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Autore: TheMoonOfTheNight    29/04/2023    0 recensioni
E se Giselle si fosse stancata del mondo reale e volesse tornare ad Andalasia, ma nel farlo sbagliasse tombino e finisse in un altro mondo? Riuscirà Giselle in quel mondo a trovare le risposte che cerca, e a ritrovare la felicità di un tempo? Forse l'incontro con una nuova amica le farà capire ciò di cui ha bisogno davvero...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giselle, Robert Philip
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Giselle a New Orleans


A che punto della storia eravamo rimasti? La sconfitta di Nerissa, il matrimonio di Nancy ed Edward, il lieto fine di Giselle e Robert...ebbene, queste informazioni sono un po' datate: sono passati cinque anni dalla notte in cui Giselle, sotto un ruggente temporale, ha sconfitto la perfida matrigna di Edward ed ha salvato il suo vero amore. Due di quelle informazioni sono ancora solide: Nerissa se n'è andata per sempre, ed Edward e Nancy vivono felici nel castello di Andalasia. Tuttavia, per la terza....beh, è complicato. Giselle ama ancora Robert e Morgan, però sente che in lei c'è qualcosa che non va: non le avevano detto che il lieto fine implicava lavori, responsabilità e preoccupazioni. Il negozio di abiti era fallito da un anno, ed ora Giselle era un'impiegata statale all'interno di un'azienda, aveva un capo che le stava col fiato sul collo, colleghi ostili e veniva rimproverata per ogni piccolo errore. Come se non bastasse, uscita da quel luogo doveva lavare, pulire e cucinare. Come ogni giorno, Giselle tornava a casa e si fermava davanti allo specchio adiacente all'ingresso: si forzava di fare un sorriso, ma sul suo volto non c'era più la serenità di un tempo. La sua pelle era segnata dalle rughe del tempo e dalle occhiaie causate dalle numerose notti insonni. E la cosa peggiore...era che non riusciva più a cantare. Non poteva più chiamare i suoi amici animali ad aiutarla con le faccende. Era sola. Un giorno, mentre andava di corsa al lavoro, si scontrò con un vecchio barbone. Lei non appena lo vide lo riconobbe: era lo stesso senzatetto che le aveva rubato il diadema tempo addietro, quando era appena arrivata in quel mondo. L'uomo provò a scipparle la borsa caduta a terra e a correre via, ma Giselle riuscì a fermarlo e, recuperata la borsa, stanca e arrabbiata, improvvisamente tirò un cazzotto al senzatetto. Subito dopo però si ritrasse spaventata. Che cosa aveva fatto. Non era lei. Quella non poteva essere lei. Non poteva essere diventata così. Ripercorse in fretta la strada tornando sui suoi passi. Arrivata a casa, scrisse un biglietto a Robert, dicendogli che sarebbe tornata in Andalasia. In tutta fretta andò in strada e attraversò il varco. Poco dopo si guardò intorno, speranzosa. Ma il luogo in cui si trovava non era Andalasia. Anzi, era simile al mondo di Robert, però con i colori del mondo delle fiabe. "Avrò forse sbagliato tombino?" si domandò Giselle ad alta voce, mentre una luce proveniente da un edificio attirò la sua attenzione: "Tiana's". Che nome buffo, pensò. Entrò nel ristorante, e si trovò ad accoglierla una donna sorridente che sembrava avere più o meno la sua età.

"Benvenuta a New Orleans, io sono Tiana, la proprietaria di questo ristorante. Che cosa ti posso portare?" le chiese.

