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Autore: SilkyeAnders    09/05/2023    0 recensioni
"Have you ever seen the rain
comin' down a sunny day?"
Juvia perde la memoria dopo aver annusato uno strano fiore nella foresta, è Natsu a trovarla senza sensi nei pressi di casa sua ed è lui a portarla alla gilda.
Porlyusica informa tutti che esiste un antidoto per la situazione di Juvia ma farlo richiede tempo.
Durante l'attesa Natsu e Juvia si avvicinano molto scatenando la gelosia di Lucy e Gray.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Fiore di Lethe cap. 5 Capitolo 5: Tra pic-nic e gelosie

https://www.youtube.com/watch?v=BxQXAByyGjM

Pensavate vi avessi abbandonati, eh? E invece no, ero solo occupata per motivi medici e poi sono finita in sessione universitaria e a tirocinio... Un nuovo capitolo è servito!

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"Non è colpa tua se ti assillano, non intendo mancarti di rispetto... E' mio diritto essere insopportabile perché sono ancora geloso di te"


Natsu si era alzato di buon umore quella mattina. Forse perché era bel tempo e la prospettiva di passeggiare lo entusiasmava, o forse perché aveva promesso a Juvia che l'avrebbe portata a fare un pic-nic al parco di Magnolia.
Gray non l'aveva presa nel migliore dei modi quando lui l'aveva proposto ma, in ogni caso, Juvia non se ne era resa conto; non faceva più molto caso agli atteggiamenti di Gray e Natsu doveva ammettere che era piuttosto strano. Erano tutti talmente abituati a vederla correre dietro al mago del ghiaccio che, in quei giorni in cui non ricordava proprio nulla, osservarla mentre parlava con chiunque tranne che con lui lo rendeva alquanto stupito.
Era convinto che lei non lo evitasse di proposito, semplicemente cercava di seguire il consiglio che Natsu le aveva dato: farsi nuovi amici.
Erano trascorsi un paio di giorni da quando Gray li aveva visti uscire insieme dall'infermieria e, Natsu se ne era accorto da subito, ora non faceva altro che stare insieme a loro tutto il giorno.
Al Dragon Slayer non piaceva sentirsi controllato, non da un suo amico ad ogni modo.
Gli risultava un po' difficile comprendere cosa spingesse Gray ad agire in quella maniera, o meglio, il perché gli era chiaro ma non capiva come mai non si fidasse di lui.
Happy aveva insinuato che tutta la preoccupazione che Natsu nutriva nei confronti di Juvia in quel periodo celasse fini ben diversi dalla semplice amicizia, non era così ovviamente. Insomma, se fosse stato così lui sarebbe stato il primo ad accorgersene, non che di solito gli venisse semplice riconoscere quel genere di interesse ma lo aveva provato prima; si era accorto di avere un debole per Lisanna quando erano bambini e si era anche reso conto di quando aveva iniziato a provare dei sentimenti per Lucy (sentimenti che, apparentemente, sembrava provare ancora seppur non ricambiati) quindi Juvia non era altro che una semplice amica.
Nonostante il suo ragionamento non facesse alcuna piega, Happy sembrava poco convinto della situazione e, a quanto pareva, anche Gray.
Comunque, non era il momento adatto per riflettere su quella faccenda. Natsu preferiva concentrarsi sulla mattinata piacevole che lo attendeva, aveva passato l'intero pomeriggio precedente a cucinare con Mirajane per assicurarsi di avere con sé un cestino da pic-nic di tutto rispetto.
Il Dragon Slayer non era certamente un cuoco provetto, di solito utilizzava i suoi poteri per cuocere il cibo ma Mirajane era stata gentile ad offrirgli il suo aiuto. Natsu aveva cercato di fare del suo meglio e la ragazza, alla fine, si era persino complimentata per il sapore di alcuni dei suoi manicaretti.
