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Autore: Colpani392    03/04/2023    0 recensioni
(WENCLAIR)
La maledizione degli Addams, poco menzionata al di fuori del circolo familiare, la maledizione di essere legati per la vita alla persona scelta per noi dal nostro cuore e dal destino.
Il vincolo del legame, seppur sempre più raro nel mondo moderno, ogni lupo mannaro è legato irrimediabilmente a qualcuno sul piante con un legame che va bel oltre le concezione umana.
La maledizione degli Addams non è immediata, il confine tra amore e odio è sottile e tutti conoscono la propensione per l'odio di una Addams in particolare.
Il vincolo del lega dovrebbe essere immediato e folgorante per un lupo, eccezion fatta se l'altro non è un licantropo.
Sole e Luna, arcobaleno e nuvole di temporale, amore e odio, vita e morte, il destino sì è proprio divertito stavolta ad intrecciare a doppio filo le nostre studentesse della Nevermore preferite.
Genere: Drammatico, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Enid, Gomez, Mercoledì, Morticia
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Il viaggio verso la tenuta Addams passa per lo più in silenzio, sia durante il viaggio in auto che durante quello in aereo Enid ha mantenuto un minimo di contatto fisico con Mercoledì.

“Lo faccio solo perché solo per gli effetti collaterali delle nostre maledizioni”

“mi sta bene”

In auto era stato un semplice contatto tra le loro spalle ed a tratti Enid poggia va testa sulla spalla di Mercoledì. Mano rimase sorpreso dalla non riluttanza al contatto della Addams, non sapeva che Mercoledì era così beata del torpore che gli dava il contatto con Enid che quando la ragazza gli poggia la testa sulla spalla per riposare gli occhi, la corvina è rimasta catafratta per quanto amava la sensazione del lupo mannaro addosso.

In aereo la situazione era diversa, stesso cargo, stesse passeggeri idioti che si facevano ripulire a poker, ma situazione diversa perché Mercoledì era a metà tra l’impulso omicida e la voglia di abbracciare e confortare il lupo che aveva il terrore di volare in primis, se poi si ritrova su un aereo messo insieme con il nastro adesivo….

“Voglio scendere precipiteremo, voglio scendere precipiteremo..”

Enid era un disco rotto, aveva una mano che stringeva quella di Mercoledì, che la corvina non capiva come non la stritolasse, vedendo come la mano poggiata sulla panca in legno avesse gli artigli allungati e conficcati nel legno.

Una volta atterra Enid si fa cadere a terra a quattro zampe baciando il terreno.

“Enid ti prego sei imbarazzante”

Mercoledì la sorpassa senza degnarla di uno sguardo e sale sull’auto.

“Lurch, carica la zavorra per favore”

Il maggiordomo solleva delicatamente Enid per metterla in auto.

“Zavorra? Come osi, mi hai trascinato a forza su una trappola mortale..”

“Da cui sei uscita completamente illesa”

“E non ti sei aspettata che avrei obiettato, con argomentazioni oltremodo valide, vorrei quindi sottolineare mia cara Mercoledì…..”

Mercoledì con un saltello si siede vicino a Enid mettendosi contro di lei, molto più attaccata rispetto al precedente viaggio. Questo era stato così inaspettato che Enid si è mutata e Mercoledì ha potuto continuare il viaggio di ritorno con il suo amato silenzio accompagnato da un amabile torpore.

“Siamo arrivati”

Enid era già spaventata a morte solo immaginando come potesse essere la casa, dopo che dovettero attraversare una tetra foresta e un enorme cimitero per arrivare alla casa, ma quando si trova davanti questo enorme castello spettrale ancora più inquietante ed in stile gotico rispetto a Nevermore, Enid pensò che questo posto sarebbe stato il suo cimitero a breve.

Tutta la famiglia di Mercoledì erano ai piedi dell’enorme scalinata che conduceva all’ingresso principale e fu Gomez a fare gli onori di casa.

“Mia cara ragazza lupo mannaro, è un piacere vedere che tu sia sana e salva e che la nostra amata figliola ti abbia portata a casa come sua futura sposa”

Naturalmente col suo entusiasmo esplosivo a dare il benvenuto a casa Addams, le sue parole fecero diventare Enid più bianca di Mercoledì e Mercoledì tirò fuori uno dei suoi peggiori sguardi omicidi, che Morticia si dovette costringere a me pararsi di fronte al marito per intervenire.

“Quello che intendeva mio marito, era che ovviamente siamo entusiasti che tu stia bene e che sei la benvenuta in casa nostra. Sappiamo del legame tra te e nostra figlia ma tranquilla non c’è nessun genere di obbligo, mio marito voleva soltanto scherzare”

Enid accenna un sorriso tirato mentre Mercoledì fa un passo avanti.