Giselle esitò, quindi la donna aggiunse "Mi sembri un po' giù di morale. So esattamente cosa ti serve." Sparì dietro la cucina, per poi riapparire qualche minuto dopo con un vassoio dei suoi famosi bignè. Fece accomodare Giselle a un tavolo, e si sedette con lei. "Brutta giornata?" le chiese, versandole una tazza di tè. Giselle sospirò, per poi raccontarle la sua storia. "Capisco. Il mondo, con o senza magia, è un posto complicato." disse Tiana, prendendo un sorso dalla sua tazza di caffè fumante, per poi continuare: "Lascia che ti racconti la mia storia: c'era una volta una bambina. Quella bambina aveva un grande sogno: aprire un ristorante insieme al padre. Quando quest'ultimo morì, lei lavorò duramente, tutti i giorni della sua vita, per realizzare il loro sogno. Tuttavia un giorno, complice la magia e un principe tramutato in ranocchio, la sua vita cambiò. La ragazza baciò quel ranocchio, e per la sorpresa di entrambi, si trasformò anche lei in una rana. Da quel momento la ragazza affrontò varie peripezie per riuscire a trovare il modo di tornare umana e realizzare il suo sogno, ma nel frattempo successe qualcosa di ancora più inaspettato: si innamorò di quel ranocchio. Sua madre le diceva sempre: "tuo padre non ha mai avuto quello che desiderava, ma quello che gli serviva sì. Lui non aveva mai scordato cosa fosse davvero importante". Neanche la ragazza voleva scordarlo. Così, quando ebbe l'opportunità di realizzare il suo sogno a discapito della vita del ranocchio, ella rifiutò, decidendo di rimanere una rana insieme all'altro, e sposandolo nella palude, di fronte a tutti i loro nuovi amici animali. In quel momento, il bacio tra i due ranocchi ruppe l'incantesimo, ritrasformandoli in umani. Insieme i due aprirono il ristorante che la ragazza aveva sempre sognato, e vissero insieme, felici e contenti."

"La tua è una bella storia, ma cosa c'entra con la mia?" chiese Giselle perplessa.

"Tu ami il tuo Robert, però non ami il lavoro ed il nuovo mondo in cui vivi. Devi sapere che nella vita è importante trovare un equilibrio: non puoi lavorare troppo come ho fatto io, ma neanche scappare dalle tue responsabilità. La buona notizia è che hai già ciò che è più importante: l'amore. Il resto è secondario. E poi, se proprio non vuoi restare in quel posto, puoi sempre provare a cambiare."

Sul viso di Giselle tornò il sorriso, e ringraziò di cuore la donna. Tornò a casa a New York, dove Robert, avendo appena letto il messaggio, si girò di scatto verso la porta che si apriva, con lo sguardo colmo di preoccupazione. Robert vedendo Giselle le corse incontro, e la abbracciò a sé.

"Mi dispiace che tu ti sia sentita così. Hai lasciato il tuo mondo per stare con me, ed io non ti ho mai ringraziata. In questo, di mondo, non tutto è perfetto, ed è normale sentirsi arrabbiati o infelici a volte. D'ora in poi, tutte le volte in cui ti sentirai così, dimmelo. Ne parleremo e cercheremo di trovare una soluzione. Insieme"

Staccandosi dall'abbraccio, Giselle sorrise a Robert: "Lo farò"

Robert, abbracciandola nuovamente aggiunse "Senti, che ne dici di una vacanza? Ho sentito dire che Andalasia è un bel posto in questo periodo dell'anno."

Giselle gli sorrise, dicendogli "Mi piacerebbe molto. Ma Andalasia può aspettare ancora qualche giorno. Adesso devo andare a lavorare, e nel frattempo cercare di capire che cosa fare in futuro."

Robert le sorrise, stupito di quella sua risolutezza improvvisa: "Lo capirai, un passo alla volta".

Giselle gli sorrise ancora, e prima di voltarsi per andare in ufficio, disse: "Quando andremo in vacanza, ricordami che dobbiamo fare un salto anche in un altro posto. Devo farti conoscere una persona" gli disse.

Robert la guardò incuriosito "Chi?" chiese.

"Una nuova amica." disse Giselle.
 
 

Angolo dell'autore


Ciao a tutti! Questa storia l'ho scritta qualche anno fa, quando il sequel di "Come d'incanto" era solo una notizia. Siccome è un film che ho sempre amato mi sono spesso chiesto come sarebbe stato il seguito della storia di Giselle, e ora che un seguito ufficiale esiste, propongo la mia alternativa (che in realtà, volendo, può essere anche una sorta di "ponte" tra i due film). Spero vi piaccia! - TheMoonOfTheNight
   
 
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