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Autore: _Fuuyuko_    01/04/2023    0 recensioni
|Dove Yoongi vuole farsi male e Hoseok vuole farlo stare bene|
"Even if I say it'll be alright still I hear you say you want to end your life. Now and again we try to just stay alive. Maybe we'll turn it all around cause it's not too late.
It's never too late."
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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'Comprare un gatto'

{TW SELF-HARM}

Passarono giorni, se non settimane da quella bellissima avventura in mezzo alla natura e di Hoseok nessuna traccia. Il maggiore era confuso, più i giorni passavano più non capiva il motivo della sparizione del suo giovane amico dottore. Un giorno, non avendo nulla da fare e sentendosi bisognoso di esprimere i propri pensieri riprese il suo caro amico diario, pronto a sfogare su di esso tutta la delusione che stava provando in quel momento.

Yoongi's Diary

E' buio sai, diario? Da quando ho conosciuto Hoseok non  sono riuscito più a farne a meno. 

Senza di lui è vuoto ogni giorno, non riesco a sorridere e la testa mi tortura di pensieri negativi, mi dicono che è colpa mia, che si è stancato del mio carattere e se n'è andato, si è dissolto.

Diario, sono sbagliato io? Mi fidavo della sua persona, così tanto da bramarne ogni giorno la presenza. Faccio male? E' diventato il motivo per cui svegliarmi la mattina e resistere dentro questa bianca prigione. Dove sei finito, Hoseok?

Questa sua assenza immotivata fa venire voglia di punirmi, sai? Per gli errori che ho commesso con lui. Sicuramente sarà scappato perché ha paura di me, Diario.
Come faccio a controllare questi pensieri che mi divorano da giorni? Vorrei fidarmi di lui, vorrei davvero farlo ancora ma ho paura, ho paura di  rimanere da solo.

Nonostante tutto quello che abbiamo passato perchè è scomparso nel nulla, senza avvisarmi? Vorrei che bussasse alla porta in questo preciso momento, che la spalancasse come al solito, accogliendomi con un grande sorriso, per poi propormi altre avventure da passare insieme...

Non si sarà scordato di me, spero? I pensieri mi divorano...  Forse me lo merito davvero, ho avuto inutili speranze anche questa volta... Vorrei solo non essermi affezionato così tanto a lui. Avere qualcuno a cui tieni peggiora le cose, sai? Hai molta più paura di sparire, perché vorresti stare accanto a quella persona, e hai paura di deluderla. Di farle del male. E per questo mi detesto sempre di più.

Scusa diario, la prossima voltà cercherò di avere pensieri felici da condividere, ora come ora questa è l'unica cosa che mi logora la mente, da troppo è il mio pensiero fisso e la sua mancanza mi distrugge.

~

Yoongi lasciò la penna sul vecchio diario, portandosi le mani tra i capelli, oramai preda di un attacco di panico. Iniziò a respirare a fatica, a vedere tutto sfocato e dovette appoggiarsi alla prima cosa che gli capitò sotto mano, per poi accasciarsi a terra, oramai privo lucidità.
La mancanza del ragazzo minore da giorni era per lui una vera e propria tragedia, poiché il rosso era l'unico in grado di fermare il flusso di pensieri negativi che da anni oramai accompagnavano il ragazzo.
Si ritrovò a pensare che nulla in realtà fosse cambiato dal suo passato, che prima o poi sarebbe tornato solo e doveva semplicemente esserne cosciente, senza farsi travolgere dalle dolci emozioni che quel ragazzo gli faceva provare.
Senza rendersene conto Yoongi si ritrovò ad osservare la sua figura allo specchio del bagno: notò i suoi lineamenti cambiati, non più trascurati, i suoi capelli ben sistemati e il suo esile corpo oramai in fase di guarigione.
Pensò con un amaro sorriso in volto che quella guarigione simboleggiava il suo stare bene accanto al ragazzo, quel ragazzo che da giorni gli toglieva il respiro con la sua assenza.

