Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: LadyYuna94    28/03/2023    0 recensioni
"Ogni notte, da ventun anni oramai, faccio sempre il solito sogno, è così strano.
/.../ La scena è sempre la stessa: un prato, alba appena inoltrata, io che rincorro un bambino con una casacca arancio acceso e i capelli neri. /.../ Corre ad una velocità assurda, non riesco mai a stargli dietro, i suoi capelli sono così strani, come se stessero sparati in aria per qualche forza misteriosa. Non so come si chiama, non so, in generale chi è. Di solito si sogna ciò che nella maggior parte delle cose si conosce, soprattutto quando si ha tre anni, ma evidentemente non è il mio caso..."
Maya è la figlia adottiva dei Brief e lei e Bulma sono inseparabili. Tra chiacchiere tipicamente femminili, caffè e decisamente troppe sigarette, l'ultima estate prima della laurea un incontro inaspettato con i nuovi investitori della Capsule Corporation, che nascondono un segreto inconfessabile, cambierà per sempre le loro vite e anche il loro modo di percepire la realtà...
(E' LA PRIMA LONG SU DRAGON BALL DELLA MIA VITA, SCRITTA UNA DECINA D'ANNI FA E RIVISITATA, CHIEDO GIA' SCUSA PRIMA DI PUBBLICARE XDXD)
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 42:

7 Giugno

Domani è il grande giorno, il giorno tanto atteso. Quello in cui io e Goku diremo < Sì, lo voglio > e saremo legati per l’eternità.
“A dirlo, quasi non mi sembra vero”
Anche se qualche giorno fa ci siamo sposati in municipio, diciamo che ciò che aspettiamo è il rito Saiyan per essere definitivamente marito e moglie. Per l’occasione, il giardino di casa mia è stato allestito con una sorta di altare all’aperto, finemente addobbato con fiori e drappeggi rossi che portano fieramente lo stemma del popolo alieno.
Al centro di questo altare, c’è un enorme tavolo di legno con una tovaglia rossa di seta con lo stesso simbolo e dei grossi vasi di rose rosse e bianche sistemati ai due lati e, io intanto dalla finestra controllo come procedono i preparativi, tirando un lungo sospiro misto ad ansia ed emozione.
Vegeta e suo padre non hanno voluto svelarmi nulla, promettendo che si sarebbero occupati loro di tutto, insieme a Gine e Bardack, tenendo allo scuro persino Goku.
Sono talmente eccitati che sembrano dei bambini”
Ed è pur vero che per loro è importante mantenere una tradizione del genere, sentendosi profondamente onorati dal fatto che io abbia deciso di sposarmi con la funzione tipica del loro popolo, ma stanno davvero dando i numeri andando su e giù da giorni come delle trottole.
Infatti la mia attenzione viene catturata subito da Gine che saetta come una gazzella da una parte all’altra della location insieme a mia madre, che per l’occasione ha trovato una validissima alleata. Dalla mia postazione non riesco a capisce cosa si dicono, ma le vedo gesticolare animatamente e dare direttive per le sedie, i fiori e la disposizione dei tavoli per la cena.
“Se non verrà un infarto a me, di certo verrà a loro...”
E a proposito di tradizioni da rispettare, a quanto pare anche per i Saiyan vale la regola del non vedersi prima della cerimonia, infatti questa sera Vegeta dormirà da Goku e Bulma ha voluto che restassi con lei, per l’ultima notte da ragazzina spensierata e stappare il solito prosecco in piscina con James e Charlotte…
“...che dovrebbero arrivare a minuti, insieme al mio abito da sposa”
Se mi fermo per un attimo a pensarci sembra incredibile che io e Goku ci conosciamo ormai da un anno, eppure sembra di essere insieme da un’eternità, al contempo da pochissime ore. È così strana la sensazione che ancora oggi mi procura stare con lui. Ancora devo profondamente abituarmici a questa cosa...
- Maya la smetti di sbirciare? Dovrebbe essere una sorpresa!- la voce di mia sorella con finto ammonimento, mi distrae per un attimo dal viavai di gente che si muove sotto i miei occhi attenti.
Sorrido voltandomi, sforzandomi di sembrare tranquilla, mentre lei è intenta a chiudere il pannolino a Trunks per poi prenderlo in braccio, quando quest’ultimo emette qualche suono indefinito.
Trunks compirà un mese domani e già sembra un bimbo sveglissimo. Bulma se la cava benissimo come mamma, tutte le sue turbe mentali e le sue preoccupazioni sono svanite nel momento in cui ha portato il piccolo a casa ed è diventata bravissima a destreggiarsi tra poppate e pannolini. Vegeta stesso è irriconoscibile, cosa che nessuno di noi si sarebbe immaginato nel giro di così poco tempo; è praticamente un altro, si preoccupa di tutto e tutti, il ragazzo scontroso e freddo di un anno fa, è stato sepolto dai sorrisetti e i versetti dolci del suo bambino, del suo piccolo principe.
