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Autore: asia20    17/04/2023    0 recensioni
La Terra di Mezzo ha conosciuto un periodo di grandi sconvolgimenti tecnologici, arrivando ad un grado di progesso simile a Coruscant (Star Wars). Ora, mentre la Quinta Era si avvicina velocemente, una mezz'hobbit con madre Elfo, un Nano, e due Elfe dovranno evitare il ritorno dell'Oscurità.
(Copione di un gruppo Gioco di ruolo a tema TolkienStar Wars, che gestisco su facebook)
La storia continua in Lord of the Rings: Darkness Return Stagione 2
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sauron
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Episodio 7: La fiamma divampa

Rovine di Barad-Dur, Mordor
 

Emrys: *Emrys è steso al suolo, la schiena poggiata contro la parete della stanza. Ha il respiro pesante, gli occhi annebbiati, come se un velo invisibile gli fosse caduto sopra la testa.

Si sente... prosciugato, senza forza, sul punto di esalare i suoi ultimi respiri. Ma niente di tutto questo lo disturba, quanto il pensiero che la sua signora stia in balia della stessa situazione.*

Mia signora... *borbotta* ... io non credo che... riuscirò a resistere ancora a lungo...

 

Tahenys* stesa al suolo...senza possibilità di muovermi o combattere...cerco invano di allungare una mano verso Emrys, per dargli forza. Dobbiamo resistere...siamo qui da giorni, forse anni....ma so che qualcuno verrà a salvarci. La speranza è sempre stata la mia più grande compagna. Lentamente, le lacrime iniziano a rigare il mio viso...ed un canto si innalza per aiutarci entrambi* Ricorda cosa ti ho insegnato, non lasciarti mai andare. Ce la faremo, Emrys....ce la faremo. Porta il tuo pensiero ai due Alberi, nel momento della disperazione, della morte...hanno lasciato due semi di speranza. Prendila in te e falla crescere.

   

Emrys: *Emrys annuisce tremante.

Non sa davvero come potrebbe scampare ad una situazione tanto disperata, ma sceglierà di avere fede nella sua signora, proprio come ha sempre fatto. In un modo o nell'altro... loro vivranno e scamperanno a questa trappola infernale, o quantomeno il Maia darà la sua vita affinché la Valie possa sopravvivere.*

Lo farò... mia signora *borbotta, mentre allunga una mano per stringere la sua* Io... scelgo di avere speranza...

 

Tahenys: * percepisco la sua mano che tocca debolmente la mia....è fredda, spenta...oh no....no..."questo avrà conseguenze, Sauron...." * il tuo corpo è gelido, Emrys.....* non capisco, noi Ainur siamo spiriti di base...dovremmo essere immortali, intoccabili da qualsiasi veleno o malattia. A meno che....no, non oso pensarci. Usciremo da qui, insieme. Nessuno, nemmeno Mairon, ha il potere di separarci...solo Illuvatar ha l'ultima parola.* Resisti...ti prego, resisti. Non so cosa farei senza di te. Potrei toccare lo stesso sentiero di Melkor.....

 

 Mairon: * siamo tornati a Mordor da pochi giorni...quella piccola parentesi con il Nano e la Mezz'Hobbit ci ha fatto ritardare. Almeno, qui siamo riparati dalla cenere di Erebor che sta, lentamente, coprendo tutta Arda...* finalmente a casa...ci sarà da ricostruire, qui. Era da tempo che non mettevo piede nel mio regno...*Mi volto verso Adar...compiaciuto del fatto di essere riusciti ad entrare senza farci scorgere dalle guardie di Gondor e dai Nani dei cantieri. * che è successo in mia assenza? a parte la piccola vacanza di Tahenys e del suo...ehm....lecchino *qui c'è qualcun altro...posso sentire il fetore degli esperimenti di Pandora....sicuramente si è impossessata dei resti della mia fortezza..*

  

Adar: *Adar scrolla le spalle, un gesto che in presenza di altri sarebbe potuto apparire disinvolto. Ma ormai, conosce Sauron da abbastanza tempo da potersi permettere certe libertà, purché non sia di cattivo umore. *

Niente di particolarmente degno di nota, mio signore. Abbiamo avuto alcuni problemi con un gruppo di Uruk ribelli, ma siamo riusciti a frenare qualsiasi potenziale ribellione prima che andasse troppo oltre.

*Non gli aveva dato alcun piacere il dover uccidere i suoi figli... ma sapeva che Sauron ne avrebbe ammazzati molti di più, se altri avessero deciso di seguire i traditori, e così si era trovato costretto ad eliminare i pochi per salvare i tanti.*

Ci sono stati alcuni avvistamenti di Elfi lungo il confine, ma non si sono mai avvicinati agli accampamenti. Probabilmente erano solo esploratori venuti a controllare la situazione.

 

   Mairon: Elfi? qui? *Mordor sta diventando un'isola felice....forse troppo. Vedo troppo verde intorno a noi...."mio piccolo Orodruin...fra pochi giorni, potrai divorare chiunque ti si opponga"* ottimo....hai ancora la durezza di un tempo, nonostante....qualche piccolo problema....*puntando lo sguardo verso la mano dove aveva l'anello...aveva...perchè se lo è fatto sottrarre da una piccola Hobbit...* risolveremo....Quando avremo finito qui.....avrei voglia di conoscere la tua famiglia. Potrei invitarli a vivere a corte. *mentre gli faccio cenno di incamminarci verso quella che era l'entrata della fortezza*

 

  

 

Adar: *Adar rabbrividì internamente alla proposta dell'Oscuro Signore.

Il pensiero di averlo così vicino è già di per sé spaventoso... ma la sola idea che possa avvicinarsi alla sua famiglia e ferirli, o usarli come ostaggi, è più terrificante di qualsiasi dolore che potrebbe infliggergli. Nonostante ciò, si limita ad offrirgli un rispettoso cenno del capo, facendo buon viso a cattivo gioco.*

Sono sicuro che saranno felici di conoscervi, mio signore.

 

   

Mairon: *percepisco la sua paura....il suo terrore dire...sorrido...si, deve averne....perchè non intendo rifare gli stessi errori del Passato. Non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno da Manwe. Entro nelle rovine con passo veloce....Sempre più vicino ai laboratori abusivi di Pandora...ed alla stanza....dove potrò finalmente ridere...mentre le trappole consumano lo spirito di una fra le più potenti Valie....* Pandora! So che sei qui....sento il tuo fetore. Esci immediatamente dalla mia fortezza!...ti voglio fuori da lì entro due ore. Due ore....di Arda.

 

   Pandora: *A occhi chiusi, le mani nere e lucenti posate sul vetro di una teca, sembra pregare.

In effetti qualcosa del genere... è forse il ventesimo esperimento che compie sullo stesso virus.

Se stavolta riesce e non le tocca buttare al solito cavie morte nel vulcano, questo sarà il suo più grande successo.

Un successo planetario, in grado di renderla famosa e finalmente apprezzata.

Un virus in grado di scatenare una fortissima risposta immunitaria in ogni creatura mortale, rendendola resistente alla maggior parte delle influenze che ogni anno lasciavano in malattia molti giorni esseri umani, uruk, hobbit...persino elfi in misura più lieve.

Questo voleva dire manodopera mancante e molte spese che si sarebbero potute evitare, oltre agli ingenti costi di profilassi e cura

Il suo rimedio sarebbe stato una risorsa per tutta Arda...e magari esportabile nello spazio, chissà...

Persa nelle sue fantasticherie in cui si vede celebre e padrona di un palazzo tutto suo si risveglia bruscamente con un sussulto quando bussano alla porta.

Dopo giorni di tranquillità chi è ora che disturba?

Imprecando nomi sparsi di Valar prende un drappo scuro e lo posa sulla teca.

L'esito del suo ventunesimo test dovrà aspettare...

Pesta i piedi con stizza mentre va verso la porta, non avesse riconosciuto la voce ne avrebbe sentito l'aura.

Finita la pace...*

Desolata davvero di non poterti accontentare come vorrei con tutta me stessa Mairon, giuro

*Esclama aprendo la porta*

Ma non ho modo di spostare assolutamente nulla per .. beh... diciamo un paio di settimane minimo o rischieremo qualcosa di davvero spiacevole, tu mi comprendi vero?

E comunque non ho ancora un luogo sostitutivo, ne stavo parlando con Tahenys ma poi si è persa a giocare con le trappole col suo amichetto e ora sono giorni che, per fortuna anche direi, non si sente più nulla venire da su.

 

Adar:: * All’improvviso, una morsa d’ansia serra lentamente lo stomaco di Adar. D’istinto, stringe forte le dita attorno alla propria spada, mentre volge lo sguardo in direzione di un brusio in avvicinamento.

La prima cosa che scorge è un mezzo di trasporto che assomiglia proprio ad uno Speeder, fermò ad una decina di metri di distanza. Poi gli giunge il suono di passi, insieme ad un sibilo meccanico e rombante, come se fosse il respiro di un Nazgul… ma più forte. Il respiro avido e disperato di una creatura che non avrebbe dovuto essere viva.

Alcuni insetti ai suoi piedi si allontanarono rapidamente, ma l’Uruk quasi non se ne accorge, mentre cerca di assemblare i barlumi intravisti dell’ombra che ha davanti, fino a ottenere un’immagine riconoscibile.

 

Vader: Le ombre si solidificano in una sagoma che avanzava. Davanti all’Oscuro Signore e all’Uruk incombe una figura in metallo nero e armatura d’ebano, con una piastra sul petto che scintilla di luci, piena di controlli e display. Il casco è un orrore scheletrico, lucido tanto da risplendere, e incolore tranne che per le lenti cremisi al posto degli occhi.

- Gentiluomini… - sono le prime parole della “cosa” che respira nel buio, profonde e potenti come la voce di un abisso – Credo che voi abbiate qualcosa che mi appartiene. -

   

Mairon: cosa ci fai tu qui? *dovrebbe essere morto....Tahenys ed io abbiamo combattuto nell'ultima battaglia che ha fatto cadere l'Impero Galattico...ero sicuro fosse morto insieme a Lord Sidious...anche se, tecnicamente, un Maia non muore....non come lo intendono i mortali. Ma...Vader, o meglio, Anakin Skywalker era mortale. Ha sangue Valar, certo...ma è un Uomo...come sua madre.* e soprattutto....perchè non sei nelle Aule di Mandos?

 

    Vader: L'Oscuro Signore dei Sith inclina leggermente la maschera, scrutando l'essere di fronte a lui con velato interesse.

Sembra umano... ma la sua presenza nella Forza è notevole, più che in qualsiasi altro Jedi o Sith che abbia mai incontrato... salvo Sidious, quando era al suo apice. In verità, l'energia che emana quest'uomo è fin troppo simile a quella del suo vecchio Maestro, e questo lo insospettisce.

