Serie TV > The Librarians
Segui la storia  |       
Autore: amilcara95    08/04/2023    0 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sessantaseiesimo Capitolo
 
Una volta decollati Flynn sfruttò la scusa di andare nel bagno dell’aereo per iniziare a stimare il numero di passeggeri che andavano portati in salvo ma quello che vide non gli piacque affatto: c’era fin troppa gente, perfino più di quella che aveva supposto inizialmente quando tutti si erano seduti ai loro posti.
Una volta seduto nuovamente al suo posto Nicole gli chiese seria:” Dalla tua faccia capisco già che le cose sono peggiori di quello che pensavamo all’inizio Secchione… dicci però di quanto.”
Il Bibliotecario rispose teso:” Stiamo parlando di più di centoquaranta persone, equipaggio incluso. E ad essere sincero sono proprio le hostess a preoccuparmi di più: se ci vedessero armeggiare con la Porta sul Retro potrebbero dare l’allarme perché ad essere sincero passeremmo per dirottatori senza difficoltà. Senza poi contare che non convinceremo mai tutte queste persone a seguirci senza ricorrere a ipnosi e incantesimi in massa.”
Nicole commentò enormemente sarcastica:” Dobbiamo salvare un sacco di persone che ci prenderebbero per pazzi se gli dovessimo spiegare la verità, il tutto senza passare per terroristi e come se non fosse già abbastanza dobbiamo farlo prima di raggiungere il Triangolo wormhole magico dato che l’unica possibilità per fermare un Dio malvagio che vuole distruggere il mondo e scatenare l’Apocalisse è nascosta lì. Nulla di più facile.”
Flynn a quel punto si votò verso la sua sinistra per rivolgersi a Cassandra e Jacob:” Voi cosa ne pensate? Se avete qualche idea per risolvere la situazione riassunta dalla Psicopatica parlate pure.”
Cassandra fu la prima a prendere parola:” Vista l’importanza dell’Occhio di Ra e l’imprevedibilità delle finestre offerte dal Triangolo siamo in una situazione spinosa: se non recupereremo oggi l’Occhio chissà quando avremo un’altra occasione… anche se forse Apophis non ce ne lascerà una.”
Nicole annuì per poi chiedere il parere anche all’altro Bibliotecario interpellato:” Jake? Tu che ne pensi?”
Questi rispose arrabbiato è molto stizzito:” Io sono stupefatto dalla faccia tosta di quel ladro da strapazzo! Ezekiel è in prima classe a farsi servire champagne in un sedile comodo e spazioso mentre a noi ha rifilato dei posti in economy class!”
A sottolineare lo sfogo di Stone, Ezekiel si voltò facendo un brindisi con il calice di spumante appena ricevuto; Cassandra diede una leggera pacca sulla spalla di Jacob per intimargli di fare silenzio mentre Flynn e Nicole commentarono all’unisono con una certa rassegnazione nella voce:” Non avevamo dubbi che sarebbe finita così.”
Sentendo il tono usato da Flynn e Nicole il Bibliotecario decise di riscuotersi così si schiarì la voce per dire serio:” Avete ragione, la missione ha la priorità su Ezekiel che si comporta da Ezekiel.”
Nel frattempo, in Biblioteca si respirava un’aria tesa a causa della delicatezza della missione; Merlino, Jenkins e Margie erano seduti al tavolo dell’ufficio dei Bibliotecari a sorseggiare una tazza di tè per stemperare l’attesa.

Nessuno dei tre aveva deciso di dedicare eccessiva attenzione ad Alastair, Regan e Astrea, che avevano deciso di continuare a familiarizzare con Ron e Nan per passare il tempo e per non pensare alla possibilità che i loro genitori finissero nell’elenco dei dispersi del Triangolo delle Bermuda.
Così una volta che i piccoli Carsen erano sgattaiolati via la conversazione degli adulti era passata a toni più seri e nettamente più cupi, nonostante fosse iniziata con una banale domanda di Jenkins.
“Lady Carsen ritiene prudente lasciare che quei tre bambini stiano da soli con le armi perdute di Artù? Non è pericoloso?”
Margie ormai rassegnata all’uso costante di titoli e formalità da parte di Galahad quando era in presenza della sua vecchia fazione decise di concentrarsi solamente sulla domanda:” In realtà sono abbastanza tranquilla. Galahad non dimenticare che Alastair, Regan e Astrea hanno sangue Pendragon che scorre nelle loro vene e che, soprattutto mia nipote, hanno un notevole potenziale magico. Se hanno deciso di provare a creare un legame con Ron e Nan è probabile che riescano… sono incredibilmente testardi e determinati ma vedendo Flynn e Nicole non c’è da stupirsene.”
Merlino sorseggiò lentamente la sua tazza di tè prima di commentare riflessivo:” Effettivamente il retaggio di Flynn e Nicole è forte. Però osservando quei tre bambini mi viene da affermare che ci sia anche altro. La determinazione con cui la piccola Astrea mi ha chiesto di essere addestrata ed istruita nelle arti magiche va ben oltre… mi sembra come se fossero maturati fin troppo velocemente a causa dell’esperienza vissuta mesi fa, quando hanno creduto di essere rimasti orfani. Quando Flynn e Nicole sono tornati i loro figli hanno preso la decisione di essere pronti a tutto per poterli aiutare il prima possibile dato che l’incertezza è la normalità in questo ambito.”
Jenkins sentendo quelle parole fu costretto a ricredersi e a ritirare le sue obiezioni iniziali dopo aver posato la tazza, ormai vuota:” Effettivamente mi avete dato dei validi spunti di riflessione… entrambi. È solo che, nonostante i secoli di esperienza, faccio ancora fatica a credere che quei bambini abbiano preferito buttarsi a capofitto in questo ambiente soprattutto ora, quando il tempo della profezia è ormai giunto, piuttosto che godersi la loro infanzia.”
Merlino a quel punto si lasciò andare a un piccolo sorriso per poi commentare assorto:” Ricordo quando avevi il timore che potessero distruggerti l’Annesso o che potessero distrarti dalle tue preziose ricerche con la loro presenza.”
Margie d’altro canto dopo un sorso di tè disse la sua sull’argomento:” Penso sia proprio a causa dei tempi bui che stiamo vivendo la loro decisione di essere ancora più partecipi di questo mondo. Sono bambini ma anche loro sanno che il Male Puro e il caos portati da Apophis sono diversi da qualunque altra cosa abbiano mai visto fin ora. Questa minaccia sale come un’onda, seduce come l’amore e si lascia dietro una scia di anime perse, corpi feriti e cuori infranti e sofferenze al cui confronto la morte è una benedizione. Inoltre, anche se a loro non è stato detto siamo giunti al traguardo del tempo delle antiche profezie; tutte si fermano allo scontro finale fra Caos e Biblioteca, nessuna parla chiaramente dell’esito e del dopo. Merlino, nemmeno tu hai deciso di provare a scrutare oltre l’orizzonte, come mai?”
Il vecchio mago rispose serio alla domanda:” Non l’ho mai fatto seriamente perché tutto dipenderà dall’esito della missione di oggi. Il recupero dell’Occhio di Ra oggi è il punto di svolta per i prossimi intrecci del Telaio del Fato.”
Essendo in volo ormai da alcune ore ed essendo ormai in prossimità del Triangolo secondo i calcoli di Cassandra e Flynn quest’ultimo propose a Nicole in un sussurro:” Facciamo un’ultima ricognizione per poi elaborare il piano per evacuare tutti questi civili?”
Nicole annuì per poi alzarsi e dirigersi verso il bagno, seguita poco dopo da Flynn; una volta certa di non essere più a portata d’orecchio di Bibliotecari chiese immediatamente al marito in un sussurro preoccupato:” Flynn sai già a memoria tutto quello che ti serve sapere sulle persone da evacuare, qual è il vero problema?”
Il Capo Bibliotecario rimase in silenzio, si decise a rispondere con un tono spaventato e fragile solo una volta che si fu chiuso la porta del piccolo bagno dell’aereo alle spalle:” Sono terrorizzato a morte e ho pura di fallire condannando tutti questi innocenti. Questa volta i miei sbagli possono far morire centocinquanta persone e non meno di una decina come in Canada… Nicole mi porto addosso il fardello del fallimento da tre anni ormai. Prima Dulaque che ha rapito i bambini e ha riportato la magia nel mondo, poi Prospero ha rafforzato le Lay Lines e per fermarlo sei stata costretta a fare un viaggio nel tempo. Ora Apophis sta sfruttando i miei fallimenti per diffondere a macchia d’olio il male nel mondo. Nicole…”
A quel punto il newyorkese scosse la testa e si mise le mani nei capelli poco prima di fare un respiro profondo e ammettere ad alta voce cosa lo preoccupava davvero:” Io nonostante tutto non li ho fermati all’inizio, prima ancora che potessero fare danni. Se con Dulaque e Prospero ero sicuro che avremmo risolto tutto questa volta no… questa volta è diverso. Abbiamo a che fare con un Dio e con il Male Puro e le nostre migliori speranze sono affidate al poter recuperare un artefatto che non è nemmeno in questa dimensione. Siamo al punto in cui non c’è più la speranza di un lieto fine, ma solo la possibilità di evitare le cose terribili. Dimmi Nicole, a cosa serve essere un Vero Bibliotecario se mi sento comunque inutile ed impotente verso quello che dovrei riuscire ad affrontare? Siamo alla resa dei conti con il Male Puro, siamo nel bel mezzo di una dannatissima profezia millenaria e io non so se posso reggere tutto il peso!”
Il Capo Bibliotecario scosse nuovamente la testa per poi aggiungere mesto:” Scusa Nicole… sto parlando solo io e ti ho riversato addosso tutti i miei problemi, come se tu non ci fossi dentro tanto quanto me…”
Nicole per tutto il tempo era rimasta in silenzio, intenta ad ascoltare con la massima attenzione lo sfogo del marito così da poter poi provare ad aiutarlo dandogli la sua opinione sulla questione con massima sincerità.