- Hai ragione- sospiro, ma di nuovo il panico mi assale, dando un’occhiata all’orologio sulla parete della camera.
- Ma C e James non dovevano essere già qui? Non dimentichiamoci che il nostro caro cugino ha il mio abito da sposa in ostaggio, senza il quale io domani non metterò piede in giardino, sia chiaro!- ribadisco con un gesto della mano, beccandomi il sopracciglio paurosamente alzato della mia turchina sorella.
- Vuoi darti una calmata? Non pensavo ti saresti trasformata in una sposina isterica, sai?- mi fa notare ironica.
- La zia Maya ha tanta tanta ansia!- dice poi al suo bimbo con voce buffa, mentre lo culla e io sorrido.
- La zia Maya è solo tanto tanto esaurita- rispondo buttandomi sul lettone di Bulma e lei si siede accanto a me.
- Beh, pensa che il peggio è passato. I preparativi, gli invitati, il non avere idea di come si presenti la cerimonia, domani sarà tutto in discesa- comincia in tono rassicurante.
- E devo ammettere che ti becchi anche un allestimento niente male, brutta stronza- prosegue, allungando il collo per dare un’occhiata in giardino, mentre cerca di far addormentare Trunks, saltellando per cullarlo.
- Sposati anche tu col rito Saiyan- propongo ovvia.
- Non ci penso neanche, sai che il sangue mi fa ribrezzo- commenta disgustata, continuando ad osservare oltre le mie spalle la porzione di giardino visibile dalla sua camera.
- Allora mi dispiace, niente allestimento fico- concludo scrollando le spalle.
- Dunque, sai come sarà questo famoso mantello che dovrai indossare?- chiede, tornando a guardarmi negli occhi con serietà.
- Non ne ho la più pallida idea e questa è una delle cose che mi destabilizza di più- rispondo inarcando le sopracciglia e ricordando di questo particolare indumento che mi hanno chiesto di indossare.
I nostri discorsi vengono però interrotti da qualcuno che bussa alla porta già aperta, per annunciare la sua presenza.
- Chi dovrà indossare un mantello?- la voce calda e il sorrisetto sghembo sempre dipinto sul volto riempiono da subito la stanza, nonostante se ne stia ancora sull’uscio. Io e Bulma siamo così felici di vederlo che balziamo dal letto, io soprattutto.
- Oh, James! Non sono mai stata tanto felice di vederti!- gli dico sollevata, quando sciogliamo l’abbraccio.
- Eravate così perse a chiacchierare che non mi avete visto parcheggiare sul retro- dice addentrandosi nell’ampia camera da letto di Bulma e trascinando con sé una gruccia completamente coperta da una fodera per abiti, che porta la sua firma sopra.
“Deve essere il mio vestito, è lui di sicuro!”
Il mio sguardo impaziente segue tutti i movimenti del ragazzo, come i bambini che sanno già che quello è il regalo di compleanno, ma attendono l’ok della mamma per aprirlo.
- E come sta questo birbantello?- dice prendendosi Trunks dalle braccia di sua cugina e poi facendolo volteggiare per la stanza.
- Vola vola!- dice James con voce idiota, mentre io e Bulma osserviamo rassegnate il suo rincoglionimento totale.
- Hey, qualcuno si spupazza il mio nipotino senza il mio permesso!- la candida voce di Charlotte ci interrompe ancora una volta, facendo irruzione in camera senza salutare neanche me e Bulma, diretta e decisa a strappare il piccolo Trunks dalle braccia di suo fratello.
- Tesoro! Cosa ti sta facendo questo cattivone dello zio James- commenta lei carezzandogli la testolina su cui troneggiano degli strani ciuffi lilla.
- Bru bru bru- continua James facendo versetti e boccacce, ma il bambino lo osserva serio, quasi con disappunto.
- Mamma mia come sei accigliato, sei identico a tuo padre con quest’espressione, sai?- commenta con una finta ironia James e Bulma ridacchia.
- Già, è la copia sputata di Vegeta caratterialmente, il che mi fa pensare che me la vedrò abbastanza nera quando smetterà di essere così piccolo e coccoloso- dice Bulma con voce arresa.
- Ragazzi!- li interrompo, non riuscendo più a contenermi.
- Scusate, ma vi ho fatto venire con un giorno d’anticipo per un motivo- preciso quando ho la loro totale attenzione.
- Tesoro, non ci siamo mica dimenticati di te?- dice retorico il moro buttandosi sul letto e dandomi un forte bacio sulla guancia.
- Grazie per avermi dato la possibilità di vedere il mio Crilin questo weekend, Maya- dice divertita Charlotte, venendosi a sedere anche lei accanto a me.
