- Io sto uscendo! - disse Alan.
- Dove vai? - gli chiese Stanley.
- Oh, ehm... A fare un giro!
Quando Alan uscì, Stanley andò da Henry e gli disse: - Henry, Alan è uscito.
- E allora?
- È uscito molto spesso in questi giorni ed era sempre nervoso e preoccupato.
- E cosa proponi di fare?
- Seguiamolo e scopriamo dove va!
- Non credo sia una buona idea. Dovremo rispettare la sua privacy.
- Dai! Se ha qualche problema dobbiamo aiutarlo!
- E va bene!
I due ragazzi uscirono e, dopo aver trovato Alan, lo seguirono fino a un bar, dove si sedette insieme a un bel ragazzo abbronzato con i capelli castani.
- Chi è quello? - si chiese Henry.
- Sarà un suo nuovo amico - disse Stanley.
Ma fu subito chiaro che doveva essere più di un amico, perché circondò le spalle di Alan con un braccio... E lo baciò.
- COSA?! - esclamò Stanley.
Tutti nel bar si girarono verso di lui.
- Ragazzi, cosa ci fate qui?! - esclamò Alan sconvolto.
Prima che i due potessero rispondere, il ragazzo corse fuori dal bar.
- Alan, aspetta! - gridò Stanley.
- Si può sapere chi sei? - chiese Henry al ragazzo abbronzato.
- Mi chiamo Oscar. Io e Alan stiamo insieme da qualche settimana. Deduco che non vi abbia detto niente.
- No, infatti - rispose Henry. - Vieni, aiutaci a cercarlo.
I tre girarono la città per un'ora e alla fine lo trovarono nascosto in un tubo del parco giochi che stava piangendo.
Oscar strisciò lì dentro e disse: - Alan, tesoro, sono io. I tuoi fratelli sono qui fuori.
- Mandali via, non voglio vederli! So già cosa mi diranno: che faccio schifo e che non faccio più parte della famiglia!
- Ti sbagli, sono preoccupati da morire per te! Vieni fuori se non ci credi!
Un po' titubante, Alan lo seguì fuori dal tubo.
- Alan, per fortuna stai bene! - esclamò sollevato Henry.
- Perché sei scappato via? - chiese Stanley.
- Perché avete scoperto che sono gay! L'ho sempre tenuto nascosto alla famiglia perché temevo che mi avreste trovato disgustoso e mi avreste mandato via!
I suoi fratelli lo abbracciarono e Henry disse: - Non dire sciocchezze, non ti faremo mai una cosa simile!
- Già! Hai un modo diverso di amare, ma non è un problema! - aggiunse Stanley.
- Volete dire che mi accettate?
- Certo! Sei il nostro fratellino e ti vogliamo bene! - lo rassicurò Henry.
- Anch'io vi voglio bene! - disse Alan piangendo di gioia.
Quella sera Henry e Stanley aiutarono Alan a dire la verità alla famiglia e, come previsto, anche loro lo accettarono per quello che era.
Poi qualche giorno dopo Alan invitò Oscar a cena per presentarlo a tutti loro, che lo trovarono un ragazzo fantastico.