Questione di giustizia

Attenzione: questa one-short è ambientata nell’universo di “Pokémon: Alba&Tramonto”. Precisamente al termine di “Pokémon: Alba&Tramonto”. “Pokémon: Alba&Tramonto” è una fanfiction che ho scritto e pubblicato su Wattpad ed EFP. Non è necessario però che l’abbiate letta per capire questa fanfiction (ovviamente però datele pure un’occhiata se vi incuriosisce).

Serena e Barry erano arrivati a Cuoripoli, una delle città più grandi di Sinnoh.

La ragazza stava controllando qualcosa sulla mappa digitale mostrata nel suo dispositivo rosa. Continuavano a camminare, avevano una meta precisa.

- Il parco dovrebbe essere da queste parti. - disse, impressa a guardare, mentre ancora camminava.

L'amico la guardò continuando a sua volta a camminare, poi distolse lo sguardo e si fermò. Gli sembrava di averlo visto.

- Eccolo Serena, è questo! -

La bionda si fermò e tornò indietro per fermarsi di fianco a lui.

- Perfetto, la foto su Internet corrisponde! - esclamò sorridendo entusiasta.

- Credo sia rimasto uguale dal mio viaggio di formazione. - commentò Barry.

- Cosa stiamo aspettando, allora!? -

Detto ciò riprese a camminare sempre con un sorriso furbo sulle labbra. L'amico la guardò a sua volta sorridendo senza, però, camminare a sua volta.

Era contento che fossero diventati amici e che stessero viaggiando insieme. Aveva ancora una cotta per lei e forse con il passare dei giorni stava crescendo. Però non ne aveva fatto parola con nessuno e di sicuro non con lei. Gli andava più che bene anche solo poterle stare accanto come amico. Se poi sarebbe successo qualcosa in più tanto meglio... ma per il momento andava bene. Andava davvero bene.

Nonostante il ragazzo non lo mostrasse, era un po' giù dopo essere tornato da Pasio. Aveva rinunciato a far parte dell'Unità speciale di Pasio e credeva di aver preso la decisione giusta. Gli piaceva far parte dell'Unità e rendersi utile, ma le storie che aveva sentito lo avevano scombussolato. Quella legata ad Alola e alle Ultracreature non era stata neanche la più terribile... era troppo per lui. Lui aveva capito di volere una vita per lo più tranquilla. Aiutare gli altri sì, ma fino a un certo punto. Il punto nel quale iniziava ad agitarsi e ad avere degli attacchi di panico.

❤❤❤

Attraversarono il passaggio e raggiunsero un uomo che si trovava dietro un bancone.

- Benvenuti, immagino siate qui per fare un giro col vostro Pokémon. - disse il signore cordialmente.

- Sì. - rispose Serena altrettanto educatamente. - Abbiamo letto le recensioni online e abbiamo pensato di passare. -

- Bene, bene. - disse sorridendo a occhi chiusi per poi riaprirli. - Ora mostratemi il vostro Pokémon. -

La performer non se lo fece ripetere due volte e prese le Pokéball. Ne lanciò due con la mano destra e due con la sinistra. I Pokémon uscirono e si posarono a terra.

- Sono desolato, ma questi Pokémon non possono accedere al parco. - disse l'uomo un po' in difficoltà.

- Eh? - si lasciò scappare Serena quasi impercettibilmente.

- Possono accedere al nostro parco solo gli allenatori che possiedono Buneary, Pachirisu, Clefairy, Jigglypuff o Pikachu. -

La ragazza dagli occhi azzurri non poteva credere alle sue orecchie. Era praticamente rimasta di sasso.

- Cipa! -

Pachirisu, tutto sorridente, aveva deciso di farsi sentire. Perché di fianco agli altri Pokémon praticamente scompariva.

- Oh, ma hai anche un Pachirisu! Allora questo cambia tutto, certo che potete entrare! -

❤❤❤

Erano entrati e stavano facendo il giro da un po', ma... Serena era molto pensierosa. Non lo trovava giusto, perché solo alcuni tipi di Pokémon?

Si erano fermati vicino alle casette antiche. Pachirisu continuava a correre da una parte all'altra e Barry cercava di tenerlo d'occhio a vista.

- Un altro Bollo per Gare? - chiese l'allenatore stupito.

Il Pokémon glielo portò sorridendo a occhi chiusi, sembrava davvero spensierato.