- Ah, certo, perché sei contenta di stare col tuo uomo, non di vedere tua cugina sposata, vero?- le dico, facendo finta di lanciarle un cuscino e lei ridacchia.
In effetti, da che nessuno avrebbe mai scommesso sulla loro storia, Charlotte e Crilin stanno insieme da quasi un anno, facendo su e giù tra aerei e scali ogni volta che possono. Crilin ha confessato che non appena concluderà gli studi, si cercherà un lavoro a New York e si trasferirà lì per stare con la sua dolce metà.
- Io non ho nessuno da vedere, ma devo ammettere che ai matrimoni si fanno sempre ottime conoscenze- si accoda James con uno sguardo malizioso.
- Conosci praticamente tutti gli ospiti, ma noi ti abbiamo invitato perché sei lo stilista, quindi tira fuori la tua creazione e stupiscici!- gli ordina Bulma, venendosi a sedere anche lei sul letto, subito dopo aver adagiato Trunks nella culla accanto al comò.
- Avete ragione, chiedo venia. Allora, sposa, sei pronta a vedere il tuo abito?- domanda James e io annuisco emozionata.
- Ti avverto che ci ho lavorato notte e giorno negli ultimi cinque mesi, dunque anche se ti fa cagare, ma dubito fortemente, dovrai dire che è spettacolare, anche perché, beh ce l’hai solo tu al mondo questo vestito, quindi…- dice sicuro James, avvicinandosi alla fodera che nasconde il mio abito.
- Sì, ma ora aprilo!- gli ordina sua sorella mentre io mi sistemo seduta al centro del letto e assaporo ogni secondo pieno di emozione e adrenalina, mentre James tira giù la lampo della fodera porta abiti.
- Tadà!- dice non appena l’abito è libero e la prima cosa che cattura completamente la mia attenzione è la luce del tramonto che lo fa brillare.
- Oh, cielo!- esclamo completamente esterrefatta, portandomi le mani al volto, mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime.
- Cugino, hai fatto un capolavoro!- si complimenta Bulma dandogli una pacca sulla spalla, mentre anche lei meravigliata continua ad osservare l’abito bianco davanti ai suoi occhi.
Dopo qualche secondo di schock che mi impediva di alzarmi dal letto e, soprattutto, distogliere lo sguardo da quella meraviglia, mi alzo veloce e salto in braccio a James dalla gioia.
- Grazie, grazie! È stupendo! Favoloso!- gli dico nascosta nel suo collo, impedendomi di piangere.
“Non vorrai cominciare più di dodici ore prima...”
Poi cautamente mi avvicino all’abito e lo prendo delicatamente all’altezza dei fianchi, liberandolo ancora un po’ dalla fodera. Faccio scorrere la mano sul corpetto e le pietre preziose alla luce del tramonto, creano un riflesso quasi stellato sul dorso della mia mano.
- D’accordo, è spettacolare, lo so, ma ora vogliamo provarlo o vogliamo stare qui solo a dire quanto è bello?- chiede ironico mio cugino, incrociando le braccia al petto.
- Sì, dai Maya, provalo!- mi incita Bulma e lo stesso fa Charlotte, mettendosi a guardia della porta, per evitare che qualcuno entri e si perda la sorpresa.
Così James e Bulma mi aiutano ad indossare l’abito e quando mi guardo allo specchio ho quasi un mancamento.
Il vestito calza perfettamente come un guanto, il suo scollo a cuore profondo, ma elegante mette in risalto le mie curve, il taglio a impero mi dona ancora più slancio e mette in evidenza la figura con i meravigliosi inserti in brillanti. La gonna cade non molto aderente, ma scivola ad ogni passo ed è lavorata nei minimi dettagli.
“È davvero un capolavoro di alta sartoria, a tutti gli effetti”
- E’ perfetto James, non so come ringraziarti davvero- mormoro rapita vedendomi la sua creazione indosso.
- Vedertelo addosso è anche meglio Maya, lo valorizzi tremendamente- mi dice lui con un sorriso fraterno.
- Io direi di tenere i capelli con un mosso e fare un semi raccolto morbido, che te ne pare?- propone Charlotte avvicinandosi e tirandomi un po’ indietro qualche ciocca di capelli, mentre sia io, sia lei, che Bulma e James osserviamo la mia immagine allo specchio.
- Decisamente- le fa eco Bulma, entrati nel loro mood di consulenti di immagine.
- Sentivo parlare di un mantello poco fa, o sbaglio? Chi osa coprire la mia fulgida creazione?- domanda atterrito il moro, cambiando completamente espressione.
- E’ usanza Saiyan che la sposa indossi un mantello con lo stemma, durante la cerimonia- spiega Bulma, continuando a giochicchiare con alcune ciocche mosse dei miei capelli.
