Fumetti/Cartoni americani > Rick & Morty
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Autore: parveth    28/03/2023    1 recensioni
"Fuori dalle brande moccioso!"
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era lunedi mattina e come sempre la famiglia Smith stava facendo colazione tranne Morty il che era strano visto che non era mai stato un dormiglione, “Lo vai a chiamare tu papa’?” chiese Beth versandosi del succo d’arancia.

 

“E va bene” rispose Rick con un grugnito lasciando cadere rumorosamente il cucchiaino nella sua ciotola di latte e cereali, butto’ indietro la sedia e si diresse verso la camera del nipote per poi aprire la porta neanche troppo gentilmente, nella penombra di quella gelida mattinata invernale scorse Morty addormentato a pancia in su con le braccia distese sopra la testa: non l’avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura ma quella visione lo riempi’ di tenerezza.

 

“Fuori dalle brande moccioso!” esclamo’ col solito tono secco, Morty alle sue parole si volto’ leggermente sul fianco mugugnando qualcosa, Rick con una luce di giocosa follia negli occhi balzo’ sul letto e si sedette sulle gambe del nipote ancora sotto le coperte “ma che cacchio…” mormoro’ Morty con voce assonnata “ho detto: fuori dalle brande stronzetto!” disse Rick mettendo le mani sotto le coperte e facendogli il solletico ai fianchi, l’adolescente colto di sorpresa scoppio’ a ridere “hahhahahahahahhahahahah Rick che fai smetilhahahahahahah!” urlo’ provando a bloccargli le mani senza riuscirci a causa delle risate, stava sognando non era possibile che suo nonno, quel burbero bastardo ubriacone che non si faceva problemi a bistrattarlo stesse...si insomma stesse giocando con lui di prima mattina, conoscendolo si sarebbe aspettato che per svegliarlo gli avesse tirato le lenzuola da sotto.

 

Ma no! Non stava sognando, sentiva il peso dell’uomo sulle sue gambe e l’odore del suo fiato sulla faccia, stranamente non puzzava d’alcol, si vedeva che ancora non aveva aperto la prima bottiglia e ne fu felice per lui, nel frattempo Rick aveva scostato la coperta facendolo rabbrividire visto che a quell’ora la sua stanza non era ancora completamente riscaldata e gli aveva sollevato la maglia del pigiama scoprendogli lo stomaco “Rick c-che vuoi far…” non fece in tempo a finire la frase che suo nonno si era chinato facendogli una sonora pernacchia sulla panca, Morty ormai non poteva far altro che ridere incapace di difendersi in alcun modo e la sua risata si acui’ ulteriormente quando le dita di Rick raggiunsero le sue ascelle “basta basta mi alzo” replico’ provando ad alzarsi nel momento in cui Rick si alzo’ dalle sue gambe ma il vecchio fu piu’ veloce di lui e lo afferro’ alla vita proprio mentre stava scendendo ma in quel modo persero entrambi l’equilibrio finendo a terra “ok ora mi sono alzato, visto?” disse Morty mettendosi in piedi “sbrigati a fare colazione stronzetto” disse Rick alzandosi a sua volta.

 

Il ragazzino obbedi’ ed inizio’ la sua giornata come al solito mentre Rick tornava in garage, il resto delle ore trascorsero tranquille inoltre Morty era riuscito ad accordarsi con Rick di avere avventure ogni due giorni in modo da potersi dedicare tranquillamente anche allo studio cosicche’ Beth e Jerry non avessero da ridire, la mattina successiva capito’ ancora: Morty si era attardato sotto le coperte qualche minuto in piu’ e suo nonno era di nuovo li’ “allora quanto ci metti?” chiese poco prima di torturarlo con le dita sotto le ascelle “Nohahahhahahahhahaha” fece Morty riuscendo ad afferrare il cuscino e dandoglielo in faccia “come osi stupido pezzetto di cacca!” abbaio’ facendogli il solletico sui fianchi “persino il tuo nome lo dice, deriva dal francese e significa mar morto” “si e si chiama cosi’ perche’ ha talmente tanto sale che non ci son pesci ma quel sale viene estratto e consumato” riusci’ a biascicare suo nipote tra una risata e l’altra.

