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Autore: Ivy001    21/06/2023    1 recensioni
Nairobi e la sua vita prima della rapina...il passato da giovane zingara alle prese con un matrimonio combinato, la nascita di Axel...e tutto il seguito...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nairobi, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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1 CAPITOLO


Agata...Agata, figliola, raggiungici in cucina” - grida una donna sulla quarantina, bussando con veemenza alla porta di un minuscolo stanzino.

Agata! Mi senti?” - ripete, non ricevendo risposta. Colpisce di nuovo l’uscio, stavolta con un fare decisamente più nervoso.

È abituata alle alzate di testa di sua figlia, ma quel giorno non può permettersi alcun errore...e uno tra questi è proprio permettere alla sua unigenita di disobbedire alle regole di famiglia.

Ha chiuso a chiave, maledizione” – borbotta tra sé e sé, constatando dalla maniglia che la ragazza ha bloccato l’ingresso. Agitata, si muove nei pochi metri di quella modesta abitazione, una casa malandata, di un quartiere zingaro della città madrilena.

Una voce dalla sala di fianco richiama la gitana dai capelli neri come la pece e la carnagione olivastra – “Olivia, spero tutto bene lì” – è la voce di suo marito, l’uomo che sposò in seconde nozze dopo la morte del padre di Agata.

Ehm… sì, Agata è quasi pronta” – mente, cercando di trattenere la voglia di buttare giù la porta e prendere a sberle sua figlia.

Conosce bene il caratterino della giovane, ormai diciottenne, e ipotizza una fuga orchestrata per evitare un accordo stipulato ben tredici anni prima.

Insiste nel bussare, stavolta placando anche il tono di voce, mostrandosi comprensiva e docile. Tutto pur di farsi aprire.

A quel punto, esasperata, appiccicando quasi la bocca alla porta, per farsi udire solo dall’interno, dice – “Guai a te se mandi a monte tutto. Daresti il dispiacere più grande a tuo padre. Lui ti controlla da lassù. Saresti una delusione per lui. Se non vuoi farlo per me o per Alfredo, fallo per quello che hai sempre detto essere il solo e unico uomo della tua vita. Agata… apri la porta, ti prego, Antonio non merita una figlia così” – punta sul senso di colpa, cosa che la signora Olivia Jimenez era solita fare da tutta la vita per “ricattare” sua figlia, e gioca bene le sue carte.

Qualche secondo dopo, il chiavistello viene girato e l’uscio si apre davanti a sé.

Di fronte ai suoi occhi c’è una neo maggiorenne, demoralizzata e afflitta dal destino che l’attende, e sofferente per l’ennesimo tranello giocatole dalla madre.

Bene! Vedo che di tanto in tanto ragioni. Ti credevo chissà dove” – la rimprovera con lo sguardo, poi sistemandole l’abito che indossa, uno scelto per l’occasione, Olivia la afferra per il braccio, anche brutalmente, e la conduce in cucina.

E sorridi!” - le ordina, scuotendola.

Come posso farlo se mi stai vendendo al primo acquirente?” - finalmente Agata tira fuori la voce.

La sua osservazione fa ridere la zingara adulta che non le dà corda – “E questo bracciale da dove salta fuori?” - le domanda poco dopo, notandone uno decisamente costoso al suo polso.

ehm… un regalo”

ah sì? E di chi? Qui nel quartiere di gente che ha soldi per comprarne uno tanto prezioso non ne conosco” – le toglie immediatamente il gioiello, e mette a cuccia la figlia che, nel mentre, tenta di ribellarsi.

Silenzio! Lo terrò io fino a che non mi dirai la verità! Non sarai mica andata a letto con qualcuno per denaro, spero”

Ma che dici? Certo che no! Io non sono come…” - poi si zittisce.

Come chi?” - gli occhi di Olivia puntano quelli di Agata in uno scontro feroce fatti di soli sguardi.

A quel punto cambia discorso - “Cosa vuoi da me? Mi privi della libertà, mi privi di avere dei regali, cos’altro vuoi togliermi?”

oh, piantala, Agata. Tutti questi discorsi così moderni… cerca di capire quanto prima che le cose vanno così da sempre, noi siamo destinate a sposare qualcuno per obbligo. Di fare figli. Di crescerli. E successivamente accasarli. Lo farai anche tu, non appena mi darai dei nipoti”
“Scordati che io farò bambini con quello sconosciuto”

Cala il silenzio e l’espressione di rimprovero leggibile sul volto di Olivia vale più di mille parole.