- Ma è oltraggioso!- James trasale tenendosi il petto e io faccio un sorrisetto per rassicurarlo.
- Coraggio, è solo per la cerimonia, al banchetto e sotto gli attenti obiettivi delle fotocamera, la tua creatura sarà ammirata in tutto il suo splendore, tranquillo- mi affretto a rassicurarlo, non potendomi in alcun modo sottrarre al mantello. Gine, Veldock e Bardack, sono stati categorici e abbastanza intransigenti su questo.
- Consolati, Goku dovrà vestirsi in modo interamente tradizionale, non so che faccia farai quando lo vedrai- dice Bulma lanciando uno sguardo loquace a James. Solo lei ha visto Goku con l’abito da cerimonia e non ha voluto svelarmi nessun particolare a riguardo, è rimasta muta come un pesce fino alla fine.
- Ok, ora inizio seriamente a preoccuparmi, cercate di non farmi venire un attacco di cuore con le idee strampalate quanto ai look della vostra nuova famiglia- replica James con una smorfia, poi torna alla sua espressione rilassata.
- Ebbene cuginetta, vuoi vedere il tuo abito?- chiede a Bulma con un sorrisetto.
- Pensavo te ne fossi dimenticato, stavo per ammazzarti!- lo minaccia seccata la turchina.
- Perché, infatti secondo ogni previsione, al momeno mi entra poco o nulla dei vestiti che ho nell’armadio- ammette sconfitta la ragazza.
- Io so sempre tutto baby, ma il tuo James è qui per renderti una damigella d’onore con i fiocchi- la rassicura lui, sparendo per un attimo in corridoio e ritornando poco dopo, sempre con la gruccia tra le mani e l’abito nascosto nella fodera.
“Ce l’ha messa davvero tutta per non rovinare l’effetto sorpresa...”
- Allora, Vegeta mi ha svelato solo il colore portante della cerimonia, non mi ha voluto dire altro, infatti non sapevo nulla di questo mantello. Dunque, cara Bulma, come damigella d’onore della nostra Maya, hai il compito di essere il simbolo del tema della cerimonia- la mette al corrente lui, con l’aria di chi sa il fatto suo.
- Beh, mi sembra il minimo- replica con fare di superiorità mia sorella e la sua espressione cambia completamente quando James rivela l’abito.
Un meraviglioso vestito lungo, rosso rubino, in pura seta. Scollo a barca per mettere in evidenza i prorompenti seni di Bulma e spacco, con un luminoso applique sul drappeggio all’altezza del fianco destro.
- Non potevi fare di meglio!- commenta felice mia sorella.
- L’unica cosa, questo drappeggio non metterà ancora più in evidenza la mia pancia post parto?- domanda preoccupata, focalizzando la sua attenzione sullo scintillante dettaglio dell’abito.
- Al contrario, il drappeggio è fatto appositamente per slanciare e nascondere e l’applique da luminosità, richiamando anche gli innesti dell’abito di Maya, sarete scintillanti- dice convinto James, facendo brillare di gioia i suoi occhi color del cielo.
- Sì, ma ora che ne dite di andare a stappare questa bottiglia di champagne in piscina, in memoria dei vecchi tempi ormai andati?- commenta Charlotte con aria vaga.
- Chi te lo dice che sono andati?- le domando seccata.
- Mi sposo, mica sto andando a farmi suora?- proseguo retorica.
- Sono andati, fidatevi- commenta Bulma prendendo Trunks in braccio e facendo cenno con la testa a lui.
- Beh, allora dovrai accontentarti di un addio al nubilato molto semplice- dice Charlotte.
- Che cazzo, io volevo regalarti degli spogliarellisti- mormora James imbronciato, facendo scoppiare a ridere tutte noi.

******************************************************************************************

Intanto in palestra…

Goku sta passando la su ultima serata da scapolo a prendersi a pugni con Vegeta e ad intensificare il suo allenamento.
- Come ti senti?- domanda ad un certo punto il più basso col fiatone, prima di sferrargli un gancio destro, che Goku para all’ultimo secondo.
- Normale, credo, insomma non credo cambierà qualcosa- risponde ovvio Goku, dando un calcio a Vegeta, quest’ultimo fa un sorrisetto.
- Sai mi sono ricreduto- esordisce il principe, mettendosi a guardia alta e lo sguardo interrogativo che si dipinge sul volto del suo amico, lo invita a continuare.
- Inizialmente non credevo che Bulma fosse la mia compagna di vita, sai non a tutti capita come a te e a Maya…- lo mette al corrente il piccoletto, mentre la lotta prosegue senza esclusione di colpi, vedendo un Goku concentratissimo più sulle mosse che sul discorso.
- Però da quando è rimasta incinta, mi sono legato a lei in modo inspiegabile- conclude Vegeta, sferrando un pugno all'avversario in pieno stomaco, che si ferma per incassare il colpo. Poi sospira e sorride.
