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Autore: Moira2020    25/07/2023    0 recensioni
"In questi otto mesi tu sarai ancora mia. Quando tornerò, ti aspetterò sulla panchina dove ci siamo conosciuti e se non ti troverò vorrà dire che le nostre strade si divideranno per sempre"
Le strade di Ville e Melanie si divideranno, ma lo saranno davvero per sempre? Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi per poi tornare. Sarà così anche per loro?
Vi aspetto per scoprirlo!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mige Amour, Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Aprile 1999

La porta di ingresso tremava vistosamente. Il rumore del pugno che veniva ripetutamente sbattutto con forza contro lo spesso legno stava diventando assordante.

- Ti ho detto di andare via!- urlò Melanie per l'ennesima volta. Il rumore si fermò per qualche instante per poi concludersi con un pugno ancor più forte. 

-Apri questa dannata porta, Mel. Se davvero vuoi mollarmi dimmelo in faccia!- 

Melanie, che si trovava di fianco alla porta, sentì le gambe improvvisamente molli. Si accasciò verso il pavimento, asciugandosi le ultime lacrime che le avevano solcato il viso. Mollarlo? Era davvero quello che voleva? Chiuse gli occhi, cercando di mettere in ordine le idee. Aveva da poco compiuto diciotto anni, aveva da poco completato gli studi e presto avrebbe iniziato l'università per seguire le orme di suo padre. Ma lei, lei cosa voleva davvero? La sua vita era arrivata ad un bivio: studiare ed ottenere un ottimo lavoro per compiacere suo padre, oppure seguire il suo uomo in un tour europeo che sarebbe durato mesi. Ma dopo il tour cosa sarebbe accaduto? Gli HIM erano un ottima band e credeva in loro, credeva in Ville. Cazzo, Ville Valo. Come avrebbe potuto non credere in lui? L'avrebbe seguito in capo al mondo. Lui era il suo uomo, l'uomo di cui si era innamora perdutamente. E quindi cos'era che la faceva titubare? Cos'era che non la faceva dormire la notte negli ultimi mesi. Forse aveva paura di dover mettere da parte i suoi sogni per inseguire quelli di Ville. Laurearsi ed raggiure l'obbiettivo di diventare avvocato non era solo un motivo di compiacimento per suo padre, era anche il lavoro dei suoi sogni. Sognava di diventare avvocato da quando aveva tre anni. 
- Vuoi aprire?- gridò all'improvviso Ville sbattendo di nuovo le mani sulla porta. 
Melanie quasi sobbalzò. Si alzò da terra e finalmente, con mani tremanti, aprì la porta. Si ritrovarono faccia a faccia. E lei sentì imrpovvisamente la bocca secca e le farfalle allo stomaco. Erano passati due anni ma quelle dannate farfalle erano dure a morire. 
 Ville aveva gli occhi arrossati, sembrava aver pianto. Quegli occhi che lei tanto amava la stavano osservando per la prima volta con sospetto, con paura. 
- Pensavi di potermi lasciare con una cazzo di lettera?- disse lui sventolandole davanti al viso un pezzo di carta ormai strappato.
Melanie sospirò. Aveva scritto quella lettera la notte prima, in preda ad un attacco di pianto inconsolabile.In quel momento, vedendolo di nuovo di fronte a lei, iniziò nuovamente a piangere a dirotto. 
Lo sguardo di Ville si addolcì un poco, si avvicinò per abbracciarla ma lei fece un passo indietro. 

-Se non vuoi venire con me, lo capisco, ne potevamo semplicemente parlare. Io non farò altro che pensare a te in tour e se tu mi aspetterai io tornerò da te. - 
La voce di Ville era calda e profonda. Ma Melanie scosse la testa con forza.

- Non si può, Ville. Ne verrano altri e poi altri ancora e io non voglio passare la mia vita ad aspettarti. Anch'io voglio portare avanti le mie passioni. - la voce di Melanie era quasi un sussurro. 
Ville lasciò cadere a terra la lettera e poi prese in mano il pacchetto di sigarette che aveva nella tasca dei jeans. Con la bocca ne estrasse una e l'accese. Era così offeso dal fatto che lei non avesse minimamente cercato di parlare con lui, di risolvere la situazione invece di mollarlo con una fottura lettera. Non credeva possibile che l'unica soluzione fosse lasciarsi. 

- Hai otto mesi per pensarci, Mel - disse dopo aver buttato fuori il fumo quasi con rabbia.
- In questi otto mesi tu sarai ancora mia. Quando tornerò, ti aspetterò sulla panchina dove ci siamo conosciuti e se non ti troverò vorrà dire che le nostre strade si divideranno per sempre.- 
Dopo aver parlato, Ville si voltò e se ne andò senza mai guardarla.

Note autrice:
Secondo voi Melanie si presenterà all'incontro?
   
 
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