Muoviti! Meno chiacchiere. Abbiamo perso già troppo tempo dietro ai tuoi capricci. Oggi renderai ufficiale il fidanzamento, chiaro?”

La reazione della giovane Jimenez non tarda ad arrivare, esausta di subire ingiustizie da parte di una persona che dovrebbe amarla follemente.

Come ha fatto papà ad innamorarsi di una come te?!”

il passo di Olivia si interrompe. Agata sa di aver esagerato ma non le importa.

Si immobilizza insieme a sua madre, restandole spalla a spalla, non degnandola di una sola occhiata.

La mano dell’adulta è prossima ad alzarsi e scagliarsi subito sulla ragazza quando…

Ehi, amore, tutto bene?” - Alfredo, visto il ritardo, ha raggiunto le due.

Sì, tesoro. Scusaci. Ci siamo” – lo bacia, prendendolo per mano. Poi con l’aria di chi non vede l’ora di sbarazzarsi di un problema, fa cenno a sua figlia di muoversi.

Amareggiata dalla vita scritta per lei quando aveva appena cinque anni, Agata Jimenez raggiunge il patibolo, accolta da tanta apparenza, parole di circostanza, e braccia mai conosciute prima.

E così sei tu la mia futura sposa? Accidenti” – esclama il moretto, scrutandola da capo a piedi.

Hai visto figliolo? Ti abbiamo trovato una compagna degna di starti di fianco. È molto bella, non trovi?” - il capofamiglia, futuro suocero di Agata, adagia una mano sulla spalla del ragazzo, constatando anch’esso di aver scelto davvero il meglio per lui.

La diciottenne, da sempre spirito ribelle, ha accettato il suo destino, seppure combattuta tra la fuga e la certezza di un futuro. Ed è un pugno allo stomaco dover mandare giù l’ennesimo boccone amaro e fingersi docile e buona, nonostante avesse una voglia matta di mandare tutti a quel paese e correre via.

Ti ho portato dei regali” – le dice il coetaneo, porgendole una scatola di grandi dimensioni – “Apri pure”

Che aspetti, tesoro, apri” – la finta tenerezza di Olivia fa accapponare la pelle di Agata, che di conseguenza la ignora.

Spacchetta il primo dono e resta spiazzata dall’abito ricevuto, decisamente costoso, di marca – “un..un vestito!?” -

Voglio che tu sia una regina. Devi indossare i migliori capi”

E proprio mentre le due famiglie si ringraziano l’un l’altra, chiacchierando e vantandosi del bello di imparentarsi, il giovane si avvicina all’orecchio della gitana e le sussurra – “Anche perché...poi dovrò togliertelo e sapendoti così bella non tarderò a farlo”

Agata, allibita, deglutisce e abbassa lo sguardo.

Quella situazione sta toccando l’apice della sopportazione. Poi pensa a suo padre e manda giù il senso di disgusto. Lei adorava Antonio Jimenez, la sola persona che l’ha amata incondizionatamente, e che il destino avverso le ha strappato via.

La serata trascorre tra brindisi, cena lunga e pesante, e risate apparenti di Olivia con i futuri consuoceri. Arturo ha addirittura trovato in Alejandro Garcia un compagno di gioco perfetto con le carte che tanto ama.

E così ti chiami Antonio!” - commenta la gitana.

Sì, come tuo padre. I miei mi hanno raccontato che è venuto a mancare qualche anno fa. Mi dispiace. Ma Alfredo è un tipo in gamba, no?”

La Jimenez avrebbe molto da dire in merito ma preferisce tacere. Afferra l’ennesimo rustico e lo mangia. Riempirsi la bocca è il modo migliore per evitare di parlare.

Sei arrabbiata con me per quello che ti ho detto prima?” - la domanda lecita del diciottenne spiazza Agata.

Intendi all’allusione della voglia che hai di fare sesso con me? Beh..direi che mi ha fatto decisamente ribrezzo” – ecco che finalmente la lingua di Agata torna a pungere, come la sua natura ha sempre fatto e che in quell’occasione ha domato.

Perdonami. Me l’ha suggerita papà, quando eravamo diretti qui. Dice che funziona fare allusioni così”

Con altre forse, con me no”

Mi dispiace. Non volevo” – il moretto sembra davvero amareggiato. I suoi occhi lo manifestano.

E Agata li osserva per la prima volta con attenzione, restandone quasi incantata. Ha uno sguardo che difficilmente si può ignorare.

Quando lui si accorge che la ragazza lo fissa, le sorride, grato – “Sono bellissimi anche i tuoi, sappilo”

Come?” - chiede, confusa.