 
Poggiò la mano sotto una piastrella del bagno non fissata a terra e ne tirò fuori da sotto una lama avvolta da un tessuto color porpora.
Più si osservava allo specchio più odiava quel suo volto che non rappresentava ciò che lui veramente provava. Quel volto ancora speranzoso, con una luce lieve che lo faceva sembrare tutto al di fuori della vecchia persona che era; eppure i suoi pensieri in quel momento erano i soliti e soprattutto le sue intenzioni erano le stesse per cui lui stesso fu chiuso dentro questa triste clinica.
Aprì l'acqua della vasca, lasciandola scorrere per poi riempirla abbastanza da poter immergersi con tutto il corpo, dopodiché si spogliò, lasciando cadere ai piedi i suoi vestiti per poi entrare lentamente dentro il freddo contenitore di marmo.
Sospirò a fatica, girando tra le dita delle mani la fredda lama, pronto a farla sprofondare nuovamente sulla sua candida pelle marchiata.
Quando si decise a far combaciare la punta della lametta con la sua pelle un forte rumore riempì la stanza: Hoseok era di fronte a lui, grondante di sudore e con uno sguardo davvero spaventato.
Come biasimarlo? Il suo amico giaceva nudo nella vasca con in mano un oggetto che non doveva essere presente nella stanza, nè tantomeno nella struttura in cui si trovavano.

 
La sua reazione fu rapida: si tolse maglietta e pantaloni, raggiungendo il più grande nella vasca. Il bianco rimase sorpreso e, arrossendo lievemente per la visione a cui aveva appena assistito fece spazio nella vasca al giovane.
Le mani di Hobi finirono attorno al corpo di Yoongi, stringendolo in un forte abbraccio un po' tremolante ma allo stesso tempo deciso.
Rimasero per molto tempo in quella posizione, nessuno dei due voleva realmente sciogliere quel loro dolce abbraccio, perché era ciò che entrambi desideravano fare da troppo tempo.
Il più grande si accorse che il corpo del suo amico iniziava piano piano ad essere sempre più debole, perché la sua presa andava man mano ad allentarsi dal suo corpo. Iniziò poi a tremare, poggiando il viso nell'incavo del collo di Suga, volendo nascondere il suo volto troppo espressivo in quel momento.
Nonostante cercò di nascondersi il suo corpo non cercò di fare lo stesso, difatti iniziò a tremare sempre più forte e delle calde lacrime iniziarono a scendere copiose dal suo volto, cadendo dolcemente sulla spalla del più grande, facendolo lievemente sobbalzare.
Il giovane iniziò a muovere una sua mano, portandola su quella dell'altro ragazzo per poi stringerla lievemente.
Carezzò la parte superiore della mano, per poi prendere quell'oggetto metallico e buttarlo lontano da loro e da quella vasca.

 
Ciò che volevano entrambi ora era solo stare insieme in quella calda vasca, sentire il corpo dell'altro vicino, come a imprimere nella loro memoria quel prezioso contatto che da troppo tempo entrambi i ragazzi desideravano con tutto il loro cuore.
'Non lascerò che accada un'altra volta, Yoongi. Ci sono qui io ora.'
Quelle parole scaldarono il cuore del più grande, facendo svanire ogni pensiero negativo, facendo spazio invece alle bellissime sensazioni che provava in presenza di quel dottore.
Le loro anime erano in sintonia: Yoongi voleva essere salvato, Hoseok voleva salvarlo. A tutti i costi.
Come due pezzi di puzzle unici, dove solo loro possono completarsi a vicenda.
Dopo aver passato molto tempo abbracciati i due ragazzi si alzarono, uscendo dalla vasca per poi asciugarsi e vestirsi.  Il minore corse a prendere quell'oggetto freddo di metallo, per poi correre fuori dalla stanza e buttarlo altrove, lontano da quella stanza e dalle mani di Suga.

Una volta tornato nella bianca stanza il rosso si sedette accanto al suo amico che giaceva sul triste letto. Rimasero per molto tempo senza parlare, quando ad un tratto il giovane si girò, guardando con determinazione Yoongi; 

'Per la penultima richiesta ci ho messo più del previsto, mi dispiace di non averti avvertito' disse, sorridendo leggermente, come a volerlo invitare a non pensare alle cose avvenute poco prima.

