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Autore: Yumiko_rici    24/03/2023    0 recensioni
“Ti auguro un meraviglioso resto della tua vita, Ed,” sussurrò, Stede, forzando un sorriso sulle labbra.
Ti auguro il meglio, e anche di più. Spero che trovi la tua felicità.”
Ed ricambiò con un sorriso, dolce e grato. “Addio, Stede.”
Ognuno con la propria nave prese la propria strada.
Barbanera se ne andò come era arrivato da Stede la prima volta, con la sua ciurma e la sua vecchia nave.
Stede rimase sulla seconda Revenge, adesso aveva una nave e una ciurma da gestire tutto da solo, insieme al proprio cuore spezzato, a navigare per mare.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edward Teach/Barbanera, Izzy Hands, Lucius, Stede Bonnet
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Ti auguro un meraviglioso resto della tua vita

 

“Ti auguro un meraviglioso resto della tua vita, Ed,” sussurrò, Stede, forzando un sorriso sulle labbra.

Ti auguro il meglio, e anche di più. Spero che trovi la tua felicità.”

 

Ed ricambiò con un sorriso, dolce e grato. “Addio, Stede.”

 

Ognuno con la propria nave prese la propria strada. 

Barbanera se ne andò come era arrivato da Stede la prima volta, con la sua ciurma e la sua vecchia nave.

Stede rimase sulla seconda Revenge, adesso aveva una nave e una ciurma da gestire tutto da solo, insieme al proprio cuore spezzato, a navigare per mare.

 

Quando aveva trovato i propri ragazzi abbandonati su un isolotto non era stato facile capire cosa fosse successo dopo che lui non si era presentato all'appuntamento con Ed, ma ora aveva capito che aveva sbagliato tutto, che si era innamorato finalmente, e di lui. Doveva tornare indietro e andare a riprenderselo. E fu quello che fece, con non poche difficoltà a partire dalla ricerca di una nuova nave, cosa non da poco, aveva dovuto farsi i muscoli e diventare un vero uomo come voleva suo padre, ma non lo fece certamente per lui. Quel percorso lo aveva cambiato e gli aveva dato la conferma di ciò che voleva davvero, stare per sempre con Ed, sempre che lo avesse rivoluto indietro.

 

Quando si riunirono dopo tanto tempo, entrambi scoprirono che non era solo Stede quello che doveva essere perdonato.

Ci misero molto per trovare un nuovo equilibrio e la ciurma accettò Ed nonostante quello che aveva fatto a loro e a Lucius, potevano farlo se era per la felicità di Stede. 

Quella felicità non durò molto.

Pareva che per quanto Stede si impegnasse nel farsi perdonare, Ed continuava ad erigere una barriera sottile tra di loro e chiudersi in se stesso.

No non lo odiava più, ma Ed scoprì di non poter perdonare davvero Stede, era rimasto troppo ferito e non sapeva più chi era. Disse che ormai il loro tempo era scaduto, il classico “è stato bello finché durato” e Ed decise di prendere una strada diversa, di mollare Stede e la loro ciurma e andare a cercare la felicità altrove.

Non voleva vendetta, riconosceva che c'era stato qualcosa tra di loro e proprio per questo la sua sarebbe stata l'unica nave che aveva promesso di non abbattere mai, di non mettercisi mai contro, ma questo a Stede non lo aveva detto. Era troppo occupato a dirgli “addio e a mai più rivederci”.

 

Passò un mese e le cose sembravano andare meglio anche senza Barbanera, Stede aveva imparato a muoversi in mare e a fare tutto il necessario per permettere alla sua ciurma di sopravvivere e andare avanti. 

Si scoprì bravo a fingere di stare bene, era stranamente facile, forse perché era stato abituato a farlo per tutta la vita, prima di abbandonare tutto per fare il pirata. 

Il fatto è che non sapeva più se voleva continuare a fare il pirata, non perché non fosse portato ma perché non era la stessa cosa senza Ed, era come se tutto aveva perso di significato.

Voleva bene ai suoi ragazzi, anche loro erano maturati molto, e proprio per questo aveva deciso che era giunto il momento di uscire di scena e chiudere il sipario.

 

Non poteva tornare alla sua vecchia vita per essere finalmente un padre per i suoi figli, perché loro non lo volevano più, e anche Edward si era stancato di lui e non lo voleva.

E presto anche i suoi ragazzi si sarebbero stancati di lui e non lo avrebbero più voluto, prima o poi avrebbe commesso qualche passo falso, loro si sarebbero accorti che non si era per niente ripreso dalla rottura con Ed, si sarebbero accorti di quanto fosse fragile, e che quello era il momento giusto per abbandonarlo.

Decise di precedere tutti e pensarci da solo.

Scrisse le sue ultime volontà sul diario del capitano, si tagliò una ciocca di capelli e la mise all'interno del diario prima di richiuderlo.

 

Era tutto pronto, si erano appena fermati su un'isola per fare rifornimento, disse che aveva delle faccende da sbrigare da solo e che sarebbe tornato presto, lo lasciarono andare perché sapevano che adesso Stede era in grado di badare a se stesso.

Alcuni ragazzi della ciurma andarono a divertirsi in qualche bar, altri rimasero sulla nave per curarla, Pete entrò nella cabina del capitano per pulirla e nello spostare il diario, cadde la ciocca di capelli che vi aveva lasciato dentro Stede.

Nonostante non sapesse leggere non resistette alla curiosità di cogliere qualche segreto, “come se Stede potesse averne” ma lo prese ugualmente e lo portò da Lucius per farsi leggere le ultime pagine, era solito lui scrivere il diario del capitano sotto dettatura di Stede, ma quella delle ultime pagine non era la calligrafia di Lucius.

________
 

Trovarono Stede intento ad appendersi a un albero in una foresta vicina, lo salvarono per un pelo, ma da quel giorno non fu più lo stesso, e nemmeno la ciurma.

Da quel momento in poi cominciò un calvario che nessuno di loro si sarebbe mai aspettato, il capitano non poteva essere lasciato solo nemmeno per un secondo e in più lui doveva fare i conti con la vergogna di essere stato scoperto.

Detestava farsi vedere fragile e bisognoso, i primi giorni dopo l’accaduto li aveva passati senza toccare cibo e molti degli uomini avevano temuto volesse lasciarsi morire di fame.

Ci volle tanta sensibilità e cura per far uscire Stede Bonnet da quel guscio oscuro, per convincerlo almeno a fare due passi e prendere un po’ d’aria, facendo attenzione a non nominare persone o luoghi che lo avrebbero fatto piombare nuovamente in quell’abisso che lo stava quasi per trascinare a fondo, in un luogo senza via d’uscita.

 

Per Edward invece le cose procedevano diversamente, fingeva di stare bene, come se la separazione dall’uomo che amava non lo avesse toccato minimamente, continuavano imperterriti nella loro rutine di rubare alle navi, senza farsi scrupoli, ma Ed ultimamente era sempre più ricercato e sembravano esserci fin troppo inglesi in giro e lui agli occhi di Izzy sembrava quasi che volesse essere trovato.

Prevedendo un'imminente crisi di Edward alle quali ormai era abituato, dopo aver quasi perso un piede ed essere rimasto zoppo, decise che la soluzione migliore per il momento era di trovare un'isola sperduta, e di fermarcisi per un po', con la scusa di fare rifornimento e di riparare la nave là dove necessitava.

Sotto ordine di Ed, Izzy andò con Ivan e Fang a ispezionare i dintorni per assicurarsi che non ci fossero potenziali minacce.

Ma poco lontano dalla Queen Anne, prudentemente nascosta videro una nave famigliare, era la nave di Bonnet!

“fanculo non ci voleva!”

Fang “dovremmo dirlo al capitano”

Izzy “assolutamente no! Non abbiamo visto niente”

“...”