Il mago del fuoco non sapeva se Juvia ricordasse quanto fosse brava in cucina ma sperava di no, altrimenti il suo lavoro non le sarebbe sembrato altro che mediocre.
Non era certo del perché avesse impiegato così tanto impegno in quella giornata ma, d'altro canto, non era nemmeno propenso a ragionarci su più di tanto.
-Natsu, sono le nove! Avevi detto a Juvia che saresti passato a prenderla a casa di Lucy alle nove e mezza. Se non ti sbrighi farai tardi- lo spronò Happy.
Natsu infilò nel cestino una caraffa d'acqua fresca e una bottiglia di succo di frutta poi, in tutta fretta, si precipitò fuori casa seguito dal suo fidato exceed.
-Credi che Gray l'abbia superata?- chiese distrattamente mentre camminava a passo rapido.
Happy portò un indice al mento :-Secondo me no, sembrava parecchio infastidito quando hai chiesto a Juvia di uscire-.
-Per l'ultima volta, non le ho chiesto di uscire- esclamò Natsu.
-A me sembra il contrario... Insomma, un pic-nic... Voi due soli, lei ti piaaaace- lo canzonò il gattino.
-Non saremo soli, ci sarai anche tu e, credimi, in questo momento preferirei non averti fra i piedi- sbuffò il mago.
Happy scosse il capo con un sorrisetto malizioso sul muso :- Perché vuoi rimanere solo con lei-.
-No, perché stai mettendo a dura prova la mia pazienza- sospirò l'altro.
-Quale pazienza?- chiese l'exceed con fare scherzoso.
Natsu alzò gli occhi al cielo; avrebbe continuato volentieri a bisticciare con il suo amico ma non voleva rischiare di perdere la concentrazione e rovesciare tutto il cibo sul prato, con tutto l'impegno che aveva impiegato per preparare quel banchetto non gli sembrava il caso di sciupare tutto.
-Sono sicuro che a Juvia piacerà il parco- aggiunse Happy dopo qualche attimo di silenzio.
Natsu annuì prontamente :-Anche io, è un posto tranquillo e con la sua situazione sembrava un luogo adatto-.
-Ci! E poi, è un posto perfetto per un appunta...-
-Guai a te se finisci quella frase- sibilò il mago del fuoco.
Happy si limitò a ridacchiare compiaciuto come accadeva ogni volta che riusciva a pungere Natsu sul vivo.
-Non c'è nulla di male ad ammettere...-
Natsu lo bloccò di nuovo :-Ma insomma! Vuoi piantarla o no?-
-E va bene, e va bene... Non parlo più-.
-Speriamo- sbuffò l'altro roteando gli occhi.
La strada verso casa di Lucy, effettivamente, fu percorsa nel più religioso silenzio da parte di entrambi e, in tutta franchezza, a Natsu non dispiaceva. Era un tipo rumoroso ma non disdegnava la serenità, dipendeva chiaramente dalle situazioni ma, solitamente, il suo lato più esuberante veniva fuori nelle situazioni di gruppo.
Happy non era infastidito dal silenzio a sua volta, anche se doveva ammettere che preferiva quando Natsu faceva rumore, lo metteva più a suo agio visto che era il lato del suo carattere che conosceva meglio.
-Eccoci qua- disse poco dopo il Dragon Slayer.
-E in perfetto orario- aggiunse il gatto blu.
-Fai la guardia al cesto, entro dalla finestra- disse il mago del fuoco.
-Ci!-
Natsu balzò in avanti arrampicandosi sul muro dell'edificio come fosse una cosa perfettamente normale e, in poco tempo, raggiunse la finestra di Lucy calandosi in casa.
-Devi smettere di entrare così! Pensa se una delle due fosse stata nuda!- ringhiò Lucy non appena si accorse della sua presenza.
-Dici sempre così eppure la finestra non la chiudi mai- esordì divertito Natsu.