 

“lo spero bene padre, perché io non ho alcuna intenzione di prendere in sposa un simile e adorabile insieme di zucchero e arcobaleni”


 

“Sinceramente Mercoledì non so se prenderlo come un insulto o un complimento ma tranquilla neanch'io ne ho intenzione, per quanto il legame del lupo possa essere forte, dopotutto io sono al 100% etero”

“Oh piccola, la nostra famiglia non crede in queste etichette, noi Addams crediamo solo nella libertà di essere se stessi nel bene e nel male”

Nel dire queste parole Morticia si era avvicinata a Enid fino a stringerla in un abbraccio, l’abbraccio con più calore materno che la ragazza abbia mai avuto, Enid si vide costretta ad asciugarsi le lacrime una volta lasciata libera dalla donna.

“Grazie signora Addams”

“Si madre, ma ora credo si ora di andare, il viaggio è stato spossante”

Le due ragazze stavano a 1 m l'una dall'altra, Morticia vedeva chiaramente come entrambe fremevano per avvicinarsi l’una all’altra è capì che non c'era bisogno di spingerle, molto probabilmente entro fine estate avrebbero accettato le loro maledizioni o sarebbero perite provando a contrastarle, per Morticia non c’era morte migliore se non per amore.

“Mercoledì, perché non cominci facendo fare il giro della casa ad Enid, magari mostrandogli la sua stanza, sappiamo che la vorresti da tutt’altra parte ma sapendo anche come vi trovereste se dovesse essere troppo separate, abbiamo allestito, una delle camere sotto la tua torre”

Enid era attonita, non voleva vivere sottoterra.

“Sotto la torre di Mercoledì?

“Tranquilla Enid, non sei sotto terra ma solo sotto la mia stanza come avrei capito la mia stanza è una delle torri del castello ma ovviamente non sono così altezzoso d aver bisogno di soffitti chilometrici, la mia stanza è a circa metà della torre, tu starai nella stanza al di sotto, tranquilla immagino che l'abbiano preparata perché tu sia a tuo agio. Vero madre?”

“Non abbiamo potuto mettere nulla di colorato dato lo scarso preavviso ma avevamo qualcosa per rendere l’ambiente più luminoso, l'abbiamo ripulita, eliminato i goul che la infestavano, messo delle lenzuola pulite e sì insomma dovrebbe risultare accogliente per te, poi potrai personalizzarla e cambiarla come preferisci dopotutto ormai questa è casa tua”

Morticia aveva parlato con un sorriso e con una dolcezza che davvero faceva sentire Enid la benvenuta a casa Addams, ma le ricordò anche che lei ora non aveva più un'altra casa, che la sua vera famiglia l'aveva rinnegata e questo non faceva altro che scavarlo un buco nel petto. Quindi non le resto che annuire con un sorriso tirato sul viso e gli occhi lucidi, per poi cominciare a seguire Mercoledì all’interno della magione.

“Mi spiace per la disgustosa affettuosità dei miei genitori ma al contrario mio loro sono buoni”

“Sinceramente Mercoledì, credo che sia l’unica persona al mondo che possa ritenere questo un difetto, comunque tranquilla mi piacciono i tuoi genitori per quanto siano diretti e senza peli sulla lingua”

“Beh quello è uno dei loro pregi, ti dicono tutto quello che pensano che sia negativo o positivo, che sia una minaccia di morte o la promessa di amore Eterno. Il loro concetto di privacy e pudore sono particolari quindi ti consiglio di non entrare in una stanza se senti odori di schiocchi e ventose”

“Ah”

“La torre con le loro stanza è al lato opposto della nostra e di norma sopravento, quindi non preoccuparti, anche con il tuo udito ed il tuo olfatto non dovresti sentire nulla”

Enid annuisce cercando di non pensare a caso non dovrebbe preoccuparsi di sentire.

Non appena finirono di salire l’enorme rampa di scale che porta all’ingresso del castello, Mercoledì aprii del tutto la porta rimasta socchiusa e Enid rimase ancora una volta a bocca aperta, l'interno della casa era magnifico, una cosa stupenda per quanto gotica e inquietante, l'immensità e la sfarzosità del posto era una cosa oltremodo magnifica.

Ci sono armature e armi antiche da ogni epoca e luogo, quadri bellissimi per quanto magari raccapriccianti, sculture opere più famose, c'erano tante di quelle cose dalla tale bellezza che Enid ne temeva il valore e subito cercò di farsi piccola nel timore di, nonostante l’immenso spazio, urtare qualcosa e fare migliaia di dollari di danno.

