Nessun avvocato voleva sostenere la difesa di John Phillip Mulldare, accusato di furto e ricettazione, ciononostante la bella Lucy credeva fermamente nella sua innocenza ed era pronta a dimostrarlo passando per tutti i gradi di giudizio.
Le prove fornite dalla pubblica accusa erano poche, ma apparentemente schiaccianti. Mulldare era un disoccupato senza dimora fissa, e il fatto di essere stato visto gironzolare presso la residenza del barone Von Skrueger proprio intorno all'ora del furto non faceva che accrescere i sospetti su di lui. Oltretutto la polizia aveva trovato nel suo zaino diverse ricevute di svariati oggetti venduti presso il banco dei pegni di Loss Fletcher, noto ricettatore, più volte incriminato per commercio di gioielli rubati.
Per gli inquirenti entrambe le prove indiziarie erano sufficienti, e più passava il tempo più la sentenza di colpevolezza per Mulldare si avvicinava.
L'avvocato dell'accusa, un tipo dall'aspetto viscido di nome Ferguson Finch, continuava ad intimare Mulldare di confessare il suo crimine, mentre Lucy ribatteva fermamente che per architettare un simile furto occorrevano mezzi tecnici e competenze che un uomo nella posizione di Mulldare semplicemente non poteva avere. Costui era semianalfabeta e non aveva alcuna dimestichezza sia con i congegni elettrici che con gli arnesi da scasso, come risultava dagli atti e dai verbali raccolti.
Ma Finch continuava a sbraitare che Mulldare altri non era che la mente criminale dietro alla banda che si era occupata materialmente del furto.
Lucy scosse la testa. Semplicemente non aveva senso, nessun criminale poteva vedere in Mulldare un genio capace di elaborare un simile furto nei dettagli.
Ma di nuovo Finch insisteva sulla presunta copertura che Mulldare fingesse di essere un povero disadattato solo per sviare i sospetti.
La cosa buffa era che i testimoni presenti in aula ridevano della grossa alle farneticazioni dell'avvocato dell'accusa.
Ma la giuria stava per emettere il verdetto e quasi certamente la delirante teoria di Finch sarebbe stata accolta.
A quel punto Lucy portò l'attenzione su un altro importante elemento di cui non si era tenuto conto. Ovvero la particolarità che il rubino screziato, secondo la versione del barone, era collegato a un doppio sistema d'allarme e che, inspiegabilmente, il secondo non era suonato al momento del furto pur essendo perfettamente in funzione durante i rilevamenti effettuati sulla scena del crimine... Piuttosto insolito!
Cosa voleva insinuare Lucy? Semplicemente che era impossibile disattivare e poi rimettere in funzione un dispositivo d'allarme, a meno che non si trattasse di una messinscena ben congegnata ma appunto mal riuscita proprio per questo piccolo dettaglio.
Incalzato dalla richiesta di spiegazioni di Lucy, il barone provò appena a balbettare qualcosa, cominciò a sudare freddo, e tirò fuori il fazzoletto di tasca per asciugarsi la fronte... Tradendo così un lieve luccichio che tutti in aula notarono distintamente.
Il riflesso della luce sulle striature del rubino screziato che costui teneva in tasca fu la prova determinante che scagionò completamente Mulldare da tutte le accuse.
Il barone aveva simulato il furto per truffare l'assicurazione e al tempo stesso conservare il prezioso gioiello, ma non aveva fatto i conti con l'implacabile Lucy Lawyer.
Lei si avvicinò a Finch battendogli garbatamente la mano su una spalla.
- Coraggio Finch, vedrai che prima o poi anche tu vincerai qualche causa... Forse, magari, chissà... Ho sentito che è in corso una disputa al parco per i piccioni che si contendono il miglio, potresti approfittarne per fare pratica!
Finch schiumò impotente di rabbia.




NOTE MIE: ciao a tutti! Desideravo tanto scrivere una storia di questo genere! Per colpa di quell'incapace di Finch e del barone, un uomo innocente ha rischiato di finire in prigione, ma per fortuna grazie a Lucy la verità ha trionfato! Spero che vi sia piaciuta! Alla prossima!