Un sommergibile simile a una collana di 4 perle, con sorta di salvagente pendenti-sempre continuando i paralleli gioiellieri-come ciambelle d’orecchini di glauconite con supporto d’oro ai lati di ciascuna perla arrancava nel centro del Pacifico, sui suoi cingoli arando il basalto che fornisce base agli pseudopodi dei porcellini di mare illuminando quell’inferno di milioni di tonnellate di pressione, milioni in negativo gradi di temperatura e inesistente luce del sole con 2 fari a poppa dalle 5 lenti tutte accese in contemporanea (non che ci fosse altro da vedere se non nero….) mentre sulla superficie ventole cullavano trombe d’acqua a ritmo continuato e correnti questa volta naturalissime passavano tra i “salvagente” in realtà turbine maremotrici che davano altra energia. Dentro solo lì si poteva vivere. Un equipaggio di harem, di marinaie formose, curvilinee e con il seno enorme, tese in attesa, con coloro che non riuscivano a fare le sentinelle per la troppa stanchezza lasciate libere di dormire. Anche il loro sonno era però teso, una catapulta imminente resa ancora peggiore da chi altro c’era nelle brande, soffici e calde (o fresche se servissero che fossero fresche). Ragazzini costretti a seguire le soldatesse per il loro essere civilmente babysitters. Frankie Foster, matricola #208, si era dovuta accollare il piccolo Mac nonostante il suo protetto non avesse fatto alcun addestramento, fosse per ovvie ragioni il più esposto e nessun generale o generalessa permetterebbe innanzitutto che si trovasse laggiù e in quell’ambiente, ma era una brava babysitter. La migliore. Il suo Mac era ancora migliore; un ragazzino ubbidientissimo, capace anche di mettersi a fare flessioni con quelle che per lui sarebbero gigantesse, usare le armi, caricare i siluri atomici a forma di pesce sega e guardare attraverso il periscopio. Nessuna minaccia era ancora arrivata, per ora. Per ora tutti e due potevano sognare la pace, le merende, i videogiochi, le scampagnate, i pisolini fuori da lì. Frankie purtroppo dovette alzarsi. I satelliti avevano annunciato più di un sommergibile in arrivo dal Pacifico Nordoccidentale, del tipo fattosi pubblicità come ostile. Il pisolino laggiù, sulla linea di magma spento e/o silente del Pacifico più profondo avrebbe dovuto aspettare. Ma quanto ancora?