Lucy alzò gli occhi al cielo :-Non la chiudo perché so che non hai idea di cosa sia una porta-.
Juvia li osservava attentamente, era divertita dal loro piccolo battibecco.
-Sembrate quasi una coppia di sposi- disse con un sorrisetto malizioso in viso.
-Eppure è te che porterà a fare un pic-nic- canticchiò Lucy.
Natsu scosse il capo :-Ma come devo fare con tutti voi, eh? La porto a fare un pic-nic perché siamo amici-.
-Sai, uno che si giustifica con così tanta veemenza deve avere per forza qualche secondo fine- commentò la maga degli spiriti stellari.
-Andiamo su, prima che la vena sulla fronte di Natsu esploda- disse Juvia afferrando il polso di Natsu e trascinandolo fuori.
-Divertitevi! E portala a casa prima di sera- scherzò Lucy.
Dal pianerottolo la maga degli spiriti stellari riuscì solo a sentire una risatina di Juvia e una parola molto volgare da parte di Natsu, alzò gli occhi al cielo con un sorriso divertito in volto.
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-Com'è bello qui!- esclamò Juvia con gli occhi colmi di interesse per il nuovo posto.
Anche in quel caso sapeva di aver già trascorso del tempo lì ma, chiaramente, non ricordava né in che circostanze fosse accaduto né tantomento quando.
-Sapevo che avresti gradito- mormorò il Dragon Slayer con un sorriso soddisfatto.
-Ci, ha scelto il posto con cura- commentò Happy sollevando le sopracciglia rapidamente.
Natsu sospirò, Juvia non poté non notare l'espressione seccata sul suo viso.
-Happy, perché non vai a cogliere qualche bel fiore per Charle? Sono sicura che li gradirebbe molto- incalzò la maga dell'acqua.
Gli occhi del piccolo exceed si illuminarono immediatamente :-Ci! Che splendida idea! Volo!-
Juvia sorrise mentre osservava il gattino blu allontanarsi in volo rispetto alla loro posizione, si voltò e trovò Natsu che la fissava con gli occhi sbarrati e un sorriso di gratitudine dipinto in faccia.
-Come hai fatto?-
-A fare cosa?- chiese lei di rimando.
-A capire che non lo volevo fra i piedi- spiegò lui.
-Oh, non è stato difficile- rispose lei mimando l'espressione di Natsu di qualche attimo prima.
Lui scoppiò a ridere :-Immagino di non essere bravo a mascherare i miei pensieri-.
-No, però mi piace così. Almeno so sempre come ti senti, è rassicurante per una che non ricorda nulla-.
Natsu le sorrise facendole cenno con la testa di sedersi sul prato vicino a lui.
Juvia l'aveva osservato stendere una coperta a scacchi rosa e blu e aveva sorriso nel notare che era l'esatto colore dei loro capelli.
-Dunque- cominciò lui :-Ieri ho passato tutto il pomeriggio ai fornelli per te, spero di meritarmi qualche progresso da parte tua nell'utilizzo della magia dopo una tale sfacchinata-.
-A cui nessuno ti ha obbligato, seppure molto apprezzata- rispose Juvia in tono scherzoso.
Natsu le diede un'amichevole spallata per spingerla un pochino, ovviamente in maniera molto delicata.
-Seriamente, grazie per esserti preso un simile disturbo- mormorò Juvia, lo sguardo fisso su di lui.
Natsu arrossì, non perché fosse in imbarazzo ma perché nessuno lo aveva mai guardato dritto negli occhi con una tale intensità prima di quel momento.
-Figurati, non ho fatto niente di che-.
-Credevo fosse stata una sfacchinata- disse lei sollevando un sopracciglio con fare divertito.
-Potrei aver esagerato un po' per vantarmi- rispose Natsu con un sorriso malizioso in viso.
Juvia alzò gli occhi al cielo :-Quindi è così, sei uno che mente-.
