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Autore: Justice Gundam    27/03/2023    4 recensioni
Nella città di Biancavilla, una cittadina di campagna nel continente di Kanto, comincia la storia di Ash Ketchum, un ragazzino con l'ambizione di diventare un autentico campione di Pokemon. Con l'aiuto del suo Pokemon più fidato, un Pikachu molto particolare, Ash vivrà grandi avventure e viaggerà in varie parti del mondo per realizzare il suo sogno... ma se le cose fossero andate diversamente da quello che abbiamo vinto in tv? Riscrittura AU dell'anime e della mia saga di Pokemon.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty, Team Rocket | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon Red & Blue Legends Retold

Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 24 - Il giardino segreto di Bulbasaur

Quel giorno, nel tratto di strada che collegava Celestopoli ad Aranciopoli, passando per la foresta selvaggia ed incontaminata, regnava la tranquillità come al solito. In quella bella giornata di sole, nulla faceva pensare che avrebbe potuto verificarsi qualche serio problema...

"Te l'avevo detto che dovevamo girare a destra al bivio!"

"Ah, si? E allora perchè quando abbiamo fatto come dicevi tu l'altra volta ci siamo persi?"

"Stavi tenendo la mappa al contrario, Ash Ketchum! Ovvio che ho preso la strada sbagliata!"

"E tu non te ne sei neanche accorta? Mettiti un paio di occhiali!"

...

Okay, qualche problema in effetti c'era. E in quel momento, il problema per il gruppo di Ash era che si erano persi.

E che Ash e Misty si stavano dando la colpa a vicenda.

"Pikachu..." mormorò esasperato Pikachu, mentre i due ragazzini continuavano a bisticciare come due mocciosetti d'asilo, e il Goldeen di Misty, immerso nelle acque di un piccolo ruscello che scorreva vicino al gruppo, scuoteva la testa in segno di disapprovazione. Brock, ormai abituato ai battibecchi tra quei due, sospirò e cercò di concentrarsi su qualche problema un po' più concreto, come per esempio, preparare qualcosa da mangiare per pranzo.

"Questa è l'ultima volta che ti lascio tenere la mappa!"

"Ha, ha, molto divertente, Misty! Scommetto che se la tieni tu, perdiamo anche la mappa!"

"Sempre meglio che rompere le biciclette degli altri, come fai tu!"

"Ancora con questa storia? Ormai ho perso il conto di quante volte lo hai detto!"

"Perchè ripetere giova, Ash Ketchum! Soprattutto a te!"

"Con questo cosa vorresti dire?"

"Niente di più di quello che ho detto!"

A quel punto, Pikachu decise che ne aveva avuto abbastanza. Con uno squittio infastidito, si voltò verso il Goldeen di Misty e fece uno squittio interrogativo... e quando il Pokemon pesce rosso gli diede un segno di assenso, Pikachu si caricò e scagliò una scarica elettrica che raggiunse Ash e Misty, facendo loro sgranare gli occhi e rivelando per un istante i loro scheletri, come se stessero facendo una radiografia!

"YEOOOOOW!" Ash e Misty esclamarono all'unisono. Pikachu interruppe la scarica e incrociò le braccia come per dire che se l'erano cercata, e i due ragazzini rimasero là imbambolati per qualche istante, cercando di spazzarsi via la fuliggine di dosso!

"Pikachu!" squittì Pikachu con tanto di mani sui fianchi, come per far capire a quei due che non era il caso di perdere altro tempo.

"Owww... accidenti, Pikachu, non c'era proprio bisogno di essere così bruschi..." rispose Ash, mentre Misty finiva di ripulirsi i pantaloncini. "Io e Misty stavamo soltanto... ehm... discutendo, tutto qui."

"Alla faccia della discussione..." borbottò la ragazzina tra sè, ma scelse saggiamente di non ricominciare.

Brock fece un sorriso comprensivo mentre cominciava a preparare un po' di pentole e piatti. "Beh, che ne dite se invece di litigare non mangiamo qualcosa, così che possiamo ragionare meglio a stomaco pieno?" propose il ragazzo più grande. "Dopotutto, non credo che siamo poi in una brutta posizione. Dobbiamo solo ritrovare la strada... e poi, nel giro di due o tre giorni, saremo ad Aranciopoli."

"La fai così facile, Brock..." si lamentò Misty. "Vorrei ricordarti che in questo momento non sappiamo come ritrovarla, la strada!"

Come si addiceva al suo carattere tranquillo e razionale, Brock non si scompose. "Non risolveremo questo problema facendoci prendere dal panico o dandoci la colpa a vicenda, Misty." affermò. "Per adesso, occupiamoci dei problemi più urgenti. Poi vedremo come tornare sul percorso per Aranciopoli. Ma in ogni caso, non credo che avremo troppi problemi a ritrovarlo. Non siamo molto lontani, in ogni caso."

"Lo spero proprio... non vedo l'ora di essere ad Aranciopoli e affrontare il famoso Tenente Surge!" affermò Ash. "Con la squadra che ho, non credo che ci saranno problemi! Lo pensi anche tu, Pikachu, vero?"

"Pika pika..." rispose il topolino elettrico con una mano dietro la nuca. Non era molto sicuro lui stesso se sarebbe stato in grado di vincere contro Surge se fosse toccato a lui battersi... ma ad ogni modo, cercò di mostrarsi ottimista. Sperava solo che Ash avesse già qualche strategia in mente.

Dopo pranzo, il gruppetto di amici si era apprestato a riprendere il cammino, cercando di tornare sulla strada che portava verso Aranciopoli. Tuttavia, avevano ripreso il cammino soltanto da un quarto d'ora quando Pikachu drizzò le orecchie con espressione attenta, sentendo un suono che non gli era familiare. Gli sembrava di sentire qualcuno che calpestava un tappeto di foglie cadute con le suole degli stivali, ma si rendeva conto che non poteva trattarsi dei passi dei suoi compagni di gruppo. Erano troppo lontani, e il ritmo era in qualche modo... diverso. Ci doveva essere qualcuno nei dintorni.

"Pika... chu!" esclamò il Pokemon Elettro. Alzò una mano per dire ad Ash e ai suoi compagni di restare fermi ed ascoltare, e il ragazzino, non aspettando questa mossa da parte del suo Pokemon, finì quasi per inciampare su di lui e andare a ruzzolare al suolo.

"Ah! Che succede, Pikachu? Qualche problema?" chiese Ash. "Cavolo, la prossima volta non ti piantare in mezzo alla strada, sennò finisco per inciampare su di te..."

"Pikachu, pika pi!" sussurrò Pikachu, muovendo le orecchie in modo da poter cogliere meglio le onde sonore. Ash e i suoi compagni capirono cosa volesse dire e si fermarono, guardandosi attorno con attenzione. C'era qualcuno che stava avvicinandosi, e i ragazzi non erano sicuri di cosa si trattasse.

Con attenzione, Brock guardò verso il sentiero tra gli alberi da cui provenivano i passi e fece cenno ai suoi compagni più giovani di aspettare. Pochi secondi dopo, un arbusto alla sua sinistra si mosse... e una figura umana ne uscì con espressione stupita ed intimorita, guardando il gruppo come se non si fosse aspettata di vedere altre persone in quella foresta incontaminata. Una ragazzina che dava l'impressione di avere due o tre anni più di Ash, vestita con pratici abiti da trekking, con scarpe da viaggio e uno zaino piuttosto capiente sulle spalle. Non sembrava avere Pokeball con sè, e non portava nulla che potesse sembrare un'ara da difesa, se non un esile bastone da passaggio.

"Ah!" esclamò la ragazzina bionda, sbattendo gli occhi. "Voi... voi chi siete? Cosa ci fate da queste parti?"