 

Rick lo guardo’ stupito, non si aspettava una simile affermazone dal ragazzino: dopotutto non era cosi’ stupido come sembrava e in lui inizio’ ad accendersi una piccola fiamma d’orgoglio per il nipote adolescente, gli punzecchio’ le anche prima di lasciarlo andare e nei giorni successivi Morty inizio’ a fare apposta a rimanere a letto oltre la sveglia per fare in modo che suo nonno venisse a chiamarlo, Rick invece pareva non essersene accorto come al solito.

 

E poi accadde, l’ennesimo litigio dei loro dopo aver concluso un’avventura su un pianeta abitato da feroci polpi giganti in cui avevano come sempre rischiato la pelle “e’ tutta colpa tua!” urlava Morty “taci stronzetto! Se mi avessi dato retta…” rispose Rick pilotando furiosamente l’astronave.

 

“Mi sono rotto le palle! Anzi TU mi hai rotto le palle” strillava il ragazzino.

 

“Oho! Ma davvero?? sarebbe una gran scoperta il fatto che tu le abbia” replico’ lo scienziato rallentando finalmente l’andatura dell’astronave.

 

Furioso, Morty tiro’ fuori da sotto la plancia una bottiglia di whiskey che sapeva suo nonno nascondeva li’ e prima che Rick riuscisse a dire alcunche’ la stappo’ e ne bevve una lunga sorsata.

 

Rick non poteva crederci.

 

 

Non suo nipote!

 

 

Aveva solo quattordici anni!

 

 

No, non l’avrebbe mai permesso, non poteva!

 

 

Come se fosse in trance mollo’ un sonoro ceffone a Morty che quasi lo fece cadere dal sedile, il ragazzo non disse piu’ una parola fino all’arrivo.

 

Non si parlarono nemmeno durante la giornata successiva e a tavola ne’ Jerry ne Beth ne Summer commentarono a riguardo.

 

Il sabato notte Morty si alzo’ dirigendosi verso la camera del nonno, entro’ senza far troppo rumore e si mise sul lato destro dove Rick dormiva steso sul fianco.

 

“Devo chiederti scusa” mormoro’ incerto “ma ero arrabbiato e a te come al solito sembrava non importare nulla del pericolo che abbiamo corso” Rick sentiva vagamente le sue parole ma tacque per capire fino a che punto sarebbe arrivato.

 

“Ma siccome sono convinto che in fondo a me tu ci tenga ho bevuto un sorso: non era whiskey ma the freddo”.

 

 

“Piccolo bastardo mi hai fregato!” penso’ Rick e si sedette lentamente sul letto per poi afferrare e sollevare il nipote che nel frattempo si era voltato, alla vita.

 

“Questa me la paghi stronzetto!” gli sibilo’ all’orecchio iniziando a fargli il solletico alle ascelle, Morty per poco non strillo’ di sorpresa sentendo le dita di suo nonno sulla pelle “shh non urlare” mormoro’ Rick in tono stranamente rassicurante, le mani gli pizzicarono le cosce facendolo piangere dal ridere “nonno Rick smettilhahahahhahahaha” “non ci penso proprio anzi credo che andro’ avanti tutta la notte”.

 

Il ragazzino sgrano’ gli occhi: sarebbe svenuto dalle risate se l’avesse torturato tutta la notte ma dopo un tempo che gli sembro’ infinito Rick la smise e si sdraio’ accanto a lui, il ragazzino provo’ ad accocolarglisi addosso ma lo scienziato lo respinse dolcemente facendolo rimanere nell’altro lato del letto.

 

“Niente smancerie” grugni’.

 

Poco dopo pero’ fu il primo ad allungare le braccia ed a stringere a se’ il nipote, Morty si rilasso’ e Rick lo senti’ sorridere contro il suo petto prima di addormentarsi.

 

In fondo erano sempre loro.

 

Rick e Morty.

 

Rick e Morty per sempre, per cento anni.

 

  
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