Natsu rise :-Solo a te-.
Juvia scoppiò a ridere a sua volta :-Devo essere davvero speciale allora-.
Natsu le porse un piatto con della frutta, un toast con burro e marmellata, un'omelette e una ciotolina di riso guarnito con del sesamo e del prosciutto cotto.
Juvia gli sorrise caldamente, non si era resa conto che lui le stesse preparando il piatto mentre discutevano. Lo aveva trovato un gesto estremamente dolce, specialmente venendo da un ragazzo così rude.
-Ti ringrazio- disse con un filo di voce :-Bè, assaggiamo questi manicaretti- aggiunse poco dopo leccandosi le labbra con fare affamato.
Natsu la osservava in silenzio, indeciso se rivelarle o meno qualcosa sul suo passato, ma gli sembrava carino informarla :-Sai, sono un po' nervoso... Forse non te lo ricordi ora ma tu cucini divinamente-.
Juvia lo guardò sorpresa mentre addentava un pezzo di toast :-Non me lo ricordo, ovviamente. Non ho molto modo di cucinare in questi giorni, per lo più Lucy ed io mangiamo alla gilda o in qualche ristorante, lei mi ha detto di non saper cucinare e nel mio stato non mi sembrava il caso di fare tentativi-.
-Ma ricordi le cose basilari per vivere, no?- chiese Natsu mentre mordeva un pezzo di omelette.
-Sì, certamente... Però... Ti sembrerà sciocco, è più una mia paura che un effettivo pericolo ma...-
-Niente di ciò che dici potrebbe sembrarmi stupido- disse lui prontamente.
Juvia gli sorrise dolcemente :-Ho il terrore di dimenticare il fornello acceso, o di fare del cibo cattivo con abbinamenti improbabili...-
-Mhh... Non credo dovresti preoccuparti, insomma, il nostro corpo ha una specie di memoria o no? Ci sono cose che non si dimenticano mai del tutto, tipo camminare-.
Juvia annuì, aveva senso effettivamente :-Credo di sì... E' solo che mi sento così strana senza i miei ricordi, ho paura di combinare qualche pasticcio-.
-In ogni caso non sei sola quindi vale la pena tentare, se c'è una cosa che ti ho sempre riconosciuto è la determinazione. Non sei una che molla facilmente, questo mi ha sempre colpito di te anche prima di diventare amici-.
Juvia arrossì appena e, istintivamente, abbassò lo sguardo verso il piatto prendendo uno spicchio di mela.
-Ah eccovi qui!- esclamò una voce alle loro spalle.
Entrambi i ragazzi si voltarono e videro Gray immobile dietro di loro.
-Oh, Gray! Buongiorno- disse Juvia con un sorriso.
Gray le fece un cenno con il capo in segno di saluto per poi spostare lo sguardo in direzione di Natsu; la sua espressione era gelida e indecifrabile e il Dragon Slayer capì subito: non gli era affatto passata, era lì di proposito.
Natsu avrebbe voluto ridergli in faccia, era così palesemente geloso e così ottusamente determinato nel dire il contrario.
-Che casualità incontrarti qui, proprio dove ti ho detto che saremmo stati- commentò Natsu sollevando un sopracciglio con aria di sfida.
Grey ignorò la frecciatina indicando il piatto di Juvia :-E' buono?-
La ragazza annuì energicamente :-Natsu ha fatto tutto con le sue mani-.
-Ah, ecco...- rispose il mago del ghiaccio, un'espressione non decifrabile sul volto.
-Perché non ti siedi con noi? Sono sicura che non riuscirei a mangiare tutto nemmeno volendo- propose la maga dell'acqua.
Natsu vide chiaramente che quella richiesta era tutto ciò che Gray stava aspettando in quel momento, non rispose nemmeno e si accomodò in terra accanto a lei.
Il Dragon Slayer sollevò gli occhi al cielo preparando un piatto ricco anche per il suo amico.
