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Autore: Kaji87mi    15/03/2023    0 recensioni
E' da qualche notte che Giovanni incontra la misteriosa Sabrina nei suoi sogni, ogni volta che pero' le cose si fanno interessanti suona la sveglia ed è costretto a tornare alla sua insoddisfacente vita da single trentacinquenne. Riuscirà Giovanni a scoprire qualcosa in più su questa affascinante ragazza e a mettere ordine nella sua vita?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.1 Coffee for your head
Mentre fisso il caffè sulla scrivania penso che non ho più l'età per queste follie in settimana. Infatti con la scusa di festeggiare Walter e Carolina ho continuato a ordinare birre e persino dello spumante. Sì, uno spumante al pub, chissà che schifezza e quanto l'ho pagato. Sul momento mi sentivo pure alla grande ma il vero problema è stato stamattina, anzi ieri notte. Sabrina, di nuovo. Eravamo a scuola, tipo le superiori, ma non come le nostre, più da film americano. Stavamo facendo un lavoro di gruppo insieme a uno che somigliava al mio vicino di casa con cui non parlo mai e la versione femminile di quel coglione del mio collega Riccardo. C'era brutta aria perché dovevamo consegnare tutto entro un'ora ed eravamo in alto mare. Il mio vicino cercava di calmare le acque, "Riccarda" riusciva a mettere solo ansia e Sabrina, vestita da punk rocker se la prendeva con me, come se fossi la causa di tutti i mali. Mentre li stavo per mandare tutti a fanculo però si spalancava la porta della classe: un peluche simile a Totoro iniziava a sparare all'impazzata stile Colombine. Mi rifugiavo sotto il banco, tenendo per mano Sabrina. Trovavo una botola, ci saltavamo dentro. Finivamo in un armadietto, mentre fuori rimbombavano gli spari e le urla. Sabrina si stringeva forte a me. "Se devo morire, prima voglio fare almeno questo". Ci baciavamo, stavolta per davvero. Ok, non è successo veramente, ma oltre lo schifo della bocca impastata che mi perseguiterà fino a domani, sento ancora il sapore delle sue labbra, il calore del suo abbraccio, i suoi occhi lucidi. "Qualcuno qui ha fatto festa ieri sera eh? ". Serena mi riporta sul pianeta terra."Figurati, ho solo dormito male per dei brutti pensieri. Ormai se devo fare festa lo reggo solo il fine settimana. Meglio il venerdì che poi ho due giorni per riprendermi" Ecco, ora mi sono fatto pure venire l'ansia del weekend.

3.2 Il migliore dei weekend
Se sei single dopo i 30 organizzarsi i weekend diventa una corsa a ostacoli, che spesso termina con lo starsene blindati in casa a fare le pulizie e Netflix. A quanto pare, guardando i meme su Facebook, sembra essere il top per i miei coetanei. Per me non è così, nella testa ho mille idee, il problema è la compagnia. Quindi bisogna già incominciare da mercoledì a martellare le varie persone per organizzare qualcosa. Il programma del dopo-lavoro era collassare tra chips e antinfiammatori, invece no, pure questa via crucis.

3.3 Journey to the end
Alla fine me la sono cavata veloce, sembra che tutti abbiano voglia di suonare quindi venerdì prove e serata tra ragazzi. Ovviamente non c'è nessuna certezza: Marco potrebbe scazzare con la ragazza e il figlio di Luca potrebbe stare male, ma sai cosa ? Ora non ci voglio pensare: ho la testa che mi scoppia e mi sta salendo quell'ansietta di cui non voglio andare a indagare le cause. Devo suonare. Parto con la linea di basso di "Journey to the end " dei Rancid , me la ricordo ancora, wow. Non mi alleno più tutti i giorni ma almeno una volta a settimana, anche se non ci sono le prove, suono. Mi aiuta a staccare da tutto. Ma non stavolta, non so perché attacco con "Whatshername" dei Green Day. Sì, la canzone di Lei, anzi di noi.

3.4 LEI
Ormai sono passati anni, dovrei averlo superato. Non è la voglia di tornare insieme, ma il fatto che lei avesse ragione e io torto. Ora senza di me va alla grande e io invece sono qui, solo come un coglione a suonare il basso, nel mio triste monolocale, circondato da gente a cui non frega un cazzo di me. Lei sì che ci teneva e il mio rifiuto a non seguirla l'ha ferita un sacco. Ci credevo pure io, ma per quanto la musica sia la mia vita, non me la sentivo di mollare tutto per andare in Inghilterra. Il mutuo, il lavoro... Cazzate, non ci credevo abbastanza, tutto lì . Me la sono fatta addosso. Un'altra verità che brucia ma stavolta non posso annegarla nell'alcool perché domani devo recuperare il lavoro di oggi. Posso solo sprofondare nel mio letto e aspettare che il sonno mi porti via, sperando che domani faccia un pochino meno schifo di oggi.

 

   
 
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