Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: aelfgifu    09/03/2023    4 recensioni
Dopo l'infortunio nella finale di Champions League, Karl è costretto a rimanere a Monaco durante le vacanze per portare a termine la riabilitazione. Ma a Monaco è rimasto anche qualcun altro...
Un giovane uomo alla scoperta di sé stesso, una donna piena di lati oscuri, una città deserta e lo splendore dell'estate.
[Seguito di Ritratto estivo di ragazzo svedese].
Genere: Romantico, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hermann Kaltz, Karl Heinz Schneider, Marie Schneider, Nuovo personaggio, Stefan Levin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Tutti i miei cari'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

11. La scommessa


Vous êtes embarqué (Blaise Pascal)
 

Dev'essere proprio solo
per dividere con me
questo pomeriggio di luglio,
ho pensato 
mentre il ragazzo dal polso rotto
mi veniva incontro
con una bottiglia sottobraccio 
e un mazzo di gerbere,
dev'essere proprio solo - 

ma come fa a essere solo 
questo maschio alfa della specie,
questo atleta dagli occhi azzurri?

E voi non ridete, nessuna domanda 
potrebbe essere più adatta 
alla bambina strana
che entrava nel negozio di dolci
e non poteva mai comprarne
perché le sue monete 
non erano nella valuta del paese.
 

*** 

Lo ha sorpreso a leggere quei versi scarabocchiati, che non avrebbero dovuto essere lì in bella mostra. Il suo primo impulso è stato quello di strappargli il foglio dalle mani, il secondo quello di prendere a testate lo stipite della porta della cucina. Come si fa a rendersi tanto ridicoli? 

Poi però non ha fatto niente di tutto questo. 

“Sì, in effetti ero molto solo” ha commentato lui con aria grave alzando gli occhi dal foglio.

Si sono guardati con quell’imbarazzo, quel senso di disagio che prende le persone quando stanno di fronte a qualcuno davanti a cui - volontariamente o per errore - hanno fatto cadere la maschera, e non c’è più verso di tornare indietro e rimettersela. È il primo gradino dell’intimità e c’è chi non lo sperimenta mai nel corso di tutta la vita: essere nudi di fronte a un’altra persona è potenzialmente letale, laddove il fine di tutti è massimizzare i vantaggi e mantenere il controllo. 

Schneider abbozza un sorriso: “La mia entrata in scena ti ha sconvolto la vita?” 

Julia, di rimando, con lo stesso sforzo nel comporre un sorriso: “No… solo fatto saltare tutta una visione del mondo!” 

Si stringe le braccia con le mani. Ho paura, vorrebbe dirgli, ho una paura terribile, aiutami, posso fidarmi di te? 

Lui torna a fissare il foglio stropicciato con quei versacci scarabocchiati sopra. Lo fissa con tutta la concentrazione possibile. “Non diceva uno dei tuoi filosofi che bisogna scommettere sull’esistenza di Dio, perché se poi si perde, non si perde niente, ma se si vince, si vince tutto?” 

Il fatto è, risponde mentalmente Julia, che per tutta la vita ho portato sulle spalle una specie di sacco pieno di sassi; ora pare che il sacco sia scomparso, dovrei sentirmi meglio, posso tenere la schiena dritta, ma non sentire più quel peso mi manda nel panico. 

“Eri davvero la bambina che non aveva soldi per comprare i dolci?” sorride Schneider. 

“I soldi li avevo, per usare una metafora, ma non era moneta accettata. Dal lato della mia famiglia e del quartiere ero troppo strana perché ero una secchiona che andava al ginnasio, dal lato della scuola ero la figlia di un panettiere e di un’immigrata, ero come una tigre che ti capita nel giardino di casa e tu dici: ma come ci è arrivata? Una tigre nel giardino di casa è un pericolo! Come la mando via, chi chiamo? La polizia, lo zoo, i reparti speciali? Gli uni non mi volevano per un motivo, gli altri per un altro. E lo so che cosa vuoi dirmi, che erano stupidi eccetera. Ma non erano stupidi. Magari subivano uno stato di cose, ma non erano stupidi. Ho tirato diritto, ho anche studiato scientificamente le cause di questi comportamenti, e tutto ha un suo perché, tutto si spiega, ma… il mondo è così, o fai parte di una tribù o di un’altra. Io non facevo parte di niente. Dice: le decisioni sbagliate, le persone sbagliate… magari non saranno sbagliate ma sono tutto quello che ti tocca? E poi arrivi tu, cioè, sì, arriva Stefan, poi arrivi tu, e, e, e, e, e allora è normale che io mi sia… io sia… io ti… era anche fin troppo prevedibile. Ma tu…” Julia muove un braccio nell’aria, impaziente: “Insomma, è un affare serio!” 

“Anch’io ho paura”. 

Perché è così calmo? C’è da sbattere la testa al muro!, pensa Julia. 
“Ti fidi di me?” domanda Schneider.
“Non lo so!” 
“Ma ormai sei in ballo, devi scommettere”. 
“E tu no?” 

“Io pure. E infatti scommetto. Scommetto che ti amo, che tu mi ami, e che insieme possiamo costruire qualcosa. Avanti, Giulietta: hai il coraggio di scommettere anche tu?”

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: aelfgifu