- Accidenti, qualcuno dovrebbe proprio fare attenzione. - commentò guardandolo bene dopo averlo preso.

Si era portato una mano vicino alla testa. Più che sorpreso era incredulo.

- Dovrebbero multarli per la loro mancanza di diligenza. -

Tuttavia, poi, spostò lo sguardo sull'amica. Era ancora di fianco a lui e sembrava avere la testa altrove.

- Tutto bene? -

- Sì, certo. -

Però non ne era molto convinta neanche lei. Lo aveva detto quasi di riflesso.

- A cosa pensi? -

- Non è giusto. - disse lei distogliendo lo sguardo in un punto impreciso del prato. - Non è giusto che facciano distinzioni tra i Pokémon, perché solo alcuni e altri no? -

Pachirisu era entrato nel suo campo visivo e quando si fermò chiuse gli occhi sorridendole. Anche l'allenatrice sorrise. Era contenta di essere lì con lui e Barry, ma avrebbe voluto condividere quel momento anche con gli altri suoi Pokémon.

- C'è un sacco di spazio in questo parco, perché non permettere agli allenatori di portare tutti i loro Pokémon? -

L'amico, allora, la guardò leggermente preoccupato. Anche se non si conoscevano benissimo aveva capito che Serena non sopportava le ingiustizie. Un po' come tutti, ma lei sembrava proprio esserne intollerante. Come se ne fosse allergica.

Non stava zitta se qualcosa non le stava bene. Quello era sicuro.

❤❤❤

Barry e Serena stavano attraversando il passaggio, tuttavia due della TV corsero verso di loro così si fermarono. Una ragazza dai capelli corti aveva in mano un microfono e accanto a lei vi era un cameraman un po' paffuto.

- Ragazzi! - esclamò la ragazza entusiasta. - Tornate dal giro?! - aggiunse puntando il microfono verso la performer.

- Ehm, sì. - mormorò lei un po' a disagio.

L'allenatore, invece, aveva iniziato a sorridere nervosamente a occhi chiusi. Si ricordava ancora la figuraccia che aveva fatto durante un'intervista a Pasio.

– Come descrivereste l’esperienza appena vissuta?? - domandò parlando nel microfono. - Un commento a caldo!! - aggiunse puntandolo verso Serena.

Lei era un po’ stranita e faticò a non farlo vedere. L’esperienza appena vissuta? Era il caso di dirlo in quei termini?

– Beh, è stato divertente. - disse sorridendo per poi chiudere gli occhi. - Il parco è molto bello. -

– Dicci di più, i nostri telespettatori vogliono sapere! - esclamò riportando il microfono verso se stessa e poi verso la ragazza.

La performer, a quel punto, riaprì gli occhi confusa smettendo di sorridere. Perché era così incalzante? Che cosa si aspettava che dicesse esattamente??

– Beh… - iniziò a dire incerta. - È stato bello fare il giro del parco con Pachirisu, però mi sarebbe piaciuto portare con me anche i miei altri Pokémon. -

– Ma le regole del parco sono sempre state queste, un allenatore può portare con sé un solo Pokémon. E può scegliere tra Buneary, Pachirisu, Clefairy, Jigglypuff o Pikachu. -

– Ecco, a proposito di questo. - disse un po’ più esitante. - Io non sono molto d’accordo con questa regola, voglio dire… - continuò decidendo di smettere di esitare e prendere in mano la situazione. - Nel prato c’è tanto spazio, ci starebbero tranquillamente tutti i Pokémon di un allenatore salvo casi eccezionali. E poi io rispetto le vostre scelte, davvero, è solo che non capisco perché solo alcuni Pokémon possano accedere al parco. Dovrebbero dare la possibilità a tutti. -

La presentatrice e il cameraman erano rimasti sorpresi. In anni di carriera nessuno aveva mai fatto un commento come quello. Erano un po’ preoccupati che i proprietari del parco potessero arrabbiarsi, ma in fondo quella ragazza era tanto gentile ed educata. Non se la sarebbe presa nessuno, perché stava dicendo le cose con calma e pacatezza.

Anche l’allenatore di fianco a lei era rimasto sorpreso. Non poteva credere che Serena lo avesse detto davvero… e per di più in diretta televisiva! Ok, non sapeva se era in diretta. Però se non avessero tagliato il pezzo sarebbe andato in onda di sicuro. 

Quel fatto rendeva Serena ancora più bella ai suoi occhi.

