Fumetti/Cartoni europei > Sandokan
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Autore: Fiore di Giada    05/03/2023    0 recensioni
[Partecipante alla challenge "The Angst Time" col prompt 12, ossia "inquietudine"]
Legata a "Ponte ricostruito". Per salvare Marianna e riscattarsi dai suoi pregiudizi, Yanez viene ferito da una lama avvelenata.
Sandokan gli è accanto e ha paura di perderlo.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La luce di due candele irradia la stanza e si proietta sulle pareti, accentuando le venature del legno.
Sandokan, seduto sul pavimento, fissa il corpo privo di sensi di Yanez, disteso sul letto.
Di tanto in tanto, fremiti di dolore, simili a scosse elettriche, contraggono il pallido viso dell’europeo, umido di sudore.
Sandokan, con deboli sospiri, scuote la testa e gli accarezza la fronte. La morsa dell’impotenza, crudele, beffarda, stringe il suo cuore.
Può solo sperare e consumarsi in una attesa crudele.
‒ Maledetti inglesi infami… ‒ sibila. Loro hanno attaccato la sua isola.
Hanno tentato di espugnarla, ma non ci sono riusciti.
Uno di loro, però, desideroso di acquisirsi benemerenze verso James Brooke, ha cercato di uccidere Marianna con una lama avvelenata.
E lui, Yanez, ha cercato di difenderla ed è stato ferito al fianco.
– Perché le cure non hanno effetto? – si chiede il giovane. Quella lama era cosparsa di veleno e lo stato di salute del suo amico è precipitato.
Gli sono state somministrate cure, ma la febbre, implacabile, continua a salire.
E lui non sa cosa fare.
Può solo attendere.
Ad un tratto,  l’europeo apre gli occhi e li fissa in un punto indefinito.
‒ No… Lei non deve morire… Il diavolo non la prenderà… Il mio fratellino non piangerà… ‒ mormora, il tono roco, venato di terrore.
D’istinto, il giovane principe malese abbraccia l’amico e lo stringe a sé. In quel delirio, il suo amico rivela la verità.
Ha voluto fare ammenda del suo pregiudizio verso Marianna.
Ma questo pur nobile proposito lo sta condannando ad una terribile sofferenza.
E lui, Sandokan, non può fare altro che assistere impotente alla sua lotta contro la morte.
L’indomita Tigre della Malesia è prigioniera della paura.
Lacrime velano gli occhi del giovane asiatico e il suo braccio, d’istinto, stringe la vita dell’amico.
Poi, con movimenti gentili, gli fa appoggiare la testa contro la sua spalla e le sue dita, leggere, sfiorano i capelli dell’europeo. Come tutti, Yanez commette errori, ma cerca di rimediare con atti concreti, non con vuote parole.
A quel tocco, il corpo dell’europeo si rilassa e si abbandona tra le braccia dell’altro.
Premuroso, Sandokan lo appoggia sul letto e gli sfiora la guancia destra in una gentile carezza.
Per lui, resterà lì e non fuggirà.
La Tigre vincerà la sua paura più grande.
‒ Yanez… Non arrenderti. Non voglio scegliere tra te e Marianna. Io vi voglio entrambi. Con me. ‒ mormora, mentre il rombo di un tuono rompe il silenzio
   
 
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