Non è sorpreso dal fatto che l'abbia riconosciuto. Dopotutto, il suo volto era famoso in tutta la Galassia, ai tempi dell'Impero, e anche la sconfitta del vecchio regime non ha certo lenito quella fama.*

Le notizie riguardanti la mia morte sono state... largamente esagerate *risponde con cupo divertimento* Il lato oscuro della forza è la via per molte abilità che in molti riterrebbero non naturali. Ho semplicemente fatto uso di una di esse per ancorarmi a questo piano d'esistenza. Difficile, certo... ma non impossibile. Non per ME.

*Compie alcuni passi avanti*

Ma con chi, se posso chiedere, ho il piacere di parlare? Non sembri umano... e sei certamente potente.

 

  

Adar: *prima che Mairon possa parlare....faccio un passo avanti...lanciando una veloce occhiata al nuovo arrivato* Mairon l'ammirevole, il più potente fra i Maia di Valinor, Mastro fabbro del Vala Aule, Luogotenente di Melkor il grande, Re di Arda, Signore degli Anelli, Annatar, Principe di Gundabad e delle Montagne nebbiose, Re di Rhun e delle province dell'Est. Generale della Quinta Flotta del Sistema Echtelion.

 

   

 

Vader: *Vader inarca un sopracciglio dietro la maschera. I termini enunciati dalla creatura non gli sono familiari... qualcosa a cui deve rimediare. Rapido, fa appello alla Forza e scava nella mente dell'Uruk, priva di difese degne di nota. Non ha bisogno di cercare a fondo, poiché sembra che questo Mairon sia un individuo particolarmente importante su questo pianeta... e ora presto si rende anche conto del perché.*

Credo che tu abbia dimenticato un titolo *ribatte freddamente* Sauron... il tiranno. E a quanto pare, colui che anni orsono tentò di conquistare questo pianeta. Interessante...

 

    Mairon: non pronunciare quel nome. *odio quando mi chiamano Sauron....è solo un appellativo datomi dagli Elfi per schernirmi....* sempre che tu non voglia...incontrare Mandos di nuovo....*sono certo che lo conosca....chissà perchè* perché sei qui? Hai detto che abbiamo qualcosa che ti appartiene....cosa, di grazia? *Do un colpetto ad Adar con un gomito....* vai, non voglio che rischi....la tua famiglia ha bisogno di te. Trova riparo. Qui me la sbrigo io....

 

    Adar: *Mairon sembra in grado di farcela da solo, sicuramente non ha bisogno di un Uruk....lo rallenterei, non posso nulla contro un essere potente come Vader.* Signore....vi attenderò in un luogo sicuro. *non posso fuggire, Vader blocca l'unica uscita...mi resta il laboratorio di Pandora, è abbastanza sicuro da poter resistere ad un'eruzione vulcanica. Entro, forzando la porta con il pugnale*

 

Vader: Vader ignora la partenza dell'Uruk. La sua esistenza è irrilevante rispetto a colui che gli sta di fronte.

Per la prima volta da parecchio tempo, non sa davvero come approcciarsi a qualcuno... ma non certo per pura. Semplicemente, ha imparato a mostrare cautela di fronte a forze sconosciute. Tuttavia, la sua missione dovrebbe avere la priorità su tutto, e così rafforza i suoi scudi mentali e tiene i sensi all'erta per qualsiasi potenziale minaccia.*

Eppure, è così che vi chiamano coloro che abitano questo mondo. Ma comprendo la vostra situazione. Dopotutto... anche io ho avuto diversi nomi e appellativi poco lusinghieri, durante la mia carriera di secondo in comando dell'Impero.

*Compie un altro passo avanti*

Per quanto riguarda ciò per cui sono venuto... si trova al di là di quella porta. Ho bisogno di accedervi e liberare colei che si trova intrappolata lì dentro.

 

    Mairon: *guardo dietro di me...come a volermi convincere che quella porta non ci sia....* mi dispiace...non credo di poterla aprire....sai, quando si chiude e si attivano le trappole....non può essere aperta, nemmeno da me. La inghiottirà....ormai è storia passata. Dimenticala....*sto per ridere di gusto, come durante la distruzione di Numenor...*

 

   Vader: *Vader rimane in silenzio per quasi un minuto buono, accompagnato solo dal suo respiro lento e sibilante. Poi, i suoi occhi diventano di un giallo malatticcio, illuminando appena le lenti della maschera.*

Molto bene. Quindi è così che volete giocarvela?

*Rapido, estrae un cilindro argentato dalla cintura dell'armatura.*

Impostiamo le cose in modo logico, vi va? Per prima cosa vi attaccherò per mostrare la mia determinazione. Se voi ne avrete altrettanta, non avrò altra scelta che sottomettervi e costringervi a collaborare con la forza.

*Compie un ulteriore passo avanti*

Siete potente... ma lo sono anche io. Potreste uccidermi... o potrei esseri io a infliggervi il corpo di grazia. Davvero, non so come potrebbe finire uno scontro tra noi. *Inclina la testa* La domanda è: volete correre il rischio e scoprirlo?

 

    Pandora: *Era appena rientrata dirigendosi verso la teca ma viene di nuovo interrotta dal cigolio della porta forzatamente aperta, da cui fa capolino Adar*

Bussare non si usa più?

*Dice leggermente alterata, alzando un sopracciglio.

Poi si ferma un attimo e assorta guarda oltre la porta socchiusa da cui intravede i due contendenti.

Anche da lì avverte il potere dello sconosciuto in armatura

Un brivido la percorre se dovessero far danno alle sue teche...*

Entra sciocco, capiti a fagiolo quasi quasi

*Dice tirandolo dentro e richiudendo la porta .

Poi gli mette in mano un sacchetto di stoffa ed una gabbietta metallica*

Ho bisogno del tuo aiuto, vammi a cercare topini, quelli piccoli di campagna

Una decina basteranno, sarai ovviamente ricompensato

Ma non uscire di lì, aspetta

*Sposta una scansia ricolma di libri e pergamene, rivelando una porta segreta*

Da qui...porta direttamente sul retro, spicciati e guai a te se ne fai parola con qualcunə.

*Sospetta fortemente aria di guai fuori dalla porta principale e sicuramente Adar tra loro è quello più a rischio, meglio farlo mettere al sicuro e tenerlo lontano ed impegnato per un po'*

    Mairon: conosco quelle armi, Tahenys me ne regalò una ...credo avesse una lama azzurra....Dovrei averla da qualche parte, a Gundabad...*sono stato rifugiato li per molti anni, prima di avere la forza necessaria per poter riconquistare la Terra di Mezzo....ed ora, nessuno mi metterà i bastoni fra le ruote...nemmeno Vader* ma...ecco..non vorrei arrivare ad uno scontro fra noi due...tu...ehm....tu sei un Mortale, non sarebbe alla pari. Verresti annullato per nulla. E....cosa importante, quella non può fondere il metallo della porta...*credo....non so come si comporterà la lega di Mithril ed argento della porta...*

 

    Adar: *mi ritrovo in mano un sacchetto....ed alzo gli occhi su Pandora. L'ho già aiutata altre volte, ma mai a cercare topi....* topi? se è l'unico piano che ti è venuto in mente per salvarmi....va bene...ma voglio essere ripagato profumatamente, *non svolgo lavori di questo tipo per nulla. I topi sono una peste anche per noi Uruk...nemmeno noi li vogliamo fra i piedi* dove li trovo i topi, a Mordor?

 

 

Vader: *Vader abbaia una risata bassa e rombante attraverso il respiratore.*

Un mortale potrei sembrare, ma vi assicuro che non sono affatto debole. Io e la Forza abbiamo un rapporto molto stretto... e in fondo, so che anche voi potete percepirlo.

*Rilascia una piccola quantità del suo potere, per dimostrare il punto. La Forza risplende attorno a lui, illuminando la sua figura monolitica agli occhi di coloro che possono scorgere al di là del visibile.*

Se davvero non vuoi affrontarmi, allora fatti da parte e lasciami accedere alla porta. Non lo ripeterò una terza volta.

 

  Mairon: se questo è il volere di Illuvatar.....*so che non troverà nulla di vivo oltre quella porta. Sono intrappolati da una settimana....ormai, anche l'Ainur più potente sarebbe stato disintegrato dalle trappole. Quella stanza non lascia scampo a nessuno....forse, solo Melkor potrebbe uscirne vivo* Passa....ma non assicuro che tu possa trovarla viva.

 

   Pandora: *Pazientemente indica la gabbia ad Adar*

Questa la posi in qualsiasi posto un po' isolato, lontano da rumori e ci metti dentro una delle polpettine che trovi nel sacchetto.

Poi alzi questa levetta qui, vedi

*Gli indica sopra la porticina della gabbia una minuscola leva a scatto*

E ti allontani ed aspetti.

Quando senti il click vuol dire che hai catturato un topo.

Lo prendi delicatamente e lo metti in quest'altro sacchetto tanto la polpettina contiene una piccola dose di sonnifero quindi dormirà, oppure puoi tornare qui man mano che li catturi e posarli, come preferisci

 

 Vader: *Vader tiene alta la guardia, nel caso in cui Sauron provi ad attaccarlo mentre è di spalle. Cautamente, gira attorno a lui e si piazza davanti alla porta... infine, attiva la spada laser, la cui lama rosso sangue penetra attraverso il materiale della gabbia come se fosse burro, creando un turbinio di scintille tutt'attorno.

Vader rimane in quella posizione per quasi un minuto buono, fino a quando i meccanismi interni della trappola non vengono disattivati dal calore intenso, rivelando ciò che si trova al di là della porta...*

 

    Adar: Adar: *prendo in mano il sacchetto delle polpette e controllo...hanno un buon odore, quasi mi viene fame...* queste...posso assaggiarle? Non mangio cibo normale da giorni...sai, Sauron non è un cuoco provetto. Non mi fido a mangiare ciò che cucina....*non ha mai imparato a cucinare, nemmeno quando Galadriel ha tentato di insegnargli....nulla, non è portato* non ti preoccupare, avrai i tuoi topi prima che arrivi l'alba...

 

    Mairon: *Mentre Vader è concentrato nell'aprire la porta, mi concentro su di lui, lo sguardo posato sul suo mantello che, presto, inizia a congelarsi...* "vediamo se ti piace il gelo...." *non mi lascerò sottomettere facilmente, nemmeno da una Valie....o da suo"figlio"*

 

  Vader: *La reazione dell'Oscuro Signore dei Sith è istantanea. Avvertendo un turbamento nella forza alle sue spalle, si girà di scatto e punta la spada laser in direzione del tiranno, lo sguardo assottigliato dietro la maschera.*

E così... vogliamo giocarcela nel modo più duro? *sibila freddamente* Molto bene. Se una battaglia volete... una battaglia avrete *aggiunge, mentre si libera della parte congelata del mantello con un rapido taglio della spada.*

A noi due, sovrano di Mordor. Cercate di non deludermi... sono anni che non affronto un degno avversario.

