Grazie ad una soffiata, la Justice League aveva saputo che durante una serata di gala al Gotham Night Plaza Hotel si sarebbe tenuta un'operazione di ricettazione di un noto criminale.
Batman aveva proposto un'operazione sotto copertura per coglierlo in flagrante: lui ovviamente avrebbe partecipato alla serata come Bruce Wayne e Diana si era offerta di affiancarlo nei panni di una ricca ereditiera.
Bruce era seduto al tavolo da solo e guardava nervosamente l'orologio: di lì a poco sarebbe avvenuto lo scambio e Diana non era ancora arrivata.
- Le donne! Mai una volta che riescano a essere puntua...
Si interruppe perché a lui e a tutti gli altri uomini presenti mancò il fiato: davanti all'ingresso del ristorante c’era Diana, che nel suo abito da sera scuro era la donna più bella della sala.
Con un sorriso e un’espressione disinvolta, Diana andò a sedersi al tavolo di Bruce, che arrossì.
- Chiedo scusa per il ritardo. Non è facile trovare un taxi a quest'ora e se fossi arrivata volando avrei fatto saltare la copertura!
- Sì, ne convengo. Comunque sei arrivata in tempo, non hanno ancora effettuato lo scambio.
Lei incrociò le mani sotto il mento e lo guardò con aria maliziosa.
- Allora possiamo ordinare qualcosa, già che ci siamo!
- Ok. Che ne dici di un bel vino rosso per cominciare?
Venne servito loro un rosso bordeaux del 1870 accompagnato da uno squisito antipasto a base di formaggi francesi.
Wonder Woman brindò al fatto che quella era l'occasione perfetta per accorciare le distanze tra loro.
- Sai Bruce, ti dona molto non avere sempre quell'espressione arcigna quando non indossi la maschera.
- Io invece penso che non sia facile fingere di sorridere tutto il giorno - rispose lui tristemente.
Diana appoggiò il bicchiere leggermente contrariata.
- Devi sempre rovinare l'atmosfera, vero?
- Ti chiedo scusa.
- No, non fa niente. In fondo siamo qui per lavoro. Intendevo dire che è bello vederti sorridere qualche volta. Dovresti farlo più spesso.
Bruce le prese una mano tra le sue e la guardò con un sorrisetto di sfida.
- Dici che dovrei lasciarmi andare di più?
Lei raccolse la provocazione e annuì.
- Allora che ne dici se...
Così dicendo Bruce fece per baciarla, ma improvvisamente il segnalatore che aveva messo in precedenza sulla giacca del criminale iniziò a suonare.
Infatti a una decina di tavoli di distanza stavano effettuando lo scambio.
I due uscirono dalla stanza per indossare velocemente i loro costumi e catturare la banda.
Quando ebbero finito, Diana prese da parte Bruce.
- Tu che ne pensi?
- A che proposito?
- Abbiamo ancora una cenetta in sospeso, non ricordi? - mormorò lei passandogli un dito sulla guancia.
Lui arrossì.