La donna una volta certa che Flynn ebbe finito di parlare prese un respiro profondo e provò a dire la sua sull’argomento che opprimeva il suo Bibliotecario:” È innegabile che la situazione sia drammatica e che il destino del mondo dipende in larga parte dalla riuscita di questa missione. Se dovessimo fallire potremmo dare ad Apophis anni, o addirittura decenni, di vantaggio e dargli la possibilità di scatenare una guerra di logoramento mentre può trovare nuovi metodi per liberare il Male Puro. Non nascondo che pur essendo in teoria la stessa posta in palio di tutte le altre missioni questa sia diversa, anche io la sto vivendo diversamente rispetto al solito, anche a causa del voler proteggere tutti questi passeggeri. Però Flynn non dimenticare che non sei da solo, non lo sei mai stato. Proprio per questo i fallimenti che hai elencato non sono solo tuoi ma anche miei, di Jenkins, di Zeke, Jake, Cass… però siamo una squadra che è sempre riuscita a vincere. Flynn non dubitare ne di noi ne, soprattutto, di te stesso: sei il Capo Bibliotecario e un Vero Bibliotecario, non dimenticarlo e al di là di titoli e qualifiche sei un uomo incredibilmente coraggioso e premuroso verso chi ami… la preoccupazione è legittima ma so anche che hai la forza per superarla assieme alle avversità.”
Flynn distese l’espressione tesa e preoccupata in un leggero abbozzo di sorriso, che però sembrava più una smorfia dato il contesto; appoggiandosi alla porta del bagno sospirò stanco ma leggermente più tranquillo:” Grazie per avermi ascoltato Nicole e soprattutto grazie per sapere sempre cosa dire per farmi stare meglio… siamo ormai quasi arrivati al Triangolo, meglio preparare i piani di evacuazione.”
Nicole stava per rispondere ma una scossa dell’aereo le fece cambiare argomento:” Cambio di programma Secchione. Non abbiamo più tempo per preparare dei piani: dobbiamo improvvisare con quello che abbiamo… Flynn scelgo di fidarmi di te, della tua genialità e dei tuoi piani strampalati ma efficaci; sei il mio Unico e Solo, non dimenticarlo.”
Bibliotecario e Guardiana raggiunsero in pochi istanti Cassandra e Jacob, quasi in contemporanea con Ezekiel.
Avendo sentito lo scossone anche i tre Bibliotecari avevano pensato alla stessa cosa: riunirsi per fare il punto della situazione, così da capire la mossa migliore.
Jacob però decise di non trattenere la stizza verso l’amico e collega dato che gli disse leggermente arrabbiato:” Ritorni fra i comuni mortali? Ti è piaciuta la prima classe?”
Il ladro rispose tranquillissimo alla provocazione:” Altroché! Anche se per colpa della turbolenza mi sono versato tutto lo champagne addosso!”
Nicole decise di prendere in mano le redini della situazione così chiese immediatamente i primi dettagli:” Se siamo in prossimità del Triangolo delle Bermuda non è che quello scossone era il primo segnale che stiamo per essere assorbiti tutti da un wormhole magico?”
Flynn commentò pensieroso:” Potrebbe essere purtroppo. Direi che è il caso di controllare prima classe e cabina di pilotaggio.”
Il quintetto a quel punto si mosse verso la testa dell’aereo; superata la tendina che separava la prima classe dall’economy tutti si bloccarono atterriti: erano spariti tutti i passeggeri e parte dei sedili.
Jones commentò allibito:” Erano tutti qua fino a pochi minuti fa… io stesso ero seduto lì.”
Jacob disse serio mentre la scocciatura verso l’altro Bibliotecario era stata completamente dimenticata:” Sei stato fortunato Zeke, sono felice sia andata così.”
Nicole invece ebbe un altro pensiero ben più urgente:” Se si è svuotata la prima classe che ne è dei piloti?”
Fu Cassandra ad aprire la cabina e a sospirare sollevata un saluto ai due piloti:” Oh salve!”
Subito dopo i due uomini sparirono in un fascio di luce azzurrina con la conseguenza che tutti i presenti si lasciarono andare a delle imprecazioni più o meno colorite e vivaci.

La Bibliotecaria del gruppo chiese poi incerta mentre si avvicinava ai comandi:” Qualcuno qui sa come si pilota un aereo di linea? Non so se riuscirò a trovare il pilota automatico.”
Flynn decise di superare le sue incertezze e le sue paure buttandosi a capofitto nelle procedure di evacuazione:” Cass, Stone contattate Jenkins e fatevi impostare una Porta; Psicopatica, Zeke provate a tenere in volo l’aereo fino a quando l’evacuazione sarà finita. Io cercherò di tranquillizzare per prima cosa le hostess e poi troverò il modo migliore per spostare cento persone scettiche e spaventate.”
Tutti si misero all’opera per eseguire le istruzioni del Capo Bibliotecario, che andò dalla prima hostess per chiedere di poter radunare tutto il personale di volo sopravvissuto nei resti della prima classe.
Radunate sei persone il newyorkese prese un respiro profondo prima di iniziare a spiegare la versione semplificata situazione:” Sarò breve, non c’è tempo da perdere. Sono un Bibliotecario e so per certo che questo aereo potrebbe avere dei problemi mentre sorvoliamo il Triangolo delle Bermuda, guardate solo ai sedili mancanti. State però tranquilli: io e i miei colleghi abbiamo un piano di evacuazione che porterà tutti in salvo. Tutto quello che vi chiedo è di fidarvi: non sono un dirottatore e ho le migliori intenzioni. L’importante è mantenere la calma.”
Una delle hostess disse assorta:” Deve essere uno dei Bibliotecari mandati dall’autorità aeroportuale.”
Flynn a quel punto interiormente si lasciò andare ad un sospiro di sollievo, una minima parte del piano era filata liscia.
Nicole invece ringraziò mentalmente l’avventura vissuta con Babbo Natale dato che le aveva permesso di imparare alcune funzioni basilari del pilotaggio di aerei, come ad esempio l’utilissima posizione del pilota automatico.
Decise poi di rivolgersi a Zeke dato che le era venuto un brutto presentimento:” Va da Jake e Cass e porta con te anche la Porta sul Retro di emergenza… ho una brutta sensazione.”
L’australiano annuì commentando teso:” Se ho imparato qualcosa in questi anni è che le tue sensazioni sono sempre corrette… mai un suggerimento sui numeri della lotteria però!”
Ezekiel raggiunse Flynn, Jacob e Cassandra, proprio mentre il personale di volo iniziava a usare la Porta sul Retro; l’evacuazione sembrava procedere per il meglio.
Quando l’ultima hostess ebbe lasciato l’aereo Flynn disse stanco:” Ora inizia il difficile.”
Nel frattempo, in Biblioteca Alastair, Regan e Astrea erano ignari delle persone che iniziavano ad arrivare nell’ufficio, prontamente messe a dormire e con i ricordi dell’ultima ora modificati da Merlino.
I tre bambini avevano deciso di trascorrere il loro tempo con le armi di Artù e sembrava che finalmente si fosse arrivati a un punto dato che iniziavano ad esserci i primi risultati concreti: Astrea era infatti riuscita a stabilire un primo legame con la lancia, probabilmente a causa delle maggiori riserve magiche tra i tre fratelli.
Regan per suo conto aveva osservato la sorella gemella per qualche istante per poi commentare incredibilmente serio la scena:” Se As si prende Ron io mi prenoto per Nan; Al a te invece andrà Cal, anche se c’è le scambieremo al bisogno quasi sicuramente.”
I fratelli lo guardarono perplessi così il figlio minore del Capo Bibliotecario e della Guardiana sbuffò prima di chiarire un punto che per lui era fin troppo evidente:” Siamo Pendragon per il 25% e sapete bene quanto me che per la magia del sangue conta solamente la discendenza diretta se sia ha abbastanza potenziale per sbloccarla; sono anche sicuro che prima o poi tutti e cinque riusciremo a usare Ron e Nan come facciamo con Cal: nonostante mamma e papà non ce l’abbiano mai fatta usare e le abbiano detto di scappare se ci avessimo provato prima del loro via libera è certo che siamo stati accettati come possessori.”
Alastair chiese scettico:” Ok, quindi dove vuoi arrivare fratellino?”
Reg sbuffò infastidito dal nomignolo per poi proseguire il discorso, incoraggiato da un’occhiataccia di Astrea, che non aveva voglia di sentir bisticciare fra loro i due fratelli:” Quello a cui stavo arrivando, Al, è che in quanto Pendragon sicuramente riusciremo ad usare tutte le armi se volessimo ma è altrettanto vero che tutti avremo una maggiore affinità con Cal, Ron o Nan e che anche loro tre avranno delle preferenze. Di conseguenza ho fatto una supposizione sulle possibili combinazioni, almeno per noi tre. Per papà è facile: la sua arma primaria è Cal; per la nonna invece non saprei… forse Cal o Ron.”
Astrea annuì pensierosa mentre Alastair si chiese quale fosse stato il momento esatto in cui il fratello minore si era ricordato di essere anche un Carsen e non solo un Noone-Pendragon.
Sull’aereo invece Flynn si era messo in posizione centrale nel corridoio e, mentre notava con la coda dell’occhio i tre Bibliotecari intenti a sistemare la Porta sul Retro, si rivolse ai passeggeri:” Buongiorno, capite tutti l’inglese*?”

