Opaline e Misty erano nella sala del trono. Opaline stava dicendo quanto fosse felice di aver riavuto i suoi poteri, e il dragonfire. Diceva che adesso sarebbe riuscita a rubare l’intera magia di Equestria, per tenerla tutta per sé, e che sarebbe stata più potente che mai. Misty la stava ascoltando, ma il suo volto divenne triste. Iniziò a pensare perché Opaline fosse così, perché si preoccupava solo di se stessa? Perché non le aveva mai mostrato affetto? Misty era stanca di tutto questo. Aveva sperato che magari prima o poi Opaline le avrebbe mostrato affetto, ma non fu così. Nemmeno stavolta. Improvvisamente Misty la interruppe

“Ed io? Cosa sono per te?” Le chiese fissandola negli occhi

Opaline la fissò stupita da quella frase. 

“Che intendi?”

“C’è mai stato un posto per me nei tuoi piani? Sono mai stata nei tuoi pensieri? Almeno per un momento?”

“Certo che si! Sei riuscita a portarmi il dragonfire, e….

Non fece in tempo a finire la frase che Misty le urlò

“Dragonfire, Dragonfire, Dragonfire… parli solo di questo! Non t’importa nient’altro! Perchè? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo? PERCHÈ!”

Opaline la fissò, ma il suo sguardo non era freddo come suo solito. C’era qualcosa di diverso.

“Rispondi! Perché mi stai facendo questo? Io per te non conto niente? Sono come tutti gli altri? È così?” Alcune lacrime caddero dagli occhi

“Misty io non…”

“Ho sempre pensato, “nemmeno oggi mi ha dimostrato affetto, ma lei è fatta così, sono certa che un giorno lo farà, è impossibile che non mi voglia bene”, ma non è mai successo. Stavo illudendo me stessa perché non volevo guardare in faccia la realtà. Ma adesso è diverso, so che non mi hai mai voluta bene, io ti servo solo per obbedire ai tuoi ordini. A te non è mai importato di me. Quindi, perché a me dovrebbe importare di te?! Tu non meriti il mio amore. Ma nonostante tutto, ho provato a dimenticarmi di te, ma la verità è che non ce la faccio. In un modo o nell’altro sei sempre nella mia mente e nel mio cuore mio malgrado. Ho provato ad odiarti, ma non ci riesco. Una parte di me ti vuole bene. Ma io non posso continuare così. Non me lo merito.” Misty le diede le spalle e corse nella sua stanza piangendo.

Opaline sembrava ferita. In qualche modo le parole di Misty avevano mosso qualcosa in lei. Sapeva che Misty aveva ragione. Ma il motivo per il quale era sempre stata così fredda con lei, era perché in realtà le voleva bene, ma non gliel’ha mai detto perché aveva paura di essere rifiutata.

“Misty! Aspetta!” Opaline andò nella stanza e vide Misty con la testa sul cuscino, mentre cercava di soffocare i singhiozzi.

Inaspettatamente Opaline l’abbracciò da dietro. 

Misty si voltò spaventata. Non era abituata a questo gesto. 

“Shhh. Hai ragione Misty. Sono un pony orribile, che fa continuamente cose orribili. Ma io non ho mai conosciuto altro oltre al potere. Ho vissuto sempre da sola, non ho mai saputo cosa fosse l’affetto, cosa voglia dire voler bene a qualcuno. Ma poi quel giorno inaspettatamente ti ho incontrata. E non so nemmeno come spiegarlo, qualcosa scattò in me quando ti vidi per la prima volta. Gli anni passavano, tu crescevi e io avevo paura che tu mi avresti lasciata e che ti saresti dimenticata di me. Per questo non ti ho mai dimostrato affetto. Ho sempre cercato di mettere da parte i sentimenti, così non avrei mai sofferto. E così decisi di mostrarmi fredda e crudele. Ma ora so di aver sbagliato tutto. Non ti merito Misty, hai ragione. Ma sappi che io non ti ho mai odiata. Senza di te la mia vita sarebbe stata noiosa e piena di oscurità. Tu sei la mia luce, Misty.” Concluse Opaline mentre una lacrima le cadde sul volto. 

“Io non ti avrei mai lasciata sola! Tu sei la mia unica famiglia, ti ho sempre voluto bene… e te ne voglio ancora” Disse Misty guardandola negli occhi

“Oh Misty” disse Opaline stringendola a se e dandole un bacio sulla fronte.

“Ti voglio bene…. Mamma”

“Anch’io ti voglio bene, piccola mia”