Ash sbattè gli occhi meravigliato, poi si schiarì la voce e rispose alla ragazzina. "Beh... noi siamo qui semplicemente perchè stiamo... ehm... cercando di raggiungere Aranciopoli, e ci siamo... come dire... allontanati dalla via!" rispose. Misty sospirò e alzò gli occhi al cielo, come se volesse dire che Ash avrebbe dovuto dire che si erano persi senza tanti giri di parole. "Ma adesso faremo in modo di ritornare sulla strada giusta! E tu, cosa ci fai qui?"

"Stavo... stavo cercando il mio Pokemon che si era perduto nella foresta..." mormorò la ragazzina bionda. Guardò da un'altra parte con espressione malinconica e alzò una mano, come se volesse scusarsi di aver dato loro disturbo. "Il mio piccolo Rattata... è un Pokemon a cui sono molto affezionata... ma un paio di giorni fa, si è avventurato in questa foresta e non è più tornato indietro. E io... lo sto cercando da allora... spero che non sia stato mangiato da qualche Fearow, o da qualche animale selvatico..."

"Pikachu..." mormorò contrito Pikachu.

I tre amici rimasero in silenzio per un attimo, comprendendo lo stato d'animo della ragazza. Se si era avventurata da sola in quella foresta, un luogo che avrebbe potuto essere pericoloso anche per lei, doveva essere davvero affranta e preoccupata per il suo Pokemon. Del resto, anche loro avrebbero fatto la stessa cosa se uno dei loro Pokemon si fosse perduto in un posto come quello.

In effetti, per Ash era più che evidente cosa dovesse fare. "Beh... se possiamo darti una mano a cercare il tuo Rattata... allora per noi non ci sono problemi!" esclamò improvvisamente, un pugno stretto davanti a sè per esprimere la sua determinazione. "Se è qui in giro che il tuo Rattata si è perso, allora potremmo cercarlo tutti assieme, e potremmo trovarlo più facilmente! Che ne dite, ragazzi? Cerchiamo anche noi il suo Pokemon, no?"

Inizialmente, Misty e Brock vennero colti di sorpresa dalla proposta di Ash, ma anche loro erano stati colpiti dalla richiesta di aiuto della ragazzina bionda, e non ci volle molto per convincerli. "Certamente! Posso immaginare come ci si senta quando un Pokemon a cui si vuole bene scompare così..." rispose la ragazzina. "Va bene, ti aiuteremo anche noi... ehm... scusa, tu come ti chiami?"

La biondina prese fiato per tenere sotto controllo le sue emozioni. "Kati. Il mio nome è Kati." rispose in un sospiro. "E... sì, se poteste darmi una mano a trovare il mio Rattata, ve ne sarei davvero molto grata."

"Nessun problema! Siamo qui per dare una mano." affermò Brock. "Hai idea di dove possa essere andato il tuo Rattata?"

Kati si sfregò il mento, pensando a cosa dire. "Beh... no, in effetti non ho un posto particolare in mente... tuttavia... stavo pensando che... dicono che da queste parti ci sia un luogo molto particolare... un luogo dove tutti i Pokemon che si sono persi o sono stati abbandonati si riuniscono per fare una nuova vita..."

"Pika?" chiese Pikachu sorpreso.

Neanche Ash e i suoi compagni avevano mai sentito parlare di un posto simile, e Brock restò a pensare per qualche istante, anche mentre lui e il resto del gruppo iniziavano a guardare in giro. Non doveva essere facile, cercare un Rattata nel bel mezzo di una foresta rigogliosa come quella. "Un luogo dove i Pokemon senza allenatore si riuniscono? Questa... non l'avevo mai sentita, se devo essere sincero." affermò l'esperto di Pokemon Roccia.

"Nemmeno io. Un villaggio in cui vivono i Pokemon senza allenatore?" chiese Ash.

"Beh... è solo una voce, dopotutto, ma ne avevo sentito parlare così spesso dai miei amici ad Aranciopoli, che ho pensato che ci potesse essere un fondo di verità." rispose Kati. Il gruppo si era messo a costeggiare un ruscello che scorreva attraverso il bosco, e ne stavano seguendo il corso fino a raggiungere una radura piena di piante selvatiche e fiori colorati - un autentico spettacolo della natura, che il gruppo non potè fare a meno di ammirare per qualche attimo. "Certo... un posto così bello sarebbe l'ideale per un luogo in cui i Pokemon possono vivere felici, senza preoccupazioni. Speravo che magari voi sapeste qualcosa di dov'è questo villaggio nascosto, visto che forse è lì il mio piccolo Rattata..."

"Beh, non sappiamo dove si trova questo posto di cui parli..." rispose Ash con tutta calma. "Ma... se il tuo Rattata si trova lì, allora faremo tutto quello che possiamo per trovarlo! Stai tranquilla, Kati, vedrai che andrà tutto bene!"

"Grazie, amici... non sapete quanto sia importante per me ritrovare il mio piccolo Rattata..." disse la ragazzina bionda, deglutendo per tenere sotto controllo le sue emozioni.

Misty annuì seriamente e guardò davanti a sè, cercando di vedere se ci fosse qualche segno di un Rattata... e sgranò gli occhi quando vide qualcosa muoversi dietro un cespuglio di oleandro. Pensando che potesse essere il Rattata di Kati, la ragazzina guardò con attenzione le fronde del cespuglio... e vide che da esse stava uscendo una buffa creaturina che sembrava un incrocio tra una pianta e un animale: una creatura quadrupede dalla pelle color verde acqua con macchie più scure nel corpo, che ricordava vagamente un incroccio tra una rana e una lucertola; sulla schiena della creatura cresceva un grosso bulbo verde ancora schiuso, e la sua espressione era severa e decisa.

Ash sgranò gli occhi, riconoscendo subito il tipo di Pokemon. Un Bulbasaur, lo starter di tipo Erba che gli allenatori esordienti di Kanto potevano scegliere. Trace aveva scelto proprio quel Pokemon, in effetti... 

"Bulbasaur?" esclamò lo strano essere con voce acuta e quasi gracchiante. Dai suoi fianchi si protesero improvvisamente due lunghe liane verdi che ondeggiarono minacciose ai fianchi del Pokemon, in modo da avvertire chiunque si avvicinasse che il Pokemon era pronto a combattere. Kati fece un passo indietro, tenendo lo sguardo fisso sulla strana creatura, mentre Ash e i suoi compagni lo osservavano da distanza di sicurezza. Irritato, il Bulbasaur frustò il terreno con le sue liane e avanzò di un passo, in modo da far capire agli umani che non erano i benvenuti.

"Pika pichu! Pika pi pikachu pika chu!" Con uno squittio acuto, Pikachu si piazzò davanti al suo allenatore e ai suoi compagni, cercando di indurre il Bulbasaur a più miti consigli. La creaturina mezza-pianta mezza-animale corrugò la fronte e fissò Pikachu con sospetto, ma non fece gesti aggressivi e si limitò a sostenere lo sguardo del Pokemon Elettro. Ash e il resto degli allenatori si stavano a loro volta muovendo lentamente e con attenzione, cercando di non fare gesti inconsulti che Bulbasaur avrebbe potuto vedere come una minaccia.

"Un Bulbasaur selvatico... non se ne vedono molti in giro." commentò Misty. "Che cosa ci fa qui? Che sia stato anche lui... abbandonato dal suo allenatore?"

"Certo non mi sembra molto socievole..." commentò Ash. "Kati, resta indietro. Noi... cerchiamo di sbrogliare questa matassa!"

"Saurrrr..." ringhiò il Pokemon Erba/Veleno. Fece un passo verso il gruppo, senza attaccare ma senza neanche abbassare il tono minaccioso, e inquadrò Pikachu che restava fermo al suo posto per difendere Ash e i suoi amici. Il Bulbasaur selvatico si fermò, indeciso sul da farsi...

Per fortuna, la situazione di stallo venne sbloccata quando una voce femminile dal timbro melodico interruppe il confronto tra Pikachu e Bulbasaur...