Dopo aver ricevuto dei cenni di assenso il newyorkese stava per spiegare il suo piano quando un uomo in giacca e cravatta si alzò dal suo posto estraendo una pistola e puntandola sul Capo Bibliotecario per poi minacciarlo:” Mani in alto! Agente Sam Linsky, del D.O.S.A., Flynn Carsen dichiaro in arresto lei e i suoi complici. Ho licenza di sparare se tenterete di nuocere ai passeggeri.”
Flynn, che non si era scomposto minimamente, rispose seccato da quell’imprevisto:” Come al solito voi del D.O.S.A. dimostrate di avere un’eccellente capacità di non capire nulla dalla situazione e credere che noi della Biblioteca siamo i cattivi di turno; il tutto è peggiorato dal vostro tempismo costantemente pessimo e inappropriato. Le spiego con parole semplici quello che sta succedendo, così magari riuscirà a capirlo anche un federale della sua risma. Stiamo sorvolando il Triangolo delle Bermuda e c’è il rischio concreto che questo aereo venga risucchiato in un wormhole assieme a tutti i passeggeri, se non vuole che un centinaio di persone perdano la vita le conviene sedersi e starsene buono, così da non dare fastidio ai professionisti. Inoltre, spero di non dover tenere una lezione anche sui rischi di sparare in una cabina pressurizzata agente Linsky.”
Vedendo che il federale non dava segno di comprendere il messaggio Flynn riprese a parlare ad alta voce, così da farsi sentire in tutto l’aereo:” Psicopatica, c’è uno dei tuoi amici federali che ci dà fastidio. Puoi pensarci tu?”
Immediatamente dopo sì sentì la voce di Nicole che commentò sarcastica:” Perché tu rischi sempre di farti ammazzare quando siamo sugli aerei?”
L’agente del D.O.S.A. sentendo quelle parole abbassò leggermente la pistola e si guardò attorno con nervosismo, quasi aspettandosi che la Guardiana spuntasse dal nulla da un momento all’altro; Flynn approfittò di quella distrazione per mettere a dormire l’agente con un incantesimo del sonno.

Quasi contemporaneamente a Nicole svanì la cloche dalle mani così la bionda, dopo una colorita imprecazione raggiunse i quattro Bibliotecari e disse secca:” Dobbiamo evacuare tutti, non c’è più tempo!”
Ezekiel rispose immediatamente preoccupato:” Nicole qui è saltata la Porta! Ci servono venti secondi per collegare quella di emergenza!”
Cassandra corresse il collega con una certa preoccupazione:” Fa anche trenta.”
Flynn d’altro canto decise di tagliare la testa al toro così attirò l’attenzione di tutti con un sonoro fischio, una volta certo che tutti i passeggeri lo stavano guardando disse con il suo miglior sorriso sarcastico:” Per arrivare a destinazione è necessario fare una piccola deviazione. Seguite pure le istruzioni della signorina rossa in piedi là in fondo.”
Nicole osservando la scena chiese una conferma al marito:” Controllo mentale?”
Il newyorkese annuì mentre osservava Cassandra che evacuava i primi passeggeri; notando l’agente del D.O.S.A. addormentato ebbe bene in mente cosa avrebbe dovuto fare visto come si erano evoluti gli eventi negli ultimi minuti.
Capo Bibliotecario e Guardiana trascinarono il federale alla Porta sul Retro d’emergenza mentre gli altri passeggeri si mettevano al sicuro; Flynn stava anche pensando a come dire a Nicole del suo piano ma non riusciva a pensare a niente.
Nicole intuì i pensieri del marito così, arrivati alla Porta, gli disse incredibilmente seria mentre notava con un certo sollievo che tutti gli altri erano stati evacuati e che sull’aereo erano rimasti solo loro:” Secchione sei tu fra noi quello che ha più possibilità di trovare l’Occhio di Ra… però sei sicuro di voler andare da solo?”
Flynn annuì per poi aggiungere:” Sì, è la cosa giusta da fare… inoltre ho come la sensazione di dover andare da solo questa volta… non è voglia di fare l’eroe, è più l’istinto che mi suggerisce che così avremo molte più possibilità di vittoria.”
La Guardiana baciò velocemente il marito per poi dirgli, mentre si issava il federale addormentato in spalla, pronta ad attraversare la Porta:” Mi fido di te Secchione, lo sai. Ti chiedo solo di tornare da noi sano e salvo… comunque se dovessi metterci troppo costringerò Merlino a trovare il modo di trasportarti di nuovo in Biblioteca.”
Mentre Nicole scortava il federale al sicuro Flynn commentò con un sorriso stanco e appena accennato, rivolto più a sé stesso che a qualcuno attorno a lui:” Psicopatica non preoccuparti, ce la farò.”
L’uomo a quel punto smontò il piccolo mappamondo dalla Porta e lo lanciò nel potale ancora aperto per maggior sicurezza, non voleva ripercussioni nel collegare la Biblioteca a un qualcosa che sarebbe probabilmente scomparso a breve; prese poi la mentina fatata e la ingoiò, preparandosi a tutto quello che avrebbe dovuto affrontare una volta attraversato il wormhole, mentre notava con un certo sgomento l’aereo che si sgretolava attorno a lui.
In Biblioteca Merlino stava riservando a tutti i passeggeri lo stesso trattamento del personale di bordo, così da non avere potenziali testimoni a piede libero; Jenkins e Margie invece si erano avvicinati a Nicole per chiedere informazioni su Flynn, dato che il Capo Bibliotecario non si trovava da nessuna parte.
La Guardiana dopo aver sistemato l’agente del D.O.S.A. su una sedia rispose mentre lo legava secondo i suoi rigidi standard:” Flynn è rimasto sull’aereo. Entrambi abbiamo avuto la sensazione che le cose dovessero andare così, quasi come se fosse tutto tessuto nel Telaio del Fato.”
A causa del cambio di dimensione Flynn si ritrovò ad essere incosciente per un lasso di tempo non meglio identificato; ripresa conoscenza il Bibliotecario si alzò in piedi, iniziando immediatamente a scrutare l’ambiente circostante con il cervello a mille che macinava già migliaia di domande.
Flynn non si preoccupò particolarmente di cercare di capire quanto fosse rimasto incosciente dato che aveva la sensazione che in quel luogo il tempo fosse relativo e non molto importante; la sua attenzione venne catturata dall’essere in una spiaggia, circondato dai resti dei relitti di tutti i mezzi spariti nel Triangolo nel corso dei secoli, il più vicino era la poppa della Tibbar.