 

    Mairon: *non posso tirarmi indietro di fronte ad un duello....Estraggo la spada in ossidiana ed acciaio meteorico...pronto a colpire.* attento....a metterti contro un Maia....Umano. Non sai a cosa stai andando incontro. *sono in posizione di difesa, non voglio utilizzare il mio potere su di lui, potrei sottometterlo.....potrebbe servirmi. In fondo, sento il suo potere....mi è utile*

 

  Vader: *Vader espande i propri sensi, valutando il livello di potere del suo avversario. è proprio come quello di Sidious, tanto intenso da farlo sembrare un buco nero capace di inglobare qualsiasi cosa si trovi nelle vicinanze. Un tempo, Vader non avrebbe mai rischiato di affrontare qualcuno del genere... ma questo era prima della sua rinascita. Ora aveva un corpo completamente funzionante, privo delle ferite che lo avevano ostacolato durante il suo servizio all'Impero. Se questo Sauron era un buco nero... lui era una Supernova sul punto di esplodere. Tra i due, la vittoria sarebbe stata tutt'altro che scontata.

Dandosi una spinta con la Forza, il Sith si scaglia contro di lui, incoccando la spada laser con quella del Maia. Nell'istante in cui la lama di luce incontra il freddo metallo, l'impatto risultante è tanto forte e intenso da generare una potente onda d'urto. Qualsiasi spettatore sarebbe stato sbalzato via... ma non i due combattenti, la cui forza non è paragonabile a quella dei mortali. Loro rimangono saldi, spada contro spada, circondati da un turbinio di scintille vaganti, gli sguardi bloccati in una gara di volontà.

Questa è una battaglia tra Signori Oscuri.*

 

   Mairon: *al suo primo balzo, sono pronto....fermo la spada, bloccando la sua lama con tutto il mio Essere. Devo resistere, so che questa è una prova di forza. Nessuno di noi sarebbe in grado di sconfiggere l'altro. Lo sguardo fisso su di lui...dopo quelle che sembrano ore, rompo il blocco, portando la mia lama a roteare sulla sua, mettendomi in sicurezza. Porto la lama in direzione delle sue gambe, sperando di colpirlo.*

 

  Vader: *La Forza vibra attorno a Vader, avvertendolo di un attacco. è veloce, più di qualsiasi avversario affrontato nel corso della sua lunga vita... più dello stesso Sidious.

Per evitare la lama avversaria, balza in aria e supera l'avversario con una capriola, portandosi dietro di lui. A quel punto, rotea la spada laser per colpirlo alla testa... ma l'Oscuro Signore non è uno sprovveduto, e anche questa volta riesce a intercettare il colpo, a cui segue una seconda onda d'urto e un'esplosione di scintille.

La terra crepa sotto i loro piedi, a testimonianza della forza che scorre nei loro corpi temprati dalla guerra e dal conflitto. Sono due forze della natura impegnate in uno scontro senza precedenti.*

Le vostre capacità sono certamente notevoli *commenta Vader, impressionato* Forse pari alle mie. Che cosa siete? Non un Jedi... e non un Sith. Qualcosa di più potente... simile al mio vecchio maestro.

 

  Mairon: sono un Maia, uno spirito che era qui prima dell'inizio del tempo, prima della nascita dell'Universo....creato da Illuvatar stesso *lo scontro è alla pari, nessuno di noi cederà...Ma...lui si stancherà prima....devo solo farlo arrivare allo stremo...continuare a combattere senza fermarmi...sempre più veloce*

    Vader: *Vader inclina la testa e archivia rapidamente queste nuove informazioni. Se questo Sauron è davvero cosa dice di essere, non lo stupisce il fatto che sia così potente. Improvvisamente viene colto da un dubbio: che anche il suo Maestro non fosse un semplice Sith... ma qualcosa di più, proprio come la creatura che gli sta di fronte? Lui e Sidious non avevano mai discusso del passato dell'Imperatore, quindi era del tutto plausibile. Ma essere antico o meno... lo avrebbe comunque sconfitto.*

Interessante *sussurra, intrigato* Questo mondo nasconde molte sorprese interessanti. Non vedo l'ora di scoprirle tutte... una volta che vi avrò ucciso *aggiunge, mentre i due riprendono a scambiarsi colpi di lama.

Sopra di loro, il cielo si riempie di tuoni e lampi, illuminandosi ad ogni clangore.*

 

    Mairon: stolto.....sono un essere immortale, non puoi uccidermi....*a quanto pare non sa nulla degli spiriti di Arda...meglio...potrò lavorarmelo alla perfezione* sei potente...*la mia lama gira attorno alla sua, andando a colpire la sua gamba destra....lasciando un profondo taglio nel polpaccio* ma non tanto da poter vincere contro un Maia. Posso sentire la tua stanchezza...

 

    Tahenys: *Emrys è ancora troppo debole per poter uscire dalla stanza...ma io....ho recuperato le forze ed il corpo molto presto. Sono seconda solo a Varda in potenza, dopotutto....Mairon è di schiena e troppo concentrato sul duello per potersi accorgere della mia presenza. Sorrido a Vader....si, Sauron ha ragione, è stanco.....* MAIRON....*la mia collera è potente, taglia l'aria come burro. Ciò che ha tentato di fare a Emrys e me, non passerà inosservato nemmeno a Valinor. Ma....sarò io a giudicare Mairon, ora. Io soltanto.*

 

  Vader: *Vader grugnisce per il dolore improvviso alla gamba. è da parecchio tempo che qualcuno non riesce a colpirlo, ma non per questo si è dimenticato come sopportare una ferita. Fa appello alla Forza e comincia a guarirla come appreso dagli antichi testi Jedi, ma in fondo sa che Sauron ha ragione: a lunga andare comincerà a stancarsi... ma a quella realizzazione, segue l'arrivo di qualcos'altro. Improvvisamente, il duello si ferma, mentre una donna di leggiadra bellezza attraversa la porta della trappola, frapponendosi tra i due combattenti. Vader la trova... familiare, ma non ricorda di averla mai vista prima.*

Chi sei ? *le domanda, percependo la Forza che la circonda, quasi come se fosse parte di lei... no... come se lei fosse la Forza stessa*

 

   

Mairon: *il mio corpo trema a tal punto che la spada cade a terra, rimbalzando e facendo riecheggiare il suono del metallo per tutto il vecchio corridoio* Tahenys...*le mie gambe tremano così tanto che potrei inginocchiarmi....ma non lo farò mai, non mi piegherò a lei. Non le darò questa soddisfazione. Solo Melkor in persona può piegarmi al suo volere.* stavo solo giocando....Neynar *aggiungo l'appellativo che le diede Melkor....traditrice della Luce....Lei era lì, quando gli Alberi vennero distrutti da Ungoliant, eppure...è rimasta a guardare, non ha fatto nulla per evitare grandi pene ai Noldor ed a tutta la Terra di Mezzo*

 

    

Tahenys: tu! *allungo la mano verso di lui, guardandolo fisso negli occhi. I nostri sguardi si mescolano, posso sentire la sua paura. Faccio passare la lingua sui denti, assaporando la vittoria....e la condanna che sto per infliggere a Sauron...* tu....traditore della tua stessa stirpe...tu...che hai cercato di dominare i Figli di Illuvatar, contravvendo ad ogni legge di Eru...tu, ora scoprirai cosa significa cercare di imprigionare un Aratar nel Vuoto. *sono davvero arrabbiata con Mairon...non la passerà liscia, questa volta* per 20 anni dei Valar, dovrai servire me. E questa volta, non ci sarà Melkor a salvarti.....stupido Maia. *in un attimo, le vesti di Mairon prendono fuoco* che questo ti sia di lezione, Mairon.....per i secoli a venire. *poi sposto lo sguardo verso Vader* quanto a te, benvenuto a casa...figlio mio, Anakin Skywalker. Nel vostro Ordine, sono conosciuta come Forza Vivente...o Ashla.

 

Vader:  *Dietro la maschera, gli occhi di Vader si spalancano per la sorpresa e l'incredulità misti assieme. Questa donna... è un incarnazione vivente della Forza? Questo la renderebbe davvero...*

"Mia madre" *realizza, ma rapidamente bandisce quel pensiero.

Sua madre era Shmi Skywalker. Lei è la donna che lo ha portato in grembo... ma Vader è anche nato dalla Forza vivente, quindi costei è sua madre tanto quanto l'umana che lo ha accudito.*

Tu sei... mia madre *borbotta, stordito* Perchè... perché sei qui? Dopo tutto questo tempo... perché ti mostri a me solo ora?

Mairon: *il dolore è lancinante, so che guarirò in fretta...il mio corpo è solo un vestito..ma il dolore è reale....sono a terra, preso dalle convulsioni..le fiamme non si fermano* ti prego....Tahenys, fermati!...Sarà Manwe a giudicarmi, non tu. Non hai questo potere. *spero vivamente che Emrys la fermi prima che possa fare un passo falso. Il suo potere è pari a quello di Melkor....so cosa può fare*

 

    

Tahenys: *cerco di non ascoltare le suppliche di Sauron....non mi fermerò finchè non lo vedrò ai miei piedi, strisciare come uno dei vermi di Melkor. Ciò che ha fatto va al di là di ogni condanna. Rispondo a Vader, quasi sorridendo* Sono sempre stata con te....ti ho guidato in ogni tua missione. Ogni giorno...ero dietro di te. Non ho potuto mostrarmi perché non sempre posso prendere forma visibile. Ma....ora che sei qui, ti chiedo di restare.

 

    Emrys: *Un'altra figura striscia fuori dalla caverna, visibilmente stanca e malridotta. *

Mia signora *borbotta Emrys, la cui voce ha perso il vigore di un tempo, a testimonianza di quanto le sue energie siano state prosciugate* Ricordate... la vostra missione. Non potete ancora ucciderlo! Se lo merita, ma...

*Tossisce sonoramente* Potrebbe esservi ancora...utile. La morte sarebbe... una misericordia per qualcuno come lui...

 

    Mairon: *per una volta, quel Maia ha ragione....Devo ammetterlo...Guardo verso Tahenys, sperando che lei si fermi, sto soffrendo...sono sempre più debole.* Spediscimi nel Vuoto con Melkor....ma non servirò mai colei che lo ha tradito nel bisogno

 

 Vader:  *Vader si rimette in piedi, ormai completamente guarito. Con il suo sguardo assottigliato, osserva brevemente la donna, cercando di scorgere la minima traccia di inganno o menzogna nelle sue parole, o qualsiasi accenno di un secondo fine. Ma con sua grande sorpresa... non ne trova alcuno. Invece, la verità risuona attorno a lei, diffondendosi attraverso la forza e lenendo la sua collera.*

Resterò *proclama con la sua voce fredda e baritonale* Se non altro, perché ho molte domande a cui necessitano risposte.

*I suoi occhi spaziano verso Sauron* Che cos'hai intenzione di fare con lui?

 

   

Tahenys: Lascialo...mi occuperò di lui più tardi *non importa cosa farà Sauron ora....è in grado di curare le sue ferite....Emrys ha ragione, lui mi sarà utile...* Emrys, Vader....abbiamo un lavoro da sbrigare...su, oltre la vetta di Orordruin. *ho in mano la pergamena di Mairon....dove è scritto il procedimento per forgiare l'Unico Anello. Mi serve....per avere il controllo su Arda e riportare Melkor...ma, meglio non dirlo ad alta voce* seguitemi...