"Bulbasaur, aspetta! Quei ragazzi non vogliono farci del male!" esclamò la graziosa ragazza che stava arrivando in quel momento a passo svelto, una mano alzata in modo da dire al Pokemon Erba/Veleno di non attaccare. Sorpresi da quell'intervento inaspettato, Ash, Pikachu e i loro compagni si voltarono in direzione della nuova arrivata, e videro che si trattava di una giovane donna dai fluenti capelli blu che non dava l'impressione di avere più di vent'anni, vestita di una camicetta rosa con sopra una salopette rossa e un paio di scarpette arancioni. Un cerchietto di colore rosso teneva fermi i suoi capelli e le dava un aspetto materno, che si rifletteva anche nei lineamenti tranquilli del suo viso e nella sua espressione vagamente ansiosa.

"Bulbasaur?" esclamò il Pokemon Erba/Veleno, le liane ancora sollevate in un atteggiamento minaccioso. La giovane donna si accucciò a fianco del Pokemon e lo accarezzò gentilmente sulla testa, in modo da calmarlo.

"Tranquillo, Bulbasaur. Questi ragazzi sono dei semplici viaggiatori." disse la ragazza. Con un po' di riluttanza, Bulbasaur ritirò le sue liane e si rilassò, non senza gettare ad Ash e al suo gruppo un'occhiata di sfida per informarli che non si fidava di loro e che li avrebbe tenuti d'occhio. Poi, con un piccolo sospiro, la ragazza si alzò e si rivolse ai viaggiatori. "Vi prego di scusare il comportamento di Bulbasaur. Lui... è stato abbandonato dal suo allenatore, e adesso non si fida più delle persone. Non è cattivo, è solo nervoso."

"Va tutto bene, signorina! Immagino che... abbiamo colto Bulbasaur di sorpresa, e allora lui ha avuto paura che volessimo fargli del male!" si scusò Ash, un po' imbarazzato. "Noi stavamo cercando un Pokemon che si era smarrito, non è vero, ragazzi?"

"Ehm... certamente..." rispose Kati dopo essersi schiarita la voce. "I miei compagni qui possono testimoniare."

Misty annuì e si voltò verso Brock... ma si rese conto che il ragazzo dalla pelle scura non era più al suo posto! Mentre Kati stava ancora parlando, Brock era scattato verso la ragazza dai capelli blu e si era inginocchiato davanti a lei, tenendole delicatamente la mano e sbrilluccicando come se attorno a lui si fossero accese tante stelle in miniatura!

"Possiamo testimoniare che tu sei la ragazza più carina che io abbia mai incontrato!" affermò trasognato, mentre la giovane donna sbatteva gli occhi meravigliata.

Brock non ebbe il tempo di proseguire oltre. Irritato, Bulbasaur estese nuovamente le sue liane, le avvolse attorno alle caviglie del giovanotto e lo sollevò di peso, mettendolo a testa in giù! Con un'esclamazione di stupore, Brock si ritrovò ad agitare le braccia in aria, cercando come poteva di mantenere un minimo di dignità!

"WOAH! U-un momento, Bulbasaur, io non volevo... Aaaargh! Ecco perchè dicono che l'amore può farti andare il sangue alla testaaaaa!"

Misty sospirò irritata e scosse la testa. "Già... se magari ti andasse un po' di sangue anche al cervello, non sarebbe un male!" commentò.

Per fortuna di Brock, la ragazza dai capelli blu intervenne in suo favore. "Ehm... penso... che possa bastare, Bulbasaur!" affermò. "Lui voleva soltanto essere gentile, tutto qui!"

"Saur." Con un verso sprezzante, Bulbasaur mollò la presa su Brock e lo fece cadere a terra come un sacco di patate! Con un sospiro, Brock si rialzò massaggiandosi la schiena e sospirò rassegnato. Ancora una ragazza con cui non aveva avuto fortuna...

"Stavate... dicendo che cercavate un Pokemon che si era smarrito, vero?" chiese la ragazza dai capelli blu. Quando Kati annuì timidamente, la giovane donna fece un piccolo sorriso di incoraggiamento. "Allora... forse vi posso aiutare. Il mio nome è Melanie, e mi prendo cura dei Pokemon perduti o abbandonati che trovo per la foresta. Bulbasaur ha portato al mio rifugio alcuni Pokemon, in questi ultimi giorni. Può essere che tra loro ci sia anche il Pokemon che cercate!"

"D-Davvero?" esclamò Kati. Forse sentendosi un po' imbarazzata per essersi fatta prendere dall'emozione, la ragazzina bionda si massaggiò la nuca con espressione contrita e riprese. "Ecco... in effetti stavo giusto cercando il mio Rattata, che si è perso un paio di giorni fa proprio in questa foresta. Forse... forse lo avete trovato voi? Io... andrei in capo al mondo pur di ritrovarlo!"

Melanie ci pensò su per qualche istante. "Beh, è possibile. Tra i Pokemon di cui mi prendo cura ci sono anche dei Rattata, in effetti." affermò. "Se volete, vi posso portare al rifugio, e potete dare un'occhiata. Se posso darti una mano a ritrovare il tuo Rattata..."

"Oh... sarebbe fantastico! Grazie mille!" esclamò Kati con evidente entusiasmo... prima di bloccarsi per un istante e ripensare a quello che aveva appena sentito. "Ma... aspetti un momento, signorina Melanie... per caso, quel rifugio di cui lei si occupa... è quel villaggio di Pokemon di cui ho sentito parlare? Quello dove vivono tanti Pokemon senza padrone?"

Ash e i suoi compagni guardarono interessati in direzione di Kati. Forse quella leggenda urbana non era poi una leggenda? Anche Bulbasaur si voltò verso di lei... ma nel suo caso, era chiaro che ancora non si fidava della ragazzina.

L'espressione di Melanie era passata rapidamente ad una di sorpresa e di vago allarme mentre cercava le parole giuste per rispondere alla domanda. "Ah... quindi, si è sparsa la voce che esiste un villaggio nascosto?" chiese, per poi sospirare e riprendere il suo tono allegro. "Beh, immagino che prima o poi dovesse accadere. Il villaggio segreto di cui parlate... quello di cui si sente parlare in giro... è proprio il rifugio che io gestisco. Prego, seguitemi. Vi porterò fin lì, e potrete cercare questo Rattata scomparso.

"Grazie, Melanie! Te ne saremo grati!" esclamò Ash entusiasta, senza accorgersi dell'espressione sospettosa con cui il Bulbasaur di Melanie continuava a fissarlo...

 

oooooooooo

 

Nel frattempo, non troppo lontano da lì... un gruppo di persone poco raccomandabili, ognuna vestita della classica uniforme nera del Team Rocket, con tanto di lettera R disegnata sul petto, stava seguendo le immagini che apparivano su una sorta di schermo radar, sul quale un puntino rosso lampeggiava mentre cambiava lentamente di posizione.

"Allora, come sta andando?"

"Per adesso, nessun problema. Stiamo tenendo d'occhio gli sviluppi... e con un po' di fortuna, dovremmo riuscire a trovare quello che stiamo cercando."

"Ottimo! Allora continuate così, e avvisatemi subito se c'è qualche sviluppo! Se riuscissimo a portare a termine la missione con successo, il signor Giovanni sarebbe orgoglioso di noi! Potrei anche guadagnarmi una promozione! E ci sarà un bel premio anche per voi!"

"Certamente, comandante Maxus. Non perderemo neanche un momento di... ah, ecco! Credo che si stiano per fermare!"

"Oooh, perfetto! Immagino che questo voglia dire che stiamo facendo dei progressi! Comunque, non muoviamo subito, e aspettiamo che la nostra agente ci dia la conferma."

"Ricevuto. Attenderemo nuove istruzioni, comandante Maxus."

