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Autore: Rick73    16/03/2023    0 recensioni
In un'epoca in cui la magia ha raggiunto uno sviluppo quasi industriale, le città del regno di Charlogne vengono improvvisamente infestate da creature mostruose dotate di poteri mai visti prima. Una compagnia di stregoni militari guidata dal capitano O'Riordan, assistito dall'agguerrita elfa Ofelia McDuff e dall'alchimista pazzo Joachim Von Grenz, dovrà affrontarle e risolvere il mistero della loro origine.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Bi-ki

La principessa Aimée tornò a Palazzo subito dopo la riunione con gli ufficiali della "task force", mentre Sierra Maltec acconsentì alla richiesta di O'Riordan di restare con loro e approfondire in particolare alcuni aspetti della ricerca di Maurin alla luce delle rivelazioni degli scritti segreti. Nel primo pomeriggio, mentre la maestra d'oltreoceano accedeva al laboratorio di Maurin dove il cadetto cercava di scoprire il funzionamento dei circuiti magici stampati sulle ossa del Ghoul di Zefiran, Ofelia si recò a rapporto dal capitano per riferire quanto aveva scoperto a Joliarnoux.

- Allora, McDuff, raccontatemi delle vostre avventure nel fango - disse ironicamente O'Riordan.

- Dunque, in un momento tranquillo mi sono allenata a riprodurre l'incantesimo "Sonic blade", ovviamente a bassa intensità. Scaricandolo contro il terreno, ho scoperto che può generare degli echi nel terreno, e così ho capito che sotto il castello c'era una cavità. -

- Non erano i sotterranei? -

- No, ero lontana di una ventina di passi dalle mura crollate. Secondo le mappe, i sotterranei sono tutti entro le mura perimetrali. Per farla breve, con due soldati sono scesa a vedere se trovavo un'imboccatura di questo tunnel all'interno del castello, così abbiamo trovato un buco nel muro sotto una di quelle impalcature che sono state messe per puntellare il soffitto, dopo il crollo. Per oltrepassarlo bisognava strisciare un po', ma all'interno c'era una cavità a tubo, di due passi e mezzo[*] di diametro. L'ho illuminata con un magicero, e ho visto subito impronte fangose di mani e di piedi lunghi: il Berserker deve essere arrivato proprio da lì.
Però, guardando la struttura, ho visto che in alcuni punti c'erano arcate di rinforzo in pietra, ma in altri era terra nuda compattata, e ho pensato che non fosse molto sicuro percorrerlo all'interno. Comunque, sembrava rettilineo fin dove arrivava la luce del magicero, così ho pensato di seguire lo stesso tragitto all'esterno, aiutandomi con l'incantesimo di eco per vedere se proseguivo nella direzione giusta. -

- E avete scoperto l'altro capo della galleria? -

- Siamo arrivati ai limiti del villaggio di Joliarnoux, più precisamente al muro di cinta del cimitero del paese. Siamo allora entrati dall'ingresso principale e abbiamo cercato di trovare l'imboccatura del tunnel all'interno, ma sembrava che si trovasse dietro il crematorio, in una zona riservata agli addetti. Così, ho scavalcato lo steccato che delimitava l'area interdetta, e girando intorno all'edificio del crematorio ho trovato l'imboccatura del tunnel, in un fossato pieno di fango. E' lì che, scendendo a controllare, mi sono inzaccherata l'uniforme e i capelli. La cosa curiosa è che dall'altra parte del fossato, proprio di fronte alla cavità, il crematorio ha una porta di ferro. Mi è sembrato strano, perché mettere una porta su un fosso che non ha altro che il muro di cinta dall'altro lato? Sembrava messa lì proprio per andare direttamente nel tunnel! -

- Molto, molto interessante - commentò O'Riordan, accarezzandosi la barbetta incolta sul mento, come faceva sempre quando la sua curiosità era stimolata al massimo - Hai visto se il cimitero è comunale o gestito da qualche chiesa? -

- E' un cimitero gestito dall'ordine del Culto Angelico - rispose Ofelia - ho chiesto qualche informazione al custode, nel caso volessimo delle autorizzazioni per esplorare il tunnel. Pare che dipenda direttamente dal monastero di Uriel. -

- Bene, questa è una conferma forte... non sappiamo bene chi sia l'umano diventato Berserker, ma se fosse qualche addetto del cimitero, perché nessuno si è fatto avanti per riconoscerlo? Come i contadini di Zefiran sapevano che si trattava del loro vicino, e anche negli altri casi documentati la vittima della trasformazione era nota. Dovremo assolutamente stabilire se si tratta di qualcuno legato al monastero di Uriel! -

- Perché è così importante il monastero di Uriel? - domandò Ofelia. Kenneth le raccontò della sua ipotesi su Jaquine e il Culto Angelico. Sophie gli aveva consigliato di parlarne solo con persone fidatissime, e in effetti O'Riordan non poteva pensare a qualcuno di cui si fidasse di più della sua vice McDuff.