 

Emrys:  Sì... mia signora *borbotta Emrys, la cui connessione all'energia vivente ha cominciato pian piano a ristabilire anche il suo corpo.

Lentamente, si rimette in piedi e fa appello alla sua essenza Maia per recuperare un po' del suo vecchio vigore, prima di cominciare a seguire la Vala. Ora che Sauron è stato sottomesso, possono riprendere la loro missione senza ulteriori ostacoli.*

 

  

  Vader:  *Vader annuisce, internamente curioso di dove potrebbe condurlo questa missione. è venuto fin qui per contrastare una potenziale minaccia alla Forza... e ha finito col trovare non solo l'incarnazione vivente di quest'ultima, ma colei che, apparentemente, lo genere non grembo di Shmi Skywalker. Se non altro, un'alleata del genere potrebbe rivelarsi molto utile per i suoi piani di dominio galattico.

Compie un passo... ma non prima di aver lanciato un'ultima occhiata a Sauron*

Al nostro prossimo incontro... Oscuro Signore *lo saluta con tono beffardo e rispettoso in egual misura. Dopotutto, è il primo essere da parecchio tempo che è riuscito a tenergli testa.

A questo punto, comincia a incamminarsi nella stessa direzione presa da Nythan.*


** Rimasto solo, Mairon riprende le forze in tempo per uscire e capire il vero piano di Tahenys. Sa che dovrebbe fermarla, ma non ne ha le capacità....non ancora. Ha ripreso un corpo, ma non è ancora quello di un tempo....non sa nemmeno se riuscirà a riprendere il suo potere. Ma ora, ha qualcos'altro a cui pensare. Chissà....se Inmwe è arrivata incolume a Minas Morgul...

Tahenys inizia la lunga scalata verso Sammath Naur, l'antica forgia di Mairon. Li...ammira il magma sotto di lei...pronta a fare l'impossibile ed andare contro il volere di Manwe. Tze...il Re di Arda si è fidato troppo della Valie sbagliata. Avrebbe dovuto ascoltare Tulkas. **

Bosco Atro, nei pressi di Dol Guldur
 

Hellabor: *Adar, così hanno finalmente scoperto come si chiamava lo strano elfo, dopo averli coperti nella fuga ha prestato loro uno speeder con abbastanza carburante da riuscire ad allontanarsi dalla fortezza.

Non sa quante miglia hanno percorso prima che il mezzo li abbandonasse, spera abbastanza da essere a distanza di sicurezza da quel Mairon.

Ora camminano spediti, lei non ha neanche il coraggio di gettare sguardi indietro

Pensierosa Hellabor stringe ancora nella mano l'anello che imprigionava la volontà di Adar

Mille interrogativi si affollano nella sua mente, ma non c'è tempo di elaborarli o darsi una risposta o cercarne

Se quel Mairon scopre la fuga.. chissà cosa potrebbe far loro, considerando che deve essere una specie di mago potente per comandare una creatura attraverso un anello.

Guarda verso Borin che cammina più veloce di lei, cosa incredibile considerando il peso che si porta addosso in armatura e quant'altro.*

Ma racconta, come è andata con quel Mairon a te? Cosa vi siete detti?

Provviste...provviste per il viaggio ne abbiamo?

E dove andiamo esattamente?

 

   Borin: Ci siamo detti molto poco. Ma a me non ha detto di essere Mairon. Si è presentato come Sauron, e questo basta a capire perché me ne son voluto andare via da lì. *spiega con voce grave e rocciosa. Poi aggiunge*

Ai Colli Ferrosi. Ha voluto donarmi un anello, ma non lo terrò per me. Sarà il mio dono al Re Sotto La Montagna, ma gli spiegherò come l'ho avuto e gli dirò di non indossarlo giammai. Non si può essere davvero Re se si è servi di Sauron.

Uhm, dovremo cercare dove passar la notte. E' un viaggio di molti giorni verso nord, partendo da Dol Ghuldur. Ci terremo Bosco Atro ad ovest senza mai entrarvi, se viaggiamo verso nord lo vedremo sempre alla nostra sinistra. *infine brontola, quasi non gli importasse neanche se Hellabor lo sente* spero non mi considereranno più Perso alla Pietra con un dono del genere. *per poi continuare a camminare. Sulle provviste non una parola, dato il suo interlocutore.*


Hellabor: *Sgrana gli occhi fissando Borin, incredula*

S..sauron? Hai detto proprio quel Sauron cioè quello vero? Oh per le radici dell'albero della festa ma questo è un guaio terribile!!

Oddio ..Sauron

*Trema adesso al pensiero di dove erano e cosa hanno rischiato davvero.

Mette la mano in tasca e tira fuori l'anello di Adar, guardandolo attentamente*

Quindi questo anello è stato forgiato da Sauron sicuramente, ecco perché quando lo indossava Adar sembrava non avere più volontà propria..ora comprendo

*Pensierosa, rovista nelle tasche in cerca di qualcosa da sgranocchiare, inizia ad avere fame.

In una giornata normale questa sarebbe l'ora della merenda...*

Sono sicura che il tuo dono sarà apprezzatissimo e ti nomineranno Cavaliere o qualsiasi titolo vada in voga tra i khazad!

Ci servirebbe qualcosa per cavalcare, viaggeremo più speditɜ...

 

 Borin: Dei Pony sarebbero una gran cosa, per te come per me. Ma dovremmo vedere chi li ha, e non ho soldi per comprarli. Oltre questo, fino ad allora dovremo camminare. Andiamo in un insediamento umano, magari possiamo fare qualcosa per loro in cambio dei pony, il che mi pare anche un'alternativa più onorevole al furto.

Ti direi anche che potresti conservare il cibo nelle sacche del pony, ma ormai ti conosco, e per questo dubito che il tuo appetito ti farebbe conservare così a lungo del cibo. Cerchiamo però di renderci graditi agli Umani, così ne daranno anche un po' ad entrambi, quando avremo fatto qualcosa per loro. *continuando a camminare*

Non ho esperienza, non ho soldi né gemme. Cerchiamo di renderci utili, durante questo viaggio per i Colli Ferrosi, e quando arriveremo saremo migliori di quanto ora. *sistemando l'elmo sulla testa*

 

   

Hellabor: *Riflette mentre cammina cercando di stare al passo col compagno*

Beh ..io qualcosa so fare. Nel senso...i miei parenti elfi mi hanno insegnato moltissime cose su erbe e piante, per creare rimedi salutari o...ehm...anche veleno.

Cioè non che mi abbiano insegnato a preparare veleni, non è da loro

Ma molte piante ed erbe sono benefiche solo in determinate quantità, sbagliare dose può essere semplicemente dannoso e a volte letale.

Posso preparare qualche rimedio per mali comuni come raffreddori, mal d'ossa e di muscoli o cattiva digestione, ad esempio.

E potremmo venderli.

*Mentre cammina si sofferma a guardare il paesaggio circostante, brullo e spoglio.

Ma come le hanno insegnato se sai guardare riesci a vedere e ben presto si accorge che attorno ai sassi cresce una pianta che conosce molto bene...artiglio del diavolo, ottima per molti rimedi.

Tira fuori dalla bisaccia un sacchetto di pelle floscio ed inizia a riempirlo con i fiori violacei staccandoli dalle radici, che poi essiccherà.

I fiori invece serviranno per creare una tintura, anche quella potrebbe essere venduta...

Canticchia mentre si attarda attorno alle rocce*

Ehi Boriiiin!! Rallenta, aspettami!

 

   Borin: So cosa sono i farma....*fa per rispondere, poi con lo sguardo inquadra qualcosa a nord est. Nasconde il fastidio nel sentir parlare di parenti elfi, concentrandosi su quella zona. Aspetta la Tuc pur non dandolo a vedere, rallentando il passo. Ed osserva. Un villaggio, con case di legno e covoni di grano in piazza, un piccolo ponte di pietra su cui passa un carretto o forse due persone a piedi, un torrente largo forse una dozzina di piedi o poco meno, donne umane intente a strofinare con sapone tessuti bianchi alle due rive, donne a prendere acqua da un pozzo poco distante, e il suono più bello di tutti: ferro che batte su ferro. Fumo grigio si alza da alcune case del villaggio, tra le poche in pietra, un ragazzo si allontana con un bastone di legno circondato da una trentina di pecore e un paio di pastori pirenei ringhianti, un grassone riccamente vestito ferma un carretto in una piazza secondaria. Alcuni ragazzi osservano la sua roba e quello pare contento, anche se lo sguardo per cercare adulti.*

Ehi, Erborista Tuc, datti una mossa e vieni qua! Oggi visiteremo gli Umani! *rimettendo il martello al fianco. Ora è il momento di mostrarsi amichevoli, non di esser pronti a combattere*

 

 Hellabor: Umani?? Umani??? Uhm strana gente, poco raccomandabile...non c'è da fidarsi!

Speriamo non ci tocchi combattere poi con che? Posso usare solo la mia pipa come arma, altro non ho..il mio bel pugnale perduto, sigh..

*La sua parte hobbit prova istintiva sfiducia riguardo la gente alta, arricciando il naso in una smorfia si affretta ad affiancare Borin, spingendo nel fondo del sacco le piante raccolte*

Amichevoli dici tu amichevoli...bah bah vedremo vedremo...uuuuh che buon profumo di arrosto che viene da lì

*Si illumina in viso all'odorino che proviene portato dal vento proprio nella loro direzione*

Dici che potremmo anche trovare cavalcature a buon prezzo o scambiando qualcosa?

Ho una ricetta che potrei preparare per garantire alle pecore un vello setoso e latte dolce, chissà..sempre che trovi gli ingredienti disponibili

 

    Borin: Potresti usare una fionda. So che gli hobbit sono capaci con fionde e bastoni. E comunque prima parliamo, poi parleremo di combattere. Ora è il caso di mostrarci amici e trattabili, non ostili. Non dimenticare che cerchiamo noi il loro aiuto. *così dicendo si avvia verso il villaggio, senza pensare alla parte elfica citata da Hellabor.*

I miei rispetti, brava gente del Rhun. Vorrei parlare con il capovillaggio, od almeno con uno stalliere, se possibile. Con chi possiamo trattare? *mentre una donna, a cui lui arriva a stento a finir la coscia, gli passa vicino lisciandosi i capelli mentre si dirige al fiume. E' Gente Alta, per lui come per la mezzahobbit, e la cosa si nota, ma lui pare non darvi peso mentre sorride fiducioso. Ha di base una buona opinione degli Umani, gli è stato sempre detto che sono una razza alleata.*

 

   

Hellabor: *Senza far vedere quanto la cosa la preoccupi atteggia il viso con l'espressione più conciliante e affabile che le riesce di trovare e segue Borin che si approccia ad un gruppo di persone intente ad osservare un carretto di stoffe e tessuti.

Nel frattempo nota un giovane umano trascinare con fatica un'oca legata con una corda al collo che recalcitra e cerca di ribellarsi.