Suga annuì solo, per poi sospirare e lasciarsi andare sul letto, come se il suo corpo avesse perso stabilità. In cuor suo era davvero sollevato che Hoseok fosse con lui, ma si sentiva in colpa per aver dubitato di lui e per ciò che aveva pensato di fare di conseguenza.

Rimasero ancora in silenzio, quando una mano apparse nella visuale del bianco, invitandolo ad afferrarla per alzarsi dal letto. Guardò il giovane, afferrandola poco dopo, stringendola forte a sè, come se avesse paura che da un momento all'altro potesse svanire nel nulla, come se fosse un'illusione: fortunatamente per lui non lo era, difatti si alzò nel giro di un attimo. 'Anche oggi abbiamo l'autorizzazione per uscire, non potevo di certo realizzarla dentro questa clinica' Sorrise il rosso, dirigendosi fuori dalla porta stringendo ancora la mano del suo amico.

Non ricevette una risposta, ma sapeva che il bianco lo stava ascoltando, dunque continuò a muoversi fuori da quell'edificio.  Salirono subito in macchina, dirigendosi in un luogo che Yoongi non conosceva, notando che la strada che stavano percorrendo non gli era famigliare, ma lo lasciò fare, fidandosi del minore.

Ci vollero pochi minuti, quando l'auto si fermò davanti una villa: Casa di Hoseok. Il maggiore arrossì leggermente, non aspettandosi di ritrovarsi davanti la casa del suo giovane medico, per poi uscire una volta ferma la macchina.

Entrarono dopo pochi istanti e, una volta varcato l'uscio della porta uno strano suono iniziò a riecheggiare nella stanza. Yoongi sussultò, guardandosi i piedi: trovò un batuffoletto che girava attorno le sue caviglie, strusciandosi su di lui, miagolando di tanto in tanto.

Il bianco sorrise per poi abbassarsi al livello del piccolo gattino, iniziando a coccolarlo: Aveva sempre desiderato avere un gatto, cosa che nella sua vecchia abitazione era sempre stata fuori discussione. Giocò per qualche minuto con la piccola gattina, per poi ritrovarsi un volto molto famigliare di fronte; anche Hoseok si era accovacciato ai livelli del gatto, per carezzarlo e sorridere dolcemente ad entrambi. Il rossore del viso del maggiore era molto evidente, difatti iniziò a sentire molto caldo, così si portò le mani sul volto, abbassando lo sguardo.

'Allora... Come vogliamo chiamarla?' chiese il rosso, cercando di catturare l'attenzione del suo amico. Difatti alzò lo sguardo e, con aria pensierosa si portò una mano sotto il mento. 'Athena?' Propose, annuendo al pronunciare del nome. Il minore sorrise, annuendo a sua volta, battendo le mani come un bambino. 'E' perfetto' disse, per poi tornare a coccolare la gattina che iniziò a fare le fusa ad entrambi. 

Yoongi era felice, i pensieri che poco prima gli divoravano la testa erano oramai  un lontano ricordo e non fu l'unico a rendersene conto. Qualcuno era davanti a lui, oramai le sue mani erano immobili, il suo sguardo incredulo e, con occhi che brillavano iniziò a sorridere, arrossendo come un bambino: Davanti al giovane Hoseok, per la prima volta vide un ragazzo felice, con un sorriso enorme e puro. Il suo cuore perse vari battiti, realizzando i sentimenti genuini che provava per il suo amico che giaceva di fronte a lui, mentre coccolava il LORO gattino Athena.

In cuor loro sapevano che per la prima volta Suga era davvero felice, come mai era stato in vita sua... e quel suo primo, vero sorriso fece capire al rosso che ne era valsa la pena, ne era valsa la pena aspettare e stagli accanto.

Quel giorno, per la prima volta Min Yoongi sorrise davvero, senza un velo di tristezza o pentimento.

  
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