Storie originali > Giallo
Segui la storia  |       
Autore: Mia99    14/05/2023    0 recensioni
Emma ha 28 anni, intelligente e brillante che per destino o sfortuna deve tornare nella sua città natale.
Non lo sa ma avrà un caso particolare da seguire.
Le sue emozioni le metteranno i bastoni tra le ruote o il suo senso di giustizia da perfetta avvocata avrà la meglio?
Genere: Malinconico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono le otto e trenta del mattino ed il mio corpo fatica ad alzarsi dal letto.

Il mio mal di testa, inoltre, mi ricorda che non ho più 20 anni e che non reggo più alcolici che una volta bevevo solo come aperitivo.

Mi trascino in bagno e mi infilo in doccia, sicuramente mi farà bene assieme ad un’aspirina.

 

 

Trenta minuti dopo sono seduta alla scrivania di Sergio, con i verbali e il mio computer davanti mentre sorseggio un buon caffè macchiato in cerca del coraggio per andare all’appuntamento in prigione, da Matt. 

Sbuffo, non posso rimandare l’inevitabile: se Matt non lo scoprirà da me potrebbe venire a saperlo nel modo peggiore è cioè tramite le indiscrezioni dei giornalisti, sono dei mostri.

“Bene…andiamo…” mi dò man forte da sola e vado a prendere la giaccia.

Saluto Melinda e mi incammino verso il penitenziario.

“Devo vedere Matt Russi, sono il suo avvocato” 

Il poliziotto mi guarda, pensa forse che le donne non possono studiare legge ?

“Il Dottore Mantovani è l’avvocato del detenuto Rossi, non ho nulla su di lei Signorina…”

“Sirioni…Emma Sirioni”

“Si be Dottoressa Sirioni mi dispiace ma non ho nulla su di lei, non posso lasciarla entrare”

“Ma come…sono la sua socia, devo poter entrare!”

Inizio a scaldarmi, non posso non poter entrare, Sergio non può non aver lasciato nessuna delega per farmi presenziare agli incontri o agli interrogatori, è impossibile…

“Devo chiederle di allontanarsi e di tornare solo insieme al Dottore, mi dispiace ma non posso proprio farla pass…”

Il poliziotto si interrompe vedendo arrivare il Vicequestore.

In effetti è un uomo imponente, ci credo che metta paura.

“Antonio cosa succede?”

“Dottore Coslovi, buongiorno. Questa signora…” 

Interrompo subito l’agente

“Signorina…sono Emma ed insieme a Sergio Mantovani mi occupo del caso di Matt Rossi, ci siamo conosciuti la notte del 21 ottobre”

“Ma certo, mi ricordo…può venire con me, la stavamo aspettando”

Il vicequestore Marco mi fa segno di seguirlo e mentre mi incammino, mi volto verso l’agente della segreteria e gli faccio una smorfia, lo lascio alquanto stranito.

28 anni dove, Emma?

Marco Coslovi è un uomo alto, robusto ed imponente, non mentivo quando prima dicevo che fa paura, anche se mi mettessero in una stanza con lui e due armi da fuoco avrei paura di non riuscire ad abbatterlo, nemmeno con delle pistole, nemmeno con tutto l’addestramento del mondo. 

Accantono tutte le opzioni possibili che mi vengono in mente per sopravvivere se mai dovessi fronteggiarmi con un uomo così ed entro nella stanza dove avvengono gli incontri detenuto-avvocato.

La camera è grande, c’è un tavolo, due siede. Molto anonima in verità.

“Da questa parti, avete un ora non di più” l’agente rilascia Matt nella stanza mentre viene a sedersi davanti a me.

“Ciao…”

“Ciao Matt, come ti senti?”

“In questo momento ammanettato…apparte gli scherzi, un po’ uno schifo ma ti giuro non l’ho uccisa io, io l’amavo. Da morire.”

Sono nervosa, non è un discorso facile e nemmeno una situazione facile anzi nulla di tutto questo lo è, a volte mi pento di aver lasciato Torino e Milano per tornare qui. 

Non sarei mai dovuta partire.

Dall’altra parte però chi si immaginava che sarei stata nel bel mezzo di un caso di omicidio?

Metto da parte i pensieri e sfrutto questo tempo con lui per sistemare e chiarire tutti i punti grigi che ho sull’omicidio di Anna.

Mentre facciamo botta e risposta, mi segno tutto sul quaderno e sul iPad, mi servirà domani per relazionare il tutto.