 

oooooooooo

 

Il Villaggio Nascosto, si erano resi conto i ragazzi non appena Melanie li aveva condotti fin lì, non era niente più che un grazioso cottage di legno dal tetto spiovente, nel quale viveva la custode e che, malgrado le ridotte dimensioni, aveva tutto quello di cui c'era bisogno per vivere dignitosamente. Attorno alla piccola costruzione, Melanie aveva messo su una serie di servizi per prendersi cura più facilmente dei Pokemon ospitati - una voliera per i Pokemon Volanti, alcune tettoie per ripararsi dalla pioggia, una serie di rifugi per la notte, con tanto di coperte per la notte e ciotole per il cibo, e altre piccole comodità che potessero rendere la vita più semplice ai Pokemon. Ash, Pikachu e i loro compagni stavano osservando meravigliati quel posto così tranquillo, e i numerosi Pokemon che gironzolavano tranquillamente qua e là, chiaramente sentendosi al sicuro.

"Ecco. Questo è il Villaggio Nascosto." disse Melanie con un gesto accomodante. "In effetti, non è proprio esatto chiamarlo un villaggio. Diciamo che è piuttosto un ricovero per Pokemon feriti, smarriti o abbandonati, che altrimenti non avrebbero altro posto dove andare."

"Wow... certo che dev'essere un bel lavoro dover gestire tutto questo..." disse Misty meravigliata. Tutt'attorno, Pokemon di vario tipo andavano in giro senza alcun timore apparente - Pokemon comuni come Pidgey, Rattata, Nidoran... e anche qualche Pokemon un po' meno comune come Oddish, Sandshrew, Paras o Bellsprout. Era uno spettacolo suggestivo - e adesso i ragazzi comprendevano perfettamente come mai quel luogo fosse considerato una sorta di paradiso per Pokemon.

Tuttavia, il fatto che ci fossero tanti Pokemon da quelle parti voleva anche dire che c'erano altrettanti allenatori tanto insensibili da abbandonarli.

"Accidenti... dev'essere un lavoro difficile, occuparsi di tutti questi Pokemon." commentò Ash. "E... vedo che purtroppo ce ne sono parecchi. Sono molti i Pokemon che vengono abbandonati dai loro allenatori?"

Melanie sospirò malinconicamente. "Ce ne sono abbastanza, purtroppo. Ci sono molti allenatori che vedono i Pokemon soltanto come degli strumenti per vincere Medaglie e procurarsi gloria solo per loro stessi... e se non sono soddisfatti della forza dei loro Pokemon, se ne sbarazzano, come ci si disferebbe di un oggetto che non funziona più." rispose. "Bulbasaur è uno di questi Pokemon. Il suo allenatore lo ha abbandonato... e adesso lui non si fida più delle persone. Io sono l'unica umana che ascolta."

"Capisco... non posso dire che non abbia la sua parte di ragione. Purtroppo è vero, ci sono molte persone che pensano che i Pokemon siano soltanto degli strumenti per vincere le battaglie e diventare popolari." affermò Brock. "Bisognerebbe cercare di insegnare loro... quanto sono preziosi tutti i Pokemonche vivono in questo mondo, e che non sono solo delle comodità per noi umani."

"Beh... io non sono come quelle persone! Io voglio bene ai miei Pokemon!" protestò Kati. "Posso... posso andare a vedere se riesco a trovare il mio piccolo Rattata? Muoio dalla voglia di rivederlo, e sono preoccupata per lui!"

Comprendendo i sentimenti della ragazzina bionda, Melanie indicò un gruppetto di Rattata che in quel momento si stavano rilassando, sgranocchiando un po' di verdura e prendendo il sole. "Certo... poso capire, e non volevo certo accusare te di non prenderti cura dei tuoi Pokemon. Se vuoi... puoi andare a vedere se trovi il tuo Rattata. Prego, fai pure... cerca solo di non disturbare gli altri Pokemon, okay? E anche voi, ragazzi... sentitevi liberi di far uscire i vostri Pokemon! Anche loro sono i benvenuti da queste parti!"

Kati sorrise sollevata. "La ringrazio, signorina Melanie. Non sa quanto significhi questo per me..." affermò, per poi fare un inchino e dirigersi di corsa verso i Rattata, impaziente di verificare quello che aveva detto Melanie.

Misty sospirò e tirò fuori le Pokeball di Goldeen e Staryu. Era giusto che anche i suoi Pokemon si prendessero un po' di svago, e la bambina dai capelli arancioni si avvicinò al ruscello che scorreva lì vicino e li fece uscire in acqua, dove si misero a sguazzare con gioia. Brock fece uscire i suoi Geodude, Onix e Zubat, e anche Ash consentì alla sua intera squadra di fare quattro passi e sgranchirsi un po' le zampe - o le ali, nel caso di Pidgeotto e Butterfree.

"Nido nidoooo!" esclamò Nidorina, mentre Charmander e Squirtle si stiracchiavano e cominciavano a rincorrersi. Pikachu si unì subito al gioco, e nel giro di pochi secondi, tutti i Pokemon di Ash si erano uniti all'atmosfera di gioia e tranquillità che regnava da quelle parti...

 

oooooooooo

 

Accovacciato vicino al ruscello, su un grosso ciuffo d'erba che per lui era comodo come un materasso di piume, Bulbasaur guardò con preoccupazione i suoi compagni Pokemon che, come niente fosse, cominciavano a giocare con i Pokemon degli intrusi. Sembrava quasi che si fossero dimenticati del fatto che erano stati proprio gli esseri umani a maltrattarli e a farli finire in quel rifugio...

Beh, lui non sarebbe stato così ingenuo da cadere in quella trappola. Quei ragazzi potevano recitare la parte dei simpaticoni quanto volevano, lui li conosceva troppo bene per farsi abbindolare così. Se i suoi compagni volevano essere dei creduloni, affari loro. Ma se quegli intrusi avessero cercato di fare del male ai suoi compagni, l'avrebbero pagata cara. 

"Char?" la vocetta acuta di Charmander riscosse Bulbasaur dai suoi pensieri, e il Pokemon Erba/Veleno si voltò per vedere il piccolo rettile vicino a lui, un sorriso incoraggiante sul viso. Accanto a lui c'erano Squirtle e Nidorina, mentre Pikachu, Pidgeotto e Butterfree stavano giocando con gli altri Pokemon, un po' più in là rispetto a loro.

Charmander tese una mano verso Bulbasaur, come se volesse invitarlo a giocare con loro... ma dopo un primo istante di sorpresa, Bulbasaur storse il naso e voltò la testa dall'altra parte.

"Chaaaa...?" mormorò Charmander, sorpreso da quel netto rifiuto. Squirtle sospirò e si fece avanti per parlare con Bulbasaur, che sospirò stancamente e rivolse al Pokemon Tartaghina un'espressione infastidita. Cosa volevano da lui? Non potevano lasciarlo in pace, una buona volta? Eppure gli sembrava evidente che non voleva avere nulla a che fare con loro...

"Squirtle squirtle, squirt..." disse Squirtle con aria sbarazzina. Nidorina sospirò e scosse la testa. Non le sembrava neanche quello il modo corretto di approcciare un Pokemon così sospettoso...

"Bulbasaur!" replicò Bulbasaur. "Saur saurrrr!"

Charmander guardò in direzione di Ash - il giovane allenatore in erba stava dando una mano a Melanie a cambiare un po' di coperte nelle cucce dei Pokemon, mentre Misty e Brock si davano da fare con altri lavoretti, e Kati continuava a cercare tra i Rattata. "Char, charmander chaaar!" spiegò il Pokemon Fuoco, paragonando mentalmente il suo nuovo allenatore con Damien che lo aveva usato ed abbandonato. "Char char mander!"

"Saur?" rispose Bulbasaur, un po' sorpreso. Tuttavia, il Pokemon d'Erba non si fece convincere tanto facilmente. "Bulba bulbasaur!"

