Connessi

La nave dei Locomonauti si era fermata, così Liko e Roy erano usciti in perlustrazione. Il Professor. Friede e altri erano scesi per andare in città.

In quel momento i due amici si trovavano in un boschetto. Vi erano fiori e Pokémon, l'atmosfera era senz'altro allegra.

Roy si trovava con Fuecoco a diversi metri di distanza da Liko. Stava sorridendo e cantando insieme al suo Pokémon, andavano avanti così da un po'.

Liko, invece, era seduta su una roccia abbastanza grande. Era anche piuttosto alta, da lì si vedeva bene tutta la zona.

Stava osservando l'amico. Si chiedeva come facesse ad essere sempre allegro e pieno di energie. Anche se non si conoscevano da molto, aveva l'impressione che fosse sempre così. Non riusciva a spiegarsi perché si comportasse così e ancora di più non riusciva a spiegarsi perché fosse tanto interessata alla questione. Era stato quasi automatico per lei affezionarsi a Roy. Ecco, questo era un'altra cosa che proprio non riusciva a spiegarsi. Com'era possibile che lei si fosse affezionata tanto in fretta?? Certo, con Sprigatito era stato altrettanto. Tuttavia era diverso, lui era il suo Pokémon.

Perché il suo ciondolo e la Pokéball antica di Roy avevano brillato insieme in diverse occasioni? Istintivamente prese il ciondolo e lo strinse.

Continuò a guardare l'amico davanti a sé. Continuava a cantare a occhi chiusi e questo dopo un po' la fece sorridere.

Decise di alzarsi e saltò giù dalla roccia. Sprigatito vedendola si alzò perplesso, ma non la seguì. Almeno non subito.

- Sprigatito, vieni. - disse lei voltandosi. - Andiamo a fare un giro. -

Il Pokémon allora sorrise e subito dopo balzò giù.

♥♥♥

Liko aveva preso in braccio Sprigatito e stavano camminando per le vie del bosco. Era sicura di aver tutto sotto controllo, riteneva di aver un senso dell'orientamento abbastanza buono.

A un certo punto, però, vide con la coda dell'occhio una figura che le sembrava familiare. Era lui. Amethio.

Terrorizzata si nascose subito dietro un albero. Fortunatamente era distante, ma questo non era sufficiente a rassicurarla. Aveva iniziato a tremare come una foglia. Incontrollabilmente. Non si sentiva neanche più le gambe... né le mani né nessun'altra parte del corpo.

Il Pokémon tra le sue braccia la guardò preoccupato, ma non seppe proprio cosa fare. Sembrava che la sua padroncina fosse fuori di sé. Non guardava neanche più un punto in particolare. Era davvero terrorizzata.

Intanto Amethio incurante di tutto quello che stava realmente succedendo, si era allontanato. Liko non poteva saperlo, ma ora il suo obiettivo era indagare sul Rayquaza nero. Anche se l'avesse vista probabilmente l'avrebbe lasciata andare. Se il capo aveva voluto sollevarlo dall'incarico non era più affar suo preoccuparsene.

- LIKO! -

Solo grazie a quell'urlo l'allenatrice riuscì a tornare un po' in sé. Sgranò gli occhi e, finalmente, smise di tremare.

- Liko! -

Era Roy e ne ebbe la conferma quando si fermò di fronte a lei.

- Avevo una strana sensazione, tutto bene?! -

Lei continuò a guardarlo smarrita e sorpresa, tuttavia si sforzò almeno di fare un segno affermativo col capo. Risultò un po' macchinoso però.

- Cos'è successo, Liko?? Parla, ti prego!! -

L'amico era davvero preoccupato. Lo era da quando aveva visto gli Esploratori tentare di catturare Liko. Lui odiava le ingiustizie e i prepotenti. Avrebbe cercato di aiutare chiunque, però... non sapeva spiegarlo. L'amica aveva qualcosa di speciale, di rado aveva incontrato persone così. Il suo carattere calmo e riservato l'aveva colpito fin dall'inizio. Pensava che fosse stato il destino ad averli voluti far incontrare.

- H-ho visto Amethio e mi sono spaventata. -

- Amethio qui? -

Lo sguardo dell'allenatore si spostò sulle braccia di Liko. Teneva Sprigatito, ma si vedeva che stava tremando. Per qualche motivo si stava sforzando di nasconderlo.

- Andiamo, dobbiamo dirlo a Friede e agli altri! - esclamò Roy pronto a voltarsi. - Non puoi stare qui, è pericoloso. -

Il suo tono era cambiato molto. Certo era un tipo allegro e vivace, ma quando la situazione si faceva seria sapeva diventare molto determinato. Non avrebbe mai lasciato che un amico corresse dei rischi.

Liko lo guardò con sorpresa. Le faceva sempre strano quando cambiava tono in quel modo. Ancora non riusciva ad inquadrarlo bene, chi era veramente Roy?

Sprigatito saltò giù dalle braccia dell'allenatrice e lei lo guardò sorpresa. Era corso avanti senza fermarsi. Era chiaro che voleva fare lui strada.

- Presto, andiamo! - esclamò l'amico prendendola per mano per poi voltarsi e iniziare a correre.

Lei lo guardò sorpresa mentre correvano. Sembrava confusa, ma più che altro era sorpresa. Non riusciva quasi a credere che esistesse qualcuno come lui. Forse non conosceva così tanta gente con cui fare il confronto, ma qualcosa le diceva che Roy era unico. Pensava che tutti fossimo unici a modo nostro, però Roy... non sapeva spiegarlo... e poi aveva avvertito che ci fosse qualcosa che non andava quando si era allontanata...

Perché il suo ciondolo e la sua Pokéball brillavano insieme? Se fosse stata una canzone avrebbero cantato e suonato all'unisono. Era questa la domanda. La domanda che per il momento non trovava risposta, ma che con il tempo avrebbe chiarito ogni dubbio.

Erano connessi. Connessi da una forza misteriosa che non sapevano spiegare. La stessa forza misteriosa che li aveva fatti incontrare.

♥♥♥

Ciao a tutti!

Questa one-short invece non è ambientata nell'universo di "Pokémon: Alba&Tramonto" (se non volete considerarla dell'universo dell'anime potete considerarla di un universo a parte, ma in "Pokémon: Alba&Tramonto" le vicende di Liko e Roy vanno in modo abbastanza diverso).

Mi piace molto il fatto che il ciondolo di Liko e la Pokéball di Roy a volte brillino contemporaneamente. Potrebbe significare molte cose, ma è sicuro che il loro è un legame profondo <3

Sicuramente nell'anime prima o poi ci saranno scene del genere (almeno spero), ma dato che la mia fantasia è sempre dietro a lavorare meglio assecondarla.

Ok, ciao! :)