Izzy “E' CHIARO?!”

Ivan e Fang fecero un cenno di affermazione, tornarono sulla nave a fare rapporto e non dissero nulla a proposito della Revenge.

Contrariamente a quanto detto da Izzy, a Ivan e Fang non sembrava una cattiva idea palesarsi ai vecchi amici della ciurma di Bonnet, sapevano che Ed non avrebbe attaccato per quanto lo tenesse nascosto.

Le rispettive ciurme iniziarono a frequentarsi usando come base una taverna del luogo, si raccontavano il giusto, e condividevano quali fossero le zone di frequentazione reciproche, per riuscire a evitarsi davanti agli occhi di Izzy e Barbanera, il tempo trascorso insieme era sempre piacevole ma presto Ivan e Fang si accorsero che non c'era l'ombra di Stede, e la ciurma evitava accuratamente il discorso.

Pensarono che fosse strano e che volevano saperne di più, durante una delle esplorazioni dell'isola insieme a Izzy si spinsero nei pressi del territorio della Revenge e capitarono in un vasto prato fiorito, seduto vicino a un albero scorsero una figura chiara seduta, era Stede Bonnet.

Era molto dimagrito dall'ultima volta che lo avevano visto, sembrava sciupato.

Lo videro intento a parlare da solo in mezzo ai fiori, poi a un certo punto notarono anche Jim. 

"Stede si sta facendo tardi è ora di tornare"

Stede “Oh di già? Ma possiamo tornare domani?”

Jim "Se il tempo lo permette sì"

Stede “Allora lasciami salutare i miei amici.”

_________

 

“E’ completamente partito di testa.”

I tre componenti della squadra di Barbanera decisero di fare ritorno sulla loro nave, capendo e concordando che Bonnet aveva sicuramente qualcosa di strano, Ivan e Fang si interrogarono sul mettere Edward al corrente ma vennero zittiti da Izzy, era rischioso rivelare non solo la presenza di quell’idiota al suo capitano, ancor più incauto dirgli che per qualche ragione sconosciuta Stede Bonnet aveva perso la ragione.

Il primo ufficiale ponderò seriamente la questione, Edward non era più lo stesso di prima, anche senza quel damerino tra i piedi, lui aveva creduto che finalmente Barbanera sarebbe stato all’altezza della leggenda che lo precedeva ma non era stato così ed era convinto che presto o tardi si sarebbe fatto ammazzare.

Doveva ammetterlo, a Edward mancava Stede anche se non lo aveva mai ammesso e lui doveva farci i conti, così a malincuore decise di sputare il rospo, certo non si immaginava la reazione del suo capitano.

 

Ed “Non ti credo.”

Izzy "NON SARÒ LA PERSONA PIÙ AFFIDABILE DEL MONDO VA BENE, MA È VERO." 

"..."

Izzy "Ivan e Fang erano con me... chiedi a loro, io sono stufo di Stede fottuto Bonnet" 

Fang “Capo...possiamo confermare abbiamo visto Bonnet ed era con uno dei suoi."

Fang "E non sembrava stare bene..."

Ed "Che cazzo vuol dire?"

 

Fang e Ivan si guardarono per qualche istante, indecisi e soprattutto senza avere una reale risposta, non volevano mettere a repentaglio la loro incolumità, sapevano che quando si trattava di Stede il loro capitano era molto suscettibile.

"Non lo sappiamo ma era molto strano, più del solito"

Edward strinse i pugni e strinse la mascella poi prese un respiro profondo.

"E io cosa dovrei fare ora, Bonnet non è più affar mio, non voglio ricominciare..."

Izzy "EDWARD VAFFANCULO. Abbiamo passato mesi d'inferno per colpa della tua crisi per Bonnet, fa che quello che dici sia vero, perché se ce ne andiamo e tu ti metti a piangere per quell'idiota giuro su dio che non rispondo di me." 

Ed "E quand'è che rispondi di te esattamente Izzy? Per esempio quando mi dici CHE IO SONO BARBANERA E NON ED EH?! IO STO MALE PER CHI VOGLIO IO E QUANDO MI PARE."

 

Il primo ufficiale gli si avvicinò puntandogli l’indice contro la spalla.

"Io voglio che tu sia SOLO Barbanera cazzo, ma sembra che non sia possibile! Ogni volta che le cose iniziano ad andare bene quel coglione spunta fuori e tu perdi la testa!" sottolineò Izzy, "Che cosa vuoi fare ora andare da lui?" domandò alzando e abbassando le braccia con rassegnazione. "Coraggio va...Vai e fatti spezzare il cuore un'altra volta, poi torna qui e piangi e sai chi alla fine ti salverà il culo? Io come sempre." 

Ed "No non ci vado."

Izzy " OOOOH E INVECE TU CI VAI. ADESSO." 

Ed " A fare che?" 

Izzy "ANDIAMO SU QUELLA CAZZO DI NAVE. DA BONNET. E IO VENGO CON TE." 

Ed "Ah Ah!!! HO VINTO IO IZZY! VEDI? SEMPRE IO. ADESSO NON TI PUOI TIRARE INDIETRO"

Izzy "Che cazzo stai dicendo adesso?"

Ed "Niente Izzy, preparati che tra un'ora siamo andiamo." 

_________

Intanto sulla Revenge la ciurma si era riunita nella cabina del capitano per parlare di una cosa importante, per quanto fosse bello frequentare i ragazzi della Queen Anne, non potevano continuare a tenere Stede all’oscuro e lui non poteva assolutamente venire a sapere della presenza di Edward sull’isola, anzi era un miracolo che non lo avesse già scoperto.

 

"Ehm... ragazzi cosa facciamo? Non possiamo rimanere qui ora che c'è Barbanera."

"Ma ci abbiamo messo una vita a trovare questo posto... e poi gli altri sono simpatici."

"Già e nemmeno hanno tentato di ucciderci."

"Allora cosa facciamo? Lo diciamo a Stede?"

"Lucius lo fai tu"

"STAI SCHERZANDO SPERO! Io non rischio di finire in mare un'altra volta per quei due idioti."

"Ma dai, sei sopravvissuto alla fine." 

"E poi Stede come la prenderebbe?" 

 

Un trambusto fuori dalla cabina fermò la discussione, e quando improvvisamente la porta si aprì tutti si voltarono e trovarono un Wee John trafelato e rosso in viso per lo sforzo.

"STA VENENDO QUI."

"Chi sta venendo qui?" disse Olwande

Wee John "BARBANERA, CON IZZY."

"E TU NON FARLO VENIRE."

"Dov'è Stede"

"Con Jim a passeggiare."

"Cosa gli diciamo?"

"E IO CHE NE SO!" 

"Olu, in qualità di capitano... CI PARLI TU. TUTTI DACCORDO VERO?!" 

Tutti in coro "Siii"

Olu "Cosa? Ma perché io ragazzi non..."

"Avanti Olu non fare il codardo, noi saremo con te, un po' più lontano ma ci saremo."

"Sì amico ti guarderemo le spalle e contemporaneamente saremo pronti alla fuga."

"Che non avverrà Buttons."

"No...non avverrà, se non ce ne sarà bisogno."

Olu sospira rassegnato "E va bene vado!"

Barbanera e Izzy salirono sul ponte trovando Olu in piedi e dietro di lui, a debita distanza, il resto della ciurma, radunato nemmeno fossero un gregge di pecorelle.

 

Olu "Capitano Barbanera..."

Ed "Dov'è il tuo capo?"

Olu "Non è qui al momento."

Ed "Stronzate, non ti credo."

Olu "Ti assicuro che è la verità e in più devo chiederti di andartene, non sei il benvenuto su questa nave."

Edward sbuffò una risata e Izzy lo seguì a ruota.

"Sai bene che potrei far fuori te e i tuoi amichetti senza battere ciglio."