Le stranezze di quel luogo riguardavano principalmente il cielo dato che le nuvole erano a tema Alice nel paese delle meraviglie e parecchie navi stavano solcando il cielo assieme a tazze, aerei e tanti altri mezzi.
Notando il nome della nave sulla poppa Flynn mormorò divertito:” Tibbar… Al contrario è Rabbit, coniglio**… sono finito nella tana del Bianconiglio, che a quanto pare è una cassaforte extradimensionale a tema Carroll per poter tenere lontano da Apophis l’Occhio di Ra.”
Sentendo un cigolio il Capo Bibliotecario decise di avvicinarsi per controllare; fatti pochi passi comparve praticamente dal nulla un uomo in armatura seicentesca appoggiato ad un cancello, fonte del cigolio, che dopo essersi schiarito la gola iniziò a decantare versi:” Se tre serve con tre panni stesser notte e dì a spazzare’ fe' il Tricheco - ‘in tre o quattr'anni, la potrebbero levare.’”

Prima ancora di scoprire l’identità del suo interlocutore Flynn finì in automatico il verso della poesia:” ‘Chi sa!’ fece il Legnaiuolo, e piangea da un occhio solo.”
Notando con un certo sgomento che la persona che aveva di fronte assomigliava incredibilmente e spaventosamente a lui con le differenze di una decina d’anni in meno, un paio di baffi e un lungo pizzetto. Flynn ebbe un brutto presentimento su chi fosse il suo interlocutore, dato che anni prima aveva vissuto un’esperienza molto simile***, così disse serio e distaccato:” Assomigli fin troppo a mio padre ma non sei lui, non hai la magia dei discendenti di Salomone che ti scorre nelle vene. Chi o cosa sei davvero?”
Il finto Alastair rispose guardando il Bibliotecario con un certo interesse:” Non ti ho mai incontrato, tuttavia ti conosco. Coloro che cercano l’occhio hanno il fare altezzoso di principi sul cocchio e un’aria menzoniera a guisa di marmocchio. Solo la morte li trova in ginocchio.”
Il Bibliotecario disse sarcastico e irritato dal sentir parlare in rima, ricordava ancora molto bene Prospero e i suoi vaneggiamenti:” Simpatico da parte tua giudicarmi senza conoscermi. Comportamento estremamente professionale per il guardiano dell’Occhio di Ra, che a quanto pare ha scandagliato in lungo e in largo la mia psiche per poi assumere la forma di mio padre. Comunque sia, cosa devo fare per trovare l’Occhio di Ra?”
Il guardiano rispose impassibile, sempre in rima:” Vi è un gioco per discernere il saggio dallo sciocco, da chi segue le auree regole da chi è solo un allocco, chi tiene in conto il saper da chi lo tratta a guisa di balocco.”
Il Bibliotecario commentò meno ostile ma la sua diffidenza non era ancora sparita:” Bene, dove devo andare? Vorrei poter tornare in Biblioteca dalla Psicopatica e dalle Pesti il prima possibile.”
Il finto Alastair rispose tranquillo, ignorando i commenti di Flynn dato che per lui non significavano nulla:” Il gioco ha luogo sulla scacchiera nel giardino delle rose, però sta in guardia: costì gli opposti regnano, la notte è uguale al giorno; se la meta vuoi raggiungere devi farvi ritorno ma guardati dal perdere o tuo sarà lo scorno.”
Flynn si lasciò andare a un leggero sorriso soddisfatto dato che finalmente aveva delle informazioni concrete, prima di commentare divertito:” Vedo che se ti impegni riesci a ridurre le rime. Bene, da che parte devo andare? E non preoccuparti di avvisarmi delle conseguenze, con una posta in gioco così alta solo la morte è un contrappeso equo.”
Il finto Alastair indicò la sinistra del Bibliotecario così Flynn si incamminò con tutta tranquillità verso destra, con le mani nelle tasche dei pantaloni mentre fischiettava un allegro motivetto.
Raggiunta la scacchiera, circondata da un roseto, il Capo Bibliotecario notò che era quasi completamente vuota, ad eccezione di una figura femminile che occupava il ruolo di regina esattamente dalla parte opposta a dove era arrivato.
La donna indossava un abito bianco e rosso tardo rinascimentale e aveva i lunghi capelli biondi legati in una complicata acconciatura, aveva infine una corona di grosse dimensioni sulla testa.
Osservando i tratti del viso della regina Flynn notò una certa somiglianza con Nicole ma quella donna era decisamente più giovane della Guardiana di una quindicina d’anni e c’erano anche alcune differenze non indifferenti: la giovane regina aveva gli occhi castani, il viso di una forma più tondeggiante e in generale si notavano qua e là anche delle leggere somiglianze con il Bibliotecario.
Flynn dopo quella veloce analisi non ebbe alcun dubbio: aveva davanti una versione venticinquenne di Astrea; la visione lo destabilizzò leggermente dato che fino a poco prima nella sua testa Astrea era solo una bambina di nove anni, non una donna adulta che lo fissava con lo stesso sguardo tagliente di Nicole.
Flynn si lasciò andare ad un commentò ironico:” Immagino che tu non sia mia figlia… per fortuna. Avere a che fare con la vera As adulta, se mi fossi perso quindici anni della sua vita, mi terrorizzerebbe molto di più.”
La regina commentò sprezzante, mentre Flynn constatava come i geni di Nicole fossero perfetti per questo genere di cose:” Fa silenzio cavaliere. Mettiti al tuo posto.”
Flynn intuendo la richiesta fece un passo a sinistra per potersi posizionare sulla casella bianca che spettava al cavallo; Astrea nel mentre proseguì la spiegazione, passando anche lei all’uso delle rime:” Quattro mosse ti spettano per traversar la plancia, confessa e in tuo favor vedrai pender la bilancia. E soprattutto dal mentire a noi guardati se non vuoi saggiar la lancia.”
A quelle parole apparvero in posizione di alfieri due giovani uomini in armatura armati di lancia.
Quello a sinistra di Astrea era castano e alto come Flynn all’incirca ed era impegnato a scrutare il Bibliotecario con un paio di penetranti occhi azzurri e, se per la giovane donna ci poteva essere qualche dubbio, per questo cavaliere non se ne potevano avere: essendo identico al padre e al nonno paterno non poteva che essere Al, anche lui cresciuto e attorno ai venticinque anni; l’alfiere di destra invece era il più alto fra i presenti, anche lui aveva i capelli castani portati leggermente lunghi e scompigliati ma a differenza del finto Alastair aveva anche una barba non troppo lunga e stava osservando Flynn con un certo divertimento negli occhi verdi.
Il Capo Bibliotecario osservando l’alfiere di destra non ebbe dubbi: era una versione adulta di Regan, facilmente riconoscibile non solo per la somiglianza fisica ma soprattutto per l’aria ironica e sarcastica che lo caratterizzava fin dalla tenera infanzia.
Notando le armi appuntite che impugnavano i figli Flynn commentò ironico:” Non saranno domande né di cinema ne sui miei figli immagino…”
Astrea ignorò i commenti del visitatore per decidere di incominciare a porre le sue domande:” Insegnare è l’arte antica di far fiorir la conoscenza, di portar giovani menti ad andare oltre l’apparenza. Da maestro hai mai dispensato tale magnifica esperienza?”
Capendo che il momento dell’ironia era giunto al termine Flynn si prese qualche istante per riflettere sulla domanda che gli era appena stata posta, prima di rispondere riflessivo, capendo che l’onestà sarebbe stata la scelta migliore:” Mi piacerebbe poter dire che l’ho sempre fatto ma è anche molto probabile che mentirei. Per quanto abbia provato a guidare i Bibliotecari e i miei figli come mentore non sempre ci sono riuscito per vari fattori… a volte volevo tenere lontane da loro certe conoscenze per proteggerli, a volte invece ho dovuto dire apertamente a Cassandra dove secondo me stava sbagliando nella sua visione del mondo e nei suoi studi sulla magia… altre volte invece non ho potuto insegnare nulla dato che i Bibliotecari ne sanno più di me su certi argomenti.”
Una volta finito di parlare Flynn notò che si era illuminata la casella alla sua destra di due file più avanti; il Bibliotecario capì che si sarebbe dovuto spostare seguendo i movimenti del cavallo.
Arrivato a destinazione fu Alastair a prendere parola, usando un tono serio e neutro:” Non sembri affatto alieno alla tenzone ma sai frenar la collera se di questionar non c’è ragione? E vedi gli altrui meriti o indulgi all’ambizione?”
Sentendo quella domanda Flynn si lasciò andare a uno sbuffo frustrato, la Prova del Triangolo si stava rivelando emotivamente complessa quasi come se fosse stata creata apposta per mettere a nudo tutte le sue debolezze.
Sapendo però che l’onestà era la chiave decise di fare uno sforzo e mettere a nudo tutti i suoi difetti:” Sono per metà un Pendragon, per metà discendo da Salomone. Dovrei avere le virtù dei miei antenati ma la verità è che sono una persona qualunque e sì, soprattutto quando ho risvegliato il mio potenziale sopito di Pendragon, mi sono lasciato prendere spesso dall’ira soprattutto quando Nicole era in pericolo e quando avevo a che fare con Moriarty, probabilmente perché lo percepivo come una minaccia alla mia Unica e Sola… i Pendragon sono sempre stati suscettibili alla gelosia. Per il riconoscere i meriti altrui… beh, credo di esserne sempre stato in grado…”
A quelle parole sembrava che Regan stesse per decidere di puntare la lancia verso Flynn, così il Bibliotecario pensò bene di proseguire prima che fosse troppo tardi:” Ma è anche vero che sono incredibilmente ambizioso, testardo e irascibile se qualcuno prova a contraddirmi quando credo di avere ragione e soprattutto non so perdere e non voglio mai essere contraddetto dato che superbamente credo di avere sempre ragione.”
Questa volta il movimento concesso al Bibliotecario era molto più laterale che lungo, facendo sì che l’uomo si muovesse lungo la diagonale bianca che partiva dalla casella da cui era iniziato il gioco.
Il turno di fare domande passò a Regan, che chiese con un sorrisetto sfacciato:” Gli affetti per gli uomini sono il bene più prezioso. Dedizione essi esigono, negarsi è assai rischioso. Eccomi dunque a chiederti: sei un amico affettuoso?”
Flynn rispose prontamente alla domanda, questa volta sentiva di non doverci pensare molto:” Direi di sì, per quanto sono consapevole di non avere un carattere facile. Per tutta l’infanzia e l’adolescenza ho cercato di avere amici su cui fare affidamento e per cui essere a mia volta un buon amico ma ero sempre quello strano, quello diverso, quello troppo intelligente… da quando sono diventato il Bibliotecario però ho trovato persone su cui fare affidamento e per cui valesse la pena essere un buon amico nonostante i miei limiti e per fortuna sono parecchie, anche se alcune sono più importanti di altre.”
Anche in questo caso Flynn ebbe l’autorizzazione ad avanzare, così il Bibliotecario si ritrovò nelle colonne centrali della scacchiera, a poche righe di distanza da quelle versioni cresciute dei suoi figli; Astrea riprese a parlare mantenendo un’aria austera ed elegante:” Ci hai dato tre risposte, ancora una domanda e superato avrai lo scoglio, ma non cantar vittoria che sincero ora ti voglio.”
Flynn in quel momento rabbrividì leggermente, percepiva la stessa energia minacciosa che emanava Nicole quando era arrabbiata seriamente con qualcuno e diventava una Guardiana Psicopatica a tutti gli effetti; Astrea concluse la sua domanda parlando di nuovo con quel tono algido, che in tutta onestà Flynn sperava non venisse mai usato verso di lui da moglie e figlia:” Hai serbato umiltà d’animo o ti guida immane orgoglio?”
Flynn decise di pensare attentamente a quella risposta, anche perché in tutta onestà voleva evitare di essere infilzato dalle lance che reggevano quelle copie cresciute dei suoi figli; dopo qualche istante di riflessione diede il suo verdetto:” So di essere molto orgoglioso, ma non sempre questa è una cosa negativa: sono orgoglioso di essere la persona che sono oggi, di quello che ho fatto come Bibliotecario, dei miei risultati come capo fazione, dei miei Bibliotecari, della mia famiglia e dei miei figli. Però non è sempre tutto oro ciò che luccica: prima di sfondare la parete del mondo soprannaturale ero una persona diversa, molto più umile, insicura e spaventata che detestava quella sensazione di impotenza. Ho deciso di costruirmi una corazza di fatti e certezze che mi permettesse di nascondere la costante paura di affrontare la vita che avevo in passato… prima di diventare Bibliotecario avevo seriamente paura di vivere la mia vita e al tempo ammucchiare conoscenze e certezze mi sembrava la strada migliore per colmare le mie insicurezze e non dover affrontare le mie paure, è stato allora che la mia umiltà è diventata arroganza.
Ora invece è orgoglio per quello che sono riuscito a costruire grazie al superamento di tutte le mie paure e insicurezze, condito con un pizzico di superbia e fierezza per le mie origini.”
Astrea a quel punto sorrise genuinamente, per poi rispondere mentre lei e Alastair seguivano Flynn, che si stava avvicinando a Regan:” Congratulazioni cavaliere, guardando limpidamente dentro te stesso hai conquistato l’Occhio di Ra, ora puoi andare a riscuotere il tuo premio.”
Dopo quelle esatte parole sotto i piedi di Flynn si spalancò una botola che fece cadere il Bibliotecario nella tana del Bianconiglio; l’uomo per i primi secondi urlò per la sorpresa, poi mentre precipitava si ritrovò a pensare che la finta Astrea avrebbe potuto degnarsi di avvisare ma che aveva probabilmente deciso di non farlo perché era decisamente più divertente, seguendo un comportamento tipicamente di Nicole… chissà se anche la sua piccolina sarebbe diventata una Psicopatica come la madre, in ogni caso il Bibliotecario aveva la sensazione che sarebbe diventata una splendida persona.
Una volta finito di precipitare Flynn si ritrovò nuovamente pancia a terra e con il viso immerso nella sabbia al punto di partenza; mentre si rialzava spolverandosi viso e vestiti sentì la voce del guardiano che impersonava suo padre:” Sai, ti avevo sottovalutato. Senza timor lo ammetto, ti davo per perdente ma un animo sincero è un’arma assai potente. E or dunque ti presento a questa illustre gente.”
Dal nulla apparve Nicole, vestita con un abito bianco dal taglio più moderno rispetto a quello di Astrea; la Guardiana inoltre indossava una corona e teneva uno scettro nella mano.