-Ti piace il parco?- chiese Gray.
Juvia annuì :-Insomma, immagino di esserci già stata in passato...-
-Sì, ti portavo spesso a fare passeggiate qui la domenica mattina- ammise lui con un sorriso calmo.
-Dunque eravamo davvero in ottimi rapporti io e te- osservò lei inclinando appena il capo.
-Che ha scritto Lucy sul registro che ti ha consegnato?- chiese lui di rimando.
Juvia lo aprì alla pagina designata, estremo livello di confidenza. Sollevò il quaderno orgogliosamente.
-E allora sarà così- rispose lui in tono tranquillo.
-Deve essere difficile per te allora...- mormorò lei riponendo il registro in borsa.
Gray sollevò un sopracciglio in chiaro segno di confusione :-Mh?-
-Bè, immagino che avessimo un rapporto molto intimo... Intendo, per avere un estremo livello di confidenza- spiegò lei rapidamente :-Il fatto che mi sia dimenticata di te deve essere difficile da sopportare- mormorò.
Gray rimase in silenzio a fissarla con l'espressione più curiosa che Juvia avesse mai visto, avrebbe voluto tanto sapere che cosa gli passasse per la mente in quel preciso momento ma non voleva risultare invadente.
Natsu tossicchiò appena rendendo nuovamente nota la sua presenza.
-E' buono, ci sai fare- disse Gray distrattamente mentre ingoiava un boccone.
-Complimenti per me, da parte tua? Ti senti poco bene?-
Gray roteò gli occhi suscitando una risatina di Juvia il che, di rimando, lo fece sorridere fieramente. Gli piaceva essere la causa dei suoi sorrisi per quanto volesse fortemente far trasparire altrimenti.
In quei giorni si era reso conto di quanto la sua improvvisa vicinanza con Natsu l'avesse sconvolto; sembravano intendersela parecchio e lui non era pronto a nulla di simile. Era abituato ad avere Juvia tutta per sé e, doveva ammetterlo, l'aveva data per scontata in tutti quegli anni ma il suo incidente l'aveva aiutato a capire quanto gradisse la sua compagnia e quanto poco volesse condividerla.
Intuiva che Natsu non avesse cattive intenzioni ma il pensiero di saperla così vicina a qualcuno che non fosse lui lo devastava.
-Mi auguro che questo fiammifero non ti stia convertendo, dovessi recuperare la memoria e mantenere alcuni lati del suo carattere sarebbe terribile- osservò il mago del ghiaccio.
Natsu gli fece un gesto molto poco elegante a cui Juvia sgranò appena gli occhi, totalmente divertita dalla scena.
-Credo di poter mantenere una certa autonomia di pensiero- commentò poco dopo, un sorriso malizioso sulle labbra.
-Hey! Il mio carattere non ha nulla di sbagliato- sbuffò il mago del fuoco.
-Tanto per cominciare sei estremamente chiassoso- osservò Gray.
-Sempre meglio del tuo esibizionismo, tanto per dirne una... Dove sono i tuoi vestiti stavolta?- chiese Natsu divertito.
Gray impallidì guardandosi attorno in modo frenetico, Juvia non poté trattenersi dal ridere di gusto suscitando l'interesse repentino dei due ragazzi che, in poco tempo, spostarono i loro sguardi su di lei quasi incantati dal suono melodico della sua risata.
-Credo sia quel mucchietto di roba vicino a quel cespuglio- indicò Juvia.
Gray si limitò ad annuire lentamente, recuperando immediatamente i suoi abiti per indossarli.
-E comunque, se posso permettermi... Il tuo rumore non è altro che pura e semplice anima e il tuo esibizionismo non è così terribile, è buffo- commentò la maga facendo l'occhiolino a Gray.
I due ragazzi si guardarono per un attimo per poi annuire rapidamente.
