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Autore: darkjedi    25/05/2005    3 recensioni
questa fic non è mia ma è di SadieElfGirl io l'ho solo tradotta
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aragorn, Elladan, Elrohir, Legolas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SILENZIOSAMENTE NELLA NOTTE
1- L’INIZIO
Sommario: Legolas, Aragorn, ed i gemelli viaggiano verso la casa del principe, ma incontrano un guaio lungo il viaggio ora Legolas ed Aragorn sono stati catturati, e Mirkwood è in pericolo..
_______________________________________________________
“Aragorn !"
Legolas lottò selvaggiamente contro il nero artigliò che lo tratteneva.
Gli orchi trattenendo l’elfo risero crudelmente e strinsero la loro presa già dolorosa.
Legolas boccheggiò e si morse il labbro mentre il dolore al suo braccio ferito lo attraversava ad ondate brucianti. Lui boccheggiò di nuovo mentre uno dei catturatori conficcava intenzionalmente un artiglio nella ferita aperta.
Lui non poteva piangere non poteva lasciarsi andare e far sapere loro del suo dolore. Loro avrebbero solo continuato; lo divertivano.
Un grido d'angoscia echeggiò nella caverna oscura.
Lui non poteva vedere chi gli orchi stavano tormentando, ma lui non ne aveva bisogno. L’elfo dei boschi conosceva quella voce molto bene.
Un grido di risposta lacerò la gola del principe mentre lui cercava di non vedere l'orco che lo beffeggiava.
“ARAGORN !"
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Una settimana prima