La nuova arrivata si rivolse solenne al Bibliotecario:” Noi che abbiamo giurato di custodire l’Occhio ora siamo lieti di affidarlo a te.”
La donna estrasse quindi l’artefatto, una collana dorata con un pendente a forma di occhio di Horus che aveva per pupilla un rubino, da una tasca del corpetto per poi metterlo al collo di Flynn e riprendere il suo discorso, fortunatamente privo di rime:” È simbolo di eterna speranza ma racchiude un segreto.”
Si rivolse quindi al finto Alastair chiedendo con una leggera punta della sua solita ironia:” Devo rivelarglielo?”
Il finto padre del Bibliotecario si avvicinò, tenendo in mano l’elmo, mentre rispondeva alla Guardiana illusoria:” No, me ne occuperò io. Ma prima suggerirei di accantonare le rime e i riferimenti letterari.”
Il Bibliotecario notò che la copia illusoria della moglie era sparita ma prima di poter dire qualunque cosa sentì una nuova voce maschile che si rivolgeva a lui:” Non sei d’accordo Flynn? Posso darti del tu?”
Il Bibliotecario voltandosi si trovò davanti un uomo almeno ottantenne, pelato ma con una barba bianca folta ma non lunga, non molto alto e vestito inequivocabilmente come un avventuriero ottocentesco.
L’attuale Capo Bibliotecario commentò ironico osservando il nuovo arrivato:” Sì, grazie; ero abbastanza stufo di tutto questo parlare in rima a dirla tutta. Ora che non ha più l’aspetto di mio padre deduco di trovarmi di fronte Teddy Chislington.”
Teddy riprese a parlare, ignorando le frecciatine del più giovane:” Sei un grande Vero Bibliotecario, al pari di Eldred il grande maestro o di Enok il vecchio^^. Non mi sorprende che Judson abbia deciso di lasciare a te la Biblioteca.”
La curiosità di Flynn ebbe il sopravvento così decise di togliersi un dubbio:” Se sei in questo wormhole da due secoli per proteggere l’Occhio come…”
Il Capo Bibliotecario non fini la frase dato che Teddy continuò al suo posto:” Sono rimasto isolato qui per decenni però ho il vantaggio di poter leggere lo spirito dei visitatori che sono finiti qui. È piuttosto utile sia per rimanere aggiornati sui fatti contemporanei sia per trovare le personificazioni più adatte agli spiriti guardiani di questo posto, sembra infatti più facile interagire con volti familiari. Ammetto che non mi dispiacerebbe tornare ad avere trent’anni, un sacco di dolori e reumatismi in meno…”
Flynn annuì per poi commentare con un sospiro, che conteneva il nascente sollievo per la missione andata a buon fine:” Effettivamente hai messo su una serie di protezioni interessanti per l’Occhio di Ra.”
L’altro Bibliotecario rispose gongolante appoggiandosi al suo bastone:” Beh, non avevo molte alternative. Proteggere e custodire l’artefatto che rappresenta l’ultima risorsa per lo Scontro Finale è una bella responsabilità ad essere riduttivi… anche se forse le tue sono maggiori: Pendragon, cavalieri della Tavola Rotonda, Biblioteca, Bibliotecari e Massoni Criptici, ne hai di gente da gestire. Saprai quindi perché neanche la Biblioteca era del tutto sicura per custodire l’Occhio di Ra. Andava nascosto in un luogo pericoloso, inquietante e accessibile solo quando l’Occhio si sarebbe rivelato davvero necessario; doveva poi essere ottenibile solo tramite una prova che poteva essere superata solamente da un Bibliotecario puro di cuore.”
Flynn annuì per poi commentare riflessivo:” Puro di cuore? Non direi. Ad essere sincero facendo il Bibliotecario ho avuto modo di interfacciarmi e relazionarmi con il mio lato oscuro e i miei demoni più di una volta… direi più che altro che sono un Bibliotecario sincero che si è trovato a dover rispondere a domande scomode su paure e difetti.”
Teddy annuì per poi decidere di approfondire il discorso:” Esattamente, il sapersi specchiare e vedersi riflessi per quello che si è davvero è stata la chiave di tutto il mondo che ho costruito all’interno del Triangolo per tutti questi anni. Dei pochi che sono arrivati qui nessuno prima di te è mai riuscito a superare la prova ma ora che le cose sono cambiate il mio compito di custode è finito.”
Flynn annuì per poi dire con un tono carico di rispetto:” Hai rinunciato a tutto per questa missione, non credo ci sarei riuscito.”
Teddy sorrise con un pizzico di tristezza:” Non me ne pento, comunque tutti noi siamo chiamati a fare un sacrificio degno di questo nome nella vita. Tu ne hai già fatti ma credo sarai costretto a farne altri… comunque sono certo che tu conosca bene la storia dell’Occhio di Ra, non è vero?”
Il Capo Bibliotecario annuì per poi iniziare le sue spiegazioni:” Ovviamente. Si tratta di un mito incentrato sul Dio del Sole, Ra per l’appunto, che simboleggia l’avvento dell’alba, la pace, la rinascita, la speranza e la prosperità.”
Teddy annuì:” Esattamente. Tuttavia un seme di violenza è insito in ogni creazione, così come la morte è in ogni nascita dato che vita e morte devono essere in costante equilibrio. L’Occhio non dispenserà il suo dono se non prima di un sacrificio. Il prezzo da pagare è una vita, a tua scelta… si tratta della Spada di Damocle di qualunque Bibliotecario ed è in assoluto l’incarico più difficile che potrai mai ricevere.”
Flynn sentendo quelle parole disse serio e riflessivo:” Effettivamente è un fardello notevole. C’è anche il rischio concreto che mi tirerò indietro da questa responsabilità quando verrà il momento di scegliere. Non voglio essere ipocrita e dire che non potrei mai scegliere una vita da sacrificare per usare l’Occhio di Ra… ora come ora ho già in mente un paio di candidati… il problema è però vivere con il rimorso delle mie azioni e con il fatto che sarebbe difficile avere Dulaque nei paraggi nel momento in cui servirà davvero… no, in quel preciso momento non potrei mai pensare di sacrificare le persone a me vicine, neanche per sconfiggere il Male Puro… l’unica vita che potrei sacrificare è la mia.”
Dopo un attimo di pausa in cui Flynn comprese esattamente come si era sentito suo padre tanto anni prima, disse deciso:” So cosa fare, farlo però non sarà per nulla facile.”
Detto questo porse la mano all’altro Bibliotecario, che aveva sacrificato la sua vita al punto che era invecchiato nella dimensione del Triangolo delle Bermuda, e dirgli:” Addio Teddy, spero tu possa fare buon viaggio e trovare finalmente la pace.”
L’uomo rispose con un sorriso:” Buon viaggio a te, Flynn. Ti saluto.”
A quel punto l’uomo sparì in un fascio di luce azzurra, lasciando solo Flynn che commentò sarcastico a mezza voce:” Bene, e ora come me ne vado da qui?”
La dimensione parallela parve ascoltarlo dato che si dissolse nel nulla e riportò il Capo Bibliotecario al secondo piano del suo ufficio in Biblioteca.
Nicole fu la prima ad accorgersene dato che disse felice:” Secchione, ce l’hai fatta a tornare!”
La seconda a parlare fu Cassandra dato che chiese curiosa:” Hai trovato l’Occhio di Ra?”
Il newyorkese rispose tranquillo mentre scendeva le scale e osservava la situazione:” Una cosa per volta.”
Nell’ufficio di tutti i passeggeri del volo era rimasto solamente l’agente del D.O.S.A. legato a una sedia e imbavagliato, sicuramente opera di Nicole che si era spazientita dopo pochi secondi nel sentire le chiacchiere a vanvera del federale; la Guardiana, i Bibliotecari, Jenkins e Merlino erano tutti riuniti nell’ufficio e impegnati in compiti utili a distrarli, così da non farli preoccupare eccessivamente per l’assenza di Flynn.