Olu "Fallo."

Tutti "COSA!!!???"

Olu "Così darai l'ennesimo dispiacere a Stede, chissà la sua faccia quando tornerà e ci vedrà tutti morti."

Tutti "OLU CHE STAI DICENDO!? NON FARLO ARRABBIARE"

Il giovane si voltò stizzito verso di loro "Shhh, avete voluto che ci parlassi io, ora state zitti!"

Edward stufo di tutto quel chiacchiericcio si avvicinò a grandi passi afferrandolo per la camicia.

"FAMMI PARLARE IMMEDIATAMENTE CON BONNET SE NON VUOI CHE TI GETTI FUORI BORDO." 

Olu "Bonnet non è qui, e inoltre non è più il nostro capitano." 

Ed "NON.TI.CREDO.TI CONVIENE PARLARE."

Izzy "Oh per favore, Bonnet l'ho visto con i miei occhi!"

Ed "GIÀ! QUINDI VI CONVIENE PARLA"

Olu "Scusa un attimo ma con che diritto ti presenti qui e dici che dobbiamo dirti di Stede" 

Lucius "Uff va bene ho capito devo farlo io" sbuffò mettendosi di fianco a Olu.

Pete "Cos'è che vuoi fare tesoro?"

Lucius "Stede attualmente non è davvero qui."

Olu " E io sono il capitano adesso.”

Ed "Davvero? E allora perché non hai cambiato nome alla nave? Voglio parlare con Stede e sentire la verità dalla sua bocca." 

Lucius "D’accordo, prima però prometti di non ucciderci o buttarci in mare e cose simili."

Ed "Mi sono già scusato per quello!"

Lucius "No davvero, e comunque è meglio se tu non ti fai vedere da lui per il momento. Puoi farlo?" 

Ed "In che senso?

Lucius "Possiamo fartelo vedere, ma non fartici parlare."

"..."

Lucius "Capirai tutto quando lo vedrai, o questo o niente."

Ed "Va bene." 

Olu prese Lucius trascinandolo in un angolo.

Olu "Sei sicuro?"

Lucius "Sì altrimenti non ce lo leviamo più dai piedi, è capace di costruirsi un fortino qui sul ponte e rischia di incontrare Stede nel peggiore dei modi. Meglio se siamo noi a gestire la cosa."

Izzy "ALLORA ANDIAMO?"

Lucius "Calmino Iggy, qui le regole le facciamo noi."

Izzy "Ragazzino..."

Ed "BASTA! Andiamo ora, se volete litigare lo farete dopo chiaro!?"

Scesero dalla nave e si avviarono nel solito posto dove Stede era solito rilassarsi, si nascosero dietro un mucchio di cespugli.

Lucius "Ricordate di non fare nessun rumore."

Ed "D'accordo fammi vedere."

Edward riuscì a vedere tra i cespugli, lontano c'era Stede, solo che la sua immagine gli fece stringere la gola. Non era più come ricordava, era più magro, sciupato e pallido.

"Ma che sta facendo?"

"Parla con i fiori..." spiegò Lucius a bassa voce "E con gli animali..."

Izzy "Che coglione, sapevo io che era fuori di testa."

Lucius "Piantala tu non sai niente."

Olu "Sì, un’altra parola e ce ne andiamo."

Ed "Si può sapere perché siete così acidi? Che è successo a Bonnet? Perché sembra così strano?" 

A un certo punto Stede afferrò un lembo della manica di Jim attirando così la sua attenzione "Jim c'è odore di lavanda..."

"Stede ci sono tanti fiori ma non vedo la lavanda." rispose Jim passando velocemente il prato con gli occhi senza però vedere l'ombra di quel fiore.

"Ma io la sento. C'È LA LAVANDA È QUI!" esclamò Stede stringendo sembre di più la manica di Jim quasi fino a strapparla.

"Stede non c'è la lavanda, guarda è pieno di margherite."

 

Il pirata gentiluomo iniziò ad agitarsi guardando da una parte all’altra, nervoso e con un senso di panico, era certo di ciò che aveva sentito ma non sapeva l’origine e questo lo mandava nei matti.

Jim riuscì a distrarlo facendogli vedere una coccinella, poi si girò e tra i cespugli scorse i suoi amici e con loro c’erano anche Barbanera e il suo galoppino. 

"Mierda." 

Stede "Hai detto qualcosa?"

Jim abbassò il binocolo.

"No, uhm, Stede perché non fai una corona di fiori per tutti, io vado a raccoglierne altri laggiù."

Stede "Oh...non pensavo ti interessasse..."

Jim "Sì ehm non preoccuparti, tu comincia."

Stede annuì cominciando a raccoglierli, anche se dentro di sé il suo cuore era in tumulto, come se stesse per accadere qualcosa di grosso.

_________

 

Lucius "Oh oh. Jim sta venendo qui"

Olu "Spero che non ci abbia visto anche Stede."

Jim sorpassò nervosamente il cespuglio.

Jim "Voi cosa ci fate qui cabron! E perché questi due sono con voi!?"

Olu "Non avevamo scelta, Ed voleva vedere Stede."

Jim "E da quando prendiamo ordini da lui!?"

Lucius "Stede ci ha visti?"

Jim "No per un soffio! Dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto!"

Ed "Volete dirmi che cosa sta succedendo a Stede!?"

Jim lo prese per la giacca strattonandolo.

"Non è più affar tuo da quando lo hai mollato!"

Olu "Okay calmiamoci...oh merda Stede è sparito."

Ed " Ora basta nascondersi voglio andare da lui e sapere cosa diavolo succede!" 

Jim "Tu non vai proprio da nessuna parte. Vado a riprendermelo io Stede voi tornate subito indietro prima che possa anche solo vederti. O sentirti."

Ed "Fanculo! Io non prendo ordini da nessuno."

Jim "Te lo spiegano loro per strada cosa cazzo succede perché se lo faccio io non rispondo di me. Ora filate."

Jim corse a cercare il pirata gentiluomo sperando non avesse tentato di fare nuovamente qualcosa di stupido.

Jim "Stede!? Stede dove accidenti ti sei cacciato maldidos!"

Lo vede aggirarsi per il prato come se si fosse perso o stesse cercando qualcosa.

Jim "Ehi dove stai andando?"

"C'è lui vero?" Disse Stede con gli occhi allarmati

Jim "Di chi parli?"

"E..." deglutì con le lacrime agli occhi

"Io volevo solo la lavanda…"

Jim "Va bene ascolta, la cerchiamo okay?"

Il pirata biondo annuì con le lacrime agli occhi, anche se la parte più vera della sua anima sapeva bene che non era la lavanda quella che stava cercando.

_________

Intanto Lucius, Olu, Ed e Izzy si stavano avviando verso la Revenge, Lucius si era preso l’incarico di raccontare tutto, capendo che la miglior cosa in quel momento era dire la verità.

Lucius "Voglio parlare solo con te, il tuo galoppino resta fuori."

Izzy "Chi hai chiamato galoppino stronzo?"

Ed "Zitto Izzy, aspettami qui o torna alla nave."

Izzy "Fanculo.”

 

Lucius e Ed attraversarono i corridoi della Revenge fino a raggiungere una stanza isolata, aveva timore a rimanere solo con lui ma da un lato era certo non gli avrebbe fatto alcun male, o almeno lo sperava, Olu invece mise al corrente gli altri di quanto accaduto fino a quel momento.

Lucius "E così alla fine lo abbiamo trovato, o meglio lo abbiamo preso in tempo..."

Edward deglutì sentendo la gola bruciare e gli occhi pizzicare, non poteva crederci, era tutto troppo assurdo e impensabile, Stede, il suo Stede che voleva mettere fine alla sua preziosa vita una volta per tutte, era troppo da sopportare, aveva creduto che sarebbe riuscito ad andare avanti senza di lui e invece…

Ed "Non è...Lui non può davvero..."