-Bè? Il gatto vi ha mangiato la lingua? Non dovreste litigare come sempre ora?- chiese lei sollevando un sopracciglio.
-Forse ti preferivo quando eri svenuta- commentò Natsu facendole un'amichevole linguaccia.
-Non è mica così che si risponde ai complimenti- borbottò lei.
Gray continuò a fissarli, non voleva essere ostile ma non riusciva a farsi andare giù tutta quella confidenza e complicità che sembravano aver trovato.
-Che aria tesa- esclamò Happy ritornando verso il gruppo.
-Mh? Che vuoi dire?- chiese Juvia.
-Bè, questi due sembrano pronti per saltarsi alla gola- rispose il gatto posando con cura nel cestino i fiori raccolti.
-M-ma che dici, eh?- sbraitò Gray.
-Io ci ho perso le speranze- sbuffò Natsu facendo spallucce.
-Che bei fiori Happy, a Charle piaceranno tanto- commentò Juvia osservando i colori sgargianti dei fiori scelti dall'exceed.
-Passi il tempo a insinuare sugli altri eppure sei tu a fare la corte a una che nemmeno ti si fila- osservò Gray.
Happy lo guardò con espressione vacua :-Non è carino-.
-Secondo me sei a un passo dal conquistarla, a noi ragazze piacciono questi pensieri delicati- offrì Juvia.
-Charle? Delicata?- esclamò Natsu incredulo.
-Che tu ci creda o meno tutte noi abbiamo un lato docile e mansueto- rispose Juvia :-Non si tratta di debolezza o passività ma della primordiale voglia di essere corteggiate, inseguite... Insomma, cosa c'è di meglio di un gentiluomo?-
-Sai, ti facevo tipa da fiori- commentò Natsu.
-Credo mi piacessero molto- mormorò Juvia portando un indice al mento :-Insomma, avverto questa sensazione-.
-Al prossimo pic-nic potresti portargliene un bel mazzo- osservò Gray con una punta di astio nella voce.
Juvia voltò il capo per guardarlo meglio :-Come mai questo tono?-
-Niente- sbottò lui di rimando, si alzò in piedi e prese a camminare nella direzione opposta con le mani in tasca.
Juvia si alzò ma Happy la bloccò :-Gli passerà-.
-Non capisco, ho fatto qualcosa di sbagliato?- chiese lei confusa.
-Tu no...- mormorò Natsu alzando gli occhi al cielo.
-Ultimamente è un po' nervoso- spiegò Happy.
Juvia si sedette di nuovo ma continuava a fissare il punto in cui Gray si trovava poco prima, sembrava persa esattamente come quando si era appena svegliata dopo aver inalato le spore del fiore di Lethe.
-Non arrovellarti, lui è sempre così- commentò Natsu riportando l'attenzione della maga su di lui.
-Ci, Gray è un tipo particolare-.
Juvia annuì lentamente :-Eppure sembrava...-
-E' geloso credo- spiegò Natsu :-Insomma, tu e lui eravate molto uniti... Forse si sente spodestato o una scemenza simile- mentì il mago del fuoco.
Natsu sapeva di aver detto una mezza verità; Gray era geloso ma non della sua amicizia con Juvia, era semplicemente convinto del fatto che Natsu fosse interessato a lei e non riusciva a digerirlo.
-Ha senso- mormorò lei :-Farò in modo di trascorrere più tempo con lui in questi giorni-.
Happy e Natsu si scambiarono un'occhiata. Com'era possibile che anche senza ricordare nulla fosse sempre lo stesso copione con Juvia?
-Sai, dovresti smetterla di correre dietro a lui e lasciare che sia lui a inseguirti una volta tanto... Lo hai detto prima, no?-
Natsu non aveva intenzione di suonare così spazientito ma, effettivamente, lo era.
-Non ti seguo- ammise lei.