Nota subito un gonfiore strano sotto l'addome del pennuto che le fa aggrottare le sopracciglia*

Ehi. Ehm . ragazzo, giovane uomo...credo che la tua oca stia poco bene di stomaco, perciò fa fatica a seguirti sai? Se mi dai fiducia posso prepararti un pastone che la aiuti a digerire

*Dentro di sé cresce abbondantemente la sfiducia nella gente alta ..aveva sentito dire che spesso ingozzavano animali per ingrassarli in fretta, troppa fretta, senza curarsi della qualità del mangime e del corretto assorbimento, ora forse ne ha la conferma...*

 

Athravir: *nella mia vita ne ho viste di cose strane...ma mai una bambina ed un Nano che viaggiano insieme. Sempre che quella sia una bambina e non un'altra Nana più giovane* messer Nano, dove siete diretti? Se posso....e da dove siete giunti? *Poi guardo l'oca.....* Che te ne importa a te? Se stesse male, lo saprei...

 

    Borin: Ai Colli Ferrosi, ma sarebbe meglio se avessimo dei Pony. Non abbiamo soldi per pagare, ma magari possiamo fare qualcosa in cambio: per questo vorrei parlare con il borgomastro/capo villaggio o comunque chiamate la persona più importante di questo luogo. O anche un gestore di ranch equino.

*poi alla Tuc, con voce bassa ma rocciosa*

Lascia stare l'oca, poi ti spiego. Voi hobbit avete un rapporto migliore con gli animali.

*Quindi di nuovo al ragazzo, Athravir* Allora, dove possiamo trovarlo?

 

  Hellabor: *Sbuffa nervosa, alzando gli occhi al cielo come ad invocare pazienza...*

Io l'oca la lascio stare senza problemi, non è mia

Solo che sta male e se non curata in tempo entro domani è un'oca morta

E sarà non commestibile per di più perché la carne ormai sarà infetta.

Ho detto, poi fate voi ovviamente quel che v'aggrada

*Rivolgendosi con lo sguardo e le braccia conserte sia la ragazzino che al khaza.

Sente il suo stomaco brontolare, non è dell'umore giusto al momento per mettersi a discutere con due razze tra le più testone della terra di mezzo*

 

    Athravir: cavalli.... Dite? *Guardo verso la ragazzina...che a quanto pare è una Hobbit....solo ora noto i piedi pelosi...poi verso il Nano* senza crediti sarà complicato...ma se la Hobbit sa davvero come curare gli animali....qui abbiamo molti animali malati...sapete dell'eruzione dell'Erebor, no? Le scorie hanno avvelenato il fiume....*forse possono davvero darci aiuto* in più, abbiamo accolto alcuni sfollati da Laketown e dalle città vicine. Se poteste dare una mano....avrete certamente qualcosa in cambio

 

 Borin: Probabilmente sarà già carne stasera *mormora ad Hellabor. Poi all'umano, a voce normale* Sì, lei può curare gli animali e cucina anche bene. Io sono un fabbro oltre che un combattente, lavoro bene ferro, bronzo, rame, argento e stagno. Se avete qualche problema di mostri, o avete bisogno di una mano ad esempio per i ferri o le pentole, a proposito ho sentito i suoni d'un fabbro ferraio, possiamo dare una mano in cambio di due pony. Sì, pony, non cavalli: sarebbero troppo alti per noi due i cavalli.

Contiamo di rimanere non oltre due giorni. Dalle nostre parti si dice che l'ospite è come il pesce, oltre il terzo giorno puzza. Che dite, potremo meritare tale compenso in questo ridotto tempo, o dobbiamo restare più a lungo? Ci aspetta un bel viaggio, capiteci. Saranno quasi mille chilometri ancora, fino ai Colli Ferrosi. *fissando il ragazzo con occhi pieni di speranza*

 

   

Hellabor: Avvelenamento hai detto? Uhm...

Da scorie vulcaniche, capito...mi servirà una mano, molte mani anzi.

*Si dirige verso un muretto a secco e si inginocchia, strappando dalle radici un cardo rosa dalle foglie e corolla appuntite.

Poi torna verso il ragazzo mostrandoglielo*

Ecco, vedi questo fiore? Si chiama Silybum o dalle mie parti fiore spina, non so qui da voi.

Ce ne servono molti, la pianta intera stelo, radici.

In quantità e serve mettere subito su più pentoloni possibili di acqua a bollire, bisogna farne decotto.

E non date da mangiare agli animali, niente di niente e soprattutto nulla assolutamente da bere poiché dovranno essere abbastanza assetati da bere senza storie il decotto.

E nulla da mangiare per non avvelenare ulteriormente il fegato.

E oltre ai pony ci servirà da mangiare per noi due

*Osserva di sbieco Borin che a suo avviso si è scordato della richiesta più importante*

Viaggiamo da molti giorni e siamo affamati e dobbiamo tornare in forze per aiutarvi

 

Athravir: si, conosco quella pianta. Ma pensavo fosse un'erba da estirpare...*quante cose si imparano da altri popoli...* Potete trovare ciò che volete nella mia casa, non è comodissima...ma ci staremo in tre. *Indicando una casetta in legno su un piano...a destra* per le provviste, provvederemo più tardi ...pensiamo agli animali prima o non avrete pony con cui ripartire.

 

  *Athravir guida i due viandanti verso l'interno del villaggio.

La voce si è sparsa, uomini, donne, bambinɜ, tutte le persone raccolgono i fiori indicati dalla mezzhobbit, in poco tempo pentole e pentoloni ribollono.

Hellabor filtra il liquido che viene dato da bere alle bestie e insegna come utilizzare il fondo di piante del decotto come compost per aiutare il terreno a risanarsi un poco dalle sostanze tossiche.

Il giorno dopo quasi tutti gli animali malati erano guariti, per i casi più gravi ormai le persone sapevano come preparare il decotto e continuarono a somministrarglielo fino a guarigione completa

Borin nel frattempo nella fucina principale del villaggio insegna alcuni nuovi ed efficaci metodi di forgiatura e segreti dei metalli, guadagnandosi tra lɜ artigianɜ il titolo di "Maestro".

Il capo villaggio è restio a lasciar partire degli ospiti così utili, ma non può rimangiarsi la parola data.

Due robusti pony vengono offerti ai due viandanti con scorte alimentari da viaggio sufficienti per molti giorni di cammino.

Hellabor e Borin finalmente partono.

Athravir li accompagna alla partenza insieme all'oca che finalmente sta meglio, salutandolɜ e pregandoli un giorno di ritornare da loro*

 

Minas Morgul

 

** la situazione in città sembra non far trasparire nulla dei preparativi per le nozze reali di qualche giorno dopo, in realtà, i preparativi fervono da quando Inmwe ha messo piede nella città. Sono passati due giorni...e già il trattamento riservato a lei e Mirelyn è cambiato totalmente.

Mentre Legolas, Baldwin ed Alcare cercano risposte senza riceverne....e non sanno che le due sono in città....**

 

  Inmwe: *Come una tigre in gabbia percorre in su ed in giù la stanza, lanciando occhiate furenti e nostalgiche alla finestra, da cui si intravede la libertà, la vita ...sono ancora a tutti gli effetti prigioniere, Uruk sorvegliano giorno e notte la porta della loro stanza nella torre.

E il pensiero che colui da cui cercava di fuggire sia il responsabile del loro rapimento non fa che aumentare la sua rabbia

Guarda disperata verso Myrelyn*

Non ci resta che fare come nelle favole...e cercare un modo per calarci dalla finestra.

O restare qui e attendere .. chissà cosa

*Al pensiero di sentirsi in gabbia costretta ad un matrimonio che rifugge si sente quasi male...*

 

    Myrelyn: *guarda Inmwe camminare in tondo come una tigre.

La libertà sembra sbeffeggiarle, così vicina eppure così lontana, al di là di una finestra troppo in alto e di una porta chiusa e sorvegliata.*

Proviamoci! Se annodiamo le lenzuola dei letti con le tende dei baldacchini dovremmo arrivare a terra!

*Con entusiasmo e speranza la ragazzina si mette subito a disfare i letti. Il piccolo coltellino da frutta che è riuscita a farsi dare taglia la stoffa di netto.*

Credo che sia meglio aspettare il buio però, adesso potrebbero vederci mentre scendiamo.

*Comincia anche a preparare quello che potrebbe servire per la fuga: il coltellino e un fermacarte d'argento, può servire come arma contundente oppure merce di scambio per qualche spicciolo.*

Fatto! Ora dobbiamo solo aspettare.

   

Alcare: *La locanda è piena e lei sta sorseggando il suo ponch, nota la disperazione nello sguardo di Legolas*

Le troveremo non si preoccupi. Intanto teniamo occhi ed orecchie ben aperti *dice in un tono che spera di essere rassicurante*

 

Legolas: oh...ne sono sicuro....*osservo un bicchiere di Grappa con lo sguardo vacuo....ne ho bevuti tanti. A volte, passo qui interi giorni....dimenticando le pene dell'immortalità...* quanto vorrei...prendere il mare e visitare Valinor, un giorno...ma finchè ho Mirelyn, non posso viaggiare...lei ha un futuro qui, non nel Reame Beato.

 

   Inmwe: *Con tutto che è preoccupata e arrabbiata un sorriso spontaneo le sale alle labbra osservando Myrelyn che già si dà da fare tagliando lenzuola*

Sono davvero felice in tutto questo di averti conosciuta e di essere con te e non da sola

Sei un raggio di sole!

*Le dice abbracciandola per poi aiutarla a tagliare stoffa ed annodare i vari lembi fino a formare una lunga corda

La luce del giorno si è ormai spenta, fuori è già imbrunire... cautamente si affaccia alla finestra osservando cosa c'è sotto*

Allora, vedo una specie di tettoia, forse un balcone coperto circa un quattro piani sotto di noi.

Dovrebbe bastare la corda che abbiamo fino a lì

Poi da lì in giù mi pare di intravedere delle fronde, potremmo lasciarci cadere sugli alberi e da lì a terra...

E io direi di andare adesso che è buio, pronta?

*Il cuore le si stringe al pensiero di tutti i guai e i pericoli in cui ha messo la sua giovane compagna, arriverà un giorno in cui spera di poter ricambiare e ricompensarla come merita*

 

   

Myrelyn: *L'abbraccio e le parole della principessa la sorprendono, temeva di essere un peso e una preoccupazione in più in un momento già veramente difficile.

Rende l'abbraccio con slancio, rossa in viso*

Farò del mio meglio per esserti sempre di conforto

*Promette la ragazzina con enfasi e una luce determinata negli occhioni azzurri.

Lavorano insieme velocemente e presto la fune è pronta, quando scende il buio e Inmwe dà il via libera è Myrelyn la prima a scavalcare il davanzale e calarsi con svelta agilità fino alla tettoia. La facilità con cui è scesa rende evidente che la piccola peste è alquanto avvezza a certe fughe.*

"Un gioco da ragazzi! Speriamo di non incontrare quei maledetti uruk prima di essere fuori dal castello."