- Credo di capire- mormora il Saiyan più giovane rimettendosi in piedi, di nuovo in posizione da combattimento, ma Vegeta si rilassa lasciando andare le braccia lungo il corpo.
- Smettiamo, non vorrei rovinarti il tuo bel faccino il giorno prima del lieto evento- lo informa col suo sguardo di sfida e Goku sorride, rilassandosi a sua volta. Poi i due si siedono per terra, sorseggiando avidamente una fresca bevanda energetica.
- Senti la mancanza di tuo fratello di tanto in tanto?- chiede Vegeta dopo un breve silenzio e Goku alza un sopracciglio, irrigidendosi leggermente a quella domanda così strana e, soprattutto, non da Vegeta che è sempre reticente a fare o ricevere domande personali.
- Perché me lo chiedi?- riesce a dire Goku.
- Sai, non vi parlate da quasi un anno, non ti domandi mai come se la sta cavando?- continua il piccoletto, evitando di guardare il suo migliore amico negli occhi.
Il silenzio aleggia per qualche secondo nell’ampia sala della palestra e poi Goku prende la parola, dopo un lungo sospiro.
- Non mi interessa, onestamente. Da quando ha fatto quello che ha fatto, Radish non merita neanche un briciolo del mio perdono o dei miei pensieri- lo informa convinto, per poi fare un altro sorso dalla bottiglia.
- Certo, come biasimarti- commenta Vegeta con un’alzata di spalle.
- Più lontano possibile resta da me e Maya, meglio sarà per lui e per noi- conclude Goku portandosi le ginocchia al petto e posando lo sguardo su un punto indefinito della sala.
- Beh, a questo punto, ti mancherebbe un cerimoniere, no?- riprende Vegeta, continuando a non rivolgere lo sguardo a Goku e senza lasciare trasparire nulla dal suo tono oltremodo seccato.
- Uuuuurca! Non ci avevo pensato! Maya mi ammazzerà se domani non fila tutto liscio!- dice nel panico Goku e Vegeta scoppia nella sua risata profonda.
- Sei proprio uno sciocco, Kaaroth. Sarò io il tuo cerimoniere, se ti fa piacere ovviamente- risponde Vegeta guardandolo negli occhi e Goku si illumina, salvato in corner, come sempre, dal suo amico più fidato.
- Sul serio?! Oh grazie Vegeta, sei un vero amico!- esulta lui abbracciandolo, ma l’altro resta quasi impassibile.
- Ok, ma non abbracciarmi più in questo modo, d’accordo?- lo ammonisce il principino quasi scostandosi, serio.
- Scusa, non lo farò più promesso- risponde Goku, grattandosi la nuca in imbarazzo.

******************************************************************************************************************

Quella sera…

Io e Bulma ci stiamo preparando per andare a dormire.
“Già, come se poi io fossi pronta a prendere sonno...”
- Non mi sento pronta- informo mia sorella con serietà, gettando le lenzuola sul letto, per dare la possibilità a Bulma di prendere l’orlo dall’altra parte e stenderle.
- Cosa cazzo dici? È normale avere paura… credo- mormora aggrottando la fronte.
- Ma su, Maya, non è quello che hai sempre sognato? L’uomo da favola, il matrimonio da favola e tutto ciò che la Disney ci ha sempre fatto credere?- mi dice per tirarmi su il morale.
- Beh, suppongo di sì- dico alzando le spalle con poca convinzione.
“Eccolo, è un attacco di panico che arriva, me lo sento!”
- E’ che forse ho esagerato con questa cosa del matrimonio Saiyan, insomma, non tutti la capiranno, che dici?- chiedo, mordendomi un labbro.
I ripensamenti e il tarlo del dubbio si insinuano nella mia mente, permettendo all’ansia di giocarmi brutti tiri.
- E che ti frega? Cioè tu sei felice?- mi dice leggera Bulma e io annuisco.
- E che gli altri non capiranno cosa succede esattamente di fronte a quel tavolo, cosa importa!- prosegue spensierata, facendomi sorridere per un attimo.
- Ma io voglio che siate partecipi della cerimonia- ammetto, quasi piagnucolando.
- E poi, sarà terribile a dirsi e non fraintendermi, ma mi fa strano non avere nessuno della mia famiglia d’origine, avevo sempre immaginato Elizabeth fumare praticamente dall’inizio alla fine della cerimonia, tediando tutti i presenti sull’antica storia della nostra famiglia- le dico con una smorfia e Bulma sorride comprensiva.
- Ascolta, la tua famiglia, ovvero le persone che ti vogliono bene domani saranno tutte lì a gioire per te, non devo ricordartelo io- mi dice dolce.
- Lo so, è che sono così nervosa che la mente fa i kilometri- ammetto, sedendomi sul bordo del letto.