“Sì ai miei genitori piace collezionare cose sfarzose, queste armature arrivano direttamente da Londra, i quadri dal Louvre, alcune sculture le abbiamo prese a Firenze, la maggior parte sono regali dello zio Fester”

“Aspetta ma intendi comunque dire che su copie particolarmente costose”

Questo mentre passavano davanti al quadro del giudizio universale di Michelangelo.

“T prego, secondo te mio zio Fester si abbasserebbe a rubare delle misere copie, tutto quello che c'è qui, tutto ciò che vedi in questo castello è originale, sono quegli insulsi musei da quattro soldi ad avere le copie targate Addams, molti neanche se ne sono resi conto altri fanno finta di niente per non far sapere alla gente che si son fatti soffiare sotto il naso opere dal valore inestimabile”

Enid capi che sì, erano copie, erano decisamente le copie di alcuni dei dipinti e sculture più famose e più costose al mondo, erano decisamente copie, Mercoledì stava scherzando, dopotutto nessuno ci teneva ad avere tanti capi d'accusa in casa propria mostrati in maniera così sfarzosa come il David al centro della scalinata che porta al primo piano.

“Forza Enid, da questa parte”

Mercoledì si muoveva piuttosto decisa, senza dare veramente il temporanee di osservare cosa aveva intorno mentre si dirigeva verso l'ala ovest del castello, dove risiedeva la torre di Mercoledì, Enid nel frattempo aveva avuto il tempo di pensare che era strano che Mercoledì non avesse chiesto una stanza sotto terra senza finestre e invece abbia una torre che da quel che aveva visto dall’esterno era anche piuttosto alta, e se ma sua stanza era effettivamente a metà di essa, rimaneva molto in alto ma ora che ci pensava non aveva visto qualcuna finestra in quella specifica torre.

“Molto bene siamo arrivati, tranquilla immaginando che tu non sia abituata alla tortura delle scalinate perpetue utilizzeremo il montavivande, tranquilla è abbastanza grande per far entrare anche due persone per volta, dopotutto in qualche modo i mobili abbia dovuto portarli su”

Mercoledì apre un quadro che Enid ricorda essere di un’artista piuttosto famoso, come fosse una porta, senza la minima delicatezza nel farlo sbattere contro il muro, dietro di esso un’enorme ascensore più che monta vivande.

Le ragazze entrarono e Mercoledì premette il pulsante del terzo piano, il monta carichi lentamente con un rumore scricchiolante e agghiacciante è che non dava per niente sicurezza, cominciò a salire.

“Mercoledì quando possiamo davvero parlare di questa cosa tra noi due”

“Ne abbiamo parlato già abbastanza, abbiamo un legame? Si, vogliamo che la cosa si approfondisca fino a diventare come i miei genitori? Assolutamente no!”

In effetti anche Enid faticava a vedersi così affettuosi con Mercoledì come aveva visto erano i genitori della ragazza, in effetti durante il weekend dei genitori non gli aveva mai visti staccati una volta e la maggior parte del tempo si sbaciucchiava su varie parti del corpo, la cosa era sì dolce ma anche piuttosto morbosa.

“Quindi tu dici che se consolidiamo il legame, se io ti dovessi marchiare per far per rendere definitivo il legame del lupo..Rischiamo di diventare come loro?”

“Se consolidiamo anche il legame del lupo sarebbe anche peggio dopotutto loro sono effetti solo o almeno solo mio padre è affetto dalla Maledizione degli Addams, l’amore di mia madre è naturale se così si può definire”

“Ah”

“Finalmente l'ascensore si ferma e le porte si aprono su una stanza molto illuminata, sorprendentemente essendo priva di finestre ma con un’enorme lampadario posto al centro del soffitto, fatto apparentemente in oro e pieno di cristalli che riflettevano la luce in 1000 modi, Enid crede addirittura che ci sia l'arcobaleno in mezzo a quei cristalli.

“Oh buon Dio hanno tirato fuori quell'obbrobriosità, devono davvero tenerci a far bella figura con te”

“Intendi il lampadario?”

“Quel lampadario fu rubato da zio Fester a Londra, potresti anche immaginare il proprietario, una simpatica anziana che ci ha lasciato da poco, era il suo preferito puoi immaginare perché quando zio Fester lo rubo non si premurò di sostituirlo con una copia ma lasciando un biglietto, dopotutto lui e la regina sono nemesi di vecchia data, lei ha cercato più volte di catturarlo e ucciderlo, lo sfidò anche a duello tempo fa, zio Fester lo nega ma lei era la sua anima gemella, c’è rimasto molto male quando lei si sposò con un altro e non ti dico cosa fece qualche tempo fa quando fu annunciata la di lei morte”

Enid era…. Ho finito gli aggettivi per descrivere lo stupore di Enid….