*Solleva il visetto alla finestra molti piani più in alto e sussurra*

vieni, è semplice, ti aspetto

 

    Alcare: Il fatto che lei abbia un futuro qui non significa che non possiate visitarla un giorno *sorride sorseggiando la sua bevanda * inoltre... *si ferma e si corregge* beh si a volte l'immortalità può essere una pena

 

  

Legolas: *mi volto verso di lei, con sguardo fra il sorpreso e l'euforico* Davvero? *non pensavo che l'invito a raggiungere Valinor sarebbe arrivato così presto....non vedo l'ora di poter solcare il Belagaer e scappare da queste terre* Mirelyn ne sarebbe entusiasta. Dobbiamo trovarla, prima....così potremo organizzare il viaggio

 

   Mairon: *Mi trovo da solo a Cirith Ungol, in attesa che il mio potere ripari il corpo. Spero di non aver più bisogno delle amorevoli cure degli Uruk, entro pochi giorni....Ho un matrimonio a cui partecipare....e sono lo sposo. Dagli schermi delle telecamere che ho fatto installare nella torre di Minas Morgul, posso vedere ogni secondo della vita di Inmwe...e della sua ancella, l'elfetta Mirelyn. Sto imparando a conoscerla, devo ammettere che mi piace insieme alla mia futura Regina. Le piacerà vivere a Barad Dur, quando sarà ricostruita.* aspetta....ma stanno scappando...*Mi alzo talmente velocemente, che l'Uruk che mi stava curando le ferite, cade a terra...* scusa....ehm...continua pure...*mi occuperò di loro più tardi. Ho un lavoro da sbrigare, ora. Devo impedire che Inmwe mi scappi....quella donna dovrà imparare le buone maniere...*

 

  Inmwe: *Si sistema i lembi del vestito ripiegandoli all' interno, sotto un morbido paio di pantaloni adatti all'impresa...Respirando lentamente per non andare in panico, si aggrappa al lenzuolo e senza fermarsi a pensare scavalca il parapetto.

Un attimo di vuoto poi i piedi trovano l'appoggio del muro.

Impone alle mani strette di allentare la presa e si lascia scivolare cautamente giù, fino a toccare la tettoia.

Fa un sospiro di sollievo, ora la parte più facile...almeno sembra*

Myrelyn ora gli alberi

*Sussurra chiudendo gli occhi e facendosi cadere spera sulle fronde.

L'impatto è attutito per fortuna dalle foglie ma il legno dei rami fa male ..ma meglio questo che aspettare un vecchio re viscido che si avvicini a lei sentendosene in diritto*

Ahia...

*È a terra, aspetta Myrelyn per fuggire*

 

  Myrelyn: "Si vede che la principessa non è mai uscita di nascosto. Speriamo che non si sia fatta male "

*Pensa la ragazzina soffocando una risatina ma anche un po' preoccupata. Con un salto leggero atterra in equilibrio su un ramo e veloce scende fino a terra*

Tutto bene Inmwe?

*Chiede in un mormorio circospetto.

Si guarda attorno con i sensi allerta, impugna saldamente il coltellino affilato e si avvicina a spiare l'angolo della strada più vicina.

Sembra una buona via per allontanarsi, poche finestre tutte buie e soprattutto nessuno sulle soglie delle case.*

Andiamo da questa parte principessa, è in discesa e dovrebbe portare al borgo. Forse riusciremo a trovare qualcuno che ci aiuti a ritrovare lo zio Legolas e gli altri

 

Alcare: *capisce che l'entusiasmo di legolas è dato dall'alcol così gli sorride rassicurante*

Ma certo non si preoccupi ci sarà tutto il tempo di organizzare il viaggio, dovremmo fare le cose per bene e soprattutto ritrovare prima Myrelyn

 

    

Legolas: oh....certo....*speriamo di trovarla, soprattutto....prima che gli Uruk decidano di venderla come merce di scambio* come pensi di rintracciarla? Siamo qui....e lei è persa nella foresta insieme a colei che avremmo dovuto proteggere....

 

    Mairon: *Ho un'idea per fermarle....Ho una guarnigione di Ururk con Mannari...a Minas Morgul, pronti ad eseguire ogni mio ordine. "mandate i mannari....vi ho mandato la posizione. Fate presto..." Per fortuna, ho ancora il potere per comunicare mentalmente con i miei generali...è utile, soprattutto quando non posso farmi vedere da loro. Sembrerei un po'....ehm....cotto. Le ferite del corpo stanno guarendo in fretta, per fortuna...vorrei farmi vedere da Inmwe, presto*

 

   

Inmwe: *Segue Myrelyn nel vicolo maleodorante ma sufficientemente buio da nasconderle a sguardi indiscreti.

Pian piano inizia a sentirsi più leggera, è di nuovo libera! E non importa cosa accadrà ora, se la caveranno*

Dovremmo ritrovare Legolas... almeno tu.

Se ritorno sarò comunque costretta a sposare uno che per essere Re avrà già almeno 60 anni, un barbagianni

Voglio solo essere libera di scegliere da me l'uomo che voglio sposare, perché non posso farlo, perché?

*Affranta si gira verso Myrelyn e di botto si ferma, agghiacciata ...ci sono occhi rossi che le spiano, nel buio. No, non è un'allucinazione data dalla paura*


Myrelyn: *Percorre il vicolo a passi svelti, devono restare più possibile nel buio ma è intenzionata a trovare strade più grandi e illuminate.

Gli occhi rossi che improvvisamente popolano il buio accerchiandole appartengono a bestie ispide simili a grossi lupi, ringhiano con i musi bavosi pieni di zanne aguzze.

* Inmwe non ti muovere, non provare minimamente a fuggire o li scatenerai

*Mormora pianissimo, poi inizia a canticchiare una dolcissima melodia, ipnotica e sognante. Con gesti lenti e misurati si avvicina fino ad accarezzare il muso della bestia più grande, gli occhioni azzurri fissi in quelli rossi.

Un guaito e poi il branco si allontana uggiolando.*

"Uhmfs! C'è mancato poco" *pensa la giovanissima elfa facendo scivolare una mano in quella della principessa che trema ancora visibilmente.*

Possiamo andare, non torneranno indietro. Ma è meglio cercare un rifugio, una locanda o una taverna dove passare la notte.

*Si guarda attorno aguzzando la vista cercando di capire dove la luce di strade più vive sia più vicina*

Inmwe andiamo

 

 Mairon: Geeheric....*quell'Elfa....l'ho sottovalutata. Non ricordavo che le Elfe Silvane avessero così tanto potere sugli animali...almeno, non sulle corruzioni di Melkor....dovrò vedermela da solo. Meglio andare...e far capire a quei due Uruk che non ci si fa scappare la mia futura regina da sotto il grugno. Dovranno imparare la lezione.....e...visto che non posso salire su Orodruin, farò a modo mio, Shelob....Esco dalla torre zoppicando ed imprecando, tiro già tutti i Valar ad ogni passo, ma sto cercando di darmi un contegno ed adottare una camminata quasi elegante, quasi....Salgo a cavallo e parto, in direzione di Minas Morgul...spero di arrivare in tempo. Le porte dovrebbero essere chiuse, ora...mi farò aprire, in qualche modo*

 

   

Alcare: Sono sicura che l'abbiano portata in città, a seconda dei progetti che hanno per lei di certo non li porteranno a conclusione nella foresta e di certo le avranno messe da qualche parte dove possono tenerle d'occhio facilmente

*dice finendo il ponch*

 

   Legolas: *sorrido...non so se per l'alcool o perchè conosco Mirelyn molto bene....* se conosco bene Mirelyn...nulla la terrà rinchiusa per lungo tempo. Probabilmente saranno già in giro per la città, di notte...in mezzo a mille pericoli

 

   Borr: *Borr entra nelle stanze della torre, già temendo l'orribile mal di testa che sarà costretto a sopportare a causa delle loro ultime ospiti. L'umana di per sè è quantomeno tollerabile per il semplice fatto che il Signore Oscuro l'ha scelta come sua compagna, ma per quanto lo riguarda dovrebbero liberarsi dell'Elfa prima che possa diventare un problema.

Con un grugnito, spalanca la porta senza badare ad alcun tipo di decoro.*

Siamo venute a portarvi da... mangiare... *borbotta stordito, non vedendole da nessuna parte* Per tutti i draghi! Dove sono finite, in nome di Morgoth?

 

  

Glauruk: *entro dietro il mio compagno e con mio sommo stupore, vedo la stanza vuota. Oh...no....l'Oscuro Signore ci farà a pezzi....*ed adesso dove le cerchiamo, dove sono finite?!* dobbiamo trovarle, Gorr, dobbiamo assolutamente trovarle. *Mi avvicino alla finestra, cercando di sentire il loro odore...il fetore degli Elfi si sente a chilometri...ma nella calca cittadina, non riesco a sentirlo* tu senti qualcosa? Magari....sguinzagliamo i cani...

 

    

Inmwe: *Con i denti strappa un lembo del vestito per ricavarne una fettuccia, con cui si annoda i capelli fino a formare uno chignon prima di infilare il casco dello speeder.

Non ne ha mai guidato uno ma pressappoco non dovrebbe essere molto differente dal guidare un cavallo col motore.. spera almeno sia così.

La fortuna che sembra accompagnarle in queste fughe ha fatto loro trovare uno speeder con tanto di chiavi lasciate appese, forse una creatura che si è allontanata per poco e che si sente al sicuro, abituata a ritrovare sempre il suo mezzo.

Guarda Myrelyn che si è già sistemata dietro di lei, le mani sulla sua vita*

Pronta.

Tu? Ah ehm..non ne ho mai guidato uno ma ci provo

*Accende e di colpo come gira appena le mani sul manubrio il mezzo si proietta in avanti, veloce*

 

    Myrelyn: *Il secondo casco le sta grande ma meglio di niente, evidentemente la creatura che ne è proprietaria ha la testa grossa. Il pensiero le strappa una risatina.

La brusca accelerazione manca poco che la disarcioni, ma riesce a serrare le mani sulla vita della principessa.

Che Inmwe non ne abbia mai guidato uno è immediatamente evidente, il mezzo procede a sobbalzi, ondeggiando e inclinando pericolosamente più e più volte prima che la principessa ci prenda un poco la mano.

Si lasciano alle spalle una scia di danni: altri speeder rovesciati, muretti abbattuti e un coro di imprecazioni da chi quasi viene travolto e deve gettarsi a terra per non essere investito dal mezzo che procede decisamente troppo veloce e spericolato.*

Ce l'abbiamo fatta Inmwe! Siamo fuori dalla città! Yeahhh!

*Grida Myrelyn per coprire il rumore dello Speeder.

La felicità dura poco, la spia dell'alimentazione comincia a lampeggiare minacciosamente e la velocità cala bruscamente

A poche centinaia di metri un fiume delimita la spianata che conduce alla città al bosco.*

Cerca di arrivare al bosco! Sarà più facile nasconderci che non in campo aperto!