- Maya, senti, adesso andiamo a berci una tisana, ti va?- comincia mia sorella, in tono conciliante.
- James e C e tutta la loro fissazione sullo stappare prosecchi ti ha resa nervosa e l’estetista ha raccomandato sonnellino di bellezza, quindi, non voglio rigirarmi nel letto stanotte e trovarti con gli occhi sbarrati, intesi?- mi ammonisce con dolcezza e io allargo ulteriormente il sorriso, ringraziando mentalmente il cielo di avermi donato una sorella tanto meravigliosa.
- Domani sarà il giorno più bello della tua vita, non vorrai mostrare ai tuoi figli le foto del matrimonio in cui hai delle occhiaie da paura, spero!- mi dice tra l’ironico e l’arrabbiato.
- Beh, non è questa l’idea- mormoro grattandomi il mento.
- Allora, signora Son, giù in cucina e accendi il bollitore, coraggio!- mi ordina, dandomi una pacca sul sedere mentre mi avvio fuori dalla porta.
“Mi fa morire quando ha questo tono così autoritario”
Bulma mi aiuta a ritrovare la fiducia in me stessa da sempre, anche se ce l’ho sotto al naso e mi sembra di averla persa, lei mi indica esattamente dove l’ho lasciata, ma mentre ci stiamo dirigendo in cucina, sentiamo degli strani rumori accanto alla finestra.
- Cosa è stato?- chiede bloccandosi sul posto.
- Shh!- le faccio segno di fare silenzio per ascoltare meglio quei rumori apparentemente impercettibili.
Sembrerebbe qualcosa che urta contro il vetro della portafinestra.
- Se svegliano Trunks li faccio fuori!- sibila nervosa, voltandoci entrambe verso la direzione del rumore e vediamo sul pavimento del terrazzo tanti piccoli sassi. Io sorrido capendo subito, o meglio, ricordando.
- Ma non posso crederci…- dice Bulma andando verso la vetrata e io la seguo a ruota.
Scostiamo la tenda ed effettivamente quelli in terra sono sassi, ma l’ultima cosa che ci aspettavamo di vedere era Goku in giardino che tirasse pietruzze contro la finestra, con quell’aria tra l’imbarazzato e il divertito, tipica sua.
Mi si illuminano gli occhi a vederlo lì, bello come il sole, con i suoi soliti completi sportivi addosso. Da domani quel viso dolce, quegli occhi neri così profondi, quelle labbra morbide e quel corpo perfetto saranno miei, per tutta l’eternità.
L’ansia e la preoccupazione di poco prima svaniscono in un attimo, non appena mi affaccio dal terrazzo e lui è lì che mi sorride.
- Ma che combini? Hai ancora questo vizio di tirare sassi alle finestre per parlarmi?- riesco a dire, con le lacrime agli occhi.
“Non ci vediamo da stamattina e a me sembra essere passata un’eternità. Ogni istante lontano da lui, è un istante in più in cui io non respiro”
- Ho pensato di farti una sorpresa, che fai scendi?- chiede sorridente.
Io guardo Bulma speranzosa, come fosse una madre a cui chiedere il permesso.
In effetti con questa vestaglia di seta blu e i bigodini per tutta la testa, la sigaretta in una mano, somiglia un po’ a quelle mamme incazzate anni Cinquanta.
- Hey non guardarmi così, non devi mica chiedermi il permesso- dice divertita dietro il mio sguardo speranzoso, ma non le faccio neanche finire la frase, che già mi sto fiondando fuori di casa come una furia.
- Ma sia chiara una cosa!- mi richiama mia sorella, costringendo a bloccarmi all’ingresso tenendo la maniglia della porta di casa in una mano.
- Sono le 23 e 22. Tra circa ventotto minuti ti voglio già pronta per andare a letto- ordina puntandomi l’indice contro, mentre io la guardo alzando un sopracciglio.
- Non sarò tua madre e puoi sposarti con tutti i riti matrimoniali alieni che ti pare, ma le tradizioni sono le tradizioni- si giustifica serafica, incrociando le braccia al petto e quando lo fa sembra di vedere praticamente Vegeta.
- Quindi sposo e sposa non possono vedersi dopo la mezzanotte del giorno del matrimonio, è la regola bella mia- conclude in tono saccente, mantenendo la sua posizione.
- Ricevuto, mammina. Sarò qui tra mezz’ora- la informo, uscendo di casa e lei mi sorride scuotendo la testa, quando ormai io non posso più vederla.
(https://www.youtube.com/watch?v=2YpuCXEBdSg COLONNA SONORA)
Goku non appena mi vede allarga le braccia felice come un bambino e io gli salto in braccio, prendendo quasi la rincorsa. Ci stringiamo per interminabili minuti e io chiudo gli occhi, respiro il suo profumo riempiendomene senza riserve le narici, poi lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia con dolcezza e passione al contempo.