Una goccia d’acqua schizzò su una guancia di Legolas risvegliandolo da un sonno profondo.
Il principe di Mirkwood gemette e rotolò sull’altro lato, mentre copriva il suo viso con un braccio. Pioggia. Proprio quello che ci voleva. Non c’era niente di più scomodo che dormire fuori nella pioggia.
Un'altra goccia gli fece il solletico sull’orecchio a punta.
Attese.
Altre due più gocce gli scivolarono tra i capelli dorati.
Lui non stava fuori.
Con un lamento poco elfico lui tentò di rotolare oltre il suo nemico che lui ora sentiva in equilibrio sopra di lui.
Troppo tardi.
Ci furono degli schizzi.
Legolas diede un’occhiataccia al suo amico, mentre sentiva le sue coperte tutte bagnate. La faccia dell'uomo si stava contorcendo per lo sforzo di celare una risata.
Nelle sue mani c’era la bacinella che Legolas usava normalmente per lavarsi. Era grande, conteneva oltre tre litri d’acqua quando era piena.
Ed era stata piena quando Legolas era andato a dormire.
Ora era quasi vuota.
Aragorn, figlio di Arathorn, figlio adottivo di Elrond, capo del Dunedain, erede di Isildur stava sul suo amico bagnato e un ghigno birichino era diffuso attraverso i suoi lineamenti.
"Così poco” disse l’umano, in un tono che reprimeva una risata soppressa, "per i leggendari riflessi degli elfi".
Le parole erano appena uscite della sua bocca quando Legolas lo picchiò col cuscino fradicio. “Fuori !"
Aragorn si allontanò dal letto, mentre rideva di cuore.
“Demonio !" Legolas calciò via le sue coperte inzuppate e penzolò i piedi sul lato del letto, mentre intendeva dargli caccia. Sfortunatamente Aragorn era già arrivato alla porta. “Codardo !" Gridò Legolas al ramingo, mentre una risata comincia già a brillare nei suoi occhi.
Il giovane ramingo si affacciò di nuovo nella stanza "Lego-perso".
Il cuscino inzuppato prese l'erede di Isildur in piena faccia con un suono smorzato 'squish'.
"Piccolo ORCO !" Il salto di Legolas dal suo letto verso il suo amico prese Aragorn alla sprovvista mentre tentava una ritirata frettolosa.
La risata fluttuò attraverso le stanze della familiare casa, avvertendo tutti che la famosa coppia si era svegliata.
Legolas guadagnò rapidamente terreno sul suo amico, in parte a causa del fatto che Aragorn stava ridendo così forte che gli stava mancando il fiato. L’elfo saltò in uno spettacolare contrasto volante, afferrò le ginocchia di Aragorn e mandando entrambi a scivolare giù per la sala.
"Pietà, " boccheggiò Aragorn soffocato dalle risate. Lui giaceva giù, respirando pesantemente mentre  tentava di riguadagnare l’aria.
"Oh, no". Gli occhi azzurri di Legolas avevano un luccichio senza dubbio vendicativo nelle sue profondità. "La pietà è un concetto ignoto agli elfi, specialmente quando il loro onore è stato offeso. E… "  Lui tenne su una mano e l'arricciò nella posizione minaccioso di un artiglio.
"…quando loro conoscono l’unica vera debolezza del nemico".
Aragorn fissò il suo amico, inorridito. "Tu non puoi !” Lui non poteva credere che il principe  elfo facesse qualche cosa di così diabolico.
"Oh,” il sorriso cattivo dell’elfo si allargò. " Oh, ma io posso ".
Il giovane umano tentò disperatamente di rotolare via, ma la mano fu rapida e prese il ramingo sotto le costole e gli fece il solletico.
“Fermo, fermo, fermo !" boccheggiò Aragorn mentre tentava di contorcersi via dalle mani che gli facevano il solletico.
“Mai !" gridò Legolas allegro mentre lui aumentava il suo attacco.
Un forte colpo di tosse li fece trasalire entrambi.
Lentamente, due paia di occhi, uno blu e uno d’argento si girarono verso l'alto.
Lord Elrond Peredhil di Imladris guardò giù inespressivamente. Dietro a lui i suoi figli gemelli, Elladan ed Elrohir stavano in piedi. Se la faccia di Elrond era impassibile, i gemelli stavano lottando per avere la stessa impassibilità. Legolas poteva vedere le loro labbra contorcersi mentre  lottavano per rimanere seri.
"Mio signore Elrond, " Legolas sorrise debolmente al Signore di Rivendell. "Che sorpresa".
Aragorn ingoiò con fatica, la sua faccia era diventata  di un rosso molto brillante.
Rapidamente, Legolas si alzò in piedi, mentre spingeva il suo amico a fare la stessa cosa.
"Ada, " riuscì a dire il giovane umano. "Buon giorno".
Il sopracciglio di Elrond quasi scomparve nell’attaccatura dei capelli mentre lui guardò fisso i due giovani di fronte a lui. "Buon giorno, Estel ". Lui annuì con il capo al principe di Mirkwood
“Legolas ". I suoi occhi grigi li osservarono con calma, e per un breve secondo, Legolas giurò di aver visto un muscolo all'angolo della bocca dell’anziano elfo vibrare. "Devo ammettere, " continuò lui, " che sono sorpreso di vedervi entrambi svegli così presto e così attivi ". (Elrohir trasformò uno sbuffo di risa in un colpo di tosse.) "Specialmente considerando l’ora in cui siete tornati la notte scorsa". Il suo sguardo fisso scintillò su Legolas che ancora gocciolava, poi lo passò  sul suo figlio più giovane. “ Forse non dovrei esserne così sorpreso dopo tutto".
Senza un'altra parola lui girò e camminò lungo la sala, un sorriso si diffuse sui suoi lineamenti.
Appena il loro padre non fu più in vista, i gemelli si rilassarono.
Molti minuti più tardi, (asciugando gli  occhi umidi e cercando di alzarsi dal pavimento) essi si ripresero.
"Com’è bello, " Aragorn tenne la sua voce soave. " Abbiamo fornito parecchio divertimento ai miei fratelli ". Lui sospirò profondamente e tirò Elrohir per i piedi.
"E’ meraviglioso essere apprezzati, " aggiunse Legolas sarcasticamente, mentre guardava Elladan asciugarsi le lacrime causate dalle risate.
" Così, cosa vi è accaduto la scorsa notte ?" disse finalmente Elrohir.
"Sì, " Elladan collaborò insieme al gemello con uno sforzo. "Perché siete tornati così tardi ?"
Legolas borbottò qualche cosa di intelligibile e la sua attenzione fu attirata dalle mattonelle sotto i suoi piedi nudi.
"Noi siamo arrivati così tardi, " sorrise apertamente Aragorn, "Perché il principe reale e stimato di Mirkwood si è perso ".
Due espressioni identiche di incredulità aleggiarono attraverso le giovani facce dei signori elfici, sostituite rapidamente dall’allegria.
"Perso ?" Elrohir tentò di continuare ma fu soffocato da una risata repressa.
Elladan fece suo il pensiero non finito. " Come sei riuscito a perderti ?“
" Io non mi sono perso, " borbottò Legolas. " Io semplicemente non conoscevo la strada per il ritorno".
Aragorn casualmente si mise i capelli dietro all’orecchio. "Lui non conosceva la strada di ritorno, eppure ha scelto di fare commenti su mio, evidentemente, metodo inferiore di seguire le tracce  e il mio senso della direzione".
"Quindi, " Elrohir continuò la storia come se lui fosse stato presente. " Tu hai lasciato che l'erede al trono di Mirkwood scegliesse il percorso per tornare ad Imladris ".
"Gli hai chiesto di mostrarti i suoi, evidentemente, metodi superiori di seguire le tracce e il suo senso impeccabile della direzione". Continuò Elladan.
"Mentre tu restavi indietro e ridevi alle sue spalle, " finirono loro insieme, i due avevano ora due  identici sorrisi cattivi.
"E’ esatto, " disse il ramingo con un ghigno. Lui lanciò un'occhiata al suo amico ed il ghigno si allargò. "Legolas, " commentò lui, mentre un occhiata innocente scivolava attraversò i suoi lineamenti. " Io non sapevo che le orecchie elfiche potessero diventare di quel colore”.
Suoni di risate si mescolarono con alcune maledizioni nanesche echeggiarono attraverso le sale della Casa di Lord Elrond.
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La risata echeggiò nella mente di Legolas, mentre sopportava il dolore febbricitante che si era diffuso attraverso il suo corpo.
Le sue palpebre tremolarono rapidamente. Perché il ricordo di quella risata gli era ritornata in mente ora ? Perché qui?
Questo non era un luogo per ridere almeno, non una buona risata. C'era una risata, ma era crudele, cattiva, e distorta.
Un brivido corse attraversò il suo corpo. Aveva freddo o era la febbre che lo faceva tremare? Lui non poteva più capire la differenza.
Una voce fredda gli sibilò vicino; la lingua oscura che sibilava causò a Legolas di nuovo dei brividi. "Aragorn, " bisbigliò lui leggermente, mentre non comprendeva che le sue labbra si stavano muovendo.
Era una richiesta sommessa. Se gridava più forte per aiutarlo i suoi catturatori potevano prendersela con lui.
Dove era il suo amico?

Ada---Padre (Papà)

 

  
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