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Autore: tbhhczerwony    12/06/2023    0 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
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Buongiorno a tuttiiiiiiieee, oddio. Chiedo venia per l'attesa, non posto da marzo ma i motivi son scritti tutti nel capitolo precedente, sono riuscito a trovare un attimo di respiro verso metà maggio e questo mese, ma non avevo ancora finito di tradurre questo capitolo che segna praticamente l'inizio della consapevolezza--appunto--dei poteri di Jandor, figlio di Bloom e Brandon. Mi ripeterò sul perché ho scelto appositamente Brandon e non Sky come padre di Jandor, semplicemente perché la prima ragione è che non sono fan della Skyloom e never have been (come la maggior parte delle coppie canon in realtà) ma I can see the appeal, se alla gente piace un motivo c'è; la seconda ragione è perché Sky non ce lo vedo per nulla come padre di Jandor, potrei vedercelo in un altro universo alternativo dove la Skyloom c'è, però sarebbe totalmente diverso da Brandon ovviamente. La terza è perché in teoria il padre di Jandor sarebbe dovuto essere qualcun altro (no spoiler) ma ho preferito di no perché la fanfic ha già dei toni dark di per sé, se avessi fatto quello che avevo in mente in origine non sarebbe piaciuto a me in primis e neanche a molte persone (nonostante la ship sia molto famosa). Ma bando alle ciance, vi lascio al capitolo. Il prossimo spero di postarlo presto, e sto ancora scrivendo il 13esimo ;_; 
 


I poteri di Jandor



 

> L’angolo pazzo del Winx GX Club; 6:48 AM

Jandor: BUONGIORNOOO

Jandor: @Atan @Saleh EHI

Jandor: @Atan @Atan @Atan

Jandor: @Atan

Atan: BASTA

Atan: SMETTILA. DI. TAGGARMI.

Atan: Per quale cavolo di motivo sei sveglio a quest’ora, non è per niente da te

Aimon: Ci siamo svegliati insieme!

Atan: .

Atan: Voglio silenzio la mattina.

Jandor: Che noiaaa e poi dobbiamo andare a scuola quindi

Jandor: @Atan Buongiorno ;)

Atan: Ti prendo a calci nel sedere.

Jandor: Ma Saleh è sveglio

Jandor: @Saleh

Atan: Lascialo stare, starà dormendo. Linphea ha tutto un altro fuso orario

Saleh: sbagliato, ho il nd attivo

Saleh: buongiorno!!! anche se è sera qua lol

Atan: Neverland???

Saleh: IWNDIFNEJKN

Saleh: no, il non disturbare

Atan: Ah cavolo perché non ci ho pensato


 

 

«Non ci sono abituato…»

Jandor distolse lo sguardo dalla sua tazza del latte per voltarsi verso Aimon, che guardava lo schermo del suo telefono.

«A che cosa? Chattare? Non lo facevi su Andros?»

«Beh, non tanto. Certo, apprezzo che ci sia un modo per conversare con i miei compagni a una certa distanza, ma…» le labbra di Aimon si incurvarono in un sorriso, «Questo è diverso»

Jandor ricambiò il sorriso, «È perché sei con amici ora! Ci farai l’abitudine»

«Lo spero…» mormorò il principe di Andros, «Parlo così anche con mia madre… forse dovrei chiamarla, quando usciamo da scuola»

Jandor annuì, «Buona idea» e sussultò realizzato, «Ah, quasi dimenticavo! Mentre stavi andando a letto, papà mi ha detto che vuole portarci in un posto nuovo per l’allenamento! Mamma è fuori per un paio di giorni, quindi ha pensato che potessimo fare una gita insieme»

«Per me va bene,» concordò Aimon, «Potrei allenarmi con il Morphix in uno spazio più aperto» e batté le mani, «Perché non invitiamo anche Atan e Saleh? Andremo dopo scuola, giusto?»

«Sì!» il rosso ridacchiò, «Mi chiedo se a papà possa andare bene, però»

«Cosa dovrebbe andarmi bene?» Brandon entrò in casa con una cassa tra le braccia, per poi poggiarla sul pavimento vicino alla cucina.

«Papà!» esclamò Jandor, «Possiamo invitare due nostri amici ad allenarci?»

