Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: TheSlavicShadow    10/04/2023    0 recensioni
Raccolta di oneshot.
Genere: Angst, Generale, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Francia, 1430

 

La osservava sempre di nascosto quando la sera si allontanava in silenzio dall’accampamento. Non voleva mai disturbarla, era un momento suo. Un attimo di totale intimità con quel Dio che la ispirava, e che lui aveva ormai perso del tutto. La osservava in silenzio, protetto dalle tenebre e dagli alberi. Osservava la sua silhouette illuminata solo da qualche torcia o a volte dalla luce della luna. 

Sembrava un essere ultraterreno. Forse era anche lei una fata, una di quelle di cui gli aveva raccontato quando parlava della propria infanzia. E lui era abbastanza vecchio da credere a quella storia. Ci aveva creduto anche lui alle fate molto tempo addietro. Aveva creduto in tante cose pur di stare a galla e non perire sotto i colpi mortali di altri come lui.

Aveva visto così tanti umani credere in così tante cose diverse, in così tante divinità differenti, che oramai non sapeva nemmeno lui in cosa credere davvero. 

Perché come poteva credere e avere fede in un Dio che stava mettendo tutto nelle mani di quella giovane donna? Come poteva avere fede in Lui che la stava mettendo di fronte a battaglie sempre più sanguinose, sui campi di battaglia e non? Come poteva lui invece proteggerla da quel disegno divino che l’avrebbe vista morire, visto quanto scomoda stava diventando?

Lui lo sapeva come sarebbe finita. E non avrebbe potuto salvarla dal suo destino.

“Monsieur Francis, i vostri pensieri sono molto rumorosi questa sera.” Non si era nemmeno voltata verso di lui. Continuava a dargli la schiena, illuminata solo dalla luna e dalle stelle. Com’era quella storia che gli aveva raccontato una vecchia strega? Quella che gli aveva fatto un gioco strano con le carte? Cosa gli aveva raccontato? 

Come aveva potuto vedere nel suo futuro una ragazza illuminata dalle stelle che avrebbe portato speranza? Lui non credeva alla magia. Quello era il campo del suo nemico, che abitualmente danzava con fate e folletti. 

“Perdonatemi, Jeanne. Non volevo disturbare questo momento privato.” Si era spostato dal buio che lo proteggeva e si era avvicinato a lei, ancora seduta nella radura. “Volevo solo essere sicuro che nessun altro vi seguisse.” 

Erano al culmine della guerra. E da nessuna delle due parti erano felici della popolarità che una sola ragazza, una contadina per giunta, potesse avere tra i soldati e la popolazione. Era un’eroina. Più popolare del re stesso. 

“Ho Dio dalla mia parte.” Si era voltata verso di lui, e gli sorrideva. Gli sorrideva sempre perché lui era il suo amato Francia. Ero il suo amato regno. Solo che il loro amore non era uguale. E questo lo logorava ogni giorno. 

“Temo che Dio non potrà difendervi dagli uomini, mia Jeanne. Gli uomini sono crudeli e meschini, e voi siete ancora così giovane e ingenua.” Si era seduto accanto a lei, ma non la guardava. Non ci riusciva in quell’ultimo periodo. Non ci riusciva perché si sentiva sporco e meschino come gli uomini di cui parlava. Perché il suo desiderio verso quella ragazza era diventato qualcosa di peccaminoso. Lei lo guardava con adorazione, e lui con lussuria. 

“Non ho paura.” La piccola mano di lei aveva trovato la sua e l’aveva stretta. Era così piccola, ma salda. La sua stretta era sempre forte e sicura. “Devo solo svolgere il compito che mi ha dato l’Arcangelo Michele e poi si vedrà.”

“La tua fede mi commuove. Sei di ispirazione a molte persone, ma sei molto scomoda per altre. Temo che questa guerra stia durando già troppo, e il nostro re ha paura di voi.”

La ragazza aveva riso. Una risata cristallina, pura. Una risata che faceva vibrare il suo cuore arido. 

“E come potrei fargli paura? Non siate sciocco, monsieur Francis!” Sorrideva mentre lo diceva. Un sorriso dolce, sincero. Un sorriso colmo di tutto l’affetto che poteva nutrire per lui. Un sorriso pieno di speranza per il presente ed il futuro. “Io sono solo una ragazza, non ho grandi poteri. Mi è solo stata affidata una missione dal Nostro Signore. Portata a termine quella, tornerò a Domrémy dalla mia famiglia.”

Doveva proteggerla. Doveva vegliare su quella ragazza. Quella ragazza era portatrice di speranza. Era una stella che brillava con potenza nel firmamento. Era così preziosa, e non se ne rendeva assolutamente conto.

Avrebbe dovuto proteggerla da ogni cosa e da ogni male. Avrebbe dovuto. Avrebbe dovuto farla scappare. Nasconderla da qualche parte, tenerla al sicuro. Qualcosa stava per succedere, di questo era certo. Troppa gente riponeva cieca lealtà in quella giovane ragazza, e questo spaventava i potenti più di ogni altra cosa.

“Vi accompagnerò io stesso a Domrémy, anche questa notte stessa se fosse necessario e se questo vi tenesse al sicuro.”

“Esagerate, monsieur. Finita questa guerra nessuno si ricorderà più di me.”

Gli sorrideva ancora, e lui avrebbe voluto avere la sua stessa fiducia verso il futuro.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: TheSlavicShadow