere l'acqua dai suoi polmoni. Il suo tentativo di rianimazione però, non andò a buon fine. "Mi dispiace, Esme", disse infine Ernest. "Se n'è andato".
La testa di Esmeralda girava. Un gemito strangolato come quello di un animale ferito uscì dalla sua gola. Si rese conto di essere a terra.
"Stai bene, Esme?" Ernest la scosse dolcemente. "Sei svenuta."
Esmeralda non rispose. Si sentiva più stordita che mai. Non riuscì a stare in piedi subito. Si avvicinò strisciando verso il corpo di Febo e baciò le sue labbra fredde e grigie. "Il mio Febo."
Ernest la aiutò a rimettersi in piedi. "Lo amavi?"
"Mi stava intralciando!" La voce di Frollo rimbombò dalla collina sopra di loro. Condusse i suoi soldati verso la coppia. "Credevi davvero non avessi pensato che qualcuno avrebbe cercato di salvare quel traditore?" si rivolse a Esmeralda. "Ora che è definitivamente fuori dai piedi, mi accompagnerai al Palazzo di Giustizia".
"Dovrai passare sul mio cadavere!" Ernest esclamò, mettendosi tra Esmeralda e Frollo.
“Lo vedremo", disse Frollo, e fece un cenno con la mano. Una guardia estrasse la spada e attraversò Ernest. Cadde ed Esmeralda urlò di terrore per una carneficina così a sangue freddo.
Frollo fece un passo intorno al suo cadavere e prese il braccio di Esmeralda. "Vieni, mia cara", gridò. "Ho preparato una cella per te."
Esmeralda rabbrividì e lo seguì.
 
   
 
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