Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: host    14/09/2009    2 recensioni
Non sentivo più lo scrosciare della pioggia, non vedevo altro che non fossero gli occhi di L, uno sguardo che mi urlava ‘lo so che sei tu’, mentre ogni mia energia era concentrata sul mantenermi impassibile. E quest’uomo non avrebbe capito niente?
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era da tantissimo tempo che volevo scrivere una fanfic su Death Note. Ho scritto bozze su bozze, scartandole tutte perchè non riuscivo a risolvere il problema maggiore, ovvero non deformare i caratteri dei personaggi facendoli parlare e agire come mai avrebbero fatto. L'idea di partenza era di scrivere una fanfic yaoi, ma una volta, mentre riguardavo la scena dell'anime di Light e Elle sotto la pioggia, ho avuto un'ispirazione, e sono riuscita a scrivere questo piccolo paragrafo. E' la stessa identica scena dell'anime, immaginata dal punto di vista di Light. Credo alla fine di essere riuscita a mantenere i caratteri del tutto intatti. Ah, dimenticavo, non ha niente di yaoi, perciò, buona lettura ^^







Come farai, Rem? Sarai anche uno Shinigami, ma so che tieni molto a Misa. Non vorrai abbandonarla proprio adesso che la sua vita si è di nuovo dimezzata, vero? Pensa alla sua felicità…

Non hai alternative.  Ucciderai Ryuzaki e poi morirai con lui… sarai tu a liberarmi di chi ancora mi ostacola con le tue stesse mani, e finalmente potrò iniziare la costruzione del mio nuovo mondo…

 

 

Death Note - Fragore

 

“Chissà dov’è finito Ryuzaki ”.

La voce di Matsuda mi riscosse dalle mie ricerche. In effetti era un po’ che Elle non si faceva vedere… ormai gli rimanevano poche ore, o pochi minuti… non volevo sprecare questi ultimi momenti. Non gli avrei permesso di morire lontano dalla mia vista. Volevo vedere la mia vittoria riflessa nel suo volto, i suoi grandi occhi smarriti chiudersi per sempre, volevo vedere la sua espressione nel comprendere che aveva avuto ragione, e che tuttavia non era riuscito a fermarmi…

Mi alzai senza dire una parola, e mi avviai verso le scale. Ma poi ci ripensai, e dissi, senza rivolgermi a nessuno in particolare, “Vado a cercarlo ”. Notai appena l’espressione di mio padre. Stava sorridendo. Era felice della nostra presunta amicizia.

Forse sapevo dove cercarlo. Certo, pioveva a dirotto, ma in fondo non faceva alcuna differenza.

Non devo perdere il controllo, era il mio pensiero costante da poche ore prima. Non ha importanza che sia a un passo dal traguardo, devo essere vigile, anche più di prima. Non potevo permettermi rischi ora.

Aprii la porta del tetto, e ovviamente lui era lì. Accanto all’antenna, completamente fradicio e apparentemente inconsapevole di esserlo. Chissà da quanto tempo era lì immobile. Me lo aspettavo, tuttavia la sua espressione mi disorientò. Immaginavo che fosse demoralizzato – perché mai, altrimenti, avrebbe dovuto trovarsi lì? - . Invece nel suo sguardo, vacuo come sempre, non c’era altro che smarrimento e tristezza, la tristezza che avrebbe potuto avere un bambino nello scoprire che è tardi e deve smettere di giocare e tornare a casa, nello scoprire di aver appena mangiato l’ultima fetta di torta.

Non so come fece ad accorgersi della mia presenza, con il rumore assordante della pioggia, ma si girò a guardarmi con quella strana espressione, che mi faceva sentire terribilmente a disagio, perché fuori della mia comprensione.

Sentii il bisogno di dire qualcosa, dato che continuava a fissarmi con quell’espressione impossibile da sostenere.

“Che cosa stai facendo qui sopra, Ryuzaki? ”.

Non mi sentì. Per forza, con tutta quella pioggia. Alzai la voce. “Ho detto, che cosa ci fai qui sopra, Ryuzaki? ”.

Niente da fare. Forse mi stava prendendo in giro, con quell’espressione innocente? Dopotutto non aveva importanza. Uscii anch’io sotto l’acqua e gli andai incontro. Tuttavia non riuscii ad avvicinarmi a lui. “Che stai facendo, Ryuzaki? ”, ripetei per l’ultima volta.

“Niente. Non sto facendo assolutamente niente di particolare ”. Tornò con lo sguardo all’orizzonte, ai palazzi che si estendevano per chilometri. “Ascolto il suono delle campane ”.

Mi ero perso qualcosa. “Le campane? ”.

Lui continuò come se niente fosse. “Già. Oggi però devo dire che fanno davvero un baccano assordante ”.

Stava parlando seriamente? Mi girai a destra e a sinistra, e poi replicai. “Io non sento niente ”. A meno che non stesse parlando in senso figurato. Lui assunse un’aria sconcertata.

“Dici sul serio? Eppure è tutto il giorno che vanno avanti. E’ impossibile ignorarle ”.

Il mio primo pensiero fu che gli fosse venuta la febbre e stesse delirando. Stava parlando di cose assolutamente senza senso. Il suo atteggiamento mi faceva montare un’irrazionale fastidio. Ma una reazione stizzita non era la cosa migliore, con lui.

Non si fermò lì. “Dev’essere una chiesa. Forse c’è un matrimonio. O forse…”. All’improvviso non volevo che continuasse. Era stupido, ma non volevo sentirlo pronunciare la frase seguente, se era quello che pensavo. “Ma che stai dicendo, Ryuzaki? Smettila con queste sciocchezze e torna dentro”. E sbrighiamoci a farla finita. Ormai ogni minuto in cui mi sforzavo di essere impenetrabile come al solito mi costava sempre più sforzo.

