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Autore: LorasWeasley    05/07/2023    0 recensioni
[Takumi x Souma]
"Joichiro ci mise qualche secondo di troppo a rispondere, investito da tutte quelle nuove informazioni e dalla consapevolezza che il suo bambino avesse una relazione. Da quanto andava avanti? Perché lui non ne sapeva nulla? Sarebbe stato strano se avesse posto queste domande? Probabilmente sì."
Genere: Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Souma Yukihira, Takumi Aldini, Yukihira Jouichirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che Joichiro non sa


Per quel fine settimana, Souma era tornato alla trattoria di famiglia. Era una cosa che faceva spesso, nulla di cui preoccuparsi quindi. Questo almeno se non fosse che Joichiro, anche lui lì, lo vedeva strano.
Souma non gli aveva chiesto di fare nessuna sfida culinaria, non aveva fatto nessuna battuta e stava solo cucinando nel modo più scazzato possibile.
Decise di non intervenire, non subito almeno, ma quando la situazione si fece fin troppo pesante provò a chiedere in modo spensierato -Ehy Soma! Cos’è quel muso lungo? Sei arrivato alla conclusione che non riuscirai mai a battermi?
-Sta zitto vecchio- borbottò il ragazzo raschiando un po’ troppo forte il fondo della padella con il mestolo.
Joichiro si fece un po’ più serio -No davvero… che succede?
Soma gonfiò le guance infastidito, poi prese un respiro profondo e divenne un fiume in piena nel suo discorso.
-È che mi fa incazzare così tanto! Capisco che non vuole ancora dire a nessuno della nostra relazione, cioè in realtà non lo capisco perché non vedo il problema, ma continua a dire che abbiamo delle posizioni da mantenere e non vuole che la gente parli di altro. E va bene, faccio tutto quello che vuole! Non mi sembra di avergli messo pressione! Ma perché deve continuare a dare tutte quelle sue attenzioni al suo fanclub? Perché loro possono fare quello che a me, il suo ragazzo, è vietato fare se non in privato? Odio quello che mi fa provare! Quegli stupidi capelli biondi e quelle sue mani che profumano di limone mi faranno impazzire! Perché tu e la mamma non mi avete avvertito che ci si sarebbe sentiti così?
Joichiro ci mise qualche secondo di troppo a rispondere, investito da tutte quelle nuove informazioni e dalla consapevolezza che il suo bambino avesse una relazione. Da quanto andava avanti? Perché lui non ne sapeva nulla? Sarebbe stato strano se avesse posto queste domande? Probabilmente sì.
Quel suo tentennare fece nuovamente sbuffare Souma, il quale spense il fuoco e annunciò -Lascia stare, non voglio davvero una risposta.
Per poi abbandonare tutto e dirigersi al piano di sopra, nella sua stanza.
Joichiro non aveva ben capito cosa era successo, in realtà non era neanche sicuro di aver capito chi fosse la ragazza di suo figlio, ma da quello che aveva detto immaginò fosse Nakiri Erina. Era la conclusione più lugica.
Ma se c’era una cosa che sapeva bene, era che suo figlio era abbastanza testardo quando si metteva in testa qualcosa, quindi quando vide che aveva lasciato il cellulare sul bancone prima di andare in camera, decise di violare la sua privacy. Sapeva che era sbagliato, ma si disse anche che lo stava facendo solo per Souma, quindi non poteva essere troppo sbagliato!
Prese il cellulare di Soma, cercò tra i contatti del ragazzo quello di Nakiri e le scrisse un messaggio.
“Mi manchi”
Lo fissò per un po’, poi decise di aggiungere anche un cuore. Non era sicuro che Souma mandasse cuori alle persone, ma se doveva essere del tutto sincero non riusciva neanche a immaginare che avrebbe trovato una ragazza visto che tutti i suoi pensieri erano sempre stati rivolti solo al cibo.
Mandò il messaggio e sorrise convinto che quello avrebbe sistemato qualsiasi problema tra i due, soddisfatto di aver fatto per bene anche quel giorno i suoi doveri da padre.
 