Intanto, nel laboratorio di circuiti magici, Claude Maurin stava mostrando a Sierra gli strani tracciati a forma di fiore trovati sulle ossa del Ghoul ucciso, che replicati negli esperimenti sembravano disperdere l'oscillazione regolare della Monade creando un flusso caotico e incontrollabile. Il cadetto raccontò alla kastamese la sua esperienza di quando aveva tentato di eseguire un incantesimo dopo aver tracciato i circuiti floreali di oricalco sul suo braccio.

- Forse non controlli perché manca movimento - osservò la donna - Voi in continente Rias memorizzate incanti su bacchette e circuiti. Così manca movimento. Anche incanti che fate diretti usano flusso che trovano ed emettono su stesso posto. Energia trasformata esce da dita, testa, ventre, o da legno di bacchetta. -

- Perché, da dove dovrebbe uscire? - chiese Maurin con aria supponente.

- Se io ti faccio vedere, spiego meglio. Esiste camera isolata? -

Maurin portò Sierra nella camera di sviluppo incantesimi, che aveva la particolarità di avere tappezzate tutte le pareti con circuiti sigillanti, in grado di annullare le emissioni energetiche troppo potenti. Solitamente veniva utilizzata per testare in sicurezza la potenza di incantesimi esplosivi, ma poteva tornare utile anche per provare magie che potevano causare effetti collaterali come incendi o scosse elettriche.

- Questo è incanto statico - spiegò Sierra, tendendo il braccio destro davanti a sé e chiudendo gli occhi per concentrarsi. Uno scoppiettio di scintille si produsse sulla punta delle sue dita.

- Energia elettrostatica - commentò Claude - E quindi? -

- Trasformazione veloce. E si può mettere dentro bacchetta. Così vostri stregoni non fanno magia diretta, ma creano bacchette e vendono queste a pubblico. Così trasformazione energetica a disposizione di tutti, non solo di pochi saggi. Questo avete insegnato voi a noi quando iniziati commerci tra Charlogne e Kastama. Ma incanto diretto è possibile in modo migliore, più... come traduco parola exetize... ?

- Efficace? - propose il cadetto.

- Ecco, sì, efficace. Ma più lento da fare e richiede movimento particolare. Corpo segue oscillazione, così cattura flusso di Monade più ampio. Guarda. -

Sierra chiuse ancora gli occhi per concentrarsi, ma invece di tendere il braccio come prima, unì le mani dietro la schiena e piegò le ginocchia assumendo una posa accovacciata, per poi ridistendersi completamente e puntare anche entrambe le mani verso l'alto. Infine chiuse i pugni come se volesse afferrare qualcosa sopra di sé, e li portò al centro del petto. In quel momento vicino alla parete, a circa tre passi dal suo corpo, si produssero numerose scintille di elettricità statica.

- Incredibile! - esclamò Maurin, entusiasta - Si può controllare il flusso di Monade lontano dal proprio corpo! -

- Tecnica complessa, molto allenamento. Non tutti i maghi sanno fare, anche in Kastama. Ma non possibile mettere in bacchetta o circuito. Se provo, quando bacchetta rilascia l'energia appare solo da estremità del legno, non lontana. -

- E invece quella specie di fiore potrebbe rendere il circuito adatto a memorizzare effetti a distanza? - ipotizzò il cadetto - Vi andrebbe di provare? -

- Nuova scoperta interessante. Io provo. Cosa devo fare? - domandò Sierra. Il cadetto uscì dalla camera di sicurezza, per tornarvi poco dopo con ul vasetto di pasta di oricalco e dei pennelli per tracciare a mano i circuiti.

- Scoprite l'avambraccio destro - disse Maurin. Mezz'ora dopo la maestra kastamese si ritrovò tatuata dal polso al gomito con un circuito floreale identico a quello del Ghoul. Cominciò a ripetere la danza per emettere scintille a distanza, ma dopo qualche secondo si fermò.

- Avete sentito anche voi il flusso disordinato? - chiese il cadetto.

- No, problema non è disordine. Problema è numero. Primo movimento, flusso unico. Secondo movimento, due flussi. Poi quattro, otto, poi tanti. Ognuno frequenza diversa. Difficile scegliere quello da trasformare.

- Numero... come ho fatto a non arrivarci prima? - esclamò Maurin, come folgorato da un'idea improvvisa - Quello che sembrava confusione è in realtà una sovrapposizione di tanti flussi ordinati. Ma certo! I vostri scritti antichi spiegano tutto! "Generali del Caos!" Che significa? Che sanno padroneggiare l'ordine in un flusso che sembra caotico! Non mi stupirei che si sia trattato di una traduzione sbagliata di un termine più tecnico, come "Ordinatori del Caos" o qualcosa del genere, per descrivere gli stregoni che sapevano usare i flussi sovrapposti. E, se questo è vero, la moltiplicazione dei flussi è quello che chiamate "bi-ki"! Doppio "ki", non nel senso che è più potente, ma in un senso letterale. Lo avete detto voi stessa: i flussi diventano due, poi quattro, poi otto, finché avete perso il conto. Un "ki che raddoppia ogni volta", che si espande esponenzialmente! Maestra Sierra Maltec, grazie a voi siamo di fronte ad una scoperta epocale! Abbiamo scoperto il segreto del "bi-ki" degli scritti antichi!

---------------- Note dell'Autore -----------------

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