Lucius "Invece si!" gridò sbattendo una mano sul tavolo "Ed è solo colpa...Ascolta Stede ora è in una situazione delicata, per questo non vogliamo che ti veda, gli farebbe solo male."

Ed "Perché? Cosa c'entro io con...con quello che ha cercato di fare?"

Lucius "Edward lui è innamorato di te, la vostra separazione lo ha distrutto."

Lucius "Forse questo ti farà capire meglio". 

Lo scriba si allontanò per qualche istante, tornando poi con il diario in mano, si mise a sedere e cominciò a leggere l’ultima lettera che Stede aveva lasciato.

Spero che Ed scopra il più tardi possibile quello che ho fatto, così non si sentirà in colpa.

So che non gli importa più niente di me ma non deve incolparsi di quello che farò.

Per questo mi assicurerò di fare come pianificato, i ragazzi staranno sicuramente bene, non vedevano l'ora di diventare dei veri pirati"

_________
 

Nel diario ci sono i pensieri di stede del periodo subito dopo la loro separazione, 

Di quanto si è sentito in colpa, si è reso conto che non aveva più molte ragioni di andare avanti, semplicemente non sapeva come, immaginava che Ed avrebbe trovato qualcun'altro, bello e carismatico com'è non ci avrebbe messo tanto adesso che sa cos'è l'amore, ammesso che il loro lo fosse stato, ma ormai non aveva più importanza.

Non poteva tornare da Mary, non perché volesse fare il marito ma pensava che forse crescere i propri figli lo avrebbe aiutato...ma loro non lo volevano e lui aveva sacrificato quella vita per stare per sempre con Ed, ma anche lui adesso non lo voleva più.

A seguito dell'atto tentato il diario è rimasto vuoto 

 

_________

 

Gli occhi di Edward erano lucidi, si morse forte le labbra quasi fino a farsi uscire il sangue, non poteva immaginare che quelle parole così tristi erano state scritte dallo stesso uomo che aveva conosciuto, quello sempre sorridente, pieno di vita, come un raggio di sole che non si spegne mai, e invece aveva rischiato di non splendere più e tutto questo per colpa sua.

Ed "Mi hai mostrato questa roba solo per farmi sentire in colpa?"

Lucius "No Edward, perché volevo vedessi quello che ha passato Stede e noi di conseguenza."

Ed "Da quanto va avanti? Da quanto sta così?"

Lucius "Da molto tempo, non possiamo più lasciarlo solo, e non sappiamo se quello che stiamo facendo funzionerà..."

Edward sentiva il suo cuore spezzarsi e sbriciolarsi a ogni parola e consapevolezza.

Ed "E se mi vedesse rischierebbero di peggiorare le cose?" domandò con voce spezzata.

Lucius annuì
Mi dispiace Ed...se lui ti vedesse e tu dovessi andartene di nuovo non..."

Edward strinse i pugni e lasciò andare un singhiozzo.

"Lo so...n-non scusarti."

Si morse nuovamente le labbra in un vano tentativo di trattenere le lacrime, si avvicinò a Lucius posandogli una mano sulla spalla, lui sussultò appena non aspettandosi quel contatto.

Ed "Prenditi cura di lui."

Ed "N-Non deve fare niente di stupido chiaro?"

Lucius annuì nuovamente, anche i suoi occhi erano colmi di lacrime, per quanto Barbanera era stato cattivo con lui, in cuor suo lo aveva perdonato e vederlo ridotto così lo faceva sentire male.

Lucius "Si...certo."

Edward fece scivolare la mano dalla spalla di Lucius, stava per andarsene, avvilito e con il cuore spezzato, aveva solo voglia di piangere niente di più delle voci interruppero la sua corsa, erano Stede e Jim.

Lucius "Aspetta qui, ti dico io quando uscire."

Poco dopo il giovane scriba rientrò dando il via libera, uscirono dalla stanza ma quando passarono di fianco alla cabina del capitano si sentì un rumore e delle voci, Stede era scivolato a terra trascinando con sé una boccetta d’inchiostro e dei fogli.

Jim "Stede!" 

Stede "I-io non ce la faccio..."

Stede "Mi manca così tanto..." si portò le mani in faccia mentre iniziava a singhiozzare, Edward dietro la porta sentiva tutto, appoggiò la mano sul legno e sussurrò.

Ed "Stede..."

Stede alzò il viso di scatto.

Stede "Ed...?"

Stede "Edward!" 

Corse verso la porta.

Jim "No no Stede!" riuscì a bloccarlo a pochi metri da essa.

Jim "Lui non c'è, Edward non è qui."

Stede "Ma io ho sentito la sua voce..."

Edward con una smorfia di sofferenza si staccò dalla porta e si allontanò trattenendo le lacrime, Stede a quel punto l’aprì ma non c'era nessuno per cui crollò di nuovo in ginocchio.

Stede "ED!"

Stede "EDWARD!" 

L’urlo disperato raggiunse le orecchie di Edward che si bloccò, rischiando lui stesso di finire sul pavimento con il cuore lacerato e sanguinate, avrebbe voluto strapparsi le orecchie per non sentire quelle urla, ed era perfettamente conscio che lo avrebbero perseguitato ogni notte.

Il peggio era che era tutta colpa sua e l’unico modo che aveva per rimediare era andarsene, fingere di non essere mai stato lì.

Ed “E’ tutta colpa mia. Gli ho causato solo dolore, la miglior cosa che posso fare è andarmene, hai ragione tu ragazzo, se mi vedesse starebbe peggio e io non posso permetterlo.”

Lucius “È anche colpa nostra. Per non essercene accorti prima, a lui non serve la tua pietà. Se non sai fare altro è meglio se te ne vai e ti dimentichi di lui.”

Lucius è deluso ed Edward lo sa bene, ma non può fare altro se non voltare le spalle e scendere da quella nave per sempre, dicendo addio a Stede Bonnet e all’unica parte del suo cuore che era rimasta intatta.

_________

 

Una volta sulla sua nave Barbanera si accoccola su una poltrona sgualcita, con lo sguardo perso nel vuoto.

Ed “Izzy non voglio essere disturbato.” 

Izzy “Eccalla' io lo sapevo, LO SAPEVO, CHE WHISKY VUOI STA VOLTA?” 

Ed “Nessuno, adesso lasciami solo.” 

Izzy “Così distruggi anche questa cabina? No non ti lascio solo piuttosto faccio a meno di un altro dito.” 

Ed “Izzy per favore, non sei d'aiuto, tanto non ne posso parlare con te.” 

Izzy “E con chi ne vuoi parlare? Con dito di legno?!” 

Ed “Chi è dito di legno?!

Izzy “IL FROCIO CHE HAI BUTTATO IN MARE EDWARD” 

Ed “Ah già... Si chiama Lucius, chiamalo per nome almeno.” 

Izzy “No non lo chiamerò per nome se ce ne andiamo adesso.” 

Ed “Cos'è ti sei messo d'accordo con lui per caso?” 

Izzy “Non so di che cazzo stai parlando Edward.” 

Ed “Mi ha detto che è meglio se me ne vado e mi dimentico di Stede.” 

Izzy “Finalmente qualcuno che dice una cosa sensata!” 

Ed “Oooh andiamo! Ma lo hai visto? Quello non sembra neanche lui, è triste e sciupato, io non riesco a togliermi dalla testa la sua immagine.”

Izzy “E TI PREOCCUPI ADESSO DI QUELLA DONNETTA?!” 

Ed “TI HO GIÀ DETTO CHE NON È UNA DONNETTA. SI CHIAMA STEDE.”

Izzy “Allora se ci tieni così tanto a S T E D E perché non te ne freghi e te lo vai a prendere!?” 

Ed “Perché sta meglio senza di me.”