- Mi mancavi così tanto- dice a un millimetro dalle mie labbra.
- Anche tu, al telefono non sapevo come dirtelo- ammetto abbassando lo sguardo.
- Dovevo vederti, anche per pochi minuti, ma dovevo- mi dice rimettendomi a terra come una bambina piccola, per poi poggiare la fronte contro la mia.
“Mi sento sempre così tra le sue braccia, una bambina che ha bisogno di essere protetta”
- Vieni- gli dico prendendogli la mano e portandolo dove si trova la piscina, facendo entrambi attenzione a non rovinare le composizioni e le statue di marmo già posizionate lì per la cerimonia.
Ci sediamo a bordo piscina, ci togliamo le scarpe e mettiamo i piedi a mollo. I faretti interni illuminano la vasca, emanando un luccichio azzurro ed entrambi veniamo avvolti da questa luce così eterea e particolare.
- So che è la tradiz…- lo interrompo e non lo lascio neanche finire la frase che mi fiondo tra le sue braccia nuovamente e lo bacio, con una passione inaudita, come se quello fosse l’unico mezzo per sopravvivere. Goku mi sorride un po’ preoccupato, non appena ci stacchiamo.
- Sicura di star bene?- domanda alzando un sopracciglio.
- Splendidamente, sto solo realizzando che da domani sarò tutta tua per sempre!- dico felice, rilassandomi e poggiando tutto il peso sulle braccia che sposto leggermente dietro il corpo.
- Non vedo l’ora, il letto mi sembra così vuoto senza te, mi mancherai questa notte- mi dice suadente, per poi darmi un bacio nel collo, al cui tocco mi lascio quasi completamente andare.
- Tu mi manchi ogni volta che non ci sei…- gli dico in un sussurro, sperando che lui comprenda appieno il tono nella mia voce e il senso nelle mie parole.
- Avevo pensato di prepararti qualcosa di più “classico” per questa sera- confessa, grattandosi la nuca in imbarazzo.
- Cosa intendi per “classico”? Ci sono altre tradizioni del tuo popolo che devo conoscere, oltre a dovermi tagliare domani?- chiedo con finta ironia.
- Avanti, la stai vivendo troppo male, guarda che è un attimo, così…- dice prendendomi la mano e simulando un taglio all’altezza del palmo, poco sotto la base delle dita, lentamente. Io lo osservo e quel semplice tocco mi fa venire i brividi.
- E poi io dovrò farlo a te e tu a me, quindi sarò delicato, non devi pensarci troppo- mi rassicura con dolcezza.
- Mi fido allora-
Poi mi avvicino al suo viso e lui mi regala un altro bacio dolcemente intenso.
- E dimmi, come hai passato l’ultima tua serata da signorina Brief- domanda interessato.
- Uhm, vediamo, ho brindato con James, C e Bulma. Ho fatto la ceretta, sistemato i capelli, mangiato un panino e… non ho assolutamente sonno- lo informo, stilandogli la lista delle attività.
- Serata molto piena- commenta sorridendo.
- E tu?- chiedo ridacchiando.
- Io sono stato semplicemente ad allenarmi con Vegeta fino a poco fa, una strana adrenalina ha preso possesso del mio corpo. È una sensazione difficile da descrivere- confessa accigliandosi leggermente.
- Già, ti capisco, siamo sulla stessa barca- rispondo, abbassando di poco lo sguardo.
- Cosa c’è?- mi chiede apprensivo, io gli sorrido per rassicurarlo.
- Niente, un ricordo- mi limito a dirgli, alzando gli occhi verso la volta celeste.
- Vuoi condividerlo?- incalza curioso.
- Beh, non è uno in particolare...- comincio guardandomi intorno.
- Ti ricordi quando abbiamo giocato a beach volley, la prima volta che siete stati qui? È incredibile che sia passato già un anno…- comincio e Goku annuisce sorridendo.
- E poi quella sera… quando sei venuto a cercarmi...- dico piano e Goku sospira pesantemente, quando blocco volutamente la frase a metà.
- Già- si limita a dire, lasciando che il silenzio aleggi tra noi per qualche secondo.
Poi mi stringe a sé, come quella sera di quasi un anno fa, proprio come quando venne a parlarmi per la prima volta dopo quello che era successo con Radish.
- Te lo aspettavi? Tutto questo, intendo. Io e te, Bulma e Vegeta- comincia con un sorrisetto.
- Considerando la partenza, direi proprio di no, anche se Bulma e Vegeta dopo un po’ mi hanno convinta. Ma noi, mi dispiace, ma non ci davo molte speranze- lo informo scuotendo divertita la testa.
