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Autore: Fiore di Giada    02/07/2023    0 recensioni
[Partecipante alla challenge "Angst Time" col prompt "Inganno"]
Un ipotetico seguito di Street Fighter 6.
JP e Amnesia sono stati sconfitti.
Ma non va bene tutto.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ken
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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A intervalli regolari, il rimbombo di un fulmine rompe il silenzio e illumina l’intero cantiere di un riflesso livido, funereo.
Ken, seduto presso la finestra, lascia vagare lo sguardo. Di solito, quel luogo freme di vita e suoni.
Ora, gli appare un cimitero spettrale.
Un sorriso amaro solleva le sue labbra, mentre poche lacrime cadono dai suoi occhi. La sua esistenza, prima serena, gli pare ora un sepolcreto.
Le manipolazioni odiose di Amnesia hanno coinvolto Eliza e Mel.
Deboli singhiozzi scuotono il petto del giovane uomo. E’ riuscito a distruggere l’organizzazione e il suo capo, ma a nulla è servito.
Il sospetto ha stretto Eliza e Mel nella sua morsa e lui si è ben accorto delle loro pene.
Chiude gli occhi e, d’istinto, stringe il ciondolo tra le dita.
Perdonatemi…, pensa. Pur di proteggere sua moglie e suo figlio, non ha esitato a ingannarli.
Ha finto un disinteresse lontano dal suo cuore, pur di spingere Eliza a lasciarlo e ad allontanare Mel da lui.
Ne è sicuro, l’odio di entrambi li aiuterà.


Suo figlio Mel, vestito del suo costume da vampiro, esce dalla festa di Carnevale.
Ken sgrana gli occhi, esterefatto. Lividi violacei macchiano il candore della sua pelle e sangue vero arrossa le sue labbra.
La sua esperienza di combattente non lo inganna.
Eppure, non una lacrima sgorga dai suoi occhi chiari.
Il cuore accelera i battiti, mentre il corpo si irrigidisce, come una sbarra di marmo. Chi ha osato alzare le mani sul suo bambino?
Che è successo? Cosa ti hanno fatto? − domanda, turbato. Il suo bambino è d’indole vivace, ma non è violento.
Lo hanno sempre educato a servirsi della forza in situazioni estreme, non per il puro piacere della sopraffazione.
Mel alza la testa e fissa su di lui uno sguardo determinato, risoluto.
Ken sussulta, sorpreso, ma posa le mani sulle spalle del piccolo.
Un idiota ha detto che tu sei un terrorista e io sono il figlio di un criminale. L’ho preso a pugni. Nessuno deve insultare il mio papà. Ha già sofferto abbastanza. − dice, serio.
Poi, una ruga attraversa la sua fronte.
E’ stato un motivo valido per picchiarlo? − chiede.
D’istinto, Ken stringe a sé il figlio e gli accarezza i capelli, mentre le lacrime bagnano le sue guance. No, una simile situazione non è giusta.
Mel ed Eliza non possono soffrire simili discriminazioni.
Ed è suo compito trovare un rimedio.


− Mi dispiace di avervi ingannato… Non posso dirvi quanto vi amo. − mormora. La sua recita ha trasformato l’amore di Eliza in odio.
Tale rabbia, ben comprensibile, ha annebbiato la sua empatia e le ha impedito di vedere la rigidità del suo volto triste.
− Mi devo complimentare con me stesso. Potrei candidarmi all’Oscar cinematografico… − mormora, la voce velata d’una triste ironia.
− Complimenti, Kenneth Masters… Come attore hai un futuro luminoso… − prosegue, lo sguardo fisso in un punto indefinito. La sua famiglia ha saputo andare oltre la sua presenza.
Eliza non si è cullata nel suo pur comprensibile risentimento e l’ha tramutato in energia inesauribile.
Ha riscoperto la sua passione per la moda e ha trovato lavoro in una boutique prestigiosa.
E il suo amato figlio conquista soddisfazioni e medaglie nella sua carriera scolastica e sportiva.
Una risata priva di allegria risuona sulle sue labbra, mentre le lacrime, impetuose, scorrono sulle sue guance. Non si deve pentire di un simile inganno.
Con lui, avrebbero continuato a soffrire l’ostracismo del prossimo e avrebbero conosciuto la solitudine.
La sua risata, ben presto, si spegne in un amaro lamento. Tali ragioni sono valide, ne è ben certo.
Per la propria famiglia, si è pronti a qualsiasi sacrificio, senza aspettarsi nulla.
Eppure, perché il suo cuore non riesce a rassegnarsi?
   
 
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