Nulla, non ti preoccupare… che dicevamo? Ah… che mi dispiace. Scusami davvero non volevo offenderti, non volevo…”

Sai quante cose non avrei voluto io, e invece sono costretta a farle…” - lo interrompe la giovane, non tenendo a freno l’impulsività.

Come sposarmi, ad esempio?”

Come sposarti, vivere da mogliettina che ti fa da serva e che sforna figli...senza potermi realizzare, senza sentirmi libera di usare dei soldi per comprare cosa voglio…”
“Con me non sarà così! Nessuna pressione, Agata”

Seh certo. Sappi che la prima pressione sarà quella di mettere al mondo un figlio. Mia madre già mi assilla da mesi”

Quando vorrai e ti sentirai pronta, avremo un bambino. Così le nostre famiglie saranno felici, e nel frattempo, sentiti libera di fare tutto ciò che vuoi. E quando dico tutto...intendo tutto”

Ehm.. cosa intendi dire con “tutto”?”

Il moro non risponde, ma si limita a un sorriso quasi nervoso.

Antonio è un controsenso vivente e ciò destabilizza la Jimenez, però poco le importa. Sembra che sposarlo, adesso, sia più conveniente a lei che alla sua intera famiglia.

Mi permetterai di lavorare?! Di uscire con amiche? Di vivere come ho sempre sognato di vivere?”

Non metterò un freno alle tue aspirazioni. Il matrimonio, come lo intendo io, non è un gabbia”
“Dici sul serio? Non mi stai prendendo in giro solo perché vuoi che ti dica di sì e che ti sposi senza rischio di abbandonarti sull’altare?”

Saresti capace di farlo?” - la punzecchia, quasi divertito. E quella domanda crea una certa ilarità che distende ogni tensione e disegna un piccolo sorriso anche sul volto di Agata.

Fossi in te non dormirei sogni tranquilli” – commenta lei, continuando sulla scia del gioco e della provocazione.

Strano a dirsi ma quel tipo inizia a starle, stranamente, simpatico, e quella serata cambia definitivamente faccia.

******************

Dai è ora di andare. Grazie dell’ospitalità...futuri consuoceri” – li saluta Alejandro, stringendo la mano ai due.

Ciao Agata. Ci vediamo all’altare?” - continua lo scherzo e il tono divertito tra i due neo fidanzati, sotto gli occhi estasiati dei Garcia e timorosi di Olivia, la quale teme una qualsiasi cattiva risposta di sua figlia.

E appena la sente dire – “Sì, ci vediamo all’altare” – con un sorriso disteso, la quarantenne tira un sospiro di sollievo.

*******************

È mezzanotte quando il cellulare nuovo di Agata, ennesimo dono della sua futura famiglia vibra, destandola dai mille pensieri che l’attanagliano.

Un messaggino.

E’ stato bello conoscerti finalmente. Sento che andremo d’accordo. Non sono mai stato tanto felice delle scelte dei miei genitori. Tu sei stata la decisione migliore che potessero prendere per me. Buonanotte”

Mentre legge l’sms, inconsapevolmente sorride, avvertendo una sensazione piacevole, di quelle che non provava da tanto tempo.

A chi scrivi?” - chiede Olivia, adagiata alla porta, in vestaglia.

Nessuno che ti interessi” – la diciottenne continua a tenere alta la guardia e a porsi sulla difensiva.

Ma mamma Olivia ignora la reazione e si siede di fianco alla figlia. Le basta uno sguardo fulmineo allo schermo dello smartphone per leggere il nome di Antonio e gioirne.

Bene, vedo che stai accettando la tua sorte. Mi fa piacere”

Agata non ha intenzione di cambiare umore per le frecciate della donna, e non ascolta nessuna parola proferita da quella bocca.

E dopo circa dieci minuti con un “Ho sonno. Voglio dormire” le fa intendere di lasciarla sola.

Olivia esegue, sollevata e grata alla vita per quanto accaduto in quelle ore. Tutto sembra andare nel verso giusto...finalmente!

Allora? Come l’hai vista?” - domanda Alfredo alla consorte, una volta coricatasi di fianco a lui.

Alla grande, amore mio. Bisogna festeggiare. Abbiamo firmato l’accordo migliore che potesse capitarci” – ridacchiando, entusiasta, si fionda sul marito baciandolo con desiderio, prossima a consumare con lui la notte che li attende, una delle ultime notti da morti di fame, una delle ultime notti in un quartiere malandato, in una catapecchia...i Garcia, Antonio, e Agata hanno appena regalato ad Olivia la chiave del paradiso.

   
 
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