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Autore: Marlena_Libby    04/04/2023    2 recensioni
Si pianta il seme dell'amore tra Taran e Eilonwy
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel pomeriggio Taran era andato al fiume e come al solito si era messo a fingere di combattere usando un bastone come spada.
- Io, Taran di Caer Dallben, duro come un diamante, retto nei principi...
- Senti, nobile cavaliere, avevi promesso di aiutarmi con le faccende!
Taran si voltò e vide Eilonwy che lo fissava arrabbiata con le mani sui fianchi.
- Eilonwy, non puoi interrompere un cavaliere nel bel mezzo del suo addestramento!
- Cavaliere? Quale cavaliere? Io vedo solo un fannullone che aveva promesso di aiutarmi e invece è qui a perdere tempo!
- Ehi, non puoi chiamarmi così!
- E perché? Pensi forse di farmi paura facendo la voce grossa?
- Perché sei una ragazza e non puoi permetterti di parlare così a un maschio!
A quel punto Eilonwy raccolse un bastone da terra e lo puntò contro Taran in gesto di sfida.
- Possiamo far parlare le nostre "spade" se preferisci!
- Eilonwy, hai idea di quello che stai dicendo? - chiese Taran perplesso.
- Che c'è, hai paura?
- Va bene, cercherò di non farti troppo male - sospirò lui.
Ma Eilonwy fece una piroetta su sé stessa e gli assestò due precisi colpi sulla punta del piede.
Taran lasciò cadere il bastone, si tenne il piede per il dolore e Eilonwy gli assestò dei colpi anche sull'altro.
Il ragazzo si ritrovò così disarmato e seduto vergognosamente a terra, senza neppure rendersi conto di cos'era successo, con Eilonwy che lo osservava severa, ma senza aria canzonatoria.
- Ti basta la lezione o vuoi continuare?
- Come hai fatto?! - esclamò Taran.
- Beh, tanto per cominciare i tuoi movimenti sono troppo prevedibili: vieni sempre avanti con il corpo e lasci scoperti tutti i tuoi punti deboli. Qualsiasi persona intelligente attaccherebbe un avversario che non si protegge. Se vuoi posso spiegarti come si fa.
Taran non ebbe il tempo di rispondere che Eilonwy gli stava già spiegando come avrebbe dovuto muoversi correttamente.
- Guarda bene: se carichi come un orso infuriato, il tuo torace e le tue gambe sono scoperte. A quel punto uno non deve far altro che abbassarsi e colpirti sulle gambe. Se ti fanno male, non puoi certo stare in piedi, ti pare?
Eilonwy gli fece vedere i movimenti senza aria di supponenza, ma con generosità e attenzione.
Era la prima volta che Taran ascoltava i suoi consigli senza ribattere: mentre lei parlava, si sorprese di quanto il suo carattere e la sua forza la rendessero ancora più affascinante.
- Guarda, ti faccio vedere come tenere l'impugnatura della spada.
Così dicendo, la ragazza andò alle spalle di Taran, mettendo il bastone tra le sue mani e stringendogliele con le proprie.
- Tieni più dritta la schiena, sennò perdi l'equilibrio.
- Così? - domandò lui.
- Sei troppo rigido, non stai reggendo un manico di scopa! - rise lei.
Taran, nonostante le sue parole, si irrigidì al pensiero del corpo della fanciulla così vicino al suo: il cuore gli batteva forte in petto e sentiva un improvviso calore in tutto il corpo, ma non sapeva a cosa fosse dovuto.
Era la prima volta che, invece di pensare a spade e combattimenti, avrebbe voluto voltarsi e abbracciare dolcemente Eilonwy.
- La prossima volta non fare lo scansafatiche e vieni a darmi una mano! - disse lei interrompendo la lezione e buttando il bastone tra i cespugli.
Taran la osservò allontanarsi in silenzio e si stupì al pensiero che, invece di risponderle per le rime, avrebbe voluto dirle tante dolci parole.
   
 
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