"Speriamo di non finire a mollo"

*Lo Speeder procede a singhiozzo, perdendo quota più velocemente di quanto le due ragazze vorrebbero*

 

   Mairon: *sono riuscito ad entrare in città, prima che chiudessero le porte. Fermo il cavallo proprio sotto la torre centrale di Minas Morgul, antica roccaforte dei Nazgul. Conosco ogni sua stanza...e per Inmwe ho preparato la migliore, quella che, un tempo, fu del Re Stregone di Angmar. Mi avvio di corsa per le scale....cercando i due Uruk che dovevano tenerle sotto controllo....* Glauruk!! Borr!! Fatevi vedere subito, siete incantati quanto un Ent in calore!!

 

   Borr: *Borr trasalisce dall'inconfondibile voce dell'Oscuro Signore.*

Troppo tardi... *borbotta, visibilmente terrorizzato* vorrei poter dire che è stato un piacere conoscerti... ma è tutta colpa tua, quindi spero che verrai bruciato per primo.

*Lentamente, quasi stesse cercando di prolungare il più possibile ciò che probabilmente restava della sua esistenza, camminò fino alla sala del trono, ove li attendeva l'Oscuro Signore.*

Mio signore! Non l'aspettavamo qui... così presto... spero che abbiate fatto buon viaggio!

 

Glauruk: *strabuzzo gli occhi quando sento la voce di Sauron...no, non può essere già qui. Deve essere un incubo. Mi do un pizzicotto per vedere se sono sveglio....ed in effetti, lo sono* guarda che è stata colpa tua, sei tu che hai tirato fuori le carte...ed il Grog....*eravamo fermi da ore senza fare nulla....abbiamo solo fatto una veloce partita a carte...nulla di grave* Oh...signore....è un piacere averla qui. Le sue stanze sono perfettamente lucidate. Si può specchiare nel tavolino ....

 

   Mairon: *mi alzo dal trono e vado loro incontro, guardandoli dritti negli occhi....* voi due!...Vi avevo affidato il mio più grande tesoro e ve lo siete fatto scappare sotto gli occhi. Dove eravate?! Ho visto tutto....c'erano le telecamere. Voi....luridi pezzi di metallo arrugginito.....*cammino attorno a loro....squadrandoli da ogni lato...Ho sempre disprezzato gli Uruk...soprattutto quelli di Gundabad...* finirete a pulire le stalle dei mannari....o peggio...a fare da stuzzicadenti a Shelob. Gethir tehauna inthelyn....

 

Borr:   *Tremante, Borr solleva lentamente una mano*

In mia difesa... se mi è permesso esprimermi, mio signore... ho sempre detto che quella piccola Elfa non me la raccontava giusta! Dovevamo tenerla nelle segrete, scommetto che è stata lei a corrompere la vostra regina e convincerla a fuggire! Se questo umile e indegno servitore può avallare una richiesta egoista... permettetemi di dar loro la caccia ed eliminare quella scocciatura! Vi riporterò la vostra regina sana e salva, lo prometto!

 

    

Mairon: *prendo il mento di Borr con una mano...e lo alzo, in modo che i suoi occhi incrocino i miei, rossi come il fuoco di Orodruin...a proposito....sta eruttando, strano....pensiamoci dopo...* tu, piccolo verme di Morgoth, non andrai proprio da nessuna parte....Mi avete deluso per l'ultima volta, Comandanti Borr e Glauruk. Mi fidavo di voi due....ed eccoci qui...con la futura regina di Mordor fuggita. Vi avevo dato una seconda possibilità....dopo la fuga di Galadriel....*è stata colpa loro anche quella volta...lo ricordo bene* ora....voi due farete una bella passeggiata verso la grotta di Shelob, mentre io *portando il dito verso il mio petto* andrò a cercare la mia Regina....da solo. Chi fa da sè, fa per te, diceva Aule....ed aveva ragione....*lascio il mento del povero Uruk* andate, non fatevi più vedere. Fuori da qui! *aspetto che loro siano usciti...poi corro fuori, saltando sul cavallo....devo trovarla, prima che si cacci in qualche pericolo*

 

    Inmwe: *Lo speeder procede ormai a singhiozzo, si avvicina la riva che si intravede cosparsa di sparse macchie rilucenti di acqua al chiarore lunare, inframmezzate da ombre di sterpaglie e canneti

L'odore che il vento dalle sponde porta alle narici è disgustoso...*

Myrelyn credo sia una specie di paludeeee

*L'ultima parola di trasforma in un urlo spaventato quando perde il controllo dello speeder che ormai quasi senza più energia sul terreno viscido inizia a slittare

Chiude gli occhi, sperando che almeno il tonfo sia su qualcosa di morbido mentre un'ultima volta maledice nella sua mente gli obblighi reali che l'hanno costretta a questa fuga infinita...*

 

    Myrelyn: *Quando toccano terra, o meglio, la melma che ricopre la riva del fiume puzzolente, lo Speeder inizia a slittare quasi senza controllo.

La ragazzina elfa si allunga a coprire le mani di Inmwe sul manubrio e gira la manopola spremendo l'ultima scintilla di energia dal mezzo, cercando di indirizzarlo verso una macchia di erba alta.*

"Almeno dovrebbe attutire il colpo"

*Pensa Myrelyn che quasi sobbalza nel vedere un uomo a cavallo comparire quasi come per magia proprio sull'argine che costeggia il punto che ha scelto.*

Forza forza trabiccolo, ancora qualche metro

*Borbotta girando ancora la manopola.

Un ultimo sussulto di energia e lo Speeder plana su una pozza d'acqua putrida nascosta tra l'erba rada.

Un'onda inattesa e imprevedibile che coglie di sorpresa il cavaliere e la sua monta inzaccherandoli da capo a piedi.

Uno scossone e lo Speeder si ferma tra l'erba alta ribaltandosi sul fianco e scagliando a terra le due ragazze.

La giovanissima elfa è pronta a rotolare e si rialza svelta, togliendosi con una mano una ciocca di capelli fradici di acqua puzzolente dal visetto, e subito si mette in posizione di difesa davanti alla principessa tenendo il piccolo coltellino da frutta come fosse un pugnale*

Tu chi sei? Stai lontano o ti faccio a fettine!

*Minaccia la ragazzina cercando di sembrare sicura di sé.*

 

    Mairon: *scendo da cavallo...cercando di capire cosa sia successo e chi mi abbia trasformato in un bidone dell'umido....poi, noto due ragazze....una è di razza Elfica, non c'è dubbio...quelle orecchie sono inconfondibili.....e..proprio lei, mi sta puntando un coltello da frutta...* ehm...Halbrand....passavo di qui e vi ho viste in difficoltà. Volevo aiutarvi...ma...vedo che te la cavi bene da sola, piccola Elfa. *ovviamente devo capire chi siano...e cosa ci facciano qui. Magari una di loro è proprio Inmwe, anche se non avverto il potere del ciondolo*

 

   

Inmwe: *Si rialza tastandosi con le mani il corpo...per fortuna tutto bene, non sembra ci sia niente di rotto.

Alza il capo spaventata verso l'uomo che Myrelyn sta minacciando con quel misero coltellino..se è una persona con cattive intenzioni sono ulteriori guai. Lo osserva: ha un bel viso, sembra affascinante nonostante il fango che ha addosso, alto, i vestiti sembrano di ottima fattura ed il cavallo è di razza pregiata.

Il suo vestito anche è zuppo di fango ed acqua, con erba e spazzatura appiccicata addosso, fa una smorfia di disgusto mentre cerca a fatica di rialzarsi impicciata dal dannato vestito gonfio di acqua che pesa.

Posa una mano sulla spalla di Myrelyn*

Cara credo che non abbia cattive intenzioni e comunque dubito che quel coltello possa esserci utile.

*Si rivolge all'uomo*

Stiamo bene grazie, la mia dama ed io

Sono ehm...mi chiamo Elsbeth e la mia dama ehm...Mariel

*Arrossisce mentre parla, non è abituata a mentire ma sicuramente col buio che incombe lui non potrà accorgersene*

 

   Myrelyn: *La ragazzina ripone il coltellino pur continuando a guardare l'uomo con aria diffidente.

Una buona mossa sarebbe prendersi il cavallo, è uno stallone e sicuramente non avrebbe difficoltà a portarle tutte e due, tuttavia non pensa di poter convincere la principessa a tentare di rapinare il cavaliere. Oltretutto potrebbe essere difficile visto che pare pure giovane e forte, sarebbe stato meglio fosse stato un grassoccio e anzianetto mercante.*

"Urge piano b, o verranno a cercarci e saranno guai"

*Pensa la ragazzina senza perdersi d'animo, poi un sorriso malizioso e monello le incurva le labbra*

La mia signora deve ricongiungersi con la sua famiglia, è attesa per cena e non possiamo tardare.

*Inizia guardando il cavaliere e valutando come accoglie la spiegazione.*

Visto che il nostro Speeder è fuori uso e tu ti sei offerto di aiutarci puoi rimorchiarci.

* Lo propone tutto d'un fiato, faccia tosta e l'aria soddisfatta di chi ha la certezza che non verrà rifiutata.

*

Ah, se fossi così gentile da prestarci il mantello, sai è freddino e siamo tutte bagnate

*Aggiunge sfacciata sfregandosi le braccia e reprimendo un brivido

 

    Mairon: *tolgo il mantello, sperando sia asciutto...* certo, prendete pure....*poi le osservo di nuovo, cercando di entrare nelle loro menti per capire chi siano veramente. La ragazza più matura, non mi convince...ha i classici tratti degli Elessar....* posso sapere come mai siete qui e dove stavate scappando? *perchè...è ovvio che stessero scappando da qualcosa o qualcuno....hanno la paura stampata in faccia. Prendo le redini del cavallo ed aggancio lo speeder, per tirarlo fuori dall'acqua. E' un cavallo di Mordor...sono più forti di quelli di Rohan..* E...se volete...vi do un passaggio a cavallo.

 

   

Inmwe: *Accidenti, sembra che quell' Halbrand abbia letto loro la verità stampata in faccia*

Grazie mille

*Dice mentre prende il mantello e lo avvolge attorno a lei e Myrelyn. La sua mano sfiora leggermente la mano di lui mentre afferra il lembo del mantello e un tenue calore sembra in quel momento riscaldarle la pelle.

Non le era mai capitato prima con nessuno...

Aveva visto giusto, la stoffa è di qualità, calda e morbida, è un sollievo sentirsi al riparo.

Poi torna a guardare in viso l'uomo, deve fare attenzione a ciò che dice o rischia di tradirsi*

"Ha davvero un bel viso...ecco, magari avessi potuto scegliere da me un marito tipo lui invece che... vabbè lasciamo stare"

Volevamo solo fare un giro con lo speeder ma non so guidarlo ed ho perso il controllo, tutto qui.