"Charmander!" replicò Charmander, punto sul vivo ed offeso dalle insinuazioni di Bulbasaur. Come si permetteva di dire che Ash si sarebbe comportato allo stesso modo di Damien?

Nidorina intervenne, una zampa alzata per chiedere ai due di raffreddare i loro bollenti spiriti. "Nidoran! Nido!" esclamò, mentre guardava a sua volta verso Ash e gli altri e cercava di spiegare a Bulbasaur come fossero andate le cose. "Nidorina ni nidoran... nido!"

Il Pokemon Erba/Veleno corrugò la fronte. Ancora non si fidava di quel ragazzo e dei suoi compagni, ma i suoi Pokemon sembravano così convinti... e non solo loro, visto che il Goldeen e la Staryu di Misty stavano giocando in tutta spensieratezza con i Pokemon d'Acqua del rifugio... e l'Onix del ragazzo più grande stava facendo da scivolo per i Pokemon più piccoli. Il gigantesco serpente di roccia abbassava la testa in modo da permettere agli altri Pokemon di salirgli sopra... e poi i Pokemon scivolavano giù per la sua schiena, atterrando dietro di lui in sicurezza.

Squirtle strizzò un occhio e diede il segno dell'okay a Bulbasaur, che guardò nuovamente verso Ash e gli altri. Sarà anche stato come dicevano Charmander e Nidorina... ma lui ancora non era convinto di potersi fidare. Doveva ammettere che spesso gli veniva il desiderio di viaggiare lontano da lì, e gli mancava la possibilità di vedere come fosse il resto del mondo.

Ma se questo era il prezzo per essere un guardiano affidabile e tenere al sicuro i suoi compagni Pokemon... beh, questo era un prezzo che era più che disposto a pagare.

 

oooooooooo

 

"Ecco fatto, Melanie! Con questo direi che ci siamo." commentò Ash dopo che lui, Misty e Pikachu ebbero finito di riempire le mangiatoie dei Pokemon. La giovane donna annuì soddisfatta.

"Vi ringrazio, ragazzi! In effetti, badare a tutti questi Pokemon è un lavoro impegnativo, e un po' di aiuto è sempre ben accetto!" rispose lei.

"Non è un problema per noi." affermò Misty. L'attenzione della ragazzina venne attirata da Bulbasaur, che in quel momento stava ancora discutendo, in maniera un po' animata, con gli altri Pokemon del gruppo di Ash, in particolare Charmander. "Quel Bulbasaur mi sembra un po' sulla difensiva. In effetti, non posso dargli torto, visto quello che deve aver passato."

"Oh, Bulbasaur si è preso la responsabilità di vegliare sui Pokemon del rifugio." spiegò Melanie. "E' molto bravo, e prende molto sul serio il suo compito. Forse anche troppo. Anche se a volte ho l'impressione che gli piacerebbe poter viaggiare e vedere il mondo assieme ad un allenatore di cui si fida."

"Posso immaginarlo." disse Brock. Il ragazzo più grande teneva in una mano una ciotola di miglio, dalla quale due Pidgey stavano mangiando. "E' una caratteristica tipica dei Pokemon. Molti di loro amano combattere e provano il desiderio di stabilire un legame con un allenatore. Ma dopo l'esperienza che Bulbasaur ha avuto, sarà difficile che si fidi nuovamente di una persona che non sia Melanie."

Ash annuì seriamente, e tra sè non potè fare a meno di paragonare la situazione di quel Bulbasaur a quella di Charmander e Squirtle. Anche loro avevano avuto a che fare con allenatori indegni, e Squirtle aveva finito per pensarla in maniera simile a Bulbasaur sulle persone. Chissà, pensò tra sè il ragazzino, forse avrebbe potuto fare qualcosa per aiutare anche Bulbasaur...

Mentre rifletteva, Ash si accorse che Kati stava tornando da loro, e aveva un'espressione molto più tranquilla rispetto a prima. Pensò che fosse perchè la biondina aveva ritrovato il suo Rattata, e la cosa lo rincuorò non poco. "Ah, Kati! Scusa, stavamo dando una mano qui attorno, e ti abbiamo un po' lasciata sola. Allora, come va? Hai trovato il tuo Rattata?" chiese.

La biondina sorrise... e Brock ebbe l'impressione che ci fosse qualcosa di strano nel suo viso.

"Oh, state tranquilli!" rispose Kati allegramente. "Ho trovato quello che stavo cercando. Il che significa... che adesso posso dare il segnale."

"Pikachu?" chiese Pikachu.

Melanie sbattè gli occhi stupita. "Il... segnale?" chiese. Kati tirò fuori una sorta di piccolo telecomando da un risvolto dei suoi vestiti, e premette un pulsante... e due secondi dopo, dalla foresta attorno al rifugio apparvero alcuni individui dall'aspetto poco raccomandabile, vestiti di uniformi nere con una R rossa disegnata sopra, e accompagnati da vari Pokemon dall'aspetto bellicoso! In breve tempo, quegli individui invasero il rifugio, e i loro Pokemon cominciarono ad intimorire quelli sotto la custodia di Melanie!

"Ah! Ma quelli... sono uomini del Team Rocket!" esclamò Brock allarmato.

Stupiti e spaventati, Ash e i suoi compagni fecero un passo indietro mentre gli agenti del Team Rocket li raggiungevano, e i Pokemon dei criminali cominciavano a minacciare gli ospiti del rifugio! "Ma cosa.... Kati, che significa questo? Sei... sei una del Team Rocket anche tu?" esclamò incredulo Ash mentre uno scagnozzo del Team Rocket gli legava i polsi, e un Raticate dall'aria minacciosa afferrava Pikachu e lo teneva fermo a terra.

"Ooooh, finalmente ci sei arrivato! Anche se devo farti una correzione. Il mio nome non è Kati." affermò la biondina. Con un gesto elegante del braccio, gettò via il travestimento che aveva addosso e si rivelò agli occhi di Ash e dei suoi compagni: adesso anche lei indossava un'uniforme nera con la R rossa, corredata da una minigonna bianca con una striscia rosa orizzontale sul bordo. Indossava inoltre un paio di guanti e uno di stivali, anch'essi bianchi con una striscia rosa sull'estremità, e un berretto non troppo dissimile da quello di Ash, mentre i suoi capelli biondi erano legati in due grandi boccoli ai lati della testa.

"Il mio nome è Domino, agente speciale del Team Rocket. Potete chiamarmi anche Tulipano Nero." affermò.         

"Ugh... accidenti! E noi che ci eravamo anche fidati di te!" esclamò una furiosa Misty, le mani legate dietro la schiena da unuomo del Team Rocket. "Ci eri sembrata sincera quando dicevi di voler ritrovare il tuo Rattata!"

Domino alzò le spalle. "Che posso dire, sono una brava attrice." rispose. "Quanto basta per ingannare degli sciocchi come voi, a quanto sembra."

"Fermi! Che volete fare?" esclamò Melanie. Con sgomento, si accorse di due scagnozzi del Team Rocket che stavano catturando un Oddish e un Caterpie con delle reti. "Volete... volete rapire questi Pokemon? Loro sono qui per riprendersi e per ritrovare una vita felice! Non potete fare loro questo!"

Dal gruppetto di uomini del Team Rocket emerse un individuo che spiccava rispetto agli altri per i suoi capelli violetti, pettinati in un grande ciuffo sopra la testa, e il suo corto e largo pizzetto dello stesso colore, che decoravano un volto dall'espressione sardonica, la bocca quasi sempre sollevata in un sorriso truffaldino. "Signorina, mi sembra che lei non presti molta attenzione alla natura dei Pokemon." affermò, mentre Domino e il resto del Team Rocket gli facevano strada. Giunto vicino al gruppo di allenatori, l'uomo dai capelli viola si sfregò il mento e li osservò attentamente. "Noi del Team Rocket, invece, sappiamo che i Pokemon sono portati a combattere e a misurarsi gli uni con gli altri, e vogliamo offrire ai Pokemon che lei ha così abilmente accudito la possibilità di fare quello che è nella loro natura. Lavorando per noi, i vostri Pokemon avranno la possibilità di vivere una vita piena ed avventurosa."

