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Autore: oops_logout    10/06/2023    1 recensioni
[...]«Che ti prende?» Sergej, Boris e Kei erano nel piccolo salottino della camera. «C’è un ragno gigantesco» disse con un filo di voce Yuri «Da quando hai paura dei ragni?» continuò Sergej sorpreso. «È gigantesco e mi camminava addosso».[...]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Boris, Kei Hiwatari, Yuri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un piccolo intruso speciale

 
Dopo ore interminabili tra check-in con tanto di perquisizione manuale del bagaglio e disquisizioni dovute alle incomprensioni con gli addetti alla sicurezza poiché il suo inglese era alquanto imperfetto e la sua irascibilità e l’accento russo non aiutavano; volo interminabile con un rumorosissimo neonato urlante proprio alle sue spalle e anziano russante seduto accanto a lui, lontano da i suoi compagni di squadra per tutto il volo; check-out in cui aveva rischiato di perdere il bagaglio e viaggio dall’aeroporto a l’albergo in un autobus la cui aria condizionata non era funzionante e nel traffico sotto il sole estivo australiano di mezzogiorno era diventato un piccolo forno, Yuri fu più che contento quando raggiunse la sua camera d’albergo. Appena entrò aprì tutte le finestre ed entrò dal mare una piacevole brezza, rimase qualche minuto affacciato alla finestra, la loro camera era al quarto piano e si vedeva la spiaggia. Kei e Sergej disfavano i bagagli discutendo su chi avrebbe dormito nel letto matrimoniale e chi si sarebbe dovuto accontentare del divano, non volevano condividerlo ma allo stesso tempo era troppo comodo per rinunciarvi e gli unici che dormivano insieme senza problemi erano Boris e Yuri.
 
Boris si era fiondato sotto la doccia prima di Yuri e ora questo attendeva il suo turno seduto sulla tavoletta del water con i gomiti piantati nelle gambe accavallate ingobbito per tener poggiata la testa sulle mani, fissando spazientito l’amico che di proposito faceva tutto con gran comodo. «C’è il lettone» disse a Boris appena questo spense l’acqua della doccia. Boris si affacciò dal box in vetro «Dimmi che lo hai già preso» Yuri scosse il capo e Boris si asciugò di tutta fretta e uscì dal bagno di corsa per impadronirsi del lettone coprendosi strada facendo alla meno peggio con l’asciugamano. Potevano semplicemente chiedere di separare i letti così da averne quattro singoli ma la battaglia a chi se ne impadroniva prima era più divertente. Finito di fare una rinfrescante e rigenerante doccia Yuri andò in camera da letto. Boris aveva preso possesso del lettone mentre a Kei e Sergej era toccato il letto a castello, e Kei si era ritrovato a dormire sotto perdendo a morra cinese la possibilità di dormire sopra. Yuri si lasciò cadere sul letto accanto a Boris, quel materasso gli parve particolarmente comodo, forse anche per il lungo viaggio e la stanchezza, così prese sonno senza nemmeno accorgersene.
«Perché non posso condividerlo io il lettone qualche volta?» si lagnò Kei, delle volte si sentiva escluso da Boris e Yuri. «Io non ci dormo con te, Hiwatari. È strano dormire con un altro maschio» puntualizzò Boris. «E allora Yuri?»
«Cosa c’entra Yuri?»
«È un maschio» ribadì acido. Boris sbuffò e si alzò sui gomiti per guardare in faccia Kei «Con Yuri è diverso.» Kei si immusonì e prese a fissare la rete del materasso del letto sopra il suo augurandosi che non cedesse perché se Sergej gli fosse finito addosso lo avrebbe spiaccicato. Boris tornò a stendersi e guardò verso Yuri che dormiva, con la coda dell’occhio gli parve di vedere qualcosa di strisciante entrare sgattaiolando rapida dalla finestra eppure mettendo a fuoco in quel punto in cui gli era parso di vedere qualcosa non vide nulla. «Comunque lui fa coppia con me e non con te negli scontri doppi», Boris sentendosi punto da quelle parole si girò di scatto verso Kei muovendosi come un elefante e svegliando Yuri «Solo per ottimizzare le risorse» replicò amaro e ad alta voce, «Perché urli?»
«Io non voglio dormire nel lettone con Hiwatari»
«Perché Kei dovrebbe dormire nel lettone con te?» Yuri che dormendo si era perso la conversazione sul filo del litigio tra Boris e Kei guardò entrambi interrogativo. «Anche io voglio dormire nel letto grande, è più comodo» si lamentò Kei, Yuri si mise sui gomiti per guardarlo meglio «Sai bene come funziona, il primo che se lo prende ci dorme, gli altri sul lettino o sul divano»
«Lo prendete sempre tu e Boris, invece dovrebbe averlo solo uno di voi due e l’altro sul divano»
«Che fastidio ti dà che io e Boris dormiamo nello stesso letto?»
«Lo prendete sempre voi perché siete in due»
«E quindi?»
«Perché sempre con Boris?»
«Perché è strano dormire con un altro maschio» a Boris venne da ridacchiare, era la stessa identica risposta che aveva dato lui e Kei esasperò «Boris è un maschio!» Yuri fece spallucce, non riusciva a capire quale fosse il problema di Kei, «E quindi? Con Boris è diverso». Infastidito Kei si alzò e uscì dalla stanza, Boris si mise a ridere mentre Yuri non aveva ben chiara tutta la faccenda. Si stese nuovamente e si assopì in pochissimi istanti talmente era stanco.
 
Un leggero solletico tra il collo e l’orecchio, Yuri aveva scacciato ciò che lo solleticava con un gesto rapido della mano ma poco dopo venne sfiorato e solleticato nuovamente «Boris smettila» sibilò innervosito e con gli occhi ancora chiusi. Poco dopo avvertì nuovamente un leggero solletico sopra l’ombelico, stufo intimò nuovamente Boris di smetterla, aprì gli occhi afferrando quello che credeva essere qualcosa che Boris usava per solleticarlo ma al tatto e guardando si accorse che era un gigantesco ragno cacciatore. Urlò ma senza voce e corse fuori dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle spaventato non tanto dal ragno in sé ma dalla sorpresa dell’aver trovato su di lui quel grosso ragno. «Che ti prende?» Sergej, Boris e Kei erano nel piccolo salottino della camera. «C’è un ragno gigantesco» disse con un filo di voce Yuri «Da quando hai paura dei ragni?» continuò Sergej sorpreso. «È gigantesco e mi camminava addosso». Sergej sbuffò, quasi rise «Forse lo hai solo sognato così grande» Yuri gli diede un’occhiataccia e Sergej per dar conferma a quanto diceva aprì la porta della stanza e vi entrò, gli altri tre si affacciarono. Guardarono per tutta la stanza e poi lo videro, un enorme ragno nell’angolo del soffitto, perpendicolare al cuscino del posto letto di Sergej. Questo uscì dalla stanza e chiuse la porta mantenendo la calma «si, hai ragione, è enorme»
«Ammazziamolo» propose Boris con in mano una scarpa «Che schifo! Se lo schiacciamo imbratterà il muro» lo rimproverò Sergej, «Non possiamo chiamare qualcuno, sai che figuraccia chiamare aiuto per un ragno». Yuri si era seduto sul divano e i tre si girarono verso di lui, magari aveva qualche idea «Io dormo qui» rispose fermo ai loro sguardi interrogativi. Kei aprì la porta per dare un’altra occhiata al ragno, era effettivamente molto grande. «E se lo scacciassimo con una scopa?»
«Dove la prendiamo una scopa Hiwatari?»
«A questo pensaci tu, Kuznetsov»
«Oh, mi scusa signora cameriera, avrei bisogno di una scopa perché c’è un gigantesco ragno in camera nostra e nessuno è in grado di scacciarlo senza» il tono divenne man mano più aggressivo nei confronti di Kei. Cominciarono a discutere fino a litigare e urlare, e Sergej urlava intimandogli di stare zitti. Yuri li trovava profondamente insopportabili quando si comportavano in quel modo e cominciò anche lui a urlar loro di fare silenzio perché così facevano solo figuracce.
I vicini di stanza sentivano le loro urla ma non capivano nulla poiché nessuno di loro parlava il russo.
Arrabbiato Yuri andò in bagno e prese lo scopino per il water e si diresse verso il ragno. Salì sul letto e con attenzione chirurgica lo fece posare sulle setole dello scopino, gli altri lo guardavano in silenzio. Scese pian piano ma una volta messi i piedi a terra il ragno saltò giù e corse verso il salottino, passò sui piedi di Boris che gridò inorridito, ricominciò il caos. Presero a spostare i mobili e lo spaventavano battendo mani e piedi per terra e sulle pareti nel tentativo di spingerlo verso la finestra ma questo era svelto e difficile da scacciare. Intanto fuori la loro porta si era radunato un gruppetto di persone. Ad un certo punto lo bloccarono il ragno, in un angolo sul pavimento, tra il caos causato da i suoi compagni e combattendo contro l’orripilazione per quell’animale Yuri lo afferrò per una zampa e lo lanciò dalla finestra, anche gli altri tre si affacciarono e seguirono con lo sguardo la sua caduta che terminò sulla testa di un passante che accortosi del ragno cominciò a correre e gridare. I quattro si guardarono, Yuri fece spallucce «non l’ho fatto di proposito». Sentirono bussare alla porta e Boris andò ad aprire «Ragazzi va tutto bene?» domandò preoccupato Takao. «Si si, tutto bene, stavamo solo discutendo di cose nostre, cose da russi» rispose Boris stentando un po’ di giapponese e un po’ di inglese «non dirgli del ragno» lo ammonì Yuri in russo. «Ciao Yuri» Takao si infilò nella loro stanza che era completamente sotto sopra, «che è successo qui dentro?» Yuri si sedette sul divano sistemandosi l’asciugamano che aveva in vita da quando era uscito dalla doccia e accavallò le gambe «Niente di cui preoccuparsi, stavamo solo» si guardò rapidamente attorno «spostando i mobili per rendere l’ambiente più arioso»
«Ah, capisco. Beh almeno voi non avete trovato un gigantesco ragno in camera vostra» un brivido li percorse tutti e quattro «io e Daichi ne abbiamo trovato uno giusto vicino la porta ma quando l’abbiamo aperta per andare a chiamare qualcuno è scappato nel corridoio e non sappiamo dove sia finito»
«Quando lo avete trovato?»
«Ci siamo accorti che era lì quando abbiamo sentito il trambusto provenire dalla vostra stanza»
“Ce n’è un altro in giro, proprio fantastico” pensò Yuri «Capisco. Comunque è solo un ragno, nulla di spaventoso» rispose. «Si ma molti ragni in Australia sono velenosi, io vado comunque a chiamare qualcuno, non vorrei esser morso» a Yuri vennero i brividi a l’idea di trovarsi nuovamente un grosso ragno addosso ma esteriormente mantenne un atteggiamento di indifferenza e calma. Takao si alzò e uscì dalla stanza salutandoli amichevolmente e loro ricambiarono. Nel momento in cui Takao usciva a Yuri parve di vedere qualcosa intrufolarsi rapidamente nella stanza.
Era ormai notte fonda e tutti e quattro dormivano, Boris aveva abbracciato Yuri di spalle tenendolo come fosse un cuscino, Sergej russava e Kei non riusciva a dormire bene per via del suo russare e la preoccupazione che la rete del letto potesse cedere sotto il peso del compagno di squadra e questo finirgli addosso nel sonno schiacciandolo. Yuri avvertì qualcosa solleticargli il naso, se lo grattò e poco dopo avvertì nuovamente qualcosa fargli il solletico. «Boris smettila» disse nel sonno e Boris in risposta borbottò qualcosa nel sonno stringendolo più forte a sé. Boris era alle sue spalle. Yuri aprì gli occhi, la luce della luna entrava nella stanza e bastò a Yuri per distinguere un grosso ragno cacciatore sul cucino proprio davanti alla sua faccia.

 

Fine


I personaggi del manga/anime Beyblade di Takao Aoki sono stati utilizzati in questa fanfic.
   
 
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