All’appello mancavano Margie e i bambini ma il Capo Bibliotecario ignorava dove potessero trovarsi e in cosa fossero impegnati.
Dopo quella breve analisi Flynn disse con un sorrisetto divertito mentre si metteva proprio di fronte al federale:” Noto che avete già sgomberato l’ufficio dalla maggior parte degli ospiti indesiderati, ben fatto. Qui però abbiamo ancora un VIP… agente Linsky, vero? Mi scuso per la scomodità della seduta ma non potevamo certo lasciarle la libertà di scorrazzare per la nostra Biblioteca e farle raccogliere informazioni riservate, capisce spero.”
Dopo una breve pausa ad effetto Flynn continuò con lo stesso tono ironico e canzonatorio:” Mi perdonerà anche se decido di lasciarla imbavagliato ma preferirei evitare di sentire le solite frasi trite e ritrite di voi agenti del D.O.S.A., l’invito al suo capo per risolverla pacificamente in una trattativa ufficiale fra noi, voi e il presidente è sempre valido ma credo che il vostro capo non voglia perdere i fondi federali, che fra l’altro ironicamente paghiamo anche noi, e la sua posizione di autorità. Beh, comunque sia Zeke, Cass vi lascio decidere cosa fare con questo federale: avete carta bianca su come impacchettarlo prima di rispedirlo al suo quartier generale e su come rispedirlo al quartier generale.”
A quelle parole l’agente Linsky impallidì vistosamente così Nicole gli disse estremamente divertita:” Sta tranquillo ragazzino, qui non torturiamo le persone! Però mi fai venire un dubbio: cosa ti ha detto di preciso il tuo capo su di noi? Bah! Sappi solo che non siamo malvagi come pensate voi… a dirla tutta non siamo affatto noi i cattivi.”
Proprio in quel momento entrarono nella stanza Margie e i suoi nipoti, visibilmente euforici; fu Regan ad assumersi il ruolo di portavoce:” Abbiamo ottime notizie! Ron e Nan si stanno svegliando e Ron sembra essere quasi operativa al cento per cento! Oh, siete tornati dalla missione! È andato tutto bene? E chi è il nostro ospite?”
Nessuno dei tre piccoli Carsen aveva infatti messo piede in ufficio per tutta la durata della missione del giorno, si erano quindi persi alcuni dettagli come ad esempio il federale che osservava basito la presenza di tre bambini in Biblioteca.
Astrea aggiunse riflessiva mentre studiava il nuovo arrivato con uno sguardo glaciale, che a Flynn ricordò terribilmente quanto visto al Triangolo:” Da come è vestito sembra uno di quei polli del D.O.S.A…. Sta a vedere che i soldi delle tasse dei contribuenti sono sprecati fino all’ultimo centesimo se finiscono nelle casse di gente che prova a ostacolare un’organizzazione millenaria sovranazionale che esiste da molto prima degli Stati Uniti.”
Rivolgendosi al federale con un sopracciglio alzato in segno di scetticismo, risultando una perfetta replica di Nicole, la bambina disse pungente:” Caro signor agente neo assunto, perché non fai un favore a noi e alla tua carriera e chiedi un trasferimento all’ FBI? Ora come ora stai lavorando per un dipartimento che non ha futuro: entro un anno, per essere ottimista, sarete costretti a chiudere tutto.”
L’agente Linsky per un istante ebbe l’istinto di controbattere a quella bambina insolente ma, più che l’essere stato imbavagliato, lo bloccò la sicurezza di Astrea, unita al fatto che aveva un certo timore della madre della bambina, era infatti palese che fosse la figlia della Guardiana.
Cassandra decise di inserirsi nella conversazione unilaterale proponendo con un guizzo diabolico nella voce:” Regan mi ha dato un’idea su come riportare al D.O.S.A. il nostro ospite. Zeke ho bisogno di te per i dettagli e per un tocco di creatività extra.”
Alastair invece disse decisamente felice, il buon umore causato dai progressi con Ron e Nan non era stato minimamente guastato:” Tornando al punto della situazione Ron e Nan si stanno svegliando, reagiscono sia alla nostra presenza che a quella della nonna, anche se crediamo che per Nan servirà più tempo… potrebbero tornare utili nel proteggere la Biblioteca assieme a Cal oppure potrebbero essere usate contro Aphopis… comunque quando non avremo orecchie indiscrete nei paraggi potreste aggiornarci sulla missione al Triangolo?”
Così mentre i Bibliotecari pensavano a sistemare a dovere il federale Flynn colse l’occasione per sgattaiolare al piano di sopra per avere un momento in solitaria; Nicole era impegnata a parlare con Margie e i bambini, probabilmente erano tutti impegnati a discutere dell’organizzazione della sua festa di compleanno… a Flynn venne una fitta di angoscia non appena ebbe formulato quel pensiero dato che significava che il prossimo era l’ultimo compleanno che passava con la sua famiglia con ottime probabilità.
Il flusso dei pensieri del Bibliotecario venne interrotto da Jenkins, fra tutti i possibili interlocutori:” Sono lieto che sia riuscito a completare con successo la sua missione signor Carsen.”
Il cavaliere indicò con un pigro gesto la collana che teneva ora compagnia al simbolo dei massoni criptici, prima di proseguire:” Però nonostante costituisca la nostra migliore possibilità per lo scontro finale mi duole avvertirla: c’è un prezzo da pagare.”
Flynn annuì serio:” Mi è stato detto… quando verrà il momento spero di essere pronto a pagarlo correttamente.”
Intuendo cosa intendesse davvero il newyorkese Jenkins provò ad obiettare:” Ne è davvero sicuro? Ha molto da perdere, molto più di me. Darei la mia vita senza pensarci due volte.”
Flynn sospirò per poi commentare con un tono decisamente stanco:” Io però non riuscirei a vivere con quel fardello. E, pur avendo tantissimo da perdere, so che non riuscirei mai a trovare e a lasciare qui in Biblioteca, pronta all’uso, qualunque persona mi servisse senza rimorso… diamine! Nonostante tutto anche l’idea di sfruttare la vita di Dulaque mi lascerebbe qualche rimorso! Sarebbero pochi, lo ammetto senza vergogna, ma ne avrei comunque.”
Jenkins fece un leggero sussulto, stupefatto dalla brutale sincerità di Flynn, per poi decidere di esprimere il suo parere:” Signor Carsen in questi anni ho visto in lei solo quello che volevo vedere. Ammetto di essere rimasto sorpreso dalla sua schiettezza, fin troppo cinica per un Pendragon. Però è anche vero che si accosta bene alla razionalità di un discendente di Salomone e al rancore di una persona come tante verso un uomo che le ha fatto così tanto male nel corso degli anni… è però questo rimorso e senso di colpa anche verso chi non merita di essere salvato che, a mio avviso, la rendono un Vero Bibliotecario e un uomo che merita tutto il mio rispetto: non sono molte le persone che sceglierebbero la sua strada… e forse è per questo che fra tutti l’unico degno dell’Occhio di Ra è lei.”
Dopo una leggera pausa il custode aggiunse con un sospiro:” Immagino che per il momento questa discussione rimarrà fra noi… oltre a me solo Merlino non si opporrebbe penso.”
Flynn annuì distrattamente, per poi decidere di scendere al piano di sotto e sfruttare ogni secondo possibile con la sua famiglia: avere il tempo contato rendeva prezioso ed inestimabile ogni momento.