"Dalla parte sbagliata rispetto alla legge!" esclamò Misty.

"Oh, questo non sarà un problema. In un futuro ormai non troppo remoto, sarà il Team Rocket a fare la legge su Kanto." proseguì l'individuo dalla barbetta viola. "E quando arriverà il momento, chi collaborerà con noi adesso sarà ampiamente ricompensato... ma perdonate i miei modi, non mi sono neanche presentato! Il mio nome è Maxus, e sono uno dei quattro luogotenenti del signor Giovanni, il capo del Team Rocket."

Ash e i suoi compagni avevano già sentito quel nome - Giovanni, il misterioso ed inafferrabile capo del Team Rocket, e la brillante mente criminale che dirigeva le loro operazioni. Un personaggio spregiudicato e disinvolto che si muoveva nell'oscurità con assoluta naturalezza, e che dirigeva numerose attività criminali in tutto Kanto... e, si mormorava, anche in altri continenti. Ma nessuno sapeva esattamente dove si trovasse, e anche la località del quartier generale del Team Rocket era sconosciuta.

"Ho l'impressione..." disse Maxus guardando Ash e i suoi compagni. "...che voi siate degli allenatori molto talentuosi. E le sue abilità nel prendersi cura dei Pokemon, signorina Melanie, saranno molto utili per tenere in forma i Pokemon della nostra organizzazione. Quindi... beh, non faceva parte dei miei ordini, ma credo di potervi offrire un posto nel Team Rocket. Che ne dite, vi va l'idea?"

"Questo mai!" rispose spavaldamente Ash.

"Pikachu!" Pikachu rincarò la dose.

Maxus non si inquietò, e anzi prese il rifiuto con estrema calma. "Oooh, possiamo aspettare. 'Mai' è solo una questione di tempo." commentò.

 

oooooooooo

 

In tutto questo, il gruppetto composto da Bulbasaur, Charmander, Squirtle e Nidorina era riuscito per fortuna a sfuggire al Team Rocket e, ben nascosti dietro un cespuglio, avevano assistito alla scena degli uomini in nero che legavano Ash e i suoi compagni... e soprattutto, alla scena in cui "Kati" si era rivelata per ciò che era davvero. Inutile dirlo, questo non aveva migliorato la già scarsa opinione che Bulbasaur si era fatto delle persone, e adesso il Pokemon Erba/Veleno stava cercando di trattenere la rabbia per non scagliarsi su coloro che stavano minacciando Melanie.

"Bulba! Bulbasaur!!!" ringhiò, trattenuto a malapena da Nidorina, che stava cercando di indurlo a più miti consigli.

"Nidorina!" esclamò la Pokemon Veleno, decisa a non lasciare che il guardiano del Villaggio Nascosto si buttasse allo sbaraglio. Dopo aver trattenuto il Pokemon Erba/Veleno, Nidorina chiamò a sè il gruppetto e cercò di proporre il suo piano per avvicinarsi al Team Rocket e liberare Melanie e il gruppo di Ash senza farsi acchiappare dai malfattori. Nidorina indicò alcuni avvallamenti vicino a dove si trovavano Ash e Pikachu, e fece cenno a Bulbasaur, che probabilmente era il più furtivo del gruppo, di avvicinarsi ad essi tenendosi ben nascosto, e prepararsi ad un'azione rapida e decisa.

"Nido nido! Nidorina!" esclamò Nidorina. Con una serie di gesti, la Pokemon Veleno fece capire ai suoi compagni cosa intendesse, e poi si acquattò dietro la collinetta e puntò il corno verso il Team Rocket. Era una distanza notevole, ma con un pizzico di fortuna, e soprattutto se il Team Rocket fosse stato adeguatamente distratto, sarebbe riuscita a coprirla e a liberare qualcuno dei suoi compagni. Doveva solo creare l'occasione giusta...

"Nido! Ni nidoran nido nido..." cominciò a dire Nidorina, cercando di pensare ad una tattica, e facendo in modo che i suoi compagni non ancora evoluti non corressero il rischio di esporsi troppo. Finalmente, trovò una sistemazione che le sembrò abbastanza sicura, e cominciò a dare istruzioni agli altri Pokemon. "Ni nido ni nidorina nido!"

"Chaaaar!" rispose prontamente Charmander.

Anche SQuirtle si disse d'accordo. "Squi squirtle!" esclamò.

L'unico a non essere ancora convinto era proprio Bulbasaur. Il Pokemon Erba/Veleno storse il naso e indicò il gruppo di umani con una delle sue liane, in particolare puntando la liana verso Domino in tono accusatorio.

"Bulbasaur bu bulbasaur!" esclamò con acredine. Chiaramente, stava dicendo che era colpa di quella ragazza se erano in una situazione così difficile... e Nidorina comprese che purtroppo quello che era successo aveva ulteriormente inasprito il rancore che Bulbasaur provava per la razza umana. Doveva trovare un modo per convincerlo a collaborare, o sarebbero stati guai per tutti...

"Charmander!" Charmander sorprese tutti piazzandosi davanti a Bulbasaur e tirandogli uno schiaffo in pieno viso! Il Pokemon Erba/Veleno voltò la testa dall'altra parte e sgranò gli occhi per la sorpresa, e il piccolo Pokemon Fuoco cominciò a dire la sua. "Char charmander! Char!"

"Nido!" esclamò Nidorina con espressione severa, per poi voltare lo sguardo verso Ash e i suoi amici, che stavano ancora cercando di opporre resistenza al Team Rocket, anche davanti a Maxus, Domino e i loro uomini che li minacciavano.

Squirtle corrugò la fronte mentre mostrava a Bulbasaur il gruppo di amici che in quel momento stavano cercando di fare tutto il possibile per impedire al Team Rocket di ottenere ciò che volevano. Era abbastanza evidente quello che voleva dire - quegli umani che Bulbasaur disprezzava stavano facendo del loro meglio per proteggerli, e Bulbasaur riconosceva così i loro sforzi? La sua rabbia lo aveva accecato fino a questo punto? Al punto che avrebbe permesso al Team Rocket di fare del male anche a Melanie, la ragazza che più di tutti lo aveva aiutato?

"Squi, squirtle!" esclamò il Pokemon Tartaghina, sperando che Bulbasaur comprendesse. Il Pokemon Erba/Veleno abbassò la testa, riflettendo su quelo che i tre Pokemon di Ash stavano dicendo... e infine, il suo senso di gratitudine nei confronti di Melanie ebbe la meglio su qualsiasi risentimento provasse ancora nei confronti della razza umana. Sentendosi di colpo umiliato e colpevole, Bulbasaur abbassò la testa... e poi la alzò di nuovo, segnalando che era pronto ad ascoltare.

"Rina!" esclamò Nidorina sollevata, per poi cominciare a spiegare il suo piano...

 

oooooooooo

 

Maxus alzo le spalle e fece un cenno ai suoi uomini - aveva cercato di far confessare ai suoi ostaggi quello che sapevano sui Pokemon di quel rifugio, quanto fossero forti e come avrebbero potuto essere utili al Team Rocket, ma Ash, Melanie e i loro compagni si erano rifiutati di dire una sola parola.

"Vedo che abbiamo degli allenatori piuttosti testardi da queste parti." affermò il luogotenente del Team Rocket. "Beh, non importa, non abbiamo fretta. Ragazzi! Legate questi mocciosi come dei salami, e portiamoli al nostro nascondiglio! Lì potremo interrogarli con tutta calma... e farci dire tutto quello che ci serve!"