Quella sera, la trattoria era aperta e avevano abbastanza clienti. Sia Joichiro che Souma stavano cucinando per tutti loro e il discorso di quel pomeriggio non fu più ripreso.
L’adulto stava cercando di capire, tra un pasto e l’altro, se fosse o meno cambiata qualcosa in quelle ore, fino a quando un uragano biondo non fece il suo ingresso nel locale.
Un uragano biondo che non era Nakiri Erina, come Joichiro si sarebbe aspettato, ma Takumi Aldini, il compagno di classe italiano di suo figlio.
Takumi marciò fino al bancone con passo pesante e sguardo furente, i suoi pugni erano stretti in una morsa e i suoi occhi erano cerchiati di rosso, segno di chi aveva pianto.
Quando Souma si accorse di lui, lasciò tutto quello che stava facendo e ammorbidì il suo sguardo -Ehy…
-Ehy un cazzo!- urlò Aldini attirando l’attenzione del resto del locale che non lo stava già guardando dopo la sua entrata non proprio silenziosa -Pensi che Erina non me l’avrebbe detto? É un modo per vendicarti? Sei uno stronzo! UNO STRONZO!
Souma, più alto di lui, lo raggiunse girando velocemente intorno al bancone e stringendolo in un abbraccio sussurrò -Sono felice che tu sia qui.
Takumi accettò quell’abbraccio ma continuò a lamentarsi -Sei uno stronzo… potevi scrivermi, potevi anche insultarmi se eri ancora incazzato… ma non mandare quel messaggio a lei. É stata una cosa cattiva, sai quanto ci sto male.
Le sue parole erano state attutite dalla maglia blu di Soma, ma Joichiro le aveva sentite comunque e pian piano iniziava a collegare tutti i punti, rendendosi conto di quello che aveva fatto.
Un braccio di Soma stava cingendo i fianchi del ragazzo, l’altra mano invece era sul retro del suo collo ad accarezzargli quella parte di pelle che si trovava vicino all’attaccatura dei capelli. Aveva un’espressione confusa mentre affermava -Non voglio peggiorare la situazione ma non ho idea di cosa tu stia parlando.
A quel punto Joichiro esplose urlando –Che cazzo Souma, è lui il tuo ragazzo?
Ormai chiunque nella trattoria stava seguendo la vicenda con una dedizione tale che avrebbe messo solo al cinema. Takumi si irrigidì tra le braccia dell’altro e questo lo strinse di più con fare protettivo mentre rispondeva a suo padre -Sì. Perché?
-Beh avresti potuto dirmelo prima! Ho pensato che stessi con la giovane Nakiri e le ho mandato un messaggio dal tuo telefono.
-Chi ti ha detto di toccare il mio telefono!?
-Sapevo che tu non l’avresti fatto! Se avessi saputo che stavi con Takumi l’avrei mandato a lui!
Il biondo, a quel punto, si staccò da Soma e lo raggiunse con uno sguardo risoluto. Poi annunciò -Probabilmente avrebbe preferito Nakiri Erina al fianco di suo figlio, ma sono migliorato nella cucina e vorrei farle assaggiare qualcosa, così accetterà anche me.
Soma lo stava guardando innamorato, uno sguardo che Joichiro aveva visto più volte sul proprio volto quando la moglie era ancora viva.
Sorrise intenerito e rispose -Non hai bisogno di farti accettare da me quando mio figlio ti guarda in quel modo.
Takumi non si scompose mentre rispondeva -Voglio farlo comunque.
Joichiro capì cosa aveva fatto innamorare suo figlio.
-Ehy gente!- Souma attirò l’attenzione di tutti mentre il sorriso felice e spensierato era tornato sul suo volto. Aveva ancora un braccio intorno alle spalle del biondo per stringerselo contro -Chi vuole assaggiare le specialità italiane del mio ragazzo? Oggi offriamo noi!
I clienti esplosero in urla e incitazioni e Takumi arrossì leggermente, ma anche lui aveva un sorriso sul volto e ogni problema era finalmente scomparso.
  
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