♥♥♥

Erano tornati al Centro Pokémon precisamente nell’area ristoro. Barry si era seduto a un tavolo, mentre Serena era andata a prendere da mangiare. Di solito facevano che uno trovava il tavolo e l’altro andava a prendere da mangiare. Perché l’area ristoro si riempiva presto verso l’ora di pranzo.

Intanto che il ragazzo aspettava il ritorno dell’amica per andare a sua volta, si era messo a guardare qualcosa sul cellulare. Come a tutti, gli arrivavano diverse notizie su cose che avrebbero potuto interessargli.

– Cosa?! - esclamò fermandosi a guardare un articolo. - Non è possibile!! -

– Cosa non è possibile? - chiese Serena perplessa con il vassoio in mano.

L’allenatore alzò lo sguardo vedendo che si era fermata a qualche metro. Tempismo perfetto, pensò.

– C’è un articolo con una tua foto, guarda! - esclamò mostrandole il cellulare. - È di quando ci hanno fermati prima nel passaggio!! -

– Ma è successo solo mezz’ora fa… - disse lei confusa e in difficoltà.

– Lo so, ma devono aver già fatto uscire il pezzo. -

– Cosa dice? -

Era ancora più timorosa nel chiederlo. Purtroppo sapeva che non sempre sul web sono carini. Non le piaceva molto l’idea di essere finita sotto i riflettori.

L’amico tornò a guardare il cellulare e scorse un po’ il dito sullo schermo.

– Niente di particolare, mi preoccupano i commenti. -

– I commenti?? -

– Pare che adesso comunque non ce ne siano, beh, meglio. - disse rialzando lo sguardo e sorridendo a occhi chiusi. - Beh, vado a prendere da mangiare! - aggiunse riaprendo gli occhi e alzandosi in piedi. - Che fame. - commentò già in lontananza.

Serena sospirò affranta chiudendo gli occhi. Posò sul tavolo il vassoio che aveva ancora in mano e guardò un punto impreciso per un po’. Prima di sedersi decise di prendere il cellulare dalla tasca. 

Non aveva il coraggio di controllarlo. Si chiedeva come avrebbe fatto a mangiare con un pensiero del genere.

♥♥♥

– Sono tutti commenti positivi! - esclamò Barry quando, più tardi, si erano seduti sulle poltroncine del Centro Pokémon.

– Davvero?! -

Svelta prese il dispositivo rosa dal suo zaino e controllò. Non ci mise molto a trovare il pezzo, perché la notifica di Pokétube le era arrivata in base alle sue ricerche ed ai suoi interessi.

– È fantastico! - esclamò la performer scorrendo i commenti entusiasta. - Ehi, aspetta. - disse, confusa, soffermandosi a leggerne uno. - Questo non mi sembra molto positivo: “Buneary, Pachirisu, Clefairy, Jigglypuff e Pikachu sono i Pokémon più carini in assoluto. Quello è un parco di classe”. - aggiunse per poi guardare Barry. - Come si fa a dire una cosa del genere? E gli altri?? -

– È solo il suo pensiero Serena, non ti preoccupare. - disse lui sorridendole e incrociando le braccia dietro la testa. - E poi è quanto? Un commento negativo su mille positivi?? -

E poi pensava che i commenti negativi fossero altri.

– Credi che adesso i proprietari del giardino si arrabbieranno con me? - gli chiese un po’ preoccupata.

– No, tranquilla. - disse sciogliendo le braccia e riportandole vicino ai fianchi. - Sai, potrebbero anche decidere di riconsiderare la regola di portare solo un Pokémon e tra quelli elencati. -

– Davvero?? -

Sgranò gli occhi sorpresa. Sul serio? Solo perché l’aveva detto lei??

– Beh sì, contenta? - le domandò retoricamente lui sorridendole. - Ce l’hai fatta, Serena. -

Ricordava ancora come se fosse stato il giorno prima quando Serena aveva pubblicato quel post. Il post che aveva targato -DoriDori. Anche se non lo aveva detto apertamente, perché probabilmente non se ne rendeva conto, era chiaro che i suoi sogni andassero ben oltre le aspettative comuni. Erano i sogni di tutti, eppure lei sembrava essere la sola disposta a lottare davvero. A ottenere costi quel che costi la libertà. La parità. L’uguaglianza. Perché aveva capito che solo così avrebbe potuto sentirsi davvero serena e felice. Quanto a lui… beh, non gli dispiaceva l’idea di rimanerle accanto. Aiutandola come poteva nella realizzazione dei suoi sogni, magari.

