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Autore: Marlena_Libby    13/03/2023    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Light fosse sceso dall'elicottero per prendere la borsa di Higuchi e non avesse toccato il quaderno
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyosuke Higuchi, L, Light/Raito, Soichiro Yagami | Coppie: L/Light
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Dall'elicottero che aveva fatto atterrare, L guardava Higuchi che veniva fatto scendere dalla macchina.
Finalmente avevano preso il più importante tassello del caso Kira! Erano a un passo dalla soluzione!
All'improvviso vide che Light si era liberato dalle manette e stava scendendo dall'elicottero, così gli chiese: - Dove vai?
- A prendere la borsa di Higuchi, di sicuro contiene qualcosa di importante.
- Cosa?! Ma sei impazzito?! Non avvicinarti, è pericoloso!
- Tranquillo, ormai non può più scappare!
Light corse verso la macchina, l'aprì e prese la borsa.
Ma proprio allora Higuchi riuscì a sfilare la pistola a un agente vicino a lui e gliela puntò contro: - Getta la borsa!
Light sgranò gli occhi, spaventato.
- Higuchi, non fare sciocchezze! - disse Soichiro cercando di mantenere la calma nonostante la paura.
- Chiuda il becco! Allontanatevi, o farà una brutta fine! - disse Higuchi agli agenti, che fecero qualche passo indietro.
L scese dall'elicottero: doveva assolutamente fare qualcosa!
Non poteva perdere Light Yagami, quel ragazzo sospettato di essere Kira, che in quei mesi era diventato per lui un amico e forse qualcosa di più.
- Higuchi, getta la pistola! - disse con voce calma quando arrivò vicino a loro. - Non aggravare la tua situazione!
- La mia situazione è già grave! Verrò sicuramente condannato a morte!
- No, no! - mentì L. - Se collabori possiamo trovare una soluzione!
Higuchi scoppiò a ridere maniacalmente: - Mi prendi in giro?! Se proprio devo andarmene, tanto vale lasciare il segno!
BANG!
L'aveva fatto... Higuchi aveva davvero sparato a Light!
Ma il ragazzo rimase illeso, perché L si mise davanti a lui e prese il colpo al posto suo.
- RYUZAKI!!! - gridò Light quando il detective cadde a terra in un bagno di sangue.
Higuchi venne ucciso da uno degli agenti e Light andò subito accanto a L e lo prese tra le braccia.
- L... Light... Stai bene? - gli chiese L.
- Sì... Perché, perché l'hai fatto?! - gridò disperato Light mentre le lacrime cominciarono a uscirgli dagli occhi.
- Non potevo... lasciarti morire...
- Non osare andare via! Non osare lasciarmi!
Dei paramedici si avvicinarono con una barella e Soichiro disse a suo figlio: - Light, adesso queste persone porteranno Ryuzaki in ospedale.
- Ma non posso lasciarlo! - protestò il ragazzo.
- So che hai paura, ma devi avere fiducia! Loro sono gli unici che possono salvarlo!
Allora Light lasciò che i paramedici portassero via L, per poi scoppiare a piangere tra le braccia di suo padre.

L era stato portato in un ospedale privato costruito da Watari, così che la sua identità restasse segreta.
Light e suo padre erano in sala d'aspetto da ore e il ragazzo aveva pianto fino ad addormentarsi.
Alla fine dei medici uscirono dalla sala operatoria e Soichiro scosse delicatamente Light per svegliarlo.
- Allora?! - chiese ansioso il ragazzo ai medici.
- L'intervento è andato bene, L è salvo.
Light tirò un sospiro di sollievo, poi chiese: - Possiamo vederlo?
- Certo, ma non affaticatelo.
I due entrarono nella stanza: L era sdraiato sul letto, più pallido e malaticcio del solito e con il petto fasciato.
- Ehi... - salutò debolmente il detective.
- Ehi... - rispose Light.
Soichiro capì che i due ragazzi avevano parecchie cose da dirsi, così disse: - Ok, vi lascio soli. E Ryuzaki, non ti ringrazierò mai abbastanza!
- Si figuri, sovrintendente.
Quando l'uomo lasciò la stanza, Light abbassò lo sguardo e disse: - Potrai mai perdonarmi?
- Per cosa?
- Hai quasi perso la vita per colpa mia... Ti chiedo scusa!
- Non devi scusarti, Light. Non avrei mai permesso che ti accadesse qualcosa, sei troppo importante per me.
- Dici davvero?
- Sì, ma non come amico... Qualcosa di più.
- Oh... - mormorò Light arrossendo. - Anch'io... credo di provare le stesse cose, Ryuzaki.
I due ragazzi si guardarono per un po' in silenzio, poi Light si avvicinò al letto e posò le sue labbra su quelle di L.

Qualche giorno dopo L poté lasciare l'ospedale e tornare in albergo.
Una mattina stava lavorando al computer e mangiando dolci, quando Light entrò nella stanza e disse: - Ryuzaki, il dottore ha detto che devi stare a riposo e mangiare cibi sani.
- La mia mente ha bisogno di zuccheri e di essere sempre in allenamento.
- Dai, posa quel computer. Non costringermi a metterlo sotto chiave!
L sbuffò, ma fece come gli era stato detto.
Poi Light prese delle creme e delle bende e disse: - Forza, adesso cambiamo la medicazione.
Il detective si tolse la maglietta e lo lasciò fare.
In quei giorni il ragazzo non l'aveva lasciato solo neanche per un secondo e lo aveva riempito di attenzioni: L non era abituato a tante premure, ma doveva ammettere che era piacevole.
Quando Light ebbe finito, L disse con un sorrisetto: - Non mi merito una ricompensa con tutto quello che devo sopportare?
- Ma certo! - rispose Light capendo al volo.
Chiusero a chiave la porta, si misero nel letto e si abbandonarono all'amore.
   
 
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