Izzy “MA LO HAI MOLLATO TU BONNET, E ADESSO CHE VUOI? LO HAI FATTO PERCHÉ LUI TI HA ABBANDONATO PER PRIMO? OOOOH QUESTO SI CHE È BARBANERA.” 

Ed "ORA BASTA! NOI DUE NON POTEVAMO PIÙ STARE INSIEME, MI HA FERITO TROPPO!"

Izzy si lasciò andare a una risata isterica.

Izzy "Quindi non lo vuoi più, è questo che stai dicendo?"

Ed "No io..."

Izzy "EDWARD CAZZO DECIDITI!"

Ed "Io non lo so va bene!? L'ho visto e ho saputo delle cose che...Non so cosa fare, e tu non mi sei d'aiuto strillandomi contro!"

Il primo ufficiale era seriamente stufo, sbuffò spiaccicandosi una mano sul viso, e chiedendosi se non fosse lui il pazzo a stare dietro ancora a quel fuori di testa del suo capo.

Izzy "Avrei così voglia di ammazzarli tutti e mettere la parola fine a questo tormento cazzo."

Ed "Provaci e ti ammazzo cane."

Izzy "Oh ma sentilo ecco che torna la leggenda, Stede sarebbe disgustato da te."

Edward sentendosi fuori di sé lo colpì con un pugno che lo fece volare sul pavimento.

Ed "Non osare rivolgermi quel tono chiaro? E poi lui lo è già..."

Izzy si rialzò imprecando a gran voce.

"TU.SEI.UN.COGLIONE."

Izzy "Un buono a nulla incapace di prendersi ciò che vuole! Cosa ti porta stare qui a piangerti addosso fottuto coglione?"

Izzy "La verità Edward è che tu non lo vuoi sul serio, ti fa pena ecco cosa, faresti meglio a mettere fine alla sua vita con le tue mani perché se tornassi da lui finiresti per lasciarlo di nuovo. Ti stanchi presto dei tuoi giocattoli."

A quel punto Ed lo spinse contro la parete.

Ed "CHIUDI QUELLA FOTTUTA BOCCA, LUI NON È UN GIOCATTOLO."

Izzy "ALLORA VAI E RIPRENDILO IDIOTA!"

Edward lo lasciò andare, dandogli poi le spalle per asciugarsi gli occhi.

Ed "Non capisci Izzy...Se vado da lui rischio solo di ferirlo di nuovo e non posso lasciare che accada."

Izzy "E IO NON VOGLIO ESSERE GOVERNATO DA UN COGLIONE!"

Izzy "Senti Ed, questa nave ha bisogno di un capitano e tu in questo momento non lo sei, quindi decidi o ce ne andiamo e tu ti metti seriamente a lavoro oppure vai da lui e parlate o quello che cazzo si fa in questi casi!"

Izzy "Perché io sono STUFO DANNAZIONE"

Edward si lasciò andare ad un sospiro pesante, si voltò verso di lui e il suo volto era completamente cambiato, sembrava quello di un cucciolo.

Ed "La sua ciurma non vuole che mi avvicini."

Izzy si grattò esasperato la nuca, ci mancavano pure quelli.

Izzy "Ci penso io a loro, e tranquillo non li ammazzo se è questo che ti preoccupa."

Edward abbassò lo sguardo poi sorrise.

Ed "Grazie Izzy..."

Izzy "Sì fanculo, andiamo."

_________

 

Sulla Revenge una volta avvistati i due uomini la ciurma inizia presto a mettersi sulla difensiva.

"Ancora voi due!"

Izzy "Zitti idioti, il mio capo e il vostro..."

"Non è più il nostro..."

Izzy "SILENZIO NON MI INTERESSA!"

Stede visto il tono da usignolo usato dal primo ufficiale non faticò a riconoscerlo.

Stede "Questa è la voce di Izzy..."

Lucius che stava con lui si allarmò all’istante, cosa non aveva capito Edward delle parole “sta lontano da lui.”

Lucius "No Stede sicuramente ti sei sbagliato, avanti continuiamo a vestirci, uh guarda qui che bel comple...Stede?" 

Lucius "STEDE!?"

La porta della cabina era aperta, Lucius uscì di corsa correndogli dietro

Lucius "Aspetta per favore!"

Ma ormai Stede era fuori e lo vide. Bello come lo ricordava, forse di più, i capelli che svolazzavano al vento, il volto serio e concentrato. Il suo cuore si ruppe, non resse, troppo il dolore che aveva tenuto al suo interno.

Stede "Ed..." 

Era stato solo un sussurro ma la ciurma si voltò, allarmati e preoccupati, in quel momento arrivò anche Lucius con il fiatone.

"Lucius avresti dovuto tenerlo al sicuro!"

Lucius "Lo so scusate ma mi è scappato. Se QUALCUNO tenesse un tono di voce normale quando parla invece di urlare sempre questo non sarebbe successo!"

 

La ciurma si raggruppa intorno al pirata gentiluomo impedendone la visuale a Ed, che sentendo i discorsi capì subito che si trovava dietro di loro, e quella consapevolezza lo fece tremare e congelare sul posto.

 

Izzy "Che aspetti vai!"

Edward scosse la testa. 

Ed "Non posso, devono darmi loro il permesso."

Stede "ED!" urlò cercando di superare tutti ma Lucius lo tenne fermo impedendogli di fuggire di nuovo.

Lucius "Okay Stede prima devi calmarti.”

Stede "Sono calmo" disse con la voce tremante mentre i suoi occhi scrutavano ovunque per scorgere l'uomo che amava

Pete "No amico non lo sei affatto."

Lucius "Se vuoi vedere Edward devi lasciarci parlare con lui, dobbiamo accertarci che non voglia farti del male di nuovo."

Stede fece una smorfia.

Stede "Ma lui non mi farà del male, non lo ha mai fatto" la sua voce era allarmata e nuovamente tentò di divincolarsi per raggiungerlo.

Olu "Stede non che mi piaccia ricordartelo ma a causa sua tu rischiavi di non essere qui. Quindi scusaci se siamo un po' preoccupati."

Stede "Non è stata colpa sua!"

Jim "Ora basta chico e ascolta, hai passato l'inferno e noi con te, non è colpa di Edward dici, d'accordo possiamo fare finta che non sia così ma prima di te ci parliamo noi o così o nada!"

 

Stede capisce di non avere altra scelta così annuisce, sperando che Edward non si spazientisca e decida di andarsene senza parlare con lui.

Stede "Non mandatelo via..." supplicò con la voce spezzata.

Lucius "Promesso Stede, ora vieni con me" disse avvolgendogli un braccio intorno alle spalle.

Lucius "Che figura ci fai se ti presenti in vestaglia", ridacchiò per alleggerire la tensione ed entrarono in cabina. 

Olu "Cosa sei venuto a fare questa volta?" 

Ed "Voglio parlare con lui." 

Olu "Se sei qui per mollarlo di nuovo non possiamo lasciartelo fare." 

Ed "Lui non può andare avanti così." 

Olu "Ma va?? E quindi? Credi di essere la soluzione? Se non te ne fossi accorto attualmente farebbe qualunque cosa per compiacerti e questo non lo aiuterà di certo." 

Ed "Sono qui per esserci per lui, e per rimanere se lui lo vorrà." 

Olu "E se noi non volessimo? Perché dovremmo crederti?" 

Ed "Se poter fare qualcosa per lui significa riconquistare la vostra fiducia io lo farò." 

Lucius uscì dalla cabina di Stede recandosi dagli altri, che lo guardarono preoccupati.

Lucius "Calmi è ancora vivo e si sta cambiando, Pete tesoro, vagli a dare una mano, ti va?"

Pete annuì e si recò da lui.

Lucius "Allora sua maestà ha deciso?" 

Olu "Ha detto che è qui per rimanere."

