Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
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Autore: HoneyNeechan    24/06/2023    0 recensioni
Diretto seguito di "Giovane tartaruga in fuga" : Michelangelo viene esortato dai suoi fratelli a cercare prove dell'esistenza di questa donna-serpente
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leatherhead, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Perchè non mi credono mai? Neanche quando ho le prove di ciò che dico mi danno ragione!
Michelangelo continuò a camminare lungo i tunnel delle fogne, cercando di ritrovare la strada che lo avrebbe ricondotto dalla donna-serpente. Ne aveva parlato con i suoi fratelli, ma loro, così come era accaduto per la faccenda dei Kraang, avevano trattato la cosa con noncuranza. Soltanto Donatello lo aveva esortato a cercare delle prove per confermare la veridicità delle sue parole. Così ora si ritrovava nuovamente nei tunnel, alla ricerca di quella creatura.
La povera giovane tartaruga non si sentiva del tutto al sicuro nel cercare di nuovo quella donna, dato che l'ultima volta gli aveva quasi causato un infarto; era stato solo uno scherzo, d'accordo, ma a Michelangelo non erano mai piaciuti quel tipo di scherzi. Avanzò dunque con cautela, i suoi fedeli nunchaku stretti tra le dita, pronto a difendersi da qualsiasi cosa potesse accadere. Procedette per quella che gli sembrò una mezz'ora buona, ma prima che potesse controllare il T-phone per rendersi effettivamente conto del tempo che era trascorso, avvertì un familiare sibilo proprio alle sue spalle; si voltò immediatamante, ma fece giusto in tempo a scorgere uno scintillìo di scaglie blu svoltare un angolo. Ingoiando il nodo che sentiva alla gola, Michelangelo avanzò per il tunnel, seguendo i sibili, sempre più vicini, e quei riflessi blu sulle pareti, procedendo lento e attento per evitare qualsiasi brutta sorpresa.
Girato l'ennesimo angolo si ritrovò finalmente di fronte a quello che doveva essere sicuramente il covo della donna-serpente: era una specie di spazio circolare, ricavato dietro un muro crollato probabilmente per la troppa umidità, era "decorato" con delle tende sbiadite e malconce che ne coprivano l'entrata, a simulare un minimo di privacy, all'interno vi era un piccolo cerchio di pietre con del carbone all'interno e delle ceneri ancora calde e fumanti e di fianco, addossato alla parete vi era un nido circolare composto di rami, foglie secche e...piccoli scheletri di animali, probabilmente piccoli roditori. A quella vista un brivido freddo percorse il guscio di Michelangelo, che nondimeno decise di avanzare ancora di un passo verso quel luogo, tenendo occhi e orecchie aperte nella speranza di non farsi cogliere di sorpresa.
"Ma guarda...la tartarughina è tornata a trovarmi", nonostante la sua guardia alta però, non si trattenne dall'emettere uno squittio poco dignitoso quando la donna gli arrivò alle spalle, silenziosa come un'ombra.
Si voltò immediatamente, i nunchaku alti di fronte a sè, le gambe che gli tremavano leggermente; la donna serpente lo osservava con calma dall'entrata del rifugio, la testa leggermente piegata di lato, reggendo tra le mani un cesto coperto con un piccolo telo bianco che sembrava nuovo, e la coda avvolta al di sotto del suo busto, come a darle sostegno.
"S-Si! S-Sono tornato...", fu l'unica cosa che la giovane tartaruga riuscì a dire, mentre la donna scivolava lentamente lungo la parete e raggiungeva il nido, posando dolcemente al suo interno il cesto, dandogli le spalle.
"Mi fa piacere rivederti tartarughina... ssspero tu non sssia ancora arrabbiato con me per quel piccolo ssscherssso...", la voce di lei era calma, ma nascondeva una piccola nota di preoccupazione.
"No...non sono più arrabbiato per l'altra volta", ammise Michelangelo, abbassando seppur di poco i suoi nunchaku, "E comunque ho un nome sai? Mi chiamo Michelangelo".
"Michelangelo", lei ripetè il suo nome lentamente, quasi scandendo ogni sillaba, "E' un bellissssimo nome", provò a sorridergli, scoprendo involontariamente ancora una volta i suoi canini affilati, "Io sssono SSShitsssu".
"Shisu...?", la tartaruga in arancione ripetè con difficoltà il suo nome, piegando la testa di lato con aria confusa, non riuscendo a capirne bene la pronuncia con tutti quei sibili; la donna sembrò comprendere la sua difficoltà, perchè rise lievemente, avvicinandosi lentamente a lui, allungando poi un dito sul pavimento impolverato, scrivendo il suo nome ai suoi piedi. Shitsu.
"Shitsu... significa 'perso'* in giapponese", mormorò Michelangelo, volgendo ancora una volta lo sguardo verso di lei, che annuì lentamente.
"E' il nome che mi è stato dato su questo pianeta da un mio carissimo amico", spiegò, sorridendo nuovamente in quel modo fintamente minaccioso.
Quella frase catturò l'attenzione della tartaruga. "Tu... non vieni da questo pianeta?". Se ci fosse stato Donatello lo avrebbe probabilmente ripreso, asserendo che sarebbe stato impossibile per una creatura così essera nata sulla Terra, a meno che non si trattasse di un mutante.
Shitsu scosse la testa in segno di diniego.
"No Michelangelo, non sssono di quesssta terra", ammise, prima di aggiungere dopo una brevissima pausa...

"Io vengo dalla Dimensssione Xsss"

失 da google traduttore questo kanji mi da come risultato "shitsu" che in inglese viene tradotto come "lost" = "perso/perduto"
   
 
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