Era passato un anno da quando la profezia si era avverata.
Jen e Kira avevano capito di essersi innamorati, si erano sposati e vivevano felicemente con i Podling.
Da un po' di tempo Jen era sempre distratto e assente e Kira se n'era accorta, così una sera, mentre erano fuori a guardare le stelle, gli chiese: - Jen, ultimamente ti vedo pensieroso. Vuoi dirmi che succede?
- No, è che... So che se non avessimo compiuto la profezia gli Skeksis avrebbero dominato il mondo, ma mi dispiace che gli urRu siano spariti! Erano la mia famiglia e adesso mi mancano!
- Mi dispiace tanto, Jen! Perché non mi parli di loro?
- Facevamo una vita semplice, ma ognuno aveva un compito diverso: urSol, con la sua voce, poteva calmare le tempeste, fermare le cascate e far vibrare tutti i sassi della valle; urIm preparava bagni e cure di agopuntura; urZah creava pitture di sabbia profetiche e parlava sempre in indovinelli; urTih sapeva mutare la forma dei solidi e dei liquidi; urAmaj preparava da mangiare per tutti; urUtt tesseva e cuciva i nostri abiti; urAc componeva le preghiere e creava gli scettri di legno; urNol preparava le medicine; urYod era il nostro numerologo; e infine c'era urSu, il più saggio e potente di tutti, che per me è stato come un padre.
- Interessante! Comunque Jen, capisco che ti mancano, ma saranno sempre con te, come i tuoi genitori Gelfling!
- Lo so.
- E come me!
Con quelle parole, Kira posò un dolce bacio sulle labbra di Jen.