Poco dopo le due ancelle erano uscite dal Santuario, e si stavano dirigendo in città. Camminando con calma, e chiacchierando fra loro. Ad un tratto “Gemini ci sei?” Disse una voce familiare, “Ciao Libra! Vieni accomodati!” Rispose lui, “Grazie, ma dove sono le tue ancelle?” Chiese il Cavaliere, “Sono andate in città, mancavano alcune cose, riguardanti i preparativi per la festa!” Rispose lui, e parlarono serenamente fra loro. Nel frattempo le due dirette interessate erano al supermercato e stavano comprando quello che gli serviva. Finito li, si diressero alla cassa, e dopo aver pagato, misero gli acquisti in due buste, infine uscirono dal supermercato, u tornarono verso il Santuario, facendo il solito tragitto. Nel frattempo li alla Terza Casa il suo custode stava ancora chiacchierando con Libra, e ogni tanto ridevano allegramente. Quando l'amico andò via, notò le ancelle “Sommo Doko!”Disse Kalypso, “Ciao!” Rispose lui, e continuò a salire le scalinate. Entrambe entrarono nella Terza Casa dirigendosi in cucina, prima salutarono il loro capo, che contraccambiò il gesto.
Finalmente arrivò la sera della festa e tutti i presenti arrivarono li, entrambe le ancelle e i camerieri erano pronti per servire da bere. Avrebbero svolto il loro dovere con professionalità, tutto stava andando benissimo, Saga uscì fuori a prendere una boccata d'aria fresca. Ma poco dopo “Ciao!” Disse una voce alle sue spalle, “Cosa vuoi?” Rispose lui, “Parlare con te, da adulti!” Disse Los, “Va bene sentiamo!” Rispose il primogenito a braccia conserte. Il suo ex amico si scusò per quello che era successo, che gli sarebbe piaciuto metterci un enorme macigno sopra a tutta la storia, nonostante tutto gli voleva ancora molto bene. Il maggiore fece un enorme sospiro rispondendo che anche a lui dispiaceva non essere più suo amico e voleva lo stesso, “Pace?” Disse Los, “Si amico mio pace!” Gli rispose, e si abbracciarono. Tutti i presenti applaudirono “Ben fatto, ecco come si comportano i due Cavalieri d'oro mi fa piacere!” Disse il Gran Sacerdote. “Che la festa continui!”Risposero entrambi.
Essa durò sino a tardi, poi i Cavalieri iniziarono a andare via ringraziando il custode della Terza Casa dicendogli che era stata una festa bellissima. “Sommo Saga!” Disse la sua ancella, “Si dimmi!” Le rispose, “Vuole che puliamo adesso?” Chiese l'altra, “No, pulirete domani, andate a riposare ne avete bisogno! Buonanotte!” Rispose il Casvaliere, entrambe non se lo fecero ripetere una seconda volta e si diressero verso le loro stanze. Lui uscì fuori e alzò lo sguardo verso il cielo “Kenny, mi manchi! Quando tornerai al Santuario faremo una festa in tuo onore! Te lo prometto sogni d'oro fratello!” Sussurrò tra se, poi tornò dentro e andò a dormire. Tre giorni dopo il minore vide il Santuario in lontanza e sorrise, nonostante fosse esausto, si fermò sedendosi su una colonna per riposare qualche minuto. Tra non molto avrebbe finalmente rivisto i suoi compagni, Shion Atena e sopratutto l'altra metà della sua vita. Una lacrima gli rigò il viso ma l'asciugò subito era sudicio e ferito, ma non poteva cedere non ora.