La performer era rimasta di sasso. Davvero la voce aveva tanto potere? Le parole potevano davvero arrivare a cambiare l’ordine delle cose?? Certo, se avesse potuto utilizzarlo per cambiare le cose in meglio non ci sarebbe stato niente di più bello. Parità, uguaglianza, libertà… sono tutte cose che ci spettano di diritto. A volte vanno conquistate, ma di sicuro ci sarebbe riuscita. 

Avrebbe realizzato i suoi sogni.

♥♥♥

Barry e Serena avevano deciso di tornare al parco di Cuoripoli. Avevano saputo che l’accesso al parco era stato esteso a tutti i Pokémon e non più solo a Buneary, Pachirisu, Clefairy, Jigglypuff e Pikachu. Inoltre la nuova regola era che gli allenatori potevano portare tutti i Pokémon che avevano in squadra, ma in caso di grosso assembramento dovevano ritirarli nelle Pokéball.

– Sono contenta, ora ogni allenatore potrà portare al parco tutti i suoi Pokémon. - commentò la ragazza guardando i Pokémon davanti a lei.

Anche l’amico quella volta aveva portato i suoi Pokémon. Sorrideva accanto a lei guardandoli. A un certo punto aveva messo le mani sui fianchi.

– Domani andiamo alla Casa dei Poffin? - gli chiese lei guardandolo.

Riconosceva che il tono le fosse uscito un po’ strano. Da quando le aveva detto che ce l’aveva fatta, si sentiva un po’ strana. Confusa, forse… continuava a chiedersi come facesse a saperlo. Sembrava aver intuito quanto fosse importante per lei, eppure non glielo aveva detto direttamente. In fondo, poi, c’era un modo per dirlo in maniera diretta?

– Vuoi rivoluzionare le idee anche lì? - le domandò guardandola.

Ridacchiava un po’ sotto i baffi, ma più che altro sorrideva.

– Macché, voglio solo preparare dei Poffin. - disse un po’ imbronciata. 

– Scherzavo! - esclamò lui sorridendo e chiudendo gli occhi. - Tanto lo so che non mi multerai solo per questo. - disse tornando a guardare in avanti e riaprendo gli occhi.

Continuò a sorridere e si trattenne un po’ per non ridacchiare. Pensava che in fondo non fosse malvagio fare qualche scherzo ogni tanto.

Serena c’era rimasta un po’ male. Quel ragazzo aveva sempre la battuta pronta, era sorprendente. A volte un po’ irritante, ma… si accorse che stava arrossendo. Se ne accorse e si scosse mentalmente… ma il calore sulle guance non le passava. 

In passato era arrossita solo per Ash, cosa stava succedendo?

♥♥♥

Ciao a tutti :) 

Dovete sapere che uno dei motivi per cui amo Pokémon è che ci sono tanti significati nascosti del genere. Quando ero piccola anch’io mi chiedevo perché solo Buneary, Pachirisu, Clefairy, Jigglypuff e Pikachu si potessero portare in quel giardino (ah, comunque spero di non averne dimenticato nessuno. Ormai gli anni passano e le cose mi sfuggono a volte).

Anche in “Pokémon: Alba&Tramonto” ho cercato in certi capitoli di dare molto rilievo ad argomenti rilevanti (mi viene in mente il capitolo che avevo scritto su Shellos Mare Est e Shellos Mare Ovest, dove voglio sottolineare quanto siano uguali i due Shellos anche se hanno un aspetto diverso).

E Serena mi sembra la protagonista giusta per portare avanti questi ideali. Serena è famosa per avere grandi sogni a cui neanche sa dare bene il nome (non che le altre non abbiano ideali simili, anzi. È solo che Serena è più in “svantaggio” rispetto alle altre, perché la sua personalità è troppo pura… vedi solo il fatto che pensava di coronare il sogno della sua vita ritrovando Ash… che neanche si ricordava di lei… quindi ha bisogno prima di sistemare il campo d’azione e poi la sua vita personale).

Non penso di averlo mai scritto in una mia fanfiction, ma sono anni che ci penso. Credo che Serena sia del segno zodiacale del Sagittario e Barry dell’Acquario (forse è per questo che li vedo abbastanza bene insieme, i segni di fuoco e quelli d’aria dovrebbero andare d’accordo).

Ok, spero che questa fanfiction vi sia piaciuta.