“Scusami ”, disse lui, abbassando la testa. “Dico sempre cose senza senso ”.

Il suo tono di voce era estenuante da sopportare. Troppo, troppo triste e innocente. Perché doveva essere così ipocrita?

“Non starmi a sentire ”, aggiunse.

Non sembrava la stessa persona. Non era da lui buttarsi giù in questo modo…

Ma… Che stavo facendo? Che importa come si sente in questo momento. Se anche lui si comporta in modo strano, io non ho intenzione di farmi coinvolgere. Non importava che davanti a me ci fosse un detective in stato catatonico con l’aria di un condannato a morte, io avrei continuato la mia parte di giovane perbene e suo unico, migliore amico.

“Hai ragione Ryuzaki. Tiri sempre fuori un sacco di cose totalmente prive di senso. Se dovessi dar retta a tutto quello che dici diventerei matto ”. Ti piacerebbe, vero? “Ormai ti conosco bene ”. Tanto da essere riuscito a incastrarti, alla fine.

“Sì. Hai proprio ragione, Light ”. Era riuscito a recuperare il vecchio tono di voce, quello più spavaldo. Mi rilassai un po’.

 Povero stupido. Ti rendi conto che ormai siamo arrivati all’epilogo? Hai lottato, e hai perso. Su tutti i fronti. Anche adesso, a un passo dalla vittoria, non sei ancora in grado di riconoscere il significato delle mie parole. Forse in fondo è stato davvero troppo facile. Avrei dovuto rendere la battaglia più difficile. Quando sarai morto, dove lo trovo un altro motivato come te nel difendere ciò in cui crede? Rimarrò solo io, l’unico ancora determinato nelle sue convinzioni. Tuttavia… Forse mi aspettavo di più, Ryuzaki.

“Però…”, riprese,  “Lo stesso vale anche per te, giusto? ”.

Alzai lo sguardo, sorpreso dalle sue parole, cercando di coglierne il senso.

“Che cosa vuoi dire? ”.

Lui mi guardò dritto negli occhi, con il primo vero sorriso amichevole che gli avessi mai visto.

“Dimmi una cosa ”, rispose, “Dal giorno in cui sei nato, hai mai detto, anche una sola volta, la verità? ”.

Non sentivo più lo scrosciare della pioggia, non vedevo altro che non fossero gli occhi di Elle, uno sguardo che mi urlava ‘lo so che sei tu’, mentre ogni mia energia era concentrata sul mantenermi impassibile. E quest’uomo non avrebbe capito niente?

Stupido, stupido, stupido! Ecco il risultato di tutte le volte che avevo perso la concentrazione, da quando avevo ucciso Lind L. Taylor a poco fa. Ogni mio errore è stato come una dichiarazione per lui. Fin dall’inizio ti sono state chiare le mie intenzioni. Ogni tua azione, fin dal nostro primo incontro è stata finalizzata a provare che io, e nessun altro, sono Kira, e per questo hai sfruttato la polizia esattamente come  ho fatto io...

Ma che sto dicendo? Basta! Tu non hai nessuna prova contro di me, e non potrai ricavare nulla da Misa, perché fra poche ore sarai morto. Non puoi fare niente se non aspettare la tua fine!  Eppure quella frase…  ‘lo stesso vale anche per te’… davvero credi di essere uguale a me? Come puoi anche solo pensarlo, dopo tutto quello che ho fatto? Solo io capisco davvero cosa è bene per il genere umano, solo io sono degno di creare un nuovo mondo, e chiunque mi si opponga va contro l’intera razza umana. Come puoi pensare di paragonarti a me? Tu non dovresti nemmeno esistere, Elle, non sei altro che un ostacolo al raggiungimento di un mondo di vera giustizia…  eppure, è davvero a questo che ti riferisci? Ad ogni modo, io sono Kira, e tu non riuscirai a mandarmi in crisi con una domanda del genere.

“Che stai dicendo, Ryuzaki? Certo, a volte anch’io mento. Del resto, chi a questo mondo non ha mai detto una bugia in vita sua? Non esiste nessuno tanto perfetto. Tutti mentono. Però io sono sempre stato attento a non dire bugie che ferissero altre persone. Ecco la mia risposta ”. Da cui non potrai ricavare nulla. Cos’è quella faccia? Sei forse deluso?

“Immaginavo che avresti risposto così ”. Nient’altro da dire? Cominci a deludermi, Elle.

“Torniamo dentro. Siamo bagnati fradici ”.

Sì, torniamo dentro, e assistiamo al mio trionfo.

“Sì ”.

Note

Allora, volevo dare qualche ultima precisazione. So che questa storia, se si può chiamare così, tanto è corta, non dice assolutamente niente di nuovo e quindi non sembra affatto interessante. Ma, ribadisco, dato che detesto modificare i caratteri dei personaggi,  ho preferito immaginare per qualche minuto cosa passasse per la testa di Light, se una cosa del genere è possibile. Stiamo parlando di un ragazzo con una mente, diciamolo, piuttosto malata, e quindi quasi incomprensibile, perciò ho tentato di cercare in una scena relativamente chiara e semplice un significato più profondo. Questo mio tentativo non sarà tanto apprezzato, ma spero di aver dato a chi ha letto (SE qualcuno ha letto) un punto di vista su questa scena un pò più vasto di quanto sia stato mostrato in due minuti di anime. Grazie a tutti

host





  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: host