"Perdi il tuo tempo, amico! Noi non vi diremo nulla!" esclamò Ash. Pikachu, ancora sorvegliato dal Raticate nemico, squittì rabbiosamente e battè la coda sul terreno.

Domino alzò le spalle e fece cenno alle reclute del Team Rocket di portarli con loro. "Non importa se non ci dite tutto subito. Abbiamo i nostri modi per farvi parlare." affermò. "Adesso vi portiamo con noi in una base del Team Rocket, e vedrete che finirete per convincervi a parlare."

Misty deglutì al pensiero di cosa avrebbero potuto fare gli uomini del Team Rocket per costringerli a parlare, ma mantenne la calma e si accinse a seguire i malfattori ovunque volessero portarla...

Improvvisamente, una raffica di foglie affilate come lame cominciò a piovere sul gruppo da chissà dove e colpirono le corde che legavano tra loro i polsi di Ash, Misty e Brock con precisione millimetrica... e il Raticate che teneva d'occhio Pikachu venne colpito da un paio di quei proiettili affilati e scaraventato a terra, effettivamente liberando Pikachu da quella spinosa situazione! Altre foglie affilate atterrarono vicino agli uomini del Team Rocket e li costrinsero a restare indietro... mentre una figura robusta e coperta di spessa pelle azzurrina si scagliava su di loro.

Nello stesso momento, una enorme fiammata si accese tra il gruppo di allenatori e il Team Rocket, costringendo i malfattori a restare indietro... e un getto d'acqua ad alta pressione colpì una Pokeball in mano ad uno scagnozzo del Team Rocket, che fu costretto a mollare la presa con un'esclamazione di stupore!

Stupiti, Ash e i suoi compagni si allontanarono dal Team Rocket, sul quale continuavano a piovere altri attacchi che li mancavano di pochissimo - lo scopo non era quello di fare male quanto di intimorire e snervare gli avversari. Ma lo stupore non durò tanto a lungo - il tempo di vedere Bulbasaur e tre dei Pokemon di Ash - Squirtle, Charmander e Nidorina - che si scagliavano contro i Pokemon del Team Rocket, cercando di neutralizzarli il prima possibile! Un Bellsprout nemico venne abbrustolito dal Lanciafiamme di Charmander, mentre uno Spearow veniva messo fuori gioco da un attacco Azione di Nidorina. Il Raticate che faceva la guardia a Pikachu si voltò verso gli attaccanti e cercò di respingerli... ma così facendo distolse la sua attenzione da Pikachu, che ne approfittò immediatamente!

"Pika pika... CHUUUUU!" Con uno squittio acuto, Pikachu scagliò un attacco Tuonoshock a bruciapelo e travolse il Pokemon simile ad un ratto, che venne scosso per diversi secondi dall'elettricità prima di cadere a terra stordito e fumante!

"Ma che diamine...?" esclamò Maxus, colto di sorpresa. Il comandante del Team Rocket cercò di mettere le mani sulle Pokeball, e Domino si spostò rapidamente al fianco del suo superiore per cercare di difenderlo. Ma questo non fece altro che renderli due facili bersagli per Bulbasaur, che non perse l'occasione per farla pagare ai due malfattori!

"Bulbasaur!" Il Pokemon Erba/Veleno eseguì un rapido attacco Frustata, estendendo le sue liane fino ad avvinghiare le caviglie di Maxus e Domino... e prima che i due potessero reagire, Bulbasaur tirò con tutte le sue forze per sollevarli in aria e scaraventarli verso il torrente che scorreva lì vicino! I due agenti del Team Rocket fecero appena in tempo a lanciare due simultanee esclamazioni di stupore e sgomento prima di finire in acqua a testa in giù!

Maxus tornò in superficie facendo le bolle e sputò l'acqua che aveva bevuto, mentre gli agenti del Team Rocket, colti di sorpresa, cercavano come potevano di tenere testa ai Pokemon che li stavano attaccando! Misty e Brock si unirono ai difensori del giardino segreto, mandando in campo Staryu, Goldeen, Geodude, Onix e Zubat tutti assieme. Il Pokemon pipistrello svolazzò rapidamente tutt'attorno, usando il suo attacco Supersuono per stordire i Pokemon del Team Rocket e farli rivoltare gli uni contro gli altri, e quelli che riuscivano a sfuggire alle onde sonore venivano bersagliati da qualche attacco Sassata da parte di Geodude ed Onix.

"Staryu, Goldeen!" esclamò Misty. "Usate Idropulsar, assieme!"

La stella marina e il pesce rosso obbedirono senza discutere, e scagliarono due raffiche di anelli d'acqua concentrici contro un Machop e uno Zubat che si avvicinavano minacciosi. Gli attacchi andarono a segno, mandando a terra i Pokemon avversari, ed Ash si complimentò con Misty e i suoi Pokemon per poi rivolgere la sua attenzione ad altri Pokemon del Team Rocket - un Koffing, identico a quello di James, e un paio di Grimer, mostri fatti di fango violaceo con due corte braccia semifuse e un volto dall'aspetto stranamente buffo e gioviale.

Charmander usò un attacco Braciere per bloccare l'attacco dei Pokemon avversari, e creò una scia di fuoco davanti a loro impedendo loro di andare avanti. Uno dei due Grimer staccò un pugnetto di fango tossic dal proprio corpo e lo scagliò verso Charmander, ma Squirtle scagliò un potente attacco Pistolacqua che intercettò al volo il colpo del Pokemon di fango e lo disperse senza conseguenze... un attimo prima che Nidorina si scagliasse contro il Grimer nemico con un potente attacco Incornata, che superò la sua difesa e lo scagliò a terra. Pikachu e Pidgeotto si scagliarono contro l'altro Grimer e il Koffing... e il Pokemon alato si produsse in uno spettacolare attacco Raffica che colpì in pieno il Pokemon fluttuante. Pikachu scagliò un Tuonoshock contro il Grimer nemico e lo mandò a terra, un attimo prima che uno Spearow cercasse di colpirlo con il suo attacco Furia...

Ma il piccolo rapace non ebbe il tempo di mandare a segno il suo attacco - Bulbasaur si scagliò contro di lui e mise a segno un attacco Azione che fece cadere a terra lo Spearow. Pikachu drizzò le orecchie sorpreso, non aspettandosi che Bulbasaur sarebbe stato così disposto ad aiutarlo... e quando si voltò verso Charmander, Squirtle e Nidorina, vide che il Pokemon di Fuoco gli stava facendo il segno dell'okay, per dire che era tutto a posto!

In breve tempo, il Team Rocket aveva perso il vantaggio e si stava ritirando sotto gli attacchi dei Pokemon del rifugio e dei Pokemon del gruppo. Le reclute richiamavano i loro Pokemon sconfitti e se la davano a gambe, mentre Domino e Maxus assistevano alla sconfitta dei loro sottoposti... dal ruscello nel quale stavano fluttuando impotenti.

"Ugh... non posso crederci! Come... come accidenti abbiamo fatto a farci infinocchiare così?" esclamò frustrata Domino. "Ugh... comandante Maxus, che cosa facciamo? Torniamo a riva e ci uniamo allo scontro?"

Nonostante la rabbia, Maxus cercò di pensare lucidamente, e decise che forse non era il momento di farsi prendere dalla rabbia... e soprattutto, che forse non era il caso di intestardirsi troppo su quel rifugio segreto. "No, agente speciale Domino... per questa volta ci ritiriamo." affermò. "Raggiungiamo il resto delle reclute, e poi torniamo alla base. Alla fine, non credo che questo rifugio ci sarà più di tanto utile. Non vale la pena di sprecare troppe energie per prenderlo."

Domino non sembrò troppo convinta, ma non volle insistere. "Sì... ricevuto, comandante Maxus." affermò, mentre i due si dirigevano fluttuando verso la riva.