Il giovane guardò Barbanera dritto negli occhi.

Lucius "Sicuro di volerti assumere questa responsabilità? Potrebbe non riprendersi mai e tu saresti costretto a fargli da badante per il resto della tua vita." 

Ed "Per me va bene." 

Lucius "Non sentirti obbligato, tanto lo faresti perché ti fa pena." 

Ed "NON È VERO. MI IMPORTA DI LUI." 

Lucius "Ah sì? Perché? " 

Ed "PERCHÉ IO LO AMO CAZZO! ECCO PERCHÉ!" 

Lo scriba sollevò un sopracciglio. 

Lucius "Lo ami, allora perché lo hai mollato?"

Izzy "Quanto la fai lunga ragazzino lascialo andare e basta!'

Lucius "Non sto parlando con te Iggy."

Ed "Izzy sta zitto, è un mio problema questo."

Lucius "Ah quindi Stede sarebbe un problema ora" disse incrociando le braccia.

Ed "Non ho detto questo! Senti...io voglio davvero stargli accanto, lasciarlo è stata la scelta più dolorosa della mia vita perché non ho mai smesso di provare sentimenti per lui. Solo che vederlo mi ricordava sempre la volta in cui mi ha...abbandonato."

Lucius "Lo sai vero che ha sempre la stessa faccia?"

Edward sospirò abbassando le spalle.

Ed "Sì, ma vederlo stare male mi ha fatto capire quanto...quanto siamo stati stupidi entrambi."

Jim lo raggiunse puntandogli un coltello alla gola.

Jim "Bravo vagli pure a dire que es stupido!"

Edward alzò le mani.

Ed "Non è mia intenzione, e per un attimo sono stato convinto ad andarmene, per lasciarlo in pace. Ma poi ho capito che lui ha bisogno di me e io di lui. Se Stede non mi volesse più o non mi vorrà sarò pronto ad andarmene seguendo il suo volere .Ma la cosa di cui sono certo è quello che provo per lui, non avrei mai dovuto lasciarlo."

Lucius "Be' alla buon’ora, te ne sei accorto adesso?"

Lucius "Senti Edward se non sei sicuro di quello che senti non provarci neanche, non è una situazione facile quella di Stede."

Edward lo guardò dritto negli occhi.

Ed "Non ho mai amato nessuno come amo lui. E il resto delle spiegazioni le devo solo a Stede."

Lucius "Dammi un momento."

La ciurma si radunò per prendere la decisione definitiva.

Izzy sbuffò infastidito e già profondamente stufo.

Izzy "Edward ti fai trattare così?"

Ma Edward non lo stava ascoltando, aveva gli occhi fissi davanti a sé con la mascella serrata.

Lucius ritornò rendendo ogni passo un secondo di straziante attesa.

Lucius "Puoi vederlo, ma uno di noi rimane fuori dalla porta e su questo non si discute e alla prima parola storta te ne vai. Non mi interessa se sei Barbanera, se mi hai buttato in mare e se tenterai di rifarlo, il benessere di Stede viene prima di tutto chiaro?"

Ed “Chiaro.”

Non gli importava nemmeno che un moccioso lo avesse minacciato e parlato in modo brusco, l’unica cosa che contava era Stede, gli importava solo di lui in quel momento.

Quando raggiunsero la cabina il giovane si fermò davanti alla porta.

Lucius "Vado prima io."

Il giovane entrò chiudendosi la porta alle spalle, lanciò uno sguardo a Pete poi si avvicinò al pirata gentiluomo con un sorriso.

Lucius "Sei molto carino."

Stede arrossì.

Stede "Davvero? E credi che anche a lui piacerò? Ed è qui, vuole vedermi?'

Lo scriba si avvicinò appoggiandogli le mani sulle spalle.

Lucius "Respira. Edward è qui fuori, te la senti di parlare con lui?"

Il biondo si morse forte le labbra, gli occhi già erano lucidi.

Stede "Fallo entrare."

Lucius annuì "siamo qui se hai bisogno."

Insieme a Pete uscì dalla stanza e dopo aver minacciato Edward di comportarsi bene gli diede il permesso di entrare.

Barbanera era nervoso, la mano gli tremava mentre spingeva la maniglia ed entrava in quella stanza che da tempo non vedeva, quando i suoi occhi si puntarono sulla figura del pirata gentiluomo tutto il suo corpo fu scosso da un fremito.

Stede a sua volta si sentiva bloccato e nervoso, si sforzò di sorridere ma le sue labbra tremavano e il suo cuore batteva forsennatamente nel petto.

Stede "Ed..."

Edward si avvicinò lentamente, quasi avesse paura di spaventarlo.

Ed "Stede."

Ed "Cazzo Stede..." 

Allungò una mano istintivamente ma il biondo ebbe un sussultò, lui si fermò, non voleva fare niente che lo mettesse a disagio

Ed "Preferisci non ti tocco?"

 

Stede scosse la testa, due lacrime gli rigarono le guance e si lasciò andare in avanti fino ad appoggiare la fronte sulla spalla di Edward, sentendo finalmente il suo profumo.

 

Stede "Eri tu...Sapevo che eri tu quella volta al prato."

Edward non capì a cosa si stesse riferendo, lo strinse a sua volta, delicatamente, come se fosse un prezioso oggetto di porcellana.

Ed "Stede...che cosa ti è successo?"

Stede "Niente, sto bene."

Ed "Non dire stronzate, lo vedo che non è vero."

Stede si staccò appena.

Stede "Per questo sei qui? Perché ti faccio pena?"

Ed "No cazzo, perché voglio parlare con te."

Ed gli fece una carezza sul viso.

Ed "Mi sei mancato..." 

Stede "Sei gentile a dirlo Ed..." disse spostandosi poi da quel contatto.

Stede "Come mai sei venuto a trovarmi? Hai trovato la tua felicità?" 

Ed "No, non l'ho trovata." 

Stede "Non ci credo, sicuramente hai trovato qualcuno altrimenti non saresti qui a raccontarmelo." 

A Edward vennero in mente le parole che aveva scritto nel suo diario.

Ed "Stede io non sono qui per dirti questo, voglio sapere perché sei ridotto così." 

Stede "Così come? Oooh lo sapevo il mio vestito non ti piace, perdonami ho fatto il meglio che potevo, sei venuto così senza preavviso." 

Ed "Sembra che tu abbia qualcosa che non va, non il vestito." 

Stede "Io? Forse hai preso troppo sole Edward, posso ancora chiamarti per nome?" 

Ed "Puoi chiamarmi come vuoi Stede." 

Stede "Grazie, allora visto che non mi dici chi è la fortunata parlerò io. Forse i ragazzi te lo hanno già detto ma non sono io il capitano di questa nave, adesso è Oluwande, sono molto grato loro per non avermi ammutinato, Oluwande non ha voluto stabilirsi in questa cabina com'è giusto che sia, ma è un ottimo capitano." 

Ed "Stede stai facendo confusione, io... Sì loro mi hanno detto che non sei più il capitano, e ho capito anche il motivo. Tu non stai bene."

Bonnet sospirò giocando con un pezzetto di carta.

Stede "Ed...Edward io sto bene, ho solo compreso che fare il capitano non faceva per me."

Ed "Ah certo, che stronzate STEDE!" urlò sbattendo il pugno sulla scrivania, facendo sussultare il pirata gentiluomo che gli rivolse unno sguardo intimorito.

Stede "Scusa non volevo farti arrabbiare."

Ed "No, cazzo scusami tu, mi fa solo innervosire il fatto che vuoi farmi credere cose che non sono vere. Sono preoccupato per te."

Stede "Perché non mi credi?"

Edward abbassò lo sguardo sospirando.

Ed "So cosa hai scritto nel tuo diario."

Stede "Cosa!?"

Ed "Lucius ha dovuto...io dovevo saperlo Stede."