L’omicidio è avvenuto il 20 ottobre, Matt si è costituito tra il 20 ed 21 (diciamo ufficialmente 21 ottobre), Anna non aveva nemici, nessuno che le volesse far del male, almeno che il suo ex Carlo non sia davvero l’uomo perfido che dicono i giornali.

Dopo quaranta minuti di interrogatorio, domande, ipotesi ed appunti abbiamo finito.

Perlomeno ho una arringa di difesa, il processo inizierà a breve e se voglio che Matt ne venga fuori devo almeno prepararmi bene sulle domande che l’accusa gli porrà.

Una cosa sola non mi quadra : Matt mi ha detto che Carlo è una persona instabile, che perseguitava moltissimo Anna, più di una volta hanno cercato di chiarire ma senza riuscirci infatti lui e Matt si sono alzati le mani fuori di un bar la notte del 5 ottobre, due settimane prima che Anna fosse uccisa. 

Vedendo le testimonianze di Carlo però non viene mai citata la rissa e nemmeno il rapporto tra lui,Matt ed Anna, perché nascondere che si conoscessero? Avere un ex non è un segreto.

Almeno che non centri qualcosa con la sua misteriosa morte.

“Matt, c’è una cosa che devi sapere..sono stata dai tuoi qualche giorno fa, volevo capire delle cose sul caso, spero che questo non ti faccia arrabbiare…ho scoperto una cosa e vorrei dirtela prima che la scopri da qualcun altro”

Il volto di Matt è secco, ha delle occhiaie molto scure, le labbra screpolate, le mani arrossate e piene di ferite, forse dà pugni al muro per sfogarsi quando è incazzato o forse qualche rissa con gli altri detenuti.

I capelli sono più lunghi di come me li ricordavo : di solito si tagliava i capelli all’inizio della primavera e dell’autunno per poi lasciarli crescere.

Li stavano molto bene, adoravo il suo ciuffo castano scuro faceva un bellissimo contrasto con gli occhi azzurri.

Il fisico era muscoloso, giocando a calcio aveva molti muscoli sulle gambe e sulle braccia, non aveva gli addominali scolpiti ma non me ne era mai importato. 

Lo amavo proprio così com’era e poi nemmeno io ero una sexy modella di VS.

Avrei dato la mia vita per lui e be…abbiamo visto tutti com’è finita.

Fantastico sono passati cinque anni e a volte mi sento ancora come se fossi quella ragazzina di 23 anni che ha attacchi di panico e problemi di fiducia verso il mondo…

“Emma? Cosa hai scoperto?”

La voce di Matt mi fa tornare velocemente alla realtà, è giunto il momento.

“Anna era incinta di te…Matt, aspettavate un bambino o una bambina, voleva dirtelo quella sera ma non ha potuto. Mi dispiace tantissimo”

Quello che succede poi è confuso e veloce : Matt inizia ad urlare ed a piangere, si alza dalla sedia e inizia a prendere a pugni il muro, ripetendosi che è colpa sua, che doveva esserci per lei, che non l’ha protetta, che non amerà mai nessuna come lei e che non potrà mai essere padre.

Tutte parole sconnesse e confuse tra di loro, è orribile vederlo così.

Vedo nei suoi occhi una tristezza ed una rabbia incontrollata, se non lo conoscessi avrei perfino paura di lui.

Vedo entrare dalla porta secondaria due agenti che lo bloccano e lo strattonano via, mentre Matt lascia a forza la stanza lo sento dirmi queste parole.

“Trova il bastardo che l’ha ammazzata Emma, fallo per me. Trova quel figlio di puttana. Ti prego”

Sento una porta sbattere ed un rumore di chiavi metalliche : hanno messo Matt in cella.

Mi risiedo buttando fuori tutta l’aria che mi tenevo dentro. 

Non mi ero accorta di trattenere il fiato e tantomeno di essermi alzata. 

Mi asciugo le lacrime mentre riordino i fogli sparsi sul tavolo e per terra, la rabbia di Matt li ha fatti scivolare in ogni punto della stanza.

Finisco di sistemare ed esco, ancora tremante.

Ho così tanta adrenalina in corpo che l’unica cosa che vorrei fare adesso è sparare a più non posso contro un bersaglio immobile su un cartone.

Attraverso la strada e salgo sul primo taxi che trovo parcheggiato.

“Al poligono di tiro. Per favore”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: Mia99