'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere o dell'orientamento sessuale di queste persone, nè offenderle in alcun modo'




Demondean sta inseguendo Sam lungo i corridoi del bunker. Il panico claustrofobico sempre più crescente e schiacciante.  Sam prega, non sa nemmeno lui chi, che qualcuno lo salvi o fermi questa follia, ma nessuno questa volta lo salverà. Nessun Dio e nemmeno Castiel. Sente le pareti del bunker più avvinghiate a lui, le luci rosse e la sirena che suona, lo stanno facendo impazzire, ma non ha tempo da perdere. Deve correre, correre, correre.

Non pensa quando salta giù dal parapetto della scalinata, agisce per puro istinto di sopravvivenza. Il dolore al ginocchio quando tocca il tavolo lo fa scivolare, ma non è niente. Niente in confronto alla speranza che scivola via dal  suo cuore quando al cavaliere dell’inferno, saltando con velocità incredibili, lo ha raggiunto, picchiato e agguantato al parete vicino alzandolo come fosse fatto di piuma , stringendogli il collo.

“Ti prego…” L’aria sempre più rarefatta, la vista oscurata. Prova a scorgere negli occhi di suo fratello quella luce e amore per lui che da sempre hanno caratterizzato il maggiore, ma non li vede. Vede solo, vuoto, morte e disperazione.
Dean sorrise solo, maligno e non ha nessuna pietà mentre affonda più volte la prima lama nel ventre e petto di suo fratello. Il contatto visivo mai tolto, la luce della vita che scivola via. L’estasi nel vedere la vita andarsene da suo fratello.

 
Erano talmente concentrati l’uno sull’altro che non sentirono nemmeno il registra gridare a gran voce “E STOP! BUONA LA PRIMA”

I due attori erano ancora in quella pozione, gli occhi incollati. Jared cercava di trattenere il respiro più che poteva, anche durante le riprese, ma era assai difficile quando il tuo compagno interpretava demondean. Quando Jensen recitava quel particolare personaggio emanava una carica erotica di tutto rispetto ed essere inseguiti in quel modo….inchiodato al muro in quella maniera…mamma mia, non sapeva nemmeno lui come era riuscito a non gemere di approvazione.

Jensen continuava a sorridere provocatorio, fissandolo come un cacciatore punta la sua preda. Dio, cosa gli faceva Jensen quando era così Alpha‼
Jensen sapeva del controllo e del potere che aveva su di lui e lo stava esercitando al suo massimo. Che bastardo‼! Ma il più piccolo chi voleva prendere in giro?. A lui piaceva da morire questa tensione tra loro. Lo faceva sciogliere come neve al sole.

Il mondo intorno a loro era scomparso e solo l’arrivo di Misha, già pronto per la scena successiva di cass, li fece rendere conto di quello che stavano facendo.
“Ehi voi due prendetevi una stanza al più presto…qui la temperatura sta salendo! Fatevi una doccia fredda. Non vorrete contribuire al riscaldamento globale‼” gridò facendo ridere tutti quelli attorno a loro.
Jared e Jensen lo guardarono, stancandosi lentamente. Le mani di Jensen che accarezzarono il collo nei punti giusti facendo venire i brividi al suo compagno.
“Non sia mai. Bisogna contribuire a raffreddare il pianeta‼‼” rispose Jensen, prendendo per le mani Jared e spingendolo verso il loro camper. Non sentirono ne videro gli altri mentre passavano, tanto furono svelti. Jared aveva il cuore impazzito sapendo quello che sarebbe successo, in trepidante attesa.
“Sei pazzo, Jensen! Pazzo”
“Lo so!”

Appena entrarono, Jared fu spinto contro il tavolo, le mani del compagno da per tutto, i respiri affannosi e irregolari.
“Ripeto…sei pazzo” e scattò questa volta un bacio, che di casto aveva ben poco.
“E io ti ripeto…” un altro bacio appassionato “…che lo sono di te e ti amo Padalecki”
Jared si sciolse ancora un po’. “Anche io ti amo Ackles”

I minuti successivi furono un susseguirsi di baci, imprecazioni, vestiti che volavano da per tutto e gemiti fino alla camera da letto.
Ancora adesso si chiedono come il letto o anche il tavolo possa aver resistito alla loro foga appassionata!
Ma non c'è tempo da perdere, quella scena dell’inseguimento tra i due fratelli ha scatenato in loro un incendio che non può essere più domato.

“Ti prego…” Geme Jared, facendo ridere Jensen sopra di lui, le braccia tese ai lati della testa.
“Cosa ridi?” I capelli del più piccolo scompigliati e sudati sul cuscino. Una visione per il maggiore, tanto era bello.
“Lo hai detto anche prima..in questo tono…” lo provocò, sussurrandoglielo nell’ orecchio e facendolo rabbrividire.
“Che bastardo che sei!” mentendosi a ridere di cuore, mentre il biondo ricominciava l’assalto più vorace di prima, con Jared che pregava che i preliminari finissero. Stava impazzendo.

Lo pregò altre tre volte, ormai ridotto a gelatina sotto di lui. Non ce la faceva più. “Basta! Fa qualcosa al più presto Jensen! Non ce la faccio più!” gemette frustato‼!
Jensen sorrise di nuovo, soddisfatto dell’opera che aveva compiuto. Era cotto al punto giusto ed era giunto il momento di tirare fuori il suo asso nella manica. Oh, non vedeva l’ora di vedere la faccia del suo compagno.

“Calma tigre. Calma!” Si allontanò, lasciando il  moro letteralmente di sasso e basito.
Jensen andò verso l’armadio e ne tirò fuori una scatola impacchettata. La porse a Jared che la guardò incuriosito. Sopra un biglietto con scritto “Aprimi”
Ora era un po’ confuso e anche incuriosito da questo regalo inaspettato.

l biondo annuì e invitò il compagno ad aprire il regalo. Beh…il più piccolo rimase da prima spiazzato, poi arrossì leggermente e infine si mise a ridere. La scatola conteneva un set di sexy toy che avrebbe fatto impallidire Christian Gray di Cinquanta sfumature.

“Come…come… facevi …?”

“Jared io so tutto! Avevo notato che guardavi questi bei giocatoli di nascosto in internet, ma non avevi il coraggio di fare il grande passo” e prese in mano il frustino e le manette, fissandolo e leccandosi le labbra. Il cuore di Jared impazzito di attesa.
“E così hai preso il coraggio per me…” fremette Jared, l’eccitazione di entrambi ancora più palese e palpabile di prima, mentre iniziavano a giocare e a rotolarsi tra le lenzuola.
“Beh Jensen, sii il mio Chiristian Gray nelle prossime 2 ore di pausa‼!” gemette il moro, trattenendosi dal gridare, Jensen che rispondeva rauco e sensuale con un provocatorio “Lo sarò!” al suo orecchio.
Furono le due ore più intense, piccanti e golose della loro vita….almeno fino a quel momento‼



Note autrice
L'inizio è un riferimento alla 15*04.