Stede "No tu non dovevi!" urlò con le lacrime agli occhi, mettendosi le mani nei capelli.

Stede "Adesso penserai che sono pazzo! Ecco perché sei qui, e Lucius non aveva il diritto di..."

Ed "Stede calmati!" lo raggiunse strattonandolo per i polsi.

Ed "Guardami. Ehi guardami."

Stede "No…” teneva ancora lo sguardo basso, le lacrime luccicarono fino a cadere in piccole macchioline sul pavimento.

Ed “Ti ho visto nel bosco e volevo parlare con te, la tua ciurma ha cercato di proteggerti ma io ho insistito, sono testardo lo sai, e allora Lucius mi ha mostrato il diario per farmi capire cosa hai passato tu e cosa hanno vissuto loro. Temeva io non avessi intenzioni serie..."

Stede "Ma tu non le hai" gemette mordendosi le labbra e trattenendo i singhiozzi

Ed "Ho passato ogni fottuto giorno da quando ti ho lasciato a piangere, ho creato un finto te con cui parlare di notte Stede. Io parlo con un cazzo di fantoccio e nessuno lo sa. Nemmeno Izzy."

Stede sollevò il viso per guardarlo.

Stede "Stai mentendo."

Ed "No, e se vuoi posso mostrartelo. Non ti ho cercato perché credevo non mi volessi più dopo che...be' lo sai."

Stede "Io ti voglio sempre Ed..." singhiozzò tentando di tenere gli occhi aperti, ma erano appannati dalle lacrime.

Stede "Ma non posso...Noi non possiamo perché ogni giorno ti guarderò e penserò di farti pena."

Ed "Avrei tentato di parlarti comunque scoprendoti nella mia stessa isola."

Stede si allontanò leggermente asciugandosi gli occhi con la manica della giacca.

Stede "Ma io non posso sapere se è la verità."

Ed "Vuoi che me ne vada?" domandò con la voce roca, sentendo un nodo stringergli la gola.

Stede "Si...No...io non lo so"

Ed "Quando sono venuto a cercarti non sapevo ancora cosa avevi cercato di fare. E nemmeno ti avevo ancora visto, sono stati Izzy, Ivan e Fang a dirmi di te, dopo sono venuto qui, il ragazzo mi ha portato dove eri tu, con la condizione di rimanerne zitto e buono.

Ho accettato che i tuoi mi parlassero come se fossi l'ultimo dei reietti solo per te.

Perché non mi importava di loro, possono considerarmi feccia e trattarmi come tale ma finché posso avere te non mi importa."

Stede "E cosa succederà quando mi guarderai e riconoscerai in me il mostro che ti ha lasciato al molo?"

Edward accusò il colpo, strinse i pugni per poi rilasciarli.

Ed "La tua assenza è stata più dolorosa di quel fottuto giorno al molo. Ti avevo ritrovato, e come un idiota ti ho lasciato andare e cazzo quanto ha fatto male Stede. 

Perché io ti amo cazzo, ti amo e non ho mai provato nulla del genere in tutta la mia fottuta vita. 

Averti pensando che mi avevi abbandonato faceva male, ma la tua assenza mi ha distrutto e mi sono...lasciato andare, non me ne fregava più di niente, mi stavo lasciando morire...

Bevevo e mangiavo a malapena, combattevo in ogni battaglia sperando mi uccidessero perché il buco che avevo dentro al cuore non smetteva mai di sanguinare."

Stede "Ed..." si avvicinò a lui, Edward lo guardava sentendo male al petto.

Ed "La mia vita non vale la tua, anche senza di me tu puoi essere felice."

Stede "No non posso, lo capisci che non posso! Niente ha senso senza di te."

Ed "Non voglio tu faccia nulla di stupido, mai più."

Stede "Non posso promettertelo."

Ed "Stede."

Stede "Mi stai lasciando di nuovo?"

Ed "No cazzo io...Voglio stare con te se tu mi vuo.i"

Ed "Ma..."

Stede "Ma cosa?"

Edward sospirò

Ed "Ho paura Stede, se io dovessi morire tu cosa..."

Stede "Lo sai cosa farei" rispose serio.

Ed "Non…No non devi farlo cazzo!"

Stede "IO NON VALGO NIENTE SENZA DI TE!" 

Ed "INVECE SI CAZZO. TU VALI MOLTO PIU’ DI ME, VALI OGNI FOTTUTA COSA CHE ESISTE SU QUESTA TERRA!"

 

Stede lo spinse con rabbia mordendosi le labbra e trattenendo le lacrime, Edward lo imitò facendolo finire contro un mobiletto poi lo tirò per la giacca e lo baciò.

Lucius sentendo quel trambusto aprì la porta, ma una volta vista la scena che stava all’interno se la richiuse alle spalle sospirando sollevato.

Stede mugolò artigliandosi alla giacca di pelle e rispondendo al bacio.

Poi si staccarono ansimando piano.

 

Ed "Scusa..."

Stede "Ti scusi per avermi baciato?"

Ed "No, per essere stato irruento."

Stede azzardò una carezza su quel bel viso.

Stede "Non importa..."

Ed "Sì invece."

Stede "Non devi trattarmi bene solo perché sono pazzo."

Edward appoggiò la fronte su quella del biondo.

Ed "Tu non sei pazzo, o meglio non lo sei per quello che hai cercato di fare. Eri solo ferito e io voglio baciarti ogni singolo graffio e non lasciarti andare mai più."

Stede "Come farai a baciarmi il cuore? Perché è lì che sono le ferite più grandi."

Edward lo guardò, poi gli prese il viso tra le mani e gli baciò delicatamente le palpebre.

Ed "Facendo così, gli occhi sono direttamente connessi al cuore..." 

Ed "I tuoi almeno, so che è così."

Ed "Allora sei...disposto ad affidarlo a me?" 

Stede "Ed..." disse piano, gli occhi bassi e socchiusi.

Stede “Puoi perdonarmi per quello che ho fatto?"

Ed "Se ti perdoni tu per me è sufficiente" rispose guardandolo con un sorriso.

Ed "E poi sono io che mi devo scusare con te, per essere stato uno sciocco."

Stede "Non sei uno sciocco."

Ed "Lo sono per aver pensato di poter essere più felice senza di te."

Stede "Mi sei mancato anche tu Edward."

Si scambiarono un lungo e caldo abbraccio che valeva mille silenzi e altrettante parole.

_________

 

Lucius si allontanò per dar loro un po’ di privacy, raggiunse i suoi amici fuori, che avevano ripreso ognuno i propri compiti con una velata preoccupazione per quello che stava accadendo nella cabina del capitano, quando videro uscire il giovane tutti scattarono mettendosi in allerta.

 

Jim "Allora?"

Lucius "Stanno facendo pace."

Olu "E Stede?"

Lucius "Stede sembra scosso ma credo che d'ora in poi starà meglio..."

Olu "Cosa ne facciamo di lui?"

Lucius si voltò a guardare Izzy seduto incazzato su uno sgabello.

Lucius "Sembra che al braccio destro toccherà aspettare un bel po'. "

Izzy "Che cazzo vuoi ragazzino?"

Lucius "Buono bello, se hai fame possiamo darti una mela così eviti di sbraitare per un po’."

Izzy "IO NON SONO UN FOTTUTO CANE!"

Lucius "Calmo, calmo Iggy e fermo che sennò non riesco a ritrarti" disse Lucius prendendo il suo blocco da disegno. 

Izzy "SENTI RAGAZZINO POSA QUELL' ALBUM O TE LO FICCO DOVE NON BATTE IL SOLE!"

Lucius "Provaci Iggy."

Izzy si alzò furioso tentando di prendere il blocco.

Izzy "Dammelo!"

Lucius "Perché non provi a darti una calmata?" 

Izzy "NE HO ABBASTANZA DI TE!"

