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Autore: JeanGenie    01/07/2023    1 recensioni
"Quello è davvero il modo migliore per fargli passare ogni malanno e far guarire ogni ferita."
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala, Yoda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia ha partecipato al Writober 2021

Prompt: Hurt/Comfort  (pumpFIC)

 

CONVALESCENTE

 

“Che meraviglia…”

Nessun uomo è mai stato tanto felice di essere quasi morto.

Quello è davvero il modo migliore per fargli passare ogni malanno e far guarire ogni ferita.

****

Lo hanno rispedito a casa con l’ordine preciso di guarire perfettamente prima di tornare al fronte. Lui ha provato a protestare. Ma Obi-Wan non ha sentito ragioni.

“Conciato così mi saresti solo d’intralcio. Ma mi terrò Ahsoka, se non ti dispiace.”

Se non mi dispiace?

Anakin Skywalker ha scalpitato per tutto il viaggio di ritorno. Non potevano cavarsela senza di lui. Non potevano proprio. 

Ha continuato a protestare anche quando è finito tra le zampe metalliche dei droidi medici.

Ha continuato a tentare di togliersi tubi, bendaggi e bacta di dosso. 

Ha smesso solo quando Yoda in persona è venuto a vedere come stava. E ad annunciargli che la Senatrice Amidala era passata a trovarlo ma i medici non ritenevano opportuno che ricevesse visite. 

“Oh”, aveva commentato, complimentandosi con se stesso per l’autocontrollo. Chissà perché, gli era venuta voglia di lanciare oggetti a caso nel medlab. 

“Ma la Senatrice si è offerta  di ospitarti per il resto della convalescenza nella sua residenza. Pensa che tu abbia bisogno di tranquillità. I medici sono d’accordo. E anch’io. Devi rimetterti in fretta, giovane Skywalker. Abbiamo bisogno di te.”

“Oh” aveva ripetuto Anakin. E la voglia di spaccare tutto era sparita.

***

“Oh” aveva detto Anakin mentre lei si avvicinava con un piatto di zuppa.

“Tutto qui?” aveva protestato Padmé. “Solo oh? Non trovi che abbia un profumo squisito per essere un piatto da moribondi? Stavolta ho superato me stessa.”

“Io non sono moribondo” le aveva risposto Anakin senza dirle che quell’oh era diretto a lei, ai suoi capelli sciolti sulla vestaglia bianca e al sole che le illuminava  viso. 

“Assaggia” aveva detto lei sedendosi sul suo letto e iniziando ad imboccarlo. 

Anakin aveva troppa fame per dirle che si stava sentendo un idiota. E poi, finché non fosse guarito, quello era l’unico modo che aveva per tenersela vicina. O quasi.

Anakin aveva vuotato il piatto, poi le aveva detto “Mi sentirei meglio se ti infilassi sotto le lenzuola con me.”

Lei gli aveva lanciato un’occhiata di rimprovero. “Incosciente. Sei debole e ferito, e non…”

“Allora guariscimi.” Sapeva benissimo che Padmé cedeva sempre davanti al suo modo di sorridere. 

Lei aveva sospirato, fingendosi rassegnata, poi si era fatta spazio accanto a lui. 

“E adesso?” aveva chiesto lui.

“Adesso, credo che dovrai dirmi dove ti fa male” gli aveva risposto Padmé cominciando ad accarezzargli il viso. “Qui?” Poi era scesa fino al suo collo. “O qui?”

Lui si era morso le labbra. “Sto guarendo” le aveva detto. “Tu continua. Sono sicuro che se continui a cercare, troverai di sicuro un punto che mi fa male. E saprai anche come farmela passare.”

   
 
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