“Aspetta ma quanti anni ha tuo zio Fester?”

“Mio zio Fester è il fratello maggiore di mio padre, sinceramente neanch’io so quanti anni abbia, alcune volte parla della guerra nel Golfo, a volte addirittura della seconda guerra mondiale come se effettivamente vi avesse combattuto in prima persona, ora che mi ci fai pensare credo sia più vecchio di quello che abbia sempre immaginato”

Enid vedeva che Mercoledì non stava mentendo e che anche lei pareva incuriosita e che davvero non si era mai posta il quesito dell’età di suo zio.

“In ogni caso basta parlare della mia famiglia, forza mettiti pure a tuo agio ci arriverà tuoi bagagli a momenti”

In quel momento Enid abbassa lo sguardo, si era rifiutata di passare di nuovo a casa sua per prendere le sue cose, non per la paura di vedere ancora i suoi legati come salami e sua madre svenuta a terra ma per il semplice fatto che quelle cose non le appartenevano più, gliele aveva prese la sua famiglia, erano ricordi che la legavano a loro, la sua famiglia l'aveva rinnegata, prendere quelle cose significava che ancora una volta sarebbe dipesa da loro, Enid non voleva questo, ha quindi concordato con Mercoledì avrebbero fatto un’intensa giornata di shopping tra ragazze in modo che potesse ricreare il suo guardaroba anche se leggermente adattato allo stile Addams, Enid decise di fare questo sforzo per la famiglia che aveva deciso di prenderla con sé.

In quel momento il montacarichi si aprì nuovamente e da lì ne uscirono Morticia e Gomez sorridenti e con un plico di fogli in mano.

“Cara abbiamo fatto pressione su alcuni favori che abbiamo con il governatore dovresti firmare alcuni fogli per noi”

Enid era alquanto confuso, cosa c'entrava lei se gli Addams hanno dovuto in qualche modo costringere il governatore del New Jersey a fare qualcosa.

“Mio caro Gomez, ancora una volta lasci le persone basite, Enid non può capire a cosa ti riferisci. Vedi mia cara tu sei ancora minorenne non puoi lasciare la tua famiglia per quanto questi ti rinnegano, da un punto di vista legale sei ancora sotto la loro tutela, ma il governatore del New Jersey è un nostro caro amico, gli abbiamo chiesto un favore, se firmi questi documenti otterrai immediatamente l’emancipazione e potrai decidere autonomamente il tuo destino, l'idea iniziale era di adottarti e farti diventare effettivamente membro della nostra famiglia ma questo avrebbe reso difficili eventuali sviluppi da tre e Mercoledì”

Ancora una volta la famiglia Addams aveva lasciato Enid con la bocca staccata dal resto del corpo. Le procedure perché un minore avesse la emancipazioni erano lunghe e complicate, ci devono essere motivi seri per cui potesse essere richiesta e veniva data raramente, di solito agli orfani che venivano passati da una casa famiglia all'altra, non a una bambina che veniva appena cacciata di casa. Come avevano fatto in meno di 24 ore i genitori di Mercoledì ad avere una cosa del genere, che razza di potere aveva davvero la famiglia Addams.

“Madre padre per quanto io apprezzi la vostra fretta di risolvere le cose con Enid del suo stato legale e sociale il fatto che voi abbiate reso una cosa che per una persona comune sia quasi impossibile da ottenere, almeno nelle circostanze di Enid, in maniera così semplice possa essere visto non bene da una persona comune”

“In effetti figlia mia, avrei preferito che tuo padre introducesse con più calma l'argomento ma lo sai come è esuberante, è anche per questo che lo amo. In ogni caso Enid non preoccuparti di niente, ora sei parte della nostra famiglia della famiglia Addams, per quanto tu sia ora una minore emancipata noi siamo indicati come tutori e come persone da contattare per motivi di emergenza, sei a casa ora per quanto questo ti sembri improvviso e sconcertante non avere timore per noi Addams la famiglia è tutto, ci prenderemo cura di te nella maniera Addams ovvero fino alla morte”

Il sorriso tirato di End diceva tutto, era terrorizzata.

“Per essere chiari fino alla morte di chi?”

Gomez rise dal profondo del suo cuore.

“La nostra la tua mia cara mi sembrava ovvio.”

 

   
 
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