Lucius "Allora vattene nessuno ti trattiene U.U"

Jim "Col cazzo, finché non torna Edward lui rimane qui. Non vorrei meditasse vendetta."

Izzy "Io non prendo ordini da voi imbecilli!"

Jim "Olu, Wee John prendetelo."

I due lo sollevarono per le braccia facendolo sedere su una botte.

Pete "Se preferisci ti leghiamo."

Lucius prese posto poco lontano iniziando a ritrarlo, una volta finito lo raggiunse facendogli vedere il disegno, il primo ufficiale arrossisce, sembra addirittura gradire ma non lo ammetterebbe mai.

Izzy "Fanculo Spriggs" borbottò.

Lucius "Felice ti sia piaciuto" sogghignò facendogli l'occhiolino e allontanandosi.

_________

 

Stede e Edward rimasero per diverse ore abbracciati sul divanetto, avevano parlato di molte cose, mentre di altre dovevano ancora discuterne, erano ben lontani dalla risoluzione dei loro problemi ma quello era un inizio.

 

Stede "Cosa succederà adesso? Voglio dire, tu hai la tua nave, io ho la mia...non voglio metterti pressioni."

Ed "Stede, io voglio navigare con te. Non sono così idiota da lasciarti andare ancora, chiederò a Izzy se ha voglia di essere capitano delle Queen Anne oppure farò decidere ai miei uomini."

Stede "Oppure...se i tuoi vogliono possono venire qui."

Ed "Non credo, loro sono abituati a un'altra vita" sorrise, poi sollevò il mento di Stede con due dita e lo baciò.

Ed "Ma grazie, glielo riferirò comunque."

Ed "Per quanto riguarda noi non dobbiamo avere un piano, possiamo rimanere ancora qui oppure prendere il largo."

Il volto del pirata gentiluomo si rabbuiò di nuovo. 

Stede "Ti annoierai..."

Ed "Nah...sarà divertente tentare di togliere tutte queste stupide idee che ci sono in questa testolina" disse spettinandogli i capelli.

Stede "Quali idee?" domandò guardandolo con gli occhi da cucciolo.

Ed "Tipo quella di non essere abbastanza per me." 

Ed "Potresti organizzare un'altra caccia al tesoro."

Stede "Ma se l'hai odiata."

Ed "In verità ero frustrato..."

Sted "Perché?"

Ed "Non sapevo come avvicinarmi a te e nemmeno se tu provavi qualcosa. Lo vuoi saperlo un segreto?"

Stede annuì con gli occhi che brillavano.

Ed "Ho tentato di baciarti dopo la festa su quella nave di snob, credevo che anche tu lo volessi ma quando non ti sei mosso ho..."

Stede era rosso per la vergogna, sembrava non respirasse nemmeno.

Stede "COSA!!!? M-MA..." deglutì rumorosamente.

Stede "Stai mentendo!"

Ed "No! Perché dovrei?"

Stede si coprì la faccia con le mani.

Stede "Dio che vergogna."

Edward rise. 

Ed "Perché?"

Stede "Che idiota sono stato, non avevo capito..."

Ed "Fa niente Stede...Siamo tutti e due un po' imbranati in queste cose."

Stede "Tu no...voglio dire" sospirò.

Stede "Io avrei anche gradito se tu lo avessi fatto" confessò guardandolo rosso in volto.

Ed "Sul serio?"

Stede strinse le labbra annuendo.

Stede "Però va bene così...ormai c'è poco che possiamo fare per cambiare le cose."

Ed "Già, non voglio più essere così stupido, voglio vivere ogni secondo con te."

Stede "Lo faremo...ma prima dobbiamo parlare con la ciurma, sai loro..."

Edward lo zittì con un bacio.

Ed "Domani."

Stede sorrise sentendosi stordito.

Stede "Domani.”


 

Il giorno dopo parlarono con tutta la ciurma che ovviamente fu entusiasta di vedere Stede felice e stare meglio, ovviamente avrebbero perso d'occhio Edward e il suo comportamento.

Edward parlò con i suoi uomini e con Izzy che decise di rimanere al suo fianco, tempo dopo la nave di Barbanera salpò mentre Ed e Stede decisero di fermarsi ancora.

Quel giorno decisero di fare una passeggiata, raggiungendo il posto dove quest’ultimo era solito recarsi per rilassarsi e non pensare. 

Era un prato bellissimo, con l'erba verde e i fiori colorati, si sdraiarono in un punto fresco mentre il sole li baciava coi suo tiepidi raggi.

 

 

Stede "Allora Lucius ha riempito la cabina di Izzy di schizzi, e lui ha iniziato a sbraitare strappandoli e mentre lo stava raggiungendo si scontrò proprio contro di lui e cadde a terra, i fogli volarono in aria e uno gli finì sulla testa.”

 

Edward stava trattenendo a stento le risate.

“Poi cos’è successo?”

 

Stede “Lucius gli ha detto che aveva proprio un bel copricapo, a quel punto Izzy è diventato viola dalla rabbia, lo ha inseguito e Lucius dalla paura si è gettato fuori bordo e Izzy lo ha raggiunto senza pensarci. Solo che l’acqua era più bassina del solito e il povero primo ufficiale è finito in un mucchio d’alghe che gli si sono appiccicate addosso. Franchie ha urlato alla strega vedendolo e Buttons è corso a morderlo, ora Lucius si nasconde nei corridoi segreti fino a che la minaccia Hands non si è placata.”

 

Ed “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH cristo santo ma io dov’ero mentre succedeva tutto questo!?” rideva, gli faceva male la pancia dalle risate, si appoggiò il palmo della mano sulla fronte continuando a sghignazzare, rideva così tanto che aveva anche le lacrime agli occhi.

 

Dopo quei racconti divertenti i due passarono buona parte del tempo a scambiarsi baci e altre affettuosità, fino a quando Barbanera gli chiese di come passava il giorno durante quel periodo difficile, e il pirata gentiluomo gli raccontò tutto, fino ad arrivare ai giorni prima che si rincontrassero, gli parlò degli animali, delle piante e dei fiori.

Stede “Sanno tutti i miei segreti" disse guardando le nuvole.

Edward si avvicinò, Stede si voltò mettendosi d'un fianco, sorrise guardando l'uomo che amava, Barbanera gli sfiorò i contorni del viso poi allungò le braccia tirandolo verso di sé, Stede si accoccolò sul suo petto stringendolo a sua volta.

Ed "Allora di cosa parlavi ai fiori?"

Stede "Di te...loro sanno tutto" rispose arrossendo.

 

Edward arrossì a sua volta e il suo cuore prese a battere fortissimo, così tanto da fargli temere che gli uscisse dal petto. 

 "Stede..."

Stede "Lo so è sciocco."

Ed "No cazzo amico" disse asciugandosi un occhio col palmo della mano.

"È la cosa più bella che mi abbiano mai detto."

Stede si sollevò appena per poterlo guardare negli occhi.

"Tu sei la cosa più bella Edward."

Ed “Ti amo Stede Bonnet.”

Stede “Ti amo anche io Edward Teach.”

 

E si scambiarono un tenero e lungo bacio che li accompagnò per i successivi giorni, insieme a quell’amore che neanche il mostro peggiore poteva spegnere, loro si amavano e se lo sarebbero ricordati ogni giorno delle loro vite.

 

 

Fine


 

Salve a tutti! Questa è una storia scritta a quattro mani con ineffable che ringrazio tantissimo.
Ci siamo ispirate da questa frase letta in un tweet < “Have a wonderful rest of your life, ed,” he whispered, forcing a smile on his lips. “i wish you all the best, and more. I hope you find your happiness” >

Se questa cosa da fastidio provvederemo subito a togliere la storia.
E' il mio primo lavoro e speriamo tanto che vi sia piaciuta!

   
 
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