Finalmente, anche l'ultimo Pokemon avversario era stato messo ko: Pikachu aveva scagliato un poderoso Tuonoshock che aveva travolto un Machop nemico, mettendolo a terra, mentre Charmander, Squirtle e Nidorina si occupavano di mettere fuori gioco gli avversari rimanenti. Uno alla volta, gli uomini del Team Rocket richiamarono i loro Pokemon sconfitti e si dileguarono, increduli che il piano fosse fallito così.              

"Perfetto! Ce l'abbiamo fatta, ragazzi! Li abbiamo battuti!" esclamò festosamente Ash, mentre i Pokemon e i suoi compagni si compiacevano per la vittoria. "E non fatevi più vedere da queste parti, furfanti!"

"Pika pikachu!"

"Bulbasaur!" esclamò Bulbasaur in perfetto accordo con Pikachu.

 

oooooooooo

 

"Non so come ringraziarvi, ragazzi. Se non fosse stato per voi e i vostri Pokemon, quei malfattori avrebbero rapito tutti i Pokemon di cui mi prendo cura." disse Melanie con un inchino.

Ash e i suoi compagni, sul punto di riprendere il cammino per Aranciopoli, ricambiarono il saluto. "Figurati, Melanie... anzi, mi sembra il minimo che potessimo fare." affermò Ash. "In fondo, siamo stati noi a portare qui quell'agente del Team Rocket."

"Sei sicura che non ci saranno problemi, Melanie?" chiese Misty. "Voglio dire, non vorrei che il Team Rocket tornasse a darti fastidio..."

La giovane donna dai capelli blu, affiancata da diversi dei Pokemon di cui si prendeva cura, minimizzò le preoccupazioni di Misty. "Aah, non penso che ci sarà da preocuparsi." affermò tranquillamente. "Se il Team Rocket avesse davvero voluto, non si sarebbero arresi tanto facilmente. Hanno obiettivi ben più importanti del mio umile rifugio."

Brock si piazzò rapidamente davanti a Melanie, e ancora una volta le prese delicatamente la mano. "Ma se vorrai, dolce Melanie, resterò io a farti da guardia!" affermò soavemente, con tanto di stelline luccicanti tutt'attorno a lui, mentre la ragazza sbatteva gli occhi stupefatta! "Puoi contare su di me, io e i miei Pokemon ti proteggeremo da ogni... Ahioooooo!"

Misty aveva preso l'orecchio di Brock e lo aveva tirato verso di sè! "Ritorna alla realtà, Brock. Non sei un cavalier servente!"

Melanie e i suoi Pokemon stavano per salutare ancora una volta, quando Bulbasaur fece un passo in avanti. "Bulba!" esclamò con decisione, per poi voltarsi verso Melanie e rivolgerle una richiesta. "Bulba bulbasaur?"

"Oh? Ne sei... sicuro, Bulbasaur?" chiese la giovane donna. Quando il Pokemon annuì in segno di conferma, Melanie rispose con un cenno affermativo, poi spiegò ad Ash e al suo gruppo cosa voleva dire. "Penso che Bulbasaur voglia venire con te, Ash." disse. "E io non ho nulla in contrario, in effetti. Però... prima vuole fare un incontro con Pikachu."

Ash e Pikachu rimasero un po' sorpresi dalla richiesta di Bulbasaur, ma l'idea di avere un altro Pokemon in squadra era in effetti allettante. "Beh... per noi non ci sono problemi, vero, Pikachu?" chiese Ash al suo starter, che rispose con un sorriso sicuro e squittì il proprio nome per dire che aveva accettato la sfida di Bulbasaur. I due Pokemon si scambiarono un cenno di intesa e si piazzarono su uno spiazzo lontano dal cottage, mentre umani e Pokemon si radunavano tutt'attorno, a distanza di sicurezza, per assistere alla battaglia.

Bulbasaur iniziò subito l'incontro tentando un attacco Azione, che Pikachu riuscì abilmente ad evitare per poi rispondere con un Attacco Rapido, colpendo Bulbasaur ad un fianco con un rapido pugno. Il Pokemon Erba/Veleno barcollò ma non cadde, e rispose con decisione scagliando una raffica di foglie taglienti dal bulbo posto sulla sua schiena, colpendo Pikachu e facendolo indietreggiare di due passi. Con uno squittio acuto, Pikachu cercò di sottrarsi all'attacco e si spostò sul fianco di Bulbasaur, che reagì abilmente estendendo due delle sue liane avvolgenti e facendole strisciare come serpenti verso il piccolo Pokemon Elettro. Con uno scatto abilissimo, Pikachu riuscì ad evitare il primo attacco... ma la seconda liana lo agguantò e si avvolse attorno ai suoi polsi. Con un'esclamazione decisa, Bulbasaur tirò verso di sè e fece cadere a terra Pikachu, che finì a faccia in giù per poi essere tirato verso Bulbasaur...

...ma era esattamente quello che il topolino elettrico voleva.

"Pika pika... CHUUU!" Con un ghigno di vittoria, Pikachu si caricò e scagliò una potente scarica elettrica usando il suo attacco Tuonoshock. L'energia si diffuse lungo la liana con la quale Bulbasaur stava trattenendo Pikachu, e nonostante il tipo Erba fosse resistente agli attacchi elettrici, Bulbasaur non riuscì a reggere al colpo e sgranò gli occhi nel momento in cui la scarica lo percorse dolorosamente. La scarica durò solo qualche istante, ma fu sufficiente a lasciare Bulbasaur stordito e senza fiato... e il Pokemon Erba/Veleno, impressionato dalla forza di Pikachu, mollò la presa su di lui e indietreggiò per riprendere fiato. Pikachu si rimise in guardia, ma scoprì che non era necessario: Bulbasaur si rialzò, un po' barcollante, e sorrise chinando il capo in segno di accettazione - e anzi, sembrava anche contento che Ash e Pikachu avessero superato la sua "prova".     

"Credo che Bulbasaur ti abbia accettato come allenatore, Ash." commentò soddisfatta Melanie. "Ti sta chiedendo di catturarlo."

"Davvero? Bene, quand'è così... Pokeball, vai!" esclamò Ash. Girò il frontino del suo berretto e lanciò una Pokeball, che colpì il Pokemon Erba/Veleno e lo assorbì al suo interno. Ancora una volta, dal momento che il Pokemon aveva voluto farsi catturare, la sfera non ci mise molto a smettere di oscillare e dare il segnale di cattura ultimata, e Ash corse verso la Pokeball e la sollevò in aria! "Sì! Ce l'ho fatta! Ho preso anche Bulbasaur!"

"Pikachu!" esclamò Pikachu con fierezza. La Pokeball di Bulbasaur, tuttavia, brillò per un istante nella mano del ragazzo... e poi scomparve nel nulla, con stupore di Melanie.

"Ah! Già, dimenticavo... avevo già sei Pokemon in squadra." affermò Ash con un po' di imbarazzo. "Bulbasaur è il settimo Pokemon che catturo, quindi... è stato automaticamente inviato al laboratorio del professor Oak."

"Pika pikachu?" chiese Pikachu, un po' stupito.

Ash tranquillizzò subito il suo starter. "Va tutto bene, Pikachu. Non appena avrò accesso ad un computer al Pokemon Center, potrò richiamare Bulbasaur. E allora cominceremo ad allenarci sul serio!" affermò. "Grazie di tutto, Melanie! E buon proseguimento!"

"Grazie a voi, ragazzi! Mi raccomando, prendetevi cura di Bulbasaur!" rispose Melanie. "E speriamo di rivederci un giorno!"

Ash, Pikachu, Misty e Brock cominciarono ad allontanarsi e tornarono al loro viaggio verso Aranciopoli, salutando Melanie e i suoi Pokemon finchè non si allontanarono all'orizzonte.   

  

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

 

 

  
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