Vi ringrazio ancora del mantello Messer Halbrand e anche della vostra cortese offerta..ma prima di salire a cavallo credo convenga asciugarci un attimo tutti e tre perché... ecco, anche voi siete messo maluccio eh

*Le scappa una risatina al ricordo di quando l'hanno travolto con l'onda*

Direi di accendere un fuoco sulla riva lontano da bleah queste schifezze ed asciugarci un po' prima di ripartire

 

    Myrelyn: *L'uomo sembra gentile, ma le recenti avventure l'hanno resa cauta.

Nota preoccupata che la principessa sembra essere colpita dal fascino dello straniero.

Può essere pericoloso fidarsi troppo*

"Meglio cercare di avvisarla di essere cauta e molto attenta"

*Il mantello è caldo e dà una piacevole sensazione, lo stomaco brontola e l'idea di un bel fuoco e di un po' di cibo non è affatto male ma è certamente imprudente*

Bella idea mia signora, ma potremmo attirare sgradite attenzioni accendendo il fuoco.

*Le ricorda cercando di farle capire il sottinteso*

Sono sicura che un cavaliere non tema un po' di freddo anche se ci ha ceduto il suo mantello

*Insinua per testarne la reazione.*

 

    Mairon: *invito la principessa a salire a cavallo....io posso procedere a piedi...* salite, posso procedere a piedi. Conosco un posto sicuro dove accendere il fuoco, piccola Elfa. *almeno saremo anche riparati dalla caduta di cenere che sta invadendo tutta la Terra di Mezzo.* da dove vengo io....il clima è particolarmente freddo. Non mi farà nulla, tranquille. *accenderò io il fuoco...non mi sembrano in grado. Conduco il cavallo fino ad alcune grotte sotto il passo di Minas Morgul, quello che porta alla tana di Shelob. Qui saremo riparati, sono tane abbandonate*

 

    Imnwe: *Il pensiero di evitare la camminata con quel cavolo di vestito zuppo e gonfio è troppo allettante per rifiutarla*

Va bene accetto la vostra offerta ma dovrà poter salire anche la mia dama o non se ne fa nulla

*Infastidita dal vestito ormai solo un ingombro bagnato, lo slaccia e con un sospiro di sollievo lo fa cadere a terra. Sotto i pantaloni e la maglia sono ancora discretamente asciutti e molto più comodi per salire a cavallo.

Arrivati nelle grotte scende e si guarda intorno.

Luogo un po' spettrale ma almeno non arriva il vento lì e sono nascosti alla vista dall'esterno*

Allora, accendiamo questo fuocherello?

 

   Myrelyn: *La cavalcata dura poco, il calore del cavallo e quello del mantello sommati a quello di Inmwe hanno già praticamente asciugato i suoi vestiti.

Il luogo dove il cavaliere le conduce è riparato ma spettrale e la ragazzina elfa continua a nutrire dubbi su quell'incontro troppo strano.*

Chissà se il cavaliere è anche cacciatore?? Su quel fuoco di cui parlate sarebbe bene mettere a cuocere qualcosa di cena

*Afferma la piccola elfa con aria un pochino altezzosa*

"Se solo si allontasse potrebbe convincere la principessa a riprendere la fuga, se poi si fidasse abbastanza da lasciare il cavallo sarebbe anche meglio"

*Pensa nascondendo i pensieri dietro un sorriso che vuole sembrare svagato e noncurante*

 

   

Mairon: *Raccolgo un po' di legna e la appoggio in terra, cercando di sistemarla dove non sia bagnato...e magari, lontano dalla cenere* Sapete accendere un fuoco? *non voglio svelarmi subito...anche se ho capito chi è la ragazza. I suoi occhi parlano da soli...e noto una certa infatuazione nei miei confronti*

 

    Imnwe: Ehm ..possiamo provarci, certo.

So che basta trovare una pietra focaia e strofinare due legnetti...

*Si guarda intorno cercando legna o pietre utili ma pare non esserci nulla del genere.

In compenso però nota qualcosa che sembra luccicare sulle pareti, curiosa si avvicina a scrutare meglio. Sembra un...filo di ragno? Un filo di ragno molto più spesso e dall'aspetto robusto rispetto a quelli che ha visto finora.

Che razza di ragno potrebbe mai tessere una roba del genere? Un ragno immenso...

Lentamente si allontana dalla parete e va verso i due*

Ho visto qualcosa di strano sulla parete...sembra un filo di ragno...ma un ragno molto grosso

*Sussurra appena con un filo di voce*

 

   Myrelyn: *Siamo in questa lugubre grotta da pochi minuti, lo straniero ha appoggiato della legna a terra ma non sembra intenzionato ad accendere il fuoco.

L'atmosfera mi fa rizzare tutti i capelli sulla nuca.*

"C'è qualcosa di malsano qui"

*Continuo a sorvegliare di nascosto l'uomo, i dubbi che diventano sempre più grandi, e quando Inmwe torna con aria molto spaventata e riferisce di aver scoperto qualcosa di strano ho la conferma di non potermi fidare di costui.

La reazione dell'uomo non nostra sorpresa, anzi sembra quasi divertito.

E non ha minimizzato come farebbe un uomo davanti alle paure di una donna*

"Siamo nei guai, ne sono sicura"

Mia signora, forse è meglio allontanarsi subito da questo posto.

*Poi guarda l'uomo e sfodera l'asso nella manica per farsi riportare verso il fiume.

Stringe la mano della principessa in muto avvertimento a reggerle il gioco*

Dobbiamo proprio andarcene, la mia signora ha la fobia dei ragni. Non vorrete certo che si senta male

 

    Mairon: tranquille, qui non ci sono più ragni...queste grotte sono abbandonate da secoli *non voglio farmi scoprire subito....devo soppesare bene le parole* ogni tanto vengo qui a riposare. Non preoccupatevi...ci sono io a proteggervi. Anzi....*prendo la mano di Inmwe, con gentilezza* ti va di fare una passeggiata?

 

   

Inmwe: *Il pensiero di un ragno immenso e le parole di Myrelyn l'hanno turbata, ma la stretta della mano dell'uomo è calda e sicura.

Le viene spontaneo accettare la mano e stringerla e la proposta di una passeggiata ed uscire quindi da quella grotta le da sollievo*

Volentieri messer Halbrand, credo che sia una buona idea. Viene anche Myr...ehm Mariel ovviamente

*Si gira verso la ragazzina e le sorride per tranquillizzarla, ha capito cosa ha pensato e l'idea che le era venuta.

Ma ora improvvisamente si sente anche stanca di avere paura e di scappare come una belva senza pace, qualcosa dentro di sé le dice che dello straniero forse ci si può fidare e chissà, magari sarebbe in grado di aiutarla ad evitare quel maledetto matrimonio combinato che le hanno imposto..ma questo è presto per pensarlo, prima deve essere sicura di potersi fidare di lui*

 

    

Myrelyn: "Uffa, ha sempre la risposta pronta sto bellimbusto."

*Stizzita alza gli occhi al cielo, la principessa gli sta già praticamente saltellando a fianco tenendogli la mano*

"Bleah! Due begli occhi, un complimento e già gli mangia dal palmo della mano"

*Troppo giovane ancora, e senza aver mai provato prima le farfalle nello stomaco la piccola elfa è infastidita dalla facilità con cui la principessa ha accordato fiducia allo straniero*

Certo mia signora, una passeggiata le farà bene.

*Si accoda alla coppia tenendosi rispettosamente a qualche passo di distanza, ma aguzza le orecchie: meglio prudente prima che dispiaciuta poi le ha insegnato zio Legolas. E stavolta vuole proprio seguire i suoi insegnamenti*

 

    Mairon: *vorrei portarla fuori, ma ...meglio di no, soffocherebbe. C'è troppa cenere fuori. Quindi, decido di inoltrarmi nella grotta, con lei...facendoci luce con una fiammella che ho acceso in una torcia improvvisata* i tuoi occhi sono come pozzi di acqua limpida in cui si specchia la luna. *incrocio il suo sguardo, vicino alla sorgente della grotta. Una cascatella di acqua limpida e pura che sgorga dalle profondità della terra....un luogo meraviglioso dove mostrarmi in tutto il mio potere.* Poco fa ho detto di chiamarmi Halbrand....in realtà, il mio nome è Mairon...sono il principe di questi luoghi.

 

    

Inmwe: *Si inoltrano nella grotta che ora , rischiarata dalla luce della torcia e accanto ad Halbrand sembra quasi accogliente, incantata...arrivano di fronte ad una sorgente e alle sue parole lei sente una fiamma salirle in viso, con improvvisa ed inspiegabile timidezza abbassa lo sguardo, senza accorgersi che sta stringendo ancora di più la sua mano*

Io..ecco vi ringrazio mess...ehm principe Mairon

*Non sa se è più la notizia che lui sia un principe o la sua vicinanza a renderla così impacciata e dentro di sé si maledice*

Io devo confessarvi la verità. Mi chiamo Imnwe e sono la principessa di Gondor.

Sto scappando da giorni poiché mi hanno destinata contro il mio volere a dover sposare un Re mai visto, vecchio e decrepito.

*Gli occhi le si inumidiscono al pensiero ma stavolta è la rabbia che risale*

Voi potreste aiutarmi ad uscire da questa situazione? Vi prego...vi prometto eterna riconoscenza e ovviamente sarete ripagato dei vostri servigi

 

    Myrelyn: *La passeggiata purtroppo si è diretta verso l'interno, ascoltando i melliflui e melensi complimenti che le riserva.

La sorgente riflette la luce della torcia e rischiara tutt'attorno, abbastanza da farle notare il sollievo e la speranza sbocciare sul viso della principessa alla confessione dello straniero*

"Non lo dire, non lo dire"

*Spera in silenzio alzando gli occhi al cielo.

E subito sente Inmwe ammettere la sua identità. Vorrebbe darsi una manata sulla fronte per lo sconforto, si accontenta di dare un calcio a una pietra e sedersi imbronciata poco distante.*

Se avete finito le scene sdolcinate io avrei un po' di fame

*Borbotta sottovoce con tono capriccioso.*

 

   Mairon: beh, sono vecchio, certo....ma non decrepito..come potete ben vedere, Altezza *sento le parole della piccola Elfa..ma non ci faccio molto caso, ormai ho Inmwe in pugno* Inmwe di Gondor, Vi ho aspettata fin dalla vostra nascita...solo per chiedervi un'unica cosa. *estraggo un anello in oro, con una piccola ossidiana con taglio a diamante* volete sposarmi e vivere la vostra vita al fianco del Maia, Mairon, Re di Mordor?

 

   Inmwe: *Stavolta la sorpresa è troppo grande per nasconderla e resta un bel po' a bocca aperta, incredula.

Lui è lo sposo promessole? Non un vecchio re ma ...lui?

Mille pensieri le si accavallano in testa, non riesce a sbrogliarli però mentre senza quasi rendersene conto sente la sua voce pronunciare*

Si...io lo voglio, si

*Un groppo le sale in gola, ma stavolta è gioia, sollievo...e tanta fuga e paura e pericoli per nulla, di colpo scoppia a ridere mentre allunga la mano verso di lui per farsi infilare l'anello*
   
 
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