Natsu sospirò :-Senti, ho evitato di dirtelo perché tutti sono convinti che non ti faccia bene ma sinceramente non mi piace mentirti... Non ora che stiamo diventando buoni amici- riprese subito dopo, senza darle tempo di rispondere :-Tu eri innamorata di Gray, o meglio, ossessionata è la parola giusta... Gli stavi sempre addosso, gli dichiaravi amore in ogni modo possibile e venivi costantemente rifiutata. Non credo fosse perché non gli piaci ma perché il cretino non è in grado di ammetterlo a se stesso-.
Juvia rimase in silenzio cercando di memorizzare le nuove informazioni che stava ricevendo.
-Lo hai visto prima, se gli sguardi potessero uccidere io sarei già qualche metro sotto terra- aggiunse il mago del fuoco.
-Questo spiega il perché di alcune mie reazioni affianco a lui- mormorò pensosamente la ragazza.
-Troppe informazioni?- chiese Natsu.
-No, era qualcosa che avevo già preso in esame in realtà... Solo, non credevo di essere stata così presa da quel ragazzo-.
-Credimi, sfugge ancora alla mia comprensione cosa ti attragga tanto di quel mutandone- borbottò Natsu.
-Non saprei dirti, credo abbia a che vedere con il sole- mormorò lei di risposta.
-Il sole?- incalzò Natsu.
-Sì, ho questa forte sensazione ma...-
-Non ti forzare- avvertì il Dragon Slayer :-Ti ho già bombardata abbastanza, se ti metti pure a rifletterci su rischi che ti esploda la testa-.
Juvia gli rivolse un finto broncio incrociando le braccia al petto :-Sei tremendo-.
-Ti piaccio così- commentò lui strizzandole l'occhio.
Juvia arrossì, Natsu non era un brutto ragazzo e spesso aveva dei modi di fare piuttosto conturbanti anche se, con ogni probabilità, lui nemmeno se ne rendeva conto.
-Non mi spingerei così oltre- scherzò lei dandogli un amichevole pugnetto sul braccio.
-Parlo seriamente però, non sforzarti troppo di ricordare... Non voglio che ti succeda nulla-.
Juvia gli sorrise posandogli un tenero bacio sulla guancia :-Farò attenzione-.
-Mi chiedo se è così che ti comportavi con Gajeel prima di dimenticare chi fosse- commentò Natsu.
Juvia inclinò il capo, confusa.
-Ecco, mi pare che stiamo iniziando a legarci molto io e te... Gajeel è la persona che ti conosce meglio nella gilda, è come un fratello per te quindi nasce spontaneo chiedersi se anche con lui sei così aperta-.
-Perché di solito non lo sono, vero?- chiese lei tristemente.
-Non con me almeno, è un cambiamento molto apprezzato- si affrettò a dire lui.
-Devo passare più tempo anche con lui, a proposito...- mormorò lei.
-Sì, mi rendo conto di averti suggerito di fare nuove amicizie ma ultimamente non ho fatto che monopolizzarti- ammise Natsu.
-Ci ho messo del mio, mi piace stare con te... E' rilassante, quando siamo insieme sento di non dover pensare a nulla e la mia condizione diventa meno pesante da sopportare. Hai il dono di instillare il buon umore nelle persone, Natsu-.
Il ragazzo arrossì, non era per nulla abituato ai complimenti specialmente se espressi così sinceramente :-Bè, grazie...- rispose con un filo di voce.
Happy, che fino a quel momento non aveva parlato, esordì con la sua tipica frase :-Ti piaaaaace-.
I due ragazzi reagirono immediatamente lanciandogli contro un acino d'uva ciascuno suscitando la rabbia del piccolo exceed.
Entrambi ridevano divertiti e il resto della mattinata non fu da meno, Juvia pensò di non essersi mai sentita così a casa come quel giorno anche se il comportamento di Gray era ancora sepolto in un angolo remoto della sua mente affinché potesse rifletterci con calma il giorno seguente.


   
 
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