- E perché mai? E soprattutto, perché me lo dici solo adesso?- domanda Goku sgranando leggermente gli occhi, beccandosi un’altra risatina.
- Perché ti vedevo già felicemente sistemato con Chichi, tutto qua- ammetto scrollando le spalle.
- Parli tu che già eri praticamente tra le braccia di Ra…- Goku si blocca subito, notando il mio sguardo incupirsi come sempre a quel nome. Io abbasso nuovamente gli occhi osservando il mio piede in ammollo che lascio volteggiare sotto la sottile superficie d’acqua dolce.
- Ti fa star male, il fatto che lui domani non ci sia?- chiedo piano, senza aggiungere ulteriori dettagli, ma dal lungo e pesante sospiro che Goku mi da in risposta, capisco che ha capito che stiamo parlando della stessa persona.
- Anche Vegeta mi ha chiesto la stessa cosa poco fa, che strano- comincia, prendendo a muovere anche lui i piedi in acqua.
- Ma no- si affretta ad aggiungere, scuotendo la testa sicuro.
- Sai bene che il tuo dolore è il mio dolore- mi dice lanciandomi un’occhiata esplicita, spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio dolcemente e guardandomi negli occhi.
- Per colpa sua io ho provato un dolore indescrivibile, quindi no, sarò anche fatto di pietra, ma non sento la minima mancanza di quell’essere spregevole che è mio fratello- conclude con una certa durezza nel tono di voce.
Io annuisco lentamente.
- E soprattutto, non vorrei mai fosse qui, magari a rovinarmi il momento più bello della mia vita, per portare via da me la cosa più bella che ho- riprende, piegando leggermente la testa di lato e regalandomi uno dei suoi sorrisi più belli, io sorrido di rimando, lanciandomi nuovamente tra le sue braccia.
- Ti amo troppo- gli dico con tutta la convinzione di questo mondo e Goku assume un’espressione dolce.
- Anche io, più della mia stessa vita-
Poi ci scambiamo un lungo e dolce bacio e quando ci stacchiamo, mi ricordo di dare un’occhiata all’orologio.
- Le 23 e 50. Caspita, il tempo è volato- lo informo frettolosamente, tirando fuori i piedi dall’acqua e Goku fa lo stesso.
- Sarà meglio che torni dentro, altrimenti Bulma com’è conciata, è capace di apparire sul terrazzo imbracciando un fucile!- mi dice ridacchiando e io lo imito, immaginando la scena.
- Già e fidati, non vogliamo vederla questa cosa- gli dico con un certo terrore.
- Quella donna è Vegeta al femminile, se io e te siamo anime gemelle, loro di sicuro in un’altra vita erano la stessa persona, una qualche divinità che aveva in sé le loro due personalità- mi dice Goku rimettendosi in piedi.
- Cazzo, un mostro sacro da venerare praticamente- mi lascio sfuggire, immaginando un essere che abbia in sé mia sorella e il suo migliore amico e Goku ride di gusto.
La sua risata melodiosa è musica per le mie orecchie.
- Avanti, andiamo!- dice rimettendosi le scarpe e poi passeggiamo in giardino, fermandoci davanti a casa, mettendoci l’uno di fronte all’altra, mani nelle mani.
- Beh, ci vediamo domani, signora Son- mi dice lui, calcando volutamente le ultime due parole. Io sorrido a sentire il suo cognome accompagnato da quell’appellativo che fa così donna adulta.
- Caspita, dovrò abituarmi a tutto questo- replico su di giri.
- Meglio che tu lo faccia presto, hai poche ore a disposizione- mi ricorda strizzandomi l’occhio.
- A domani allora- conclude.
- Sì, io sarò quella vestita di bianco- commento ironica.
- E io sarò quello vestito in modo ridicolo, accanto all’immensa composizione floreale voluta dalle nostre madri- ridacchiamo entrambi e poi io cambio espressione, riservandogli uno sguardo preoccupato.
- E’ la tradizione- mi informa per l’ennesima volta, scrollando le spalle.
- Poi può anche darsi che ti piaccia, ma prometto che per il ricevimento mi cambierò e indosserò qualcosa di più consono, se non ti va bene- si affretta a rassicurami.
- Sarà meglio per te- lo ammonisco seria.
- Buona ultima notte da ingenuo ragazzo, Kaaroth- gli dico con un sorrisetto sghembo.
- Buona ultima notte da sognante ragazzina, Maya- risponde a tono lui.
Poi mi alzo sulle punte per baciarlo e quando ci stacchiamo, lentamente, quasi non vorrei che il sapore delle sue labbra andasse via dalle mie. Ci guardiamo fin quando non lo vedo sparire dietro al cancelletto del giardino e sorridendo come una scolaretta alla prima cotta entro in casa quasi a passo di danza.
“Come riuscirò a dormire dopo questa botta di adrenalina così forte”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: LadyYuna94