Dopo aver deciso di cenare tutti assieme i presenti stavano finendo di sistemare le ultime cose per poter chiudere definitivamente la giornata di lavoro; una volta che Flynn ebbe concluso il suo resoconto dettagliato sulla sua permanenza al Triangolo guardò rapidamente le dieci persone li presenti per poi chiedere ancora una volta:” Ora sapete tutto, siamo entrati nella fase finale della guerra. Vi chiedo solo una cosa: sarete con me fino alla fine?”
Fu Nicole a rispondere con un sorriso, auto eleggendosi a portavoce di tutti i presenti:” Non c’è nemmeno bisogno di chiedercelo Secchione. Saremo con te fino alla fine, lo sai.”
Tutti annuirono in accordo così in Biblioteca si spensero le luci e scese il silenzio, sancendo la fine di una giornata profetizzata per millenni.
Flynn quella notte era crollato a letto stanco morto e si era addormentato praticamente subito a causa della stanchezza accumulata negli ultimi tre giorni; sembrava che il sonno del Bibliotecario potesse essere profondo e senza sogni, realizzando le speranze dello stesso Flynn.
La quiete onirica del Capo Bibliotecario venne turbata nel momento in cui realizzò di trovarsi in un ambiente a lui noto: era la stessa spiaggia soleggiata e di sabbia fine e bianchissima in cui aveva parlato con suo padre anni prima; Flynn si chiese se Alastair avesse deciso di tornare a parlare con lui in virtù della decisione che aveva preso quel giorno.
Flynn però si sbagliava: a tenergli compagnia c’era Judson, intento a far volare un aquilone in tutta calma^^^.

Quando il Primo Bibliotecario si accorse di non essere più solo disse allegro:” Ciao Flynn, anche questa volta sei riuscito nell’ impensabile. Devo proprio farti i miei complimenti ragazzo mio, anche a costo di risultare un vecchio ripetitivo e noioso.”
Flynn notando la tecnica non esattamente professionale di Judson disse divertito:” Con un piccolo incantesimo di vento l’aquilone volerebbe meglio, sai?”
L’altro uomo rispose con il suo caratteristico balbettio iniziale:” Non… non sarebbe altrettanto divertente o appagante però.”
Flynn alzò le spalle e si mise le mani in tasca dato che aveva notato di essere vestito di tutto punto e di non indossare più i logori pantaloni della tuta che gli facevano da pigiama, per poi decidere di andare al punto mentre fissava il mare di fronte a lui con sguardo assente:” Non sei qui per parlare di aquiloni, vero?”
La risposta di Judson non si fece attendere:” Mi spiace ma no. La giornata appena trascorsa era un nodo del Telaio del Fato anche se l’esito non era stato predetto… molte delle vecchie profezie arrivavano fino ad oggi, poi in molti non sono stati in grado di vedere di più.”
Flynn non disse nulla, così Judson decise di continuare il suo discorso:” Mi… anzi, ci… ci dispiace di non essere riusciti a sigillare definitivamente Aphopis una volta per tutte quando io e Charlene lo abbiamo affrontato agli albori della storia della Biblioteca.”
Flynn scosse la testa per poi rispondere calmo:” Non è stata colpa vostra. Eravate solo due persone contro un Dio, direi che sigillarlo per migliaia di anni è stato già un ottimo risultato.”
Judson sospirò prima di decidere di abbandonare l’aquilone e concentrarsi solo ed esclusivamente su Flynn:” Le cose non stanno esattamente così… quando io e Charlene affrontammo Aphopis eravamo da poco diventanti Bibliotecario e Guardiana, la Biblioteca stessa era solo una stanza che raccoglieva qualche papiro e qualche artefatto, io stesso non mi ero mai allontanato dal Mediterraneo e non conoscevo neanche un centesimo di quello che il mondo aveva da offrire cinquemila anni fa.
Fu grazie a un viaggio in Egitto che io e Charlene ci imbattemmo in un vecchio sacerdote terrorizzato dalle sue credenze: ci disse che il Dio del caos ora camminava fra i mortali pronto per liberare il Male Puro e annientare l’umanità.”
Flynn commentò semplicemente, certo della sua deduzione:” Ed è così che avete capito che serviva una forza per contrastare il Male e mantenere l’Equilibrio: il mondo vi sembrava immenso, quasi infinito, i pericoli erano dietro l’angolo e non si poteva sperare che qualche profezia o qualche eroe leggendario salvassero sempre il mondo.
È Aphopis che vi ha fatto decidere di legarvi alla Biblioteca, diventare immortali e darle una coscienza, vero?”
Il vecchio Bibliotecario annuì per poi aggiungere stanco, mentre il peso dei suoi millenni di vita si percepiva più forte che mai:” Quello e anche una profezia che ci fece un sacerdote del tempio di Ra… vedi… vedi Flynn quando ci imbattemmo in Aphopis per la prima volta  i sacerdoti non avevano l’Occhio di Ra dato che era stato rubato quindi tutto quello che abbiamo potuto fare è stato sigillare il Male e confinare Aphopis in un sarcofago… con la magia abbiamo spostato il portale per il male puro in un posto lontano dall’Egitto e dal Mediterraneo, convinti che fosse al sicuro. Sono stato ingenuo all’epoca a non pensare che nel futuro il mondo sarebbe stato più piccolo in un certo senso… comunque sia una volta sigillato Aphopis uno dei sacerdoti mi fece una profezia: Aphopis in un lontano futuro si sarebbe liberato e sarebbe toccato ad un Capo Bibliotecario combattere la battaglia finale, quel Capo Bibliotecario però non sarei stato io ma avrei vissuto a sufficienza per conoscerlo. Le parole erano molto più criptiche ma il senso era questo. Significava quindi che in qualche modo sarei diventato immortale… la soluzione migliore per adempiere alla profezia mi sembrava quella di Legarmi alla Biblioteca che si stava pian piano formando, così da poter proteggere il mondo e preservare la conoscenza e la magia… dopotutto nella mia ingenuità era quello il suo scopo iniziale… Flynn… mi spiace di non essere stato in grado di fermare Aphopis quando l’ho affrontato e che questo fardello sia ricaduto su di te.”

Flynn scosse la testa per poi sospirare riflessivo mentre si toglieva le scarpe, per poi andare a bagnare i piedi nell’acqua di quel mare onirico:” Se ho imparato qualcosa sulle profezie nell’ultimo anno è che nella maggior parte dei casi è meglio che si adempiano. Per quel che vale posso dirti che hai fatto la scelta giusta a tuo tempo; ora che ho recuperato l’Occhio di Ra tocca a me finire quello che avete iniziato, sperando di fare la scelta giusta.”
Judson capì immediatamente il sottinteso delle parole di Flynn così gli chiese senza giri di parole, per una volta:” Temi forse che l’aver pensato di sacrificare Dulaque ti renda una cattiva persona?”
Flynn scosse la testa mentre muoveva pigramente i piedi nell’acqua piacevolmente tiepida:” No, temo di essere una cattiva persona perché se potessi sacrificherei la vita di Dulaque al posto della mia senza poi avere grossi rimorsi. Anche se alla fine so già quale sarà la mia scelta non posso fare a meno di pensare che cedere all’oscurità e al male sia allettante in questo caso: non mi sono mai fatto problemi a rischiare la mia vita durante le missioni però questa volta è diverso, sto volontariamente scegliendo il mio destino e non è esattamente piacevole per me… senza contare il fatto che mi sto trasformando nella versione peggiore di me a causa della guerra che sto affrontando: per combattere il Male sto diventando malvagio e non è esattamente il mio obiettivo. Non l’avevo ancora detto a nessuno… però devo ammettere di sentirmi un minimo sollevato.”
Judson scosse la testa:”Non ti stai trasformando nella tua versione peggiore, fidati: eri molto diverso quando avevi in mano la Mela della Discordia. Sei semplicemente un uomo attaccato alla vita, che vuole vivere ancora e stare con i suoi affetti. Ricordalo sempre. Ora però devo andare, buona fortuna Flynn.”
Fu così che il Capo Bibliotecario si svegliò più confuso di quando era andato a dormire; l’abbraccio di una Nicole addormentata però fu quello che gli servì per ritrovare la calma e tornare a dormire.
 
Note:
 
* se tutti si spaventano per il messaggio di Ezekiel in inglese perché Flynn dovrebbe parlare spagnolo per tranquillizzarli? Inoltre Flynn parla senza problemi portoghese, dialetti delle popolazioni amazzoniche, russo, tibetano, francese e un sacco di lingue morte nei film, perché dovrebbe aver problemi con lo spagnolo?

 
** fosse davvero specchiato come nella serie il nome dovrebbe avere B e R al contrario, come la famosa scritta redrum in shining
 
*** vi rimando alla prima parte della storia se volete rinfrescarvi la memoria
 
^ per Al, Reg e As cresciuti mi sono ispirata rispettivamente a un giovane Noah Wyle, a Grant Gustin e ad Auden Wyle (con qualche anno in più) che, oltre ad essere la figlia di Noah, è anche una perfetta Astrea Carsen.
Lascio ai curiosi dei link per farvi un’idea migliore su come immagino Al, Reg e As.
 
https://static.wikia.nocookie.net/erwikia/images/a/a4/Carter.jpg/revision/latest/smart/width/250/height/250?cb=20181119212228
 
https://www.last.fm/it/music/Grant+Gustin/+images/e9c67e20514c27f5b48f44a291ef205d
 
https://m.imdb.com/name/nm11852893/mediaviewer/rm3044799233?context=default
 
^^ il primo è nominato nel primo film, nella mia storia sono stati due Veri Bibliotecari, rispettivamente il primo e il secondo dati i nomi e la tunica che indossa Eldred, nonostante l’etimologia del nome suggerisca una datazione alto-medievale in Inghilterra.
 
^^^ se ve lo state chiedendo: si, ho deciso di ricreare il dialogo di Flynn e Judson che avviene nel secondo film in quest’occasione. Mi ero stufata di usare sempre gli specchi ^^’
 
 
Ebbene sì: niente allusione a scene di sesso in aereo incredibilmente cringe con applausi e cinque ancora più cringe, niente maltrattamenti a Flynn e niente Bibliotecari nel paese delle meraviglie/triangolo delle Bermuda.
Fra l’altro questo episodio appena uscito mi era piaciuto un sacco, riguardandolo con una maturità maggiore mi sono accorta di tanti problemi che potevano essere risolti meglio e senza cringe… diamine, sto abusando della parola.
In compenso abbiamo Flynn e Nicole che dialogano come due adulti responsabili e una colonizzazione del triangolo/wonderland da parte della famiglia Carsen.
Rivedendo l’episodio mi è poi tornata alla mente una discussione avuta anni fa con un’americana: diceva che Nicole bullizzava Flynn e quindi non era la donna adatta a lui… ma ehi: se Eve picchia Flynn va tutto bene e sono la migliore coppia di sempre… ah no, non funziona così nella vita reale…
Diciamo solo che assistendo a certe scene sono sempre più convinta che gli autori abbiano dei seri problemi e che non abbiano visto i film nemmeno per sbaglio; per questo la scena dell’aereo andava modificata pesantemente e ammetto di aver avuto qualche difficoltà dato che volevo a tutti i costi rendere coerente e realistico, per quanto possibile, il tutto dato che Flynn fa la figura dello stupido boomer morto di fame praticamente a caso.
Dato che comunque esistono anche i personaggi minori i Carsen, Margie e Merlino hanno il loro spazio, anche e soprattutto perché nella mia testa si sta formando il pensiero di scrivere una quarta stagione ridotta in favore di un progetto originale anche se è tutto ancora fumoso e incerto. L’idea sta prendendo forma e i primi passi si possono vedere nella scelta dei personaggi del Triangolo: ci sono le versioni adulte di Alastair, Regan e Astrea al posto dei Bibliotecari.
Parlando della missione di Flynn spero sia emerso il voler dare un tono più serio e far capire come questa mia versione del Bibliotecario sia più matura e meno mina vagante del corrispettivo canonico. Ho poi cercato di renderlo più umano e sfaccettato dato che Flynn pur essendo una brava persona non è completamente puro di cuore, come nessuno di noi del resto: come è stato detto in più occasioni tutti abbiamo un lato oscuro più o meno grande che dobbiamo controllare e il lato oscuro di Flynn riguarda il suo rimorso nell’uccidere.
Flynn nel canone ha ucciso Dracula, forse anche altre persone, però ha la coscienza pulita dato che si tratta di un vampiro pluriomicida; è per questo che ho deciso di approfondire questo lato del carattere di Flynn scegliendo di puntare alla verità e alla sincerità piuttosto che alla compassione: Flynn è sincero quando dice che se potesse ucciderebbe a sangue freddo Dulaque, seppur con qualche rimorso, piuttosto che sacrificarsi lui; non lo fa però perché non è il tipo di persona che si metterebbe a braccare la sua vittima per i suoi scopi personali ed è per questo che è il Bibliotecario sincero e puro di cuore in grado di superare la prova del triangolo.
Spero di aver detto tutto, in caso abbiate dubbi chiedete pure!
Ringrazio sempre Mel per le recensioni.
Alla prossima Librarians:)


  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Librarians / Vai alla pagina dell'autore: amilcara95