Brandon gli sorrise, «Certamente, draghetto. È un’occasione per allenarci insieme»

«Allora è deciso!» il ragazzo dai capelli rossi si voltò verso il principe di Andros, «Devo subito comunicarglielo»


 

> L’angolo pazzo del Winx GX Club; 7:10 AM

Jandor: @Atan @Saleh Ho un annuncio da darvi!!

Atan: Ma che hai, 50 anni?

Atan: Cosa vuoi

Jandor: Io e Aimon andremo ad allenarci con mio padre dopo scuola, volete venire?

Atan: Oh

Saleh: sì!!! I miei genitori hanno detto che dovrei allenarmi con la lancia e gli incantesimi quindi sarebbe bello :3

Atan: Io non ho armi LOL

Aimon: Ma sono validi tutti gli stili di combattimento.

Atan: Hhhh allora vengo perché ok

Jandor: Cosa @Atan

Atan: HO DETTO CHE VENGO.

Jandor: OKAY CALMATI


 

Jandor ripose il telefono sul tavolo e batté le mani contento, «Non vedo l’ora!» esclamò, facendo involontariamente cadere la tazza di latte sulle sue mani. Fortunatamente, questa era già quasi vuota. Mormorò un piccolo “ops” e Aimon ridacchiò, finendo la sua bevanda.


 

***


 

Conclusa la giornata scolastica, Brandon aspettò Jandor e i suoi amici vicino alla Palude di Melmamora. Dato che si erano persi la prima volta, Brandon voleva assicurarsi che stessero tutti più vicino a lui possibile. Decisero di allenarsi a Roccaluce, che Aimon e Saleh non vedevano l’ora di vedere per la prima volta. L’ex Specialista preparò un falò con Jandor, sistemando i sacchi a pelo.

«Ehi, guardate qua!» esclamò Saleh, avvicinandosi ad un albero più alto e scuro rispetto agli altri, «I miei genitori mi hanno detto che le sue foglie hanno sostanze curative» disse, mentre si inchinava a raccogliere alcune foglie cadute, «Sta iniziando a fare la muta, non ho nemmeno avuto bisogno di chiedergli di prenderle. Vero?» si voltò poi verso l’albero.

Dopo qualche secondo di silenzio, Atan alternò lo sguardo tra l’albero e Saleh.

«Quindi tu puoi comunicare anche con gli alberi?»

«In realtà non solo» il mezz’elfo alzò una mano e lasciò che un’edera si appoggiasse al suo braccio, «Bello, vero?»

«Wow!» gli occhi di Jandor si illuminarono, «Ma…» diede un’occhiata al falò non troppo distante da loro, «Ho preso dei rami poco fa… a loro andrà bene?»

«Se ben ricordo, abbiamo preso quelli che sono caduti da soli» aggiunse Aimon, «Giusto?»

Saleh annuì, «Come avete già visto anche le foglie sono cadute da sole. Alcuni rami sono vecchi, quindi non c’è da preoccuparsi. È come quando iniziamo a perdere i capelli, in un certo senso» spiegò, lasciando l’edera.

«Ah, davvero…?» Jandor incrociò le braccia, sorridendo, «Che forza!»

«È ora di iniziare!» li chiamò Brandon.

Il quartetto si avvicinò a lui, l’ex Specialista tirò fuori il suo spadone laser. Jandor fece lo stesso con la sua spada, Aimon prese il suo arco e Saleh la sua lancia. Brandon diede un’occhiata ad Atan, che non possedeva un’arma.

«Sei disarmato,» notò, «Oppure vuoi combattere corpo a corpo?»

«Esattamente» Atan annuì.

«Non è uno scontro molto alla pari, ma penso che possiamo fidarci delle abilità di Atan» commentò Aimon, «Voglio essere il primo a provare con lui»

«Bene, allora»

Atan deglutì nervosamente. Non era la prima volta che si allenava con qualcun altro che non fosse nessuna delle sue madri—dopotutto, Timmy era il suo mentore—ma con Aimon sentiva che era diverso; non sapeva se fosse per il fatto di essere coetanei, o il fatto che il ragazzo lo faceva arrossire senza accorgersene. Il principe, d’altra parte, era curioso di vedere come si allenavano gli altri ragazzi.

«Io mi allenerò con Saleh!» esclamò Jandor.

Brandon annuì, «Vi guarderò da lontano, e voi potrete chiamarmi se avete bisogno di qualche dritta»

Aimon rivolse un sorriso ad Atan, mettendosi in posizione, «Non vedo l’ora di vedere i tuoi incantesimi»

«Anche io» il ragazzo dai capelli indaco si mise in posizione, «Sono pronto!»

Anche il principe confermò, formando una freccia di Morphix tra le sue mani e l’arco. Sparò la freccia acquatica verso il ragazzo, che la respinse con un’onda sonora dalla sua mano destra. Aimon sorrise con fierezza, «Ben fatto!»

Atan sgranò gli occhi e si sentì quasi cadere sul posto, tossendo con leggero imbarazzo, «G… grazie.»

«Continua così, anche io voglio combattere solo con l’ausilio delle mani nude, ora»

Il ragazzo dai capelli indaco lo guardò attentamente, Aimon posò l’arco per terra, cominciando a formare dei proiettili Morphix tra le mani. Allo stesso tempo, dall’altra parte del campo, Jandor e Saleh si scontravano con la spada e la lancia. L’erede della Fiamma del Drago si protese contro di lui e il figlio della natura usò la sua stessa lancia come scudo per tenderla successivamente in avanti, facendo cadere l’amico all’indietro.

Jandor diede un’occhiata curiosa a cosa stessero facendo Atan e Aimon, e ciò gli fece venire un’idea. Un’ondata di fuoco cominciò a percorrere la lama laser, e capendo le sue intenzioni, Saleh fece lo stesso con i suoi poteri. Liane d’edera si avvicinarono a Jandor, le quali lui provava a respingere o schivare, senza bruciarle.

«Oh, no…!» mormorò tra sé e sé velocemente, lasciandosi scappare una risatina nervosa.

«Non preoccuparti. L’edera sa che è un allenamento» lo rassicurò Saleh, «Ma se provassi ad essere più attento, lei ne sarebbe grata»

«Certo!»

Brandon li guardò attentamente. Anche se la magia non era il suo punto forte, sapeva di poter imparare qualcosa dal Winx Club in passato—e poteva imparare qualcosa anche dai loro figli. E dato che uno di loro era anche suo, non poteva che esserne fiero nonostante dovesse imparare a portare la Fiamma del Drago come fece la madre da giovane. Jandor era un po’ più piccolo, ma Brandon era sicuro che sarebbe migliorato in fretta.

Sentendo il boato familiare di un tuono, Brandon guardò in alto, notando che il cielo si stava facendo buio, con le nuvole che lo riempivao.

«Non andate troppo lontano!» avvisò, «Pioverà sicuramente, è meglio se non ci perdiamo di vista!»

Atan e Aimon annuirono, come anche Jandor e Saleh da una distanza più lunga della loro.

«È come quando ci siamo incontrati» commentò il principe di Andros, «Pensi che significhi qualcosa?»

«Tutte le volte che veniamo qui il cielo si chiude. Ho ragione di sospettare il ragazzo che abbiamo visto quel giorno» Atan assottigliò lo sguardo.

«Tuttavia ci disse che il temporale non era causato da lui, giusto?» si domandò Aimon, «Comunque sia, continuiamo ad allenarci. Se eventualmente deve accadere qualcosa, ci fermeremo e avviseremo Brandon»

«Hai ragione»

Nel frattempo, Jandor e Saleh continuarono ad allenarsi in silenzio, ma l’erede della Fiamma del Drago stava ancora pensando a quel ragazzo dai capelli argentati apparso durante il temporale. Il fatto che queste nuvole ricordassero quelle attorno a Torrenuvola lo rendeva ancora più sospetto non solo ad Atan, ma anche al resto del gruppo. Brandon non voleva che tutto si ripetesse nuovamente, ma se—

Qualche minuto dopo, un lampo accecante cadde vicino al loro posto e la forte folata di vento che proveniva da lì li respinse lontano, dopodiché ne sentirono il tuono.

Atan si alzò lentamente da terra, «N… non posso crederci…! Era così vicino!»

«L’hai detto…» mormorò Brandon, guardandosi intorno, «Dove sono gli altri?! Jandor, Saleh, Aimon!» urlò i loro nomi.

«Brandon…» Aimon corse da loro, «Abbiamo perso Jandor e Saleh durante l’impatto!»

L’ex Specialista sgranò gli occhi, «Oh, no…» e li strizzò non appena sentì un altro tuono, «Dobbiamo cercarli…! Ci occuperemo della tenda e del falò più tardi»


 

***


 

Saleh aprì lentamente gli occhi, alzandosi da terra e provando a pulirsi dalla polvere con le sue mani. Cominciò a preoccuparsi non vedendo nessuno, e pensò immediatamente che il gruppo si fosse separato quando il fulmine colpì il terreno vicino a loro.

«Signor Brandon! Atan! Jandor! Aimon!» provò a chiamarli, alzando la voce.

«Sa… Saleh…?» riconoscendo la voce di Jandor da dietro, Saleh si guardò intorno e lo trovò dopo poco. L’erede della Fiamma del Drago stava ancora provando ad alzarsi, e la fata della natura lo aiutò prendendo le sue mani. «Grazie…»

«Di nulla, stai bene?»

«Sì, credo… tu?»

«Io sto bene, ma… dove sono gli altri?»

Jandor si guardò brevemente intorno, «Sembra che ci siamo persi… dobbiamo trovarli. Andiamo,»

Saleh annuì e lo seguì più vicino che poteva, nella speranza che non si perdessero di nuovo di vista. I forti tuoni lo fecero tremare, ma provò a trattenere il panico a fianco a Jandor. Non erano così lontani dopotutto, vero?

«Ah, ci incontriamo di nuovo…»

Sentendo una voce da dietro, Jandor e Saleh si voltarono velocemente e videro lo stesso ragazzo dai capelli argentati della scorsa volta.

«Che ci fai tu qui?!» chiese Saleh, «Perché appari sempre durante i cataclismi?!»

«Non lo so…» le labbra del ragazzo si incurvarono in un sorrisetto, «Forse ho un talento. O… forse mi piacciono la pioggia e i temporali» Assottigliò lo sguardo verso Jandor, «Tu.» disse, «Hai un fuoco dentro di te… mostramelo.»

Il ragazzo dai capelli rossi corrucciò le sopracciglia, «Vuoi dire la Fiamma del Drago? Scordatelo.»

«Oh, non essere timido. È solo un giochino tra amici»

«Ma se non ci conosciamo neanche! Chi sei? Dicci il tuo nome!»

L’altro ragazzo socchiuse gli occhi e atterrò sull’erba bagnata, «Xanard. Questo è il mio nome.» rispose, «È così importante per te, Jandor?»

«M… ma tu come sai il mio—» Jandor sgranò gli occhi, Saleh si avvicinò lentamente a lui.

«Mia madre mi ha parlato di te» disse Xanard, «Non credo di aver bisogno di altre informazioni, sei uguale a tua madre»

«Ma io…» l’erede della Fiamma del Drago balbettò, «Non capisco… vieni da un’altra classe? Siamo nella stessa scuola?»

Il sopracciglio destro di Xanard si contrasse dal nervoso, «No, idiota! Sono qui per rubare la Fiamma del Drago! Pensavo che fosse ovvio!»

«Ma come puoi rubare qualcosa che nemmeno vedi?!»

Xanard aprì la bocca per parlare, ma non lo fece.

«Non lo sai? Ma che razza di cattivo sei?!» esclamò Saleh.

«Ma non è cattivo, Saleh, non sa—»

«Basta!» urlò il ragazzo, «Combatti con me, Jandor!»

Jandor inarcò un sopracciglio, «Qui e ora?»

«Qui e ora.»

«Scusa amico, ma non voglio incendiare la foresta»

Xanard lo fulminò con lo sguardo, «Pensi di essere simpatico?» domandò, «Sarai ancora simpatico a forma di ghiacciolo?» e lanciò un incantesimo di ghiaccio su Jandor e Saleh, i due schivarono l’attacco con un salto.

«Okay, ora mi stai veramente facendo arrabbiare!» avvisò il ragazzo dai capelli rossi.

«Jandor, ti sta solo provocando…!» Saleh provò a fermarlo, mettendogli una mano sulla spalla, «Lasciamo questo perdente e torniamo a cercare gli altri»

«Come mi hai chiamato?!» Xanard si mise le mani sui fianchi, «Tsk, non sapete con chi state parlando.»

«Perché, tu sì?» Saleh alzò una mano per chiamare una delle sue edere, provando a intrappolare Xanard, ma l’edera cominciò a ghiacciarsi, «N… no…!»

Jandor lo guardò, iniziando a sentire il suo cuore riempirsi improvvisamente di potere. Sentì le sue mani riscaldarsi e le alzò, correndo per raggiungere l’amico.

«Lascialo in pace!»

Il fuoco emanato dalle sue mani sciolse il ghiaccio attorno all’edera, che tornò da dove la fata della natura l’aveva chiamata e il criocineta ringhiò nervosamente.

«Ti sei finalmente deciso a combattere, eh?»

Jandor lo guardò seriamente, «Perché vuoi combattere così tanto? Mio padre ci sta aspettando»

«Beh, tuo padre può aspettare ancora. Se non vuoi che lui e i tuoi amici vengano trasformati in ghiaccio»

Saleh si avvicinò all’orecchio di Jandor, «Possiamo farcela insieme» sussurrò, «Non possiamo rischiare, se fossero davvero in pericolo?»

L’erede della Fiamma del Drago prese un respiro profondo.

«Va bene, Xavier! Hai vinto, combatterò contro di te»

«Questo—» Xanard sgranò gli occhi, «Il mio nome non è Xavier. È Xanard.»

«Okay, Xander! Facciamolo,»

«È Xanard!» esclamò il ragazzo dalla chioma argentata, «Ma sei sordo?!»

«Qualunque sia il tuo nome, combattiamo e basta!»

Saleh trattenne una risata mentre i due litigavano su quale nome fosse corretto, ma tornò serio una volta che vide Jandor avviarsi verso il suo rivale—o nemico? Sembrava quasi un gioco per lui, ma non potevano essere sicuri. La battaglia cominciò, non prima che Xanard potesse leggermente cambiare aspetto. I suoi vestiti—ora una tuta smanicata—erano blu notte, con delle bretelle a forma di X sul petto, unite dalla cintura.

Sembrava quasi una delle trasformazioni che gli raccontava Flora. Jandor non poteva trasformarsi come aveva fatto Xanard, ma Saleh sapeva che poteva sciogliere il ghiaccio con i suoi poteri di fuoco. Cosa segnò l’inizio della battaglia fu un altro tuono vicino a loro, e Xanard lanciò un raggio di ghiaccio su di lui. Jandor evitò il raggio in tempo, ma non poté attaccare dato che quello dopo gli aveva colpito e ghiacciato la gamba sinistra al suolo.

Xanard rise, «Ti arrendi? Non hai alcuna possibilità!»

Jandor provò a concentrare la sua energia chiudendo gli occhi. Saleh poté notare che, lentamente, il fuoco stava raggiungendo il ghiaccio per scioglierlo. Anche se era consapevole di non saper controllare bene i suoi poteri, voleva almeno finire il combattimento.

«Non sottovalutarmi!» urlò, lanciando una palla di fuoco contro di lui, che cadde dal suo posto.

Prima che potesse alzarsi, le nuvole si aprirono in cielo, che diventò più chiaro.

«Ragazzi!»

Riconoscendo la voce di Atan da lontano, Jandor e Saleh corsero dal resto del gruppo. Xanard si alzò da terra, incrociando le braccia. I due tornarno a guardarlo, Atan e Aimon fecero lo stesso, ricordandosi di lui.

«Di nuovo tu?!» esclamò Atan.

«“Di nuovo”?» ripeté Brandon, confuso, «Chi è lui?»

Xanard sbuffò, «Non ha alcuna importanza ora… ma non sarà l’ultima volta che mi vedrete, potete contarci!» e scomparve dalla loro vista, utilizzando il teletrasporto.

Jandor sospirò, «…Andiamo»


 

> AtanTANTAN; 8:20 PM

AtanTANTAN: Non per farmi gli affari tuoi, ma che ha fatto stavolta?

AtanTANTAN: Parlo del ragazzo che abbiamo incontrato di nuovo

Jan: Scusami, penso che sia una cosa di cui dobbiamo discutere anche con gli altri

Jan: A scuola, domani?

AtanTANTAN: Wow, non è da te essere così serio, ma lo capisco.

Jan: Sì scusa

Jan: Tornerò ad essere il tuo adorabile clown domani :3

AtanTANTAN: Il Jandor che conosco è tornato lol

AtanTANTAN